IL CONSIGLIO COMUNALE

 

 

RICHIAMATO il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, approvato con deliberazioni di Consiglio Comunale n. 57 del 17.6.1994 e n. 76 del 2.08.1994;

 

CONSIDERATO che tale regolamento non è adeguato alla normativa vigente sull'ordinamento degli Enti Locali;

 

RITENUTO che sia necessario e opportuno provvedere all'adozione e approvazione di un nuovo regolamento del Consiglio Comunale, che disciplini il funzionamento del Consiglio, nel quadro di principi stabiliti dallo Statuto e nel rispetto della normativa vigente sull'ordinamento degli Enti Locali;

 

RICHIAMATO l'art.38 del D.Lgs. 267/2000 che prevede che il regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale si approvato a maggioranza assoluta dei consiglieri;

 

VISTA la bozza del nuovo regolamento del Consiglio Comunale, ampliamente discussa nella Conferenza dei Capigruppo, i cui verbali risultano in atti;

 

CONSIDERATO che il Consiglio ha proceduto alla lettura dei primi 23 articoli, esaminati e votati singolarmente, come si evince dall'allegato A;

 

RICHIAMATA la normativa vigente sull'ordinamento degli Enti Locali;

 

ACQUISITO il parere di regolarità tecnica, espresso dal responsabile del servizio interessato, ai sensi dell'art.49 del D.Lgs. 267/2000;

 

 

DELIBERA

 

 

1) di approvare i primi 23 articoli del Regolamento del Consiglio Comunale, il cui testo viene allegato alla presente quale parte integrante e sostanziale;

 

2) di dare atto che il Consiglio Comunale ha provveduto alla discussione e alla votazione dei singoli articoli, come risulta dall'allegato A;

 

3) di dare atto che sulla proposta di deliberazione è stato espresso il parere favorevole di cui all'art.49 del D.Lgs. 267/2000, allegato alla presente quale parte integrante e sostanziale.

 


ALLEGATO “A”

 

Il Sindaco fa presente che il regolamento è stato ampliamente discusso nella Conferenza dei Capigruppo e ringrazia per la collaborazione prestata.

Fa presente che in alcuni punti c'è stato l'accordo all'unanimità e in altri articoli non c'è stato l'accordo e occorre chiedersi il motivo dal punto di vista politico.

La proposta di procedere a votazione articolo per articolo tende ad annullare il lavoro fatto nella Conferenza dei Capigruppo e ritiene più opportuno procedere ad analizzare gli articoli dove non c'è stata unanimità. Non concorda su quanto affermato nella nota dell'U.D.C. in merito alla convocazione di questa seduta. Fa presente che il richiamo non è rivolto solo al Sindaco ma alla Conferenza dei Capigruppo. Viene deciso, come stabilito nella conferenza dei capigruppo di procedere alla lettura e all'approvazione articolo per articolo e pertanto invita a rispettare i tempi e ad andare avanti ad oltranza in modo da arrivare all'approvazione del regolamento.

 

Entra in aula il consigliere Maffei alle ore 9.45.

 

Viene data lettura dell'art.1 “Campo di applicazione” dopodiché viene posto a votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 14 voti favorevoli, n.= contrari, n. = astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.1 rubricato “Campo di applicazione”.

 

Esce il Consigliere Guidi. Il numero dei presenti scende a 13.

 

Viene data lettura dell'art.2 “Interpretazione del regolamento” dopodiché viene posto a votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 13 voti , n.= contrari, n. = astenuti, su n. 13 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.2  rubricato “Interpretazione del regolamento”.

 

Viene data lettura dell'art.3 “Integrazione del regolamento” dopodiché viene posto a votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 13 voti , n.= contrari, n. = astenuti, su n. 13 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.3 “Integrazione del regolamento”.

 

Entra in aula il consigliere Guidi, per cui il numero dei presenti sale a 14.

 

Viene data lettura dell'art.4 “Modificazione del regolamento.”

 

Interviene il consigliere Nieri che presenta un emendamento al comma 1 e al comma 3 dell'art.4. Si riporta l'emendamento:

“Il Regolamento comunale è deliberato dal Consiglio Comunale in seduta pubblica con la maggioranza dei due terzi dei componenti il Consiglio stesso.

