Il Sindaco illustra l'oggetto posto all'ordine del giorno ed illustra la relazione, che viene allegata alla presente quale parte integrante e sostanziale.
In particolare sottolinea che l'istituzione delle commissioni è prevista e dall'art. 59 dello Statuto Comunale e dall'art. 9 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio.
Evidenzia le profonde differenze tra le due norme sottolineando come lo Statuto sia la norma primaria alla quale la norma regolamentare deve attenersi.
Ciò significa che solo rispetto alle commissioni di inchiesta e di garanzia si pone il vincolo rispetto alla presidenza. Per tutte le altre commissioni il rinvio al Regolamento consente - in ultima analisi - al Consiglio Comunale di decidere materia, composizione, obiettivi.
Quindi la proposta, come meglio argomentata nella relazione allegata, si fonda su questo principio statutario non trovando limite nelle fonti di rango superiore.
Attraverso le commissioni, la cui costituzione non è obbligatoria ma facoltativa, l'Amministrazione attua il principio politico di costruire luoghi di discussione e autentica dialettica tra le varie istanze politiche della cittadinanza rappresentate in Consiglio.
La commissione sarà quindi la sede dove la presenza dei vari livelli istituzionali di governo - Consiglio, Giunta e Sindaco - consente di svolgere in modo autentico quel ruolo di indirizzo, di proposte, di verifica.
Quindi la proposta è di istituirle con richiamo all'art. 59 dello Statuto, come scelta politica nell'interesse della cittadinanza ma anche della minoranza.
Ritiene di prevedere la istituzione delle seguenti commissioni:
Interviene il consigliere Turini che esprime parere contrario alla proposta avanzata dal Sindaco, in quanto ritiene che agendo in tal modo si cerca di raggirare il regolamento e questo non gli sembra giusto; stando effettivamente a quanto previsto dalla legge e come in tutti gli altri comuni a livello nazionale, gli assessori non possono fare parte delle commissioni. Afferma che lo Statuto si richiama al regolamento e il regolamento non prevede come componenti delle commissioni consiliari gli assessori e questo succede in tutti i comuni a livello nazionale. C'è l'art. 9 del regolamento e questo deve essere applicato altrimenti si cerca di raggirare l'ostacolo. Di conseguenza il suo parere non può che essere contrario, e specifica che tale espressione non si riferisce alle persone ma una questione di rispetto delle regole.
Interviene il Consigliere Guidi che dà atto che l'art. 9 del regolamento è in contrasto con le nuove disposizioni normative e che quindi le soluzioni prospettabili sarebbero: 1. Congelare e modificare il regolamento e poi procedere alla istituzione delle commissioni, 2. fare a meno delle commissioni.
Ritiene che la migliore soluzione sia quella di istituire le commissioni in modo anche da creare una sede oggetto di discussione e di confronto con la minoranza di problematiche oggetto del Consiglio comunale. Se per la composizione c'è il problema di far partecipare gli assessori lo stesso vale per i consiglieri delegati.
Interviene il consigliere Maffei che dà un giudizio positivo sulla proposta avanzata dalla maggioranza, facendo un ragionamento sull'esperienza passata. Fa presente come la precedente commissione del Governo sul territorio sia stata realmente una sede di confronto non ideologico tra i membri, confronto diretto a risolvere ed aiutare i cittadini. Precisa che in tal modo il Consiglio nell'approvare le questioni in materia urbanistica sia facilitato nel suo ruolo in quanto le questioni sono già precedentemente analizzate nella commissione. Condivide la proposta del Sindaco, ma ritiene che siano da valutare le osservazioni dei consiglieri di minoranza, al di là della strumentalità di alcune osservazioni; se è un luogo di confronto deve essere tra consiglieri e per il fatto che ci siano gli amministratori allora bisogna tenere presenti le osservazioni della minoranza.
Interviene il Consiliere Banti che dice: "Ho già espresso in altra sede la mia "neutralità" in merito, ma desidero fare una precisazione logica: non si può fare una deroga alle leggi, perché si creerebbe un precedente, piuttosto ci pare più opportuno procedere a modificare il regolamento, come hanno fatto altri comuni, aggiornandolo."
Il Consigliere Turini afferma che si modifica il regolamento o non si istituiscono le commissioni dove il Sindaco e gli assessori non possono farne parte.
Il Sindaco rispondendo a Maffei precisa che la problematica non sta nel contrasto tra lo statuto e il regolamento e di una possibile deroga al regolamento, ma la istituzione delle commissioni, la loro previsione ed attuazione è più una questione politica che tecnica.
Interviene il Consigliere Banti che precisa che se le commissioni vengono istituite ne vuole fare parte come membro.
Il Consigliere Maffei sollecita gli altri gruppi di minoranza a chiarire se la contrarietà sia alla istituzione delle commissioni o qualora fossero istituite la contrarietà stia nel non volerne fare parte.
Il Sindaco dichiara che la istituzione delle commissioni trova fondamento nell'art. 59 dello Statuto sulla volontà politica.
Il Consigliere Turini si riserva di consultare gli altri due componenti del gruppo.
Il Sindaco pone alla votazione la proposta avanzata di istituire le commissioni sopra richiamate concedendo ai capigruppo 15 giorni per indicare i nominativi dei componenti:
Il Banti dichiara di volerne fare parte.
Con voti n. 13 favorevoli, n. 1 astenuti (Banti), n. 1 contrari (Turini), su n. 15 consiglieri presenti
DELIBERA