Il Consiglio Comunale

Preso atto:

- che l'entrata in vigore della L.R.T. 5/1995 ha innovato profondamente anche dal punto di vista procedurale, i procedimenti di variante allo strumento urbanistico, anche in materia di approvazione di opere pubbliche o d'interesse pubblico;

- che comunque non può abrogare ne eludere le disposizioni previste dalla legge nazionale n. 1/1978 come si evidenzia nei pareri allegati che anche se richiesti per singole fattispecie, analizzano e definiscono la problematica nel suo aspetto generale e complessivo;

- che le due normative, oltre a realizzare una tensione a livello di interpretazione in ordine al procedimento da utilizzare, pongono difficoltà sul piano applicativo, in una materia dove la certezza e la celerità del procedimento è condizione pregiudiziale all'efficacia dell'azione amministrativa;

- che questa Amministrazione ha più volte utilizzato il procedimento di approvazione delle opere pubbliche di cui alla L.1/78, nell'ambito dell'azione posta in essere e finalizzata alla realizzazione dei suoi programmi amministrativi;

Considerato:

- che la L. 5/95 individua all'art. 35 bis l'istituto della deroga, affermando che "I poteri di deroga…possono essere esercitati, anche se non previsti dagli strumenti urbanistici comunali e senza il preventivo nulla osta della Giunta Regionale …La deroga può essere concessa nel rispetto delle seguenti condizioni:

  1. per interventi pubblici o di interesse pubblico o generale da realizzarsi anche a cura dei privati, purché gli interventi in questione siano previsti su zone già destinate dal P.R.G. a funzioni pubbliche, o di interesse pubblico o generale;
  2. purché operi nei limiti fissati dalle leggi e con esclusivo riferimento ai parametri dimensionali dell'intervento…
  3. previa deliberazione del Consiglio Comunale.

- che questo Comune ha già approvato Il Piano Strutturale ed il Regolamento Urbanistico:

- che il Piano Strutturale all'art. 8 (Infrastrutture) delle Norme per l'attuazione, indirizzi programmatici e parametri di gestione, detta la normativa in merito alle infrastrutture rinviando - tra l'altro - al Regolamento Urbanistico il compito di "sviluppare un primo approfondimento progettuale, precisando localizzazione…) e quindi, il Piano Strutturale pone come limite, indirettamente, le cosiddette invarianti meglio indicate nello Statuto dei luoghi di cui all'art. 5;

- il Regolamento Urbanistico all'art. 6 disciplina i poteri di deroga, affermando che "Il Sindaco, nel rispetto delle procedure di legge, dopo deliberazione del Consiglio Comunale, potrà autorizzare deroghe al presente Regolamento urbanistico per edifici ed impianti pubblici…";

Viste le deliberazioni inerenti la materia delle opere pubbliche:

Vista la Relazione del Responsabile del servizio interessato dove si evidenzia, oltre alle deliberazioni citate, altri interventi posti in essere con la stessa procedura e comunque anteriori al nuovo strumento urbanistico e da questi recepiti anche se, a differenza di altri interventi realizzati, non è seguito l'aggiornamento cartografico, in particolare la Del. G.M. 287/1995 ad oggetto Lavori di realizzazione capannone per ricovero mezzi comunali e la Del. G.M. 395/1995 ad oggetto "Lavori sistemazione campo sportivo in Loc. La conserva. Approvazione progetto";

Rilevato inoltre che nella soprarichiamata relazione si evidenzia anche la Deliberazione G.M. n. 87/2000 ad oggetto "Realizzazione della viabilità di collegamento al nuovo centro sociale. Approvazione progetto preliminare e definitivo", intervento questo che non importa variante, ponendosi comunque in aree già destinate dal vigente piano ad attrezzature e viabilità;

Tutto ciò premesso e considerato inoltre:

 

Considerato che lo studio geologico del territorio, parte integrante del vigente strumento urbanistico, conferma la fattibilità di tutti gli interventi sopra descritti;

Ravvisata la volontà dell'Amministrazione di completare l'iter iniziato, anche se ciò rileva sul piano formale e non sostanziale per i motivi e le argomentazioni in precedenza individuati, prendendo atto della inesistenza di opposizioni e approvando definitivamente gli interventi;

Richiamati i pareri legali in merito all'ambito di applicazione della L. 1/78 e L.R.T. 5/95 e rilasciati dallo Studio Merusi - Toscano di Pisa e dall'Ufficio legale della Provincia di Pisa;

Visto la nota del 24.04.01 Prot. 5609 con la quale venivano trasmessi alla Regione Toscana gli atti prima individuati;

Vista la nota della Regione Toscana che chiarisce che nel nuovo sistema introdotto dalla legge regionale 5/95 non è prevista alcuna forma di approvazione regionale degli atti urbanistici comunali;

Considerato che si rende comunque necessario inserire l'aggiornamento cartografico;

Visto la L.1/1978 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto la L.R.T. 5/95 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il vigente strumento urbanistico;

Visto il parere del Responsabile dell'unità Operativa Urbanistica;

Sentiti gli interventi allegati,

Con . n. 9 voti favorevoli, n. 3 astenuti ( Pascucci, Billi e Martelloni) , n. = contrari, su n. 12 consiglieri presenti

DELIBERA

  1. di approvare ai sensi e per gli effetti delle vigenti disposizioni di legge, prendendo atto dell'inesisteza di opposizioni, i progetti di opere pubbliche di cui agli atti elencati in premessa e precedentemente approvati ai sensi e per gli effetti della L. 1/78 costituenti variante allo strumento urbanistico vigente;
  2. di demandare al responsabile dell'Unità Operativa Urbanistica di provvedere agli adempimenti conseguenti e previsti dalla normativa di cui alla legge Regione Toscana 5/95 e successive modifiche ed integrazioni ivi comprese le variazioni cartografiche.

 

 

INTERVENTI DEI CONSIGLIERI

 

Il Sindaco riassume, nell'esaminare il punto dell'O.d.G. di cui all'oggetto, le premesse dello schema di deliberazione e sottolinea la necessità di fare chiarezza sulle pratiche riguardanti opere pubbliche realizzate nel Comune con necessità di ricorrere a varianti allo strumento urbanistico.

Ricostruito l'iter seguito nel Comune, si è appurato che le pratiche non venivano spedite alla Regione, per come voluto dalla Legge, e non veniva fatta la deliberazione di approvazione dell'atto dopo la pubblicazione. Ora per quanto riguarda questo secondo aspetto è da notare che in dottrina si è affermato il principio (e il parere chiesto ad un legale è di detto avviso) che laddove non siano state presentate osservazioni e/o opposizioni, si può anche soprassedere a questo adempimento. E nel caso che interessa non ci sono opposizioni o osservazioni. Si è invece carenti per quanto riguarda l'invio alla Regione. Prima carenza di forma, alla quale si intende porre rimedio ora anche se la Legge Urbanistica ultima della Regione Toscana non prevede più tale obbligo.

Il consigliere Martelloni, ricordato che il problema sorge con l'approvazione del progetto della rotatoria in Quattro Strade, esprime stupore per la mancata osservanza di una precisa disposizione d legge che non aveva bisogno di particolare interpretazione essendo chiaro l'iter procedurale.

E' bene che siano impartite precise direttive agli uffici per un comportamento rispettoso delle disposizioni di legge.

 

Data l'ora (0,30 del 7.06.2001) ed essendo tanti ancora gli argomenti da trattare, il Consiglio unanime decide di sospendere la seduta e di autoconvocarsi per le ore 21 del giorno 8.06.2001.

I consiglieri assenti saranno avvisati nei modi di legge.