Il regolamento può essere modificato con deliberazione del Consiglio Comunale, su proposta di ciascun consigliere o della giunta comunale, con la stessa maggioranza richiesta per la deliberazione di approvazione”.

 

Il Sindaco fa presente che tale emendamento è in contrasto con quanto previsto dalla legge ed in particolare dall'art. 38, comma 2, del D.Lgs 267/00, che prevede testualmente: “Il funzionamento dei consigli, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, è disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta…”

 

Si pone a votazione l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà”relativo all'art. 4 comma I.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n. 10 contrari, n. 2 astenuti (Maffei e Turini), su n. 14 consiglieri presenti;

 

RESPINGE

 

l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà”relativo all'art. 4 comma I.

 

 

Nieri propone di abrogare l'ultimo comma dell'art.4, comma 3.

 

Si pone a votazione l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà”, relativo all'art. 4 , comma 3.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n. 11 contrari, n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti;

 

RESPINGE

 

l'emendamento  presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà”, relativo all'art. 4 , comma 3.

 

 

Viene posto  a votazione l'art. 4 rubricato “Modificazione del regolamento.”

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 11 voti favorevoli, n. 2 contrari (Billi, Nieri), n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti,

 

APPROVA

 

l'art.4 rubricato “Modificazione del regolamento”.

 

Viene data lettura dell'art.5 “Efficacia del regolamento” dopodiché viene posto a votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 14 voti , n.= contrari, n. = astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.5 rubricato “Efficacia del regolamento”.

 

Viene data lettura dell'art.6 “Deposito, diffusione e pubblicazione del regolamento” dopodiché viene posto a votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 14 voti , n.= contrari, n. = astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.6 rubricato “Deposito, diffusione e pubblicazione del regolamento”.

 

Viene data lettura dell'art.7 “Sede del Consiglio Comunale” dopodiché viene posto a votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 14 voti , n.= contrari, n. = astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.7 rubricato “Deposito, diffusione e pubblicazione del regolamento”.

 

Viene data lettura dell'art.8 “Convocazione della prima seduta del Consiglio”.

 

Interviene il consigliere Nieri che presenta un emendamento al comma 2 dell'art.8. Si riporta l'emendamento:

“La prima seduta del Consiglio Comunale convocata dal Sindaco per la convalida degli eletti, per la elezione del Presidente del Consiglio Comunale è presieduta dal consigliere anziano”.

 

Si pone a votazione l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 8 comma 2.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n. 11 contrari, n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti;

 

RESPINGE

 

l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'8, comma 2.

 

Viene posto a votazione l'art.8 “Convocazione della prima seduta del Consiglio” .

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 11 voti favorevoli, n. 2 contrari (Billi, Nieri), n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti,

 

APPROVA

 

l'art.8 rubricato “Convocazione della prima seduta del Consiglio”.

 

Viene data lettura dell'art.9 “Convalida degli eletti” dopodiché viene posto a votazione.

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 14 voti , n.= contrari, n. = astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.9 rubricato “Convalida degli eletti.”

 

Viene data lettura dell'art.10 “Giuramento del Sindaco”.

 

Il Sindaco fa presente che il Gruppo Consiliare U.D.C. ha fatto pervenire una serie di emendamenti, nonostante il rappresentante Banti non sia presente. Il Consiglio Comunale si esprime sull'ammissibilità di mettere a votazione gli emendamenti dell'U.D.C.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 14 voti favorevoli, n. = astenuti, n.= contrari, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

DELIBERA

 

Di esprimere parere favorevole all'ammissibilità di porre a votazione gli emendamenti proposti dal Gruppo U.D.C.

 

Il consigliere Billi afferma che l'emendamento proposto dal Gruppo U.D.C. in merito all'art.10 “Giuramento del Sindaco” non prevede un testo.

