IL CONSIGLIO COMUNALE
Il Sindaco illustra il punto posto all'ordine del giorno.
Considerato che l'Amministrazione comunale intende trasferire a titolo gratuito la proprietà della Chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta, i locali della Sagrestia e gran parte dell'annessa casa canonica, eccetto i locali sede del Museo della Pieve e relativi annessi, così come meglio specificato nelle relazioni redatte dal Responsabile del Servizio Cultura del Comune di Bientina, parte integrante e sostanziale del presente atto;
Viste le relazioni stesse da cui si evincono le notizie storiche del complesso monumentale della Pieve medesima;
Ritenuto opportuno procedere nel senso indicato dall'Amministrazione, soprattutto per porre fine ad una situazione anomala rispetto a tutte le realtà al livello provinciale ed anche oltre;
Visto il parere del responsabile del servizio espresso nei modi e termini dell'art.49 del D-. Lgs. N°267 del 18/8/2000;
Esce il consigliere Billi.
La consigliere Lenzi legge il proprio intervento, di cui all'allegato.
Rientra in aula il consigliere Billi.
La consigliere Nieri dichiara che il suo gruppo è favorevole al trasferimento a titolo gratuito della Chiesa alla Curia per scelta morale, cattolica ed è sempre stata sostenitrice di questa tesi anche negli incontri avuti con i rappresentanti dell'Autorità Ecclesiastica.
Il consigliere Banti ritiene che tale trasferimento costituisca un'opportunità per illuminare una concezione storica diversa.
L'Assessore Cai commenta che "da oggi inizia un'altra storia".
Il consigliere Maffei ritiene che non si debba discutere su ciò che sia giusto secondo una scelta morale, cattolica e ritiene che nella redazione dell'atto di donazione di un patrimonio pubblico, come la donazione della chiesa, debbano essere garantite delle condizioni che salvaguardino la destinazione d'uso. Crede che il ragionamento che debba essere fatto esuli dalla particolare confessione di culto e qualora altre confessioni di culto facciano richiesta in tal senso il Comune debba provvedere in uguale modo.
Il Sindaco legge le due integrazioni da effettuare alla proposta di deliberazione.
Esce la consigliere Nieri.
Il consigliere Guidi ritiene che tale trasferimento debba essere effettuato nel rispetto degli accordi a suo tempo presi e che siano chiare e definite le regole tra gli Enti.
Rientra la consigliere Nieri.
Con voti n. 16 favorevoli, n.= astenuti, n. = contrari, su 16 consiglieri presenti
DELIBERA
INTERVENTO DEL GRUPPO SDI: consigliere Lenzi Evelyn
Sul punto 5) all'Ordine del Giorno, il Gruppo SDI mi segnala che questo argomento è stato occasione di confronti e dibattiti nelle varie legislature che ci hanno preceduto dal dopoguerra e senza entrare nel merito delle passate tensioni su questa vicenda tra i rappresentanti parrocchiali e amministrazione di sinistra, che comunque hanno sempre condotto alla ferma opposizione delle passate amministrazioni alla cessione dei beni di cultura, arredi ed altri beni culturali artistici ecc.. alla Chiesa e quindi alla consegna gestionale al Gruppo di cattolici che compongono il Comitato Parrocchiale.
Premesso questo a me pare che sull'argomento non si debbano creare contrapposizioni su obiettivi ed indirizzi ma al contrario si debbano raggiungere intenti comuni partendo da un esame retrospettivo delle ragioni storiche, economiche e culturali che comunità dei bientinesi (non intendo bientinesi abitanti di Bientina ma quei bientinesi che per ragioni storiche di appartenenza e culturali componevano la comunità di Bientina) ed i suoi amministratori hanno costruito, promosso e raccolto il patrimonio immobiliare dedicato al culto e tutti i beni e tesori che lo arredano.
Ritengo che si possa assegnare tout-court la gestione di tali beni, patrimonio di un intero popolo a un gruppo dei cattolici, quale il comitato parrocchiale, senza per questo denigrare gli individui che la compongono.
Ritengo che non si debba disperdere il significato delle tradizioni ed al contrario si debba prioritariamente ricercare ragioni storiche e non solo, che hanno condotto i nostri predecessori ad assumere le loro determinazioni al riguardo, e quindi dobbiamo ricondurci ai contenuti culturali che nel passato hanno accumunato tutti i bientinesi, e solo partendo da questi, richiamando alla memoria di tutti noi la storia delle vicende, si debba giungere ad un protocollo d'intesa con i rappresentanti della chiesa cattolica, protocollo propedeutico alla alienazione e/o alla gestione dei tesori e degli immobili destinati al culto.
Ricordo che il Santo e il suo tesoro è di proprietà della comunità e la deputazione di San Valentino, preposta alla conservazione di tali beni era istituito dal governo dei cittadini tutti (comune).
La mia posizione non è quindi di precludere o di non condividere scelte che assegnino tali beni all'Autorità ecclesiastica ma che tali scelte non possano avvenire senza ricondurre l'intera comunità a recuperare la memoria storica e senza confermare la podestà dell'Amministrazione comunale nella sovrintendenza di tali beni.
Ritengo che la questione non si ponga in termini partitici e neanche amministrativi ma ancor prima esclusivamente in termini culturali, quanto vi ho detto debba servire ad una discussione costruttiva su questo tema di peculiare importanza.