Il Sindaco, in una breve introduzione e prima di dare lettura dell'O.d.G. approntato per la ricorrenza della Festa della Liberazione, sottolinea il significato della ricorrenza stessa ed i valori che ne scaturiscono.
Il Sig. Agostiniani sottolinea coma la cerimonia serva per risvegliare sentimenti che mai devono essere sopiti e questo per garantirsi una vita di libertà.
Il Prof. Vannucci - Preside della locale Scuola media - sottolinea come - allorquando si studia la storia - si tenda a focalizzare l'attenzione su determinati episodi mentre è necessario andare aldilà del singolo fatto e cercare di ritrovare i valori che di essi sono frutto e che connotano un preciso arco di tempo del nostro Paese, valori che hanno trovato esplicitazione nella parte prima della Carta Costituzionale che deve essere lasciata a fondamento della Repubblica Italiana nata dalla lotta al nazifascismo.
Il consigliere Maffei sottolinea come a distanza di più di 50 anni non sia stata fatta piena luce sulle responsabilità di coloro i quali sono stati autori di stragi di vittime innocenti. Sembra esserci stata attorno a questi signori quasi una voglia di non volerli scovare e tirarli fuori dai loro rifugi dorati, insabbiando le indagini, evitando così di capire il perché di certi avvenimenti.
Non c'è volontà, oggi, di far scontare a gente ormai in età avanzata pene che meriterebbero, ma semplicemente la voglia di capire e di rendere giustizia a vittime innocenti. E non si continui nel solito refrain che vede nella presenza in Italia di un forte partito comunista la causa prima di certi atteggiamenti. La Resistenza è il frutto dell'unione di uomini appartenenti a partiti diversi e a classi sociali diverse che hanno creduto in certi valori. E se oggi, in Italia, c'è un certo tipo di Costituzione che garantisce e tutela tali valori, lo si deve ai partigiani tutti e a tutti i partiti che hanno lottato per quei benefici e quei valori.
IL CONSIGLIO COMUNALE
DI BIENTINA
Riunito in seduta straordinaria approva il seguente
Ordine del Giorno
Nell'occasione dell'Anniversario della Liberazione, il Consiglio Comunale, espressione democratica dell'intera comunità bientinese, intende rendere omaggio ed onorare i valori che ispirarono la lotta partigiana, prima, e divennero, poi, fondamento della Carta Costituzionale e supporto della vita repubblicana.
Anni fa, questo Consiglio Comunale in un'analoga delibera sosteneva che "chi non ricorda la Storia, è destinato a riviverla".
Confermando quel concetto possiamo ribadire che la storia è la memoria di un popolo e, dunque, la conoscenza della storia è lo strumento che consente ad ogni individuo e ad una comunità di alimentare la memoria e poter compiere scelte libere e consapevoli.
Un uomo, una donna… una comunità senza memoria non ha coscienza di sé, non sa cosa ha fatto nella propria vita, non ha esperienza perché, non ricordando gli errori commessi nel passato corre il rischio di ripeterli e non sa come gestire il futuro.
Una comunità senza memoria è completamente indifesa, chiunque può convincerla di qualsiasi cosa, perciò non è in grado di decidere liberamente come e cosa pensare, cosa fare, cosa diventare.
Il 25 Aprile del 1945 il popolo italiano concretizzò il progetto di una Nazione di uomini liberi, uguali e solidali fra loro, concludendosi così quell'eroica pagina della nostra storia che si chiama Resistenza.
La storia ci insegna che la Resistenza non è solo un fatto militare, ma è soprattutto un fatto politico e morale: è una presa di coscienza che investe larghe masse popolari e consente ad uomini appartenenti a fedi e culture diverse, di combattere non soltanto contro gli invasori e i resti del regime, ma anche contro gli apparati e gli interessi che avevano reso possibile il fascismo e il nazismo.
E' grazie al sacrificio di tanti partigiani, che ci restituirono allora la libertà, se oggi noi siamo qui, in questa aula consiliare, dove possiamo confrontarci e riflettere, dove ognuno di noi può esprimere liberamente le proprie opinioni, serenamente, con assoluta libertà.
Quegli italiani, oggi come non mai, devono essere onorati, perché non solo sono la testimonianza della capacità di mobilitazione di semplici cittadini che combatterono per la libertà dell'intera Nazione, ma soprattutto perché dettarono le regole affinché una nascente Repubblica potesse intraprendere e percorrere un lungo cammino di ricostruzione laboriosa ed ordinata, di sviluppo e di crescita culturale ed economica, nel contesto dei principi di libertà, uguaglianza e solidarietà..
A fronte di ogni losco tentativo di revisione, dal più dotto al più becero, il Consiglio Comunale di Bientina esprime la più ferma condanna contro coloro che vogliono azzerare la memoria storica, ignorando volutamente che ciò che conta in una guerra di Liberazione sono i valori per i quali ci si è battuti: valori questi che sono stati posti come base di un patto comune di cittadinanza senza discriminazione che trova sintesi nella Costituzione Repubblicana.
Proprio oggi, nell'Anniversario della Liberazione, il Consiglio Comunale intende richiamare all'attenzione della cittadinanza alcune riflessione di Ettore Gallo, uno dei padri della nostra Costituzione.
" (…) Noi che questa libertà l'abbiamo tanto sognata, Noi che abbiamo visto cadere a nostro fianco, o morire nelle torture, i compagni che l'avevano voluta, Noi diciamo che si può correggere, si può emendare, si può rettificare nella sua legge fondamentale, ma si può e si deve salvare.
Soprattutto non vogliamo correre pericoli per le libertà che ci siamo conquistate non il nostro sacrificio, con il sacrificio del popolo italiano.
Perciò, non vogliamo un'altra Repubblica, una diversa o seconda repubblica, …, Noi vogliamo che sia realizzata quella che con il sangue dei nostri morti è stata scritta nella Costituzione, perché quella è la Repubblica degli Ideali Partigiani, la nostra Repubblica!
Vogliamo la Repubblica dell'amore, della fraternità e della pace: la Repubblica di tutti e non del Presidente.
La Repubblica dove l'uomo, dalla nascita alla morte, possa sviluppare in pace e in eguaglianza il suo destino, senza dover sopportare il peso degli errori dei Reggitori.
I mali che affliggono l'Italia non dipendono dalla Costituzione del "48, ma dagli intrighi di potere, dai tentativi golpisti, dallo stragismo impunito, dalle associazioni criminali coperte da oscure complicità, dalla corruzione dilagante…
Ebbene, noi siamo rimasti pochi e anziani, ma dietro a noi c'è tutta l'Italia sana che lavora e che ancora crede a quegli Ideali di probità e di fraternità che hanno illuminato la nostra vita.
E allora Noi "resisteremo" ancora, con tutte le nostre residue forze e grideremo sempre con la voce dell'anima: viva la Repubblica nata dalla Resistenza!".
Bientina 25 aprile 2001
Il Consiglio Comunale di Bientina approva all'unanimità e invita il Sindaco a diffondere il presente Ordine del Giorno, dandone comunicazione anche agli Organi Istituzionali della Repubblica.