L'emendamento dell'UDC recita:

“Tenuto conto che anche in Parlamento possa essere fatto giuramento con formule elastiche nel senso di aggiunte come premessa od esplicitazioni finali, con precedente già avvenuto, Considerando la soggettività verbale e grammaticale, oltrechè di stile, con cui i vari esseri umani possono esprimersi e possono esplicitare uno stesso concetto, In considerazione del fatto che possa accadere che un Sindaco neoeletto senta la necessità di esprimere un giuramento con più ampia enfasi,Si chiede che il suddetto art.10 possa essere modificato aggiungendo che il giuramento, pur conservando la formula “Io … Sindaco del Comune di Bientina, giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi dello Stato, di adempiere ai doveri del mio ufficio nell'interesse dell'Amministrazione, per il pubblico bene”, possa essere ampliato e sostenuto con preambolo e/o premessa e/o postfazione per mezzo di parole e frasi che non contraddicano la suddetta dizione formulistica del giuramento, ma eventualmente possano approfondire con aggiunte il pensiero del neo eletto Sindaco”.

 

Si pone a votazione l'emendamento presentato dal Gruppo U.D.C relativo all'art. 10.      

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. = voti favorevoli, n. 14 contrari, n.= astenuti  su n. 14 consiglieri presenti;

 

RESPINGE

 

l'emendamento presentato dal Gruppo U.D.C relativo all'art. 10.   

 

Viene posto a votazione l'art.10 “Giuramento del Sindaco”.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 14 voti favorevoli, n. = contrari, n. = astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.10 rubricato “Giuramento del Sindaco”.

 

Viene data lettura dell'art.11 “Elezione del Presidente del Consiglio Comunale”.

 

Interviene il consigliere Nieri che presenta un emendamento al comma 1 dell'art.11. Si riporta l'emendamento:

“Dopo aver proceduto alla convalida dei consiglieri eletti, si provvede alla elezione a scrutinio segreto del Presidente e di due vicepresidenti del Consiglio Comunale.”

 

Si pone a votazione l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 11 comma 1.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n. 11 contrari, n. 1 astenuto (Maffei), su n. 14 consiglieri presenti;

 

RESPINGE

 

l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 11, comma 1.

 

Interviene il consigliere Nieri che presenta un emendamento ai commi 2 e 3 dell'art.11 che testualmente recita:

“Nelle prime due votazioni è richiesto, per l'elezione, il voto favorevole di almeno due terzi dei consiglieri assegnati. Se tale maggioranza non viene raggiunta, le operazioni di voto dovranno essere riprese in altra seduta dopo un periodo di tempo compreso fra sette e quattordici giorni. Nella terza votazione è richiesto, per l'elezione, il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati ed in quelle successive è sufficiente la maggioranza assoluta.

Fino alla elezione del Presidente, il Consiglio Comunale è convocato e presieduto dal consigliere anziano.

I vicepresidenti sono eletti a scrutinio segreto e con voto limitato.

In caso di parità di voti ottenuti da due o più candidati, risultano eletti i più anziani di età. E' vicepresidente vicario, che supplisce il presidente in tutte le sue funzioni in caso di assenza o di impedimento, il vicepresidente, appartenente allo schieramento opposto rispetto a quello del presidente con riferimento alla maggioranza e alla minoranza scaturita dalla elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale.

Il presidente e i vicepresidenti possono essere revocati a seguito di apposita motivata mozione presentata da almeno un quarto dei consiglieri assegnati e approvata con la maggioranza dei due terzi mediante scrutinio segreto.”

 

Il Sindaco non è d'accordo con questo emendamento in quanto non rispondente ala filosofia politica.

Billi ritiene che il riferimento non è tanto quello di una “spartizione di poltrone” ma il riferimento alle altre realtà istituzionali e agli altri regolamenti e per un ruolo di pluralismo e di democrazia vengono  proposti due vicepresidenti e non uno solo.

 

Il Sindaco ritiene che tale proposta sia troppo farraginosa per un Comune piccolo come Bientina.

 

Si pone a votazione l'emendamento ai commi 2 e 3 dell'art.11 proposti dal Gruppo “Bientina delle Libertà”.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n. 11 contrari, n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti;

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal Gruppo “Bientina delle Libertà”relativo all'art. 11 comma 2 e 3.

 

 

Viene quindi data lettura dell'art.11 “Elezione del presidente del Consiglio Comunale” e successivamente posto a votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 11 voti favorevoli, n. 2 contrari (Nieri e Billi), n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti,

 

APPROVA

 

l'art.11 rubricato “Elezione del Presidente del Consiglio Comunale.”

 

Viene data lettura dell'art.12 “Comunicazione dei componenti della Giunta e del Vicesindaco” dopodiché viene posto a votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 14 voti favorevoli, n.= contrari, n. = astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.12  rubricato “Elezione del Presidente del Consiglio Comunale.”

 

Viene data lettura dell'art. 13 rubricato “Comunicazione dei componenti della Giunta e del Vicesindaco”.

 

Interviene il consigliere Nieri che presenta un emendamento al comma 1 dell'art.13. Si riporta l'emendamento:

“Entro il termine di sessanta giorni, decorrenti dalla data del suo avvenuto insediamento, al Consiglio Comunale sono presentate da parte del Sindaco, le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare durante il mandato politico-amministrativo. Nei successivi venti giorni decorrenti dalla presentazione, ciascun consigliere ha diritto a formulare osservazioni e richieste di integrazione al documento programmatico di mandato.

Il Sindaco, sentita la giunta e valutate le osservazioni e le richieste presentate, sottopone al consiglio comunale il documento contenente le linee programmatiche di mandato per l'approvazione definitiva che dovrà avvenire entro gli ulteriori trenta giorni decorrenti dalla scadenza del termine di cui sopra”.

 

Esce il consigliere Volpi, per cui il numero dei presenti scende a 13.

 

Si pone a votazione l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà”, relativo all'art. 13, comma I.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n. 10 contrari, n. 1 astenuto (Turini), su n. 13 consiglieri presenti;

 

RESPINGE

 

l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà”, relativo all'art. 13, comma I.

 

Viene posto a votazione l'art.13 “Comunicazione delle linee programmatiche di governo”.

 

Rientra il consigliere Volpi per cui il numero dei presenti sale a 14.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 12 voti favorevoli, n. 2 contrari (Billi e Nieri), n.= astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.13 “Comunicazione delle linee programmatiche di governo”.

 

Viene data lettura dell'art.14 “Cause di ineleggibilità sopravvenute” dopodiché viene posto a votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 14 voti , n.= contrari, n. = astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.14 rubricato“Cause di ineleggibilità sopravvenute.”

 

Viene data lettura dell'art.15 “Costituzione dei Gruppi Consiliari”.

 

Il Sindaco fa presente che il Gruppo Consiliare U.D.C. ha presentato un emendamento in merito all'art.15 con cui viene proposto di abolire la dizione che prevede il numero minimo di tre.

Il problema è già stato affrontato in sede di Conferenza dei Capigruppo ed inoltre nella seduta odierna al punto dell'ordine precedente il Consiglio ha provveduto a modificare l'art.58 dello Statuto Comunale rubricato “Gruppi Consiliari”.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 14 voti favorevoli, n. = astenuti, n.= contrari, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.15 rubricato “Costituzione dei Gruppi Consiliari”.

 

Viene data lettura dell'art.16 “Capigruppo Consiliari” dopodiché viene posto a votazione.

 

Esce il consigliere Frosini per cui il numero dei presenti scende a 13.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 13 voti , n.= contrari, n. = astenuti, su n. 13 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.16 rubricato “Capigruppo Consiliari.”

 

Viene data lettura dell'art.17 “Sede delle riunioni dei gruppi consiliari” dopodiché viene posto a votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 13 voti , n.= contrari, n. = astenuti, su n. 13 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.17 rubricato “Sede delle riunioni dei gruppi consiliari.”

 

Viene data lettura dell'art. 18 “Conferenza dei Capigruppo”.

 

Interviene il consigliere Nieri che presenta un emendamento al comma 1 dell'art.18. Si riporta l'emendamento:

“La conferenza dei Capigruppo è presieduta dal Presidente dell'assemblea ed è composta dai capigruppo consiliari nominati dai rispettivi gruppi consiliari. Alla conferenza partecipano anche i due vicepresidenti”.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 18 comma 1.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n.11 contrari, n.= astenuti, su n. 13 consiglieri presenti e votanti;

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 18 comma 1.

 

Il Sindaco in merito al comma 5 dell'art. 18 propone di riformularlo nel modo seguente: “ In caso urgente, il Presidente sentiti i Capigruppo provvede alla convocazione del Consiglio.”

 

Rientra il consigliere Frosini per cui il numero dei presenti sale a 14.

 

Il Gruppo Consiliare “Bientina delle Libertà” propone un ulteriore emendamento al comma 5 dell'art.18 e precisamente chiede che sia riformulato nel seguente modo: “In caso urgente, il Presidente, può convocare telefonicamente i Capigruppo”.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 18 comma 5.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n.12 contrari, n.= astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti;

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 18 comma 5.

 

Si pone a votazione l'art. 18 con la modifica proposta al comma 5 che qui di seguito viene riportato: “In caso urgente, il Presidente, sentiti i Capigruppo, provvede alla convocazione del Consiglio”.

 

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 12 voti favorevoli, n. 2 contrari (Nieri e Billi), n.= astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art. 18 rubricato “Conferenza dei Capigruppo” con la modifica proposta dal Sindaco al comma 5 dell'art.18 .

 

Viene data lettura dell'art. 19 rubricato “Commissioni consiliari”.

 

In merito all'art.19 “Commissioni consiliari”, il Sindaco interviene dicendo che con questo articolo e con i seguenti si vuole garantire il rispetto del principio della rappresentatività e della maggioranza.

 

Interviene il consigliere Turini che presenta un emendamento all'art.19. Dice che si deve rendere obbligatoria l'istituzione delle commissioni consiliari e a tale proposito si riporta l'emendamento da lui proposto: “Il consiglio comunale istituisce nel proprio seno commissioni permanenti, temporanee o speciali e d'indagine.

La definizione delle materie di competenza è oggetto di apposita deliberazione consiliare”.

 

Interviene il consigliere Bachini che ritiene debba rimanere la dicitura “può istituire”.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo “Forza Italia” relativo all'art. 19.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 1 voto favorevole, n.11 contrari, n.2 astenuti (Nieri e Billi) su n. 14 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Forza Italia”.

 

Viene posto a votazione l'art. 19 “Commissioni consiliari”.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 13 voti favorevoli, n. 1 contrario (Turini) n. = astenuti su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.19 rubricato “Commissioni consiliari.”

 

Viene data lettura dell'art. 20 “Commissioni permanenti”.

 

Interviene il consigliere Turini che presenta un emendamento all'art.20. Richiede la istituzione di commissioni di garanzia e di controllo. Infatti chiede di integrare l'art.20 con la frase: “Tra le commissioni permanenti è istituita la commissione di garanzia e di controllo”.

 

Interviene il consigliere Billi che fa presente che le commissioni di garanzia e di controllo si possono sempre istituire in virtù dell'art.59 dello Statuto che prevede la istituzione di commissioni permanenti e temporanee.

 

Il Sindaco ritiene che la commissione di controllo non sia necessaria in questo Consiglio.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Forza Italia”.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 1 voto favorevole, n.11 contrari, n. 2 astenuti (Nieri, Billi), su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Forza Italia”.

 

Viene posto a votazione l'art.20 “Commissioni permanenti”.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 13 voti favorevoli, n. 1 contrario (Turini), n.= astenuti, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'art.20  rubricato “Commissioni permanenti”.

 

Viene data lettura dell'art.21 “Composizione delle commissioni consiliari”.

 

Interviene il consigliere Turini che presenta un emendamento all'art. 21 che testualmente recita:

“Ciascuna commissione permanente è costituita in modo proporzionale alla consistenza dei gruppi consiliari, nel rispetto del principio della prevalenza numerica della maggioranza, garantendo però almeno la presenza di un consigliere per ciascun gruppo consiliare.

Nel caso in cui il numero elevato dei gruppi consiliari non consenta di assicurare l'applicazione del principio della prevalenza numerica della maggioranza, i rappresentanti della maggioranza, a prescindere dall'effettivo numero, avranno un peso diverso nella votazione (voto ponderato) in modo da salvaguardare i principi della proporzionalità e del rapporto tra le forze politiche.

Il Sindaco e gli assessori non possono far parte delle commissioni permanenti, possono partecipare alle riunioni di tutte le commissioni con facoltà di relazione e di intervento, relativamente alle materie di loro competenza, nella discussione degli argomenti all'ordine del giorno.

Il Consiglio può deliberare la decadenza dei componenti delle commissioni che non partecipino ai lavori per tre sedute consecutive senza giustificato motivo.

In caso di dimissioni, decadenza od altro motivo che renda necessaria la sostituzione di un consigliere, la componente consiliare di appartenenza designa, tramite il suo Capogruppo, un altro rappresentante ed il Consiglio comunale procede alla sostituzione, nei modi stabiliti dal presente regolamento.”

 

Il consigliere Turini illustra la sua proposta e fa riferimento al voto ponderato, dicendo che non è una novità, ma viene usato istituzionalmente a livello europeo.

 

Esce il Sindaco, per cui il numero dei presenti scende a 13.

 

Maffei ritiene di abrogare il comma 3 dell'art.21, così come formulato perché fa venire meno l'impegno alla partecipazione della sedute.

 

Interviene il consigliere Nieri che presenta un emendamento ai commi 3 e 4 dell'art.21 che testualmente recitano:

comma 3: “La partecipazione alla seduta della commissione dà diritto al gettone di presenza, così come previsto per le sedute del consiglio comunale. Il consigliere che sostituisca un componente della commissione impedito a parteciparvi, previa apposita delega consegnata al presidente della commissione, riceverà egli stesso il gettone di presenza”.

Comma 4: “Il Sindaco e gli assessori, benché eletti, non possono far parte delle commissioni”.

Con riferimento all'emendamento del comma 4, Nieri ritiene che, in base all'esposto presentato al prefetto dal Gruppo “Bientina delle Libertà”, è opportuno che il Sindaco e gli assessori non facciano parte delle commissioni”.

 

Rientra il Sindaco.

 

Maffei, in merito all'emendamento proposto dal consigliere Nieri sul comma 4, dice di non essere d'accordo perché in una realtà come Bientina, impedire che gli assessori partecipino alle commissioni significa privarsi di figure che in quanto appartenenti alla maggioranza hanno responsabilità politica e di gestione. Dice che è stato inopportuno l'esposto presentato al Prefetto perché di fatto ha bloccato l'attività delle commissioni istituite. Invita il Consiglio a respingere l'emendamento presentato dal consigliere Nieri.

 

Interviene il consigliere Billi che facendo riferimento al comma 3 dell'art.21 ribadisce che è legittima la previsione dei gettoni non tanto per i soldi ma per il riconoscimento alla partecipazione dei consiglieri.

 

Il Sindaco precisa che il Prefetto, nella sua nota, rileva una incongruità tra le norme dello Statuto e del Regolamento. Non afferma nient'altro in quanto non è titolato.

Il dire che il Prefetto ha cassato l'atto è improprio.

Ritiene che il Sindaco e gli assessori, purché eletti, debbano far parte delle commissioni. Dice che le commissioni non sono un problema della maggioranza ma della minoranza. Il capovolgere il problema è una “tattica politica”. In altre realtà è previsto il gruppo misto.

Sulla questione del voto ponderato, il Sindaco non è d'accordo perché l'istituzione delle commissioni è dettata da altre esigenze quale quella della tecnica del confronto.

 

Viene letto l'emendamento proposto dal gruppo consiliare U.D.C, che recita: “ Tenuto conto che le nuove Commissioni permanenti, così come descritte nel testo, saranno forzatamente composte da un numero di partecipanti molto sostanziale, Considerando che la stessa variazione dell'art. 23 renderebbe tali sedute non più riservate, ma pubbliche con il conseguente incremento numerico dei partecipanti, che per di più possono avere possibilità di intervento di vario tipo ( non eccessivamente restrittiva), Considerato che tanto il Sindaco quanto tutti gli assessori possono partecipare anche nella loro totalità alle sedute delle Commissioni permanenti e con diritto di intervento, Crediamo tali Commissioni “aperte al pubblico” del tutto superflue, necessariamente rarefatte nel tempo, con una utilità tecnico-politica (almeno per i gruppi di minoranza) estremamente scarsa e che potranno rivestire un ruolo eminentemente comunicativo e superficiale (vista la presenza del pubblico) rispetto alle complesse questioni che una Commissione permanente dovrebbe prendere in esame, Crediamo inoltre impossibile nella fattispecie descritta nel testo identificare Commissioni diversificate per argomento e/o trattazione di ambiti distinti, come nelle esperienze degli anni passati del Comune di Bientina. Per cui chiediamo di emendare il testo al fine di poter disporre di Commissioni che possano essere tecnicamente definibili e con un numero di partecipanti che possa consentire una discussione la più consona ed una presa visione delle problematiche insite negli argomenti da trattare, senza rendere pubblica la seduta. A tal fine proponiamo, per ridurre il numero dei partecipanti (fatta salva la democraticità e la presenza di tutti i capigruppo delle diverse opposizioni) ed inversamente aumentare il numero delle Commissioni permanenti, possibilmente diversificate per argomenti tecnici, di rendere forza alla rappresentanza della Giunta incrementandone non tanto il numero, bensì la facoltà di voto (magari doppia rispetto ai gruppi di minoranza) e magari di consentire anche agli assessori di presiedere e/o partecipare alle Commissioni permanenti con diritto di voto.”

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Forza Italia”.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 1 voto favorevole (Turini), n.11 contrari, n. 2 astenuti (Nieri e Billi), su n. 14 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento all'art. 21 proposto dal gruppo Forza Italia .

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal consigliere Maffei, relativo all'abrogazione del comma 3 dell'art. 21.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 4 voti favorevoli (Maffei, Nieri, Billi, Turini), n.10 contrari, su n. 14 consiglieri presenti e votanti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal consigliere Maffei relativo all'abrogazione del comma 3 dell'art. 21.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Bientina delle Libertà” relativo al  comma 3 dell'art.21.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n.10 contrari, n. 2 astenuti (Maffei e Turini), su n. 14 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 21 comma 3.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Bientina delle Libertà” relativo al comma 4 dell'art.21.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n.11 contrari, n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 21 comma 4.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal Gruppo U.D.C.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 3 astenuti (Turini, Nieri, Billi), n.11 contrari, su n. 14 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal Gruppo U.D.C.

 

Viene posto a votazione l'art. 21 come proposto.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 10 voti favorevoli, n. 3 contrari (Turini, Nieri, Billi), n. 1 astenuto (Maffei), su n. 14 consiglieri presenti,

 

APPROVA

 

l'art.21 rubricato “Composizione delle commissioni permanenti.”.

 

Il Sindaco legge l'art. 22 rubricato”Presidenza e convocazione delle Commissioni permanenti.”

 

Il Sindaco fa presente dell'incongruenza tra l'art.61 dello Statuto e l'art.22 del Regolamento, in merito alla nomina del Presidente della Commissione.

Il Sindaco propone due alternative: o modificare lo Statuto oppure modificare l'art.22 del Regolamento.

 

Il consigliere Nieri chiede la sospensione per 5 minuti. Sono le ore 12.15.

 

La seduta viene sospesa e la discussione viene ripresa alle 12.20.

 

Il consigliere Nieri propone di modificare l'art.61, comma 4 dello Statuto nella prossima seduta del Consiglio Comunale.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

All'unanimità

 

APPROVA

 

-          di procedere a modificare l'art. 61 dello Statuto nella prossima seduta.

 

Il consigliere Turini afferma che per essere coerente con quanto già esposto in precedenza, propone che il Sindaco e gli assessori non possano presiedere le commissioni, infatti propone di eliminare il comma 3 dell'art.22.

 

Nieri presenta una serie di emendamenti all'art.22.

 

Il Sindaco chiede al consigliere Nieri, in esecuzione a quanto stabilito nell'ultima Conferenza dei Capigruppo, di consegnare gli emendamenti che il suo gruppo propone per fare le copie da distribuire ai consiglieri in modo da garantire un migliore modo di lavoro. Il consigliere Nieri afferma che consegnerà gli emendamenti di volta in volta per ciascun articolo e il Sindaco ne prende atto.

 

Gli emendamenti proposti dal gruppo consiliare “Bientina delle Libertà” sono i seguenti:

emendamento al comma 1: “Nella prima seduta, ciascuna commissione, convocata dal Presidente del Consiglio, procede alla elezione, nel proprio seno e a maggioranza assoluta e con voto limitato, del Presidente e del Vicepresidente, individuati, rispettivamente fra i consiglieri della maggioranza e della minoranza.”

Emendamento al comma 2 e 3: propone di eliminare completamente i due commi.

Emendamento al comma 7: “Le convocazioni sono disposte con avviso scritto, contenente l'indicazione del giorno, ora e luogo ove si tiene la riunione e dell'ordine del giorno da trattare, da recapitarsi ai componenti della commissione al loro domicilio, almeno cinque giorni liberi prima di quello in ci si tiene l'adunanza, oltre alla documentazione inerente gli argomenti da trattare.”

Emendamento al comma 9: “I consiglieri che non ne facciano parte, possono partecipare ai lavori della commissione con diritto di parola ma non di voto”.

 

Il Sindaco precisa che c'è una certa incongruenza perché se la commissione è pubblica, tutti possono intervenire, tutti i soggetti che lo richiedono possono essere ascoltati in commissione.

Continua dicendo che secondo il gruppo “Bientina delle Libertà” l'assessore non può far parte delle commissioni mentre un consigliere capogruppo deve averne il diritto altrimenti viene meno il principio della rappresentatività.

Non è d'accordo di modificare da due giorni a cinque giorni in favore dello snellimento delle procedure.

 

Il consigliere Nieri ribadisce che i capigruppo devono intervenire.

 

Esce il consigliere Maffei, per cui il numero dei presenti scende a 13.

 

Billi interviene dicendo che i capigruppo devono avere diritto di intervento perché sono cittadini.

 

Entra il consigliere Maffei per cui il numero dei presenti sale a 14.

 

Il consigliere Guidi per maggiore chiarimento sulla questione richiama l'art.23 comma 4.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal consigliere Turini.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. n. 1 voto favorevole (Turini), n.11 contrari, n.2 astenuti (Nieri e Billi), su n. 14 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal Gruppo Forza Italia.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Bientina delle Libertà” sul comma 1 dell'art.22.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n.11 contrari, n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 22 comma 1.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo consiliare “Bientina delle Libertà” sui commi 2 e 3 dell'art.22.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n.11 contrari, n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 22 comma 2 e 3.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo “Bientina delle Libertà” sul comma 7 dell'art.22.

 

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n.11 contrari, n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 22 comma 7.

 

Viene posto a votazione l'emendamento proposto dal gruppo “Bientina delle Libertà” sul comma 9 dell'art.22.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 2 voti favorevoli (Nieri, Billi), n.11 contrari, n. 1 astenuto (Turini), su n. 14 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento proposto dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 22 comma 9.

 

Viene posto a votazione l'art.22 “Presidenza e convocazione delle Commissioni permanenti, come proposto.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 11 voti favorevoli, n. 3 astenuti (Nieri, Billi, Turini),n.= contrari, su n. 14 consiglieri presenti,

 

APPROVA

 

l'art.22 rubricato “Presidenza e convocazione delle Commissioni permanenti”.

 

Il Consiglio inoltre si impegna a modificare nella prossima seduta l'art.61 dello Statuto.

 

Il Sindaco legge l'art. 23 ”.“Funzionamento delle Commissioni permanenti.”

 

Il consigliere Maffei propone di eliminare il comma 6 dell'art.23 per congruenza con quanto scaturito dalla discussione sull'articolo precedente.

 

Il consigliere Nieri presenta un emendamento sul comma 1 dell'art.23. Propone che il comma sia riformulato nel modo seguente: “Le riunioni delle commissioni sono valide quando sono presenti la maggioranza dei componenti di cui almeno uno appartenente ad un gruppo di minoranza”.

 

Presenta inoltre un altro emendamento sui commi 6 e 7 dell'art.23 che testualmente recita: “Nell'esercizio delle proprie competenze, le commissioni consiliari possono richiedere l'audizione del Sindaco, dell'assessore proponente, di dirigenti del Comune, di rappresentanti e dirigenti delle istituzioni e delle aziende, i quali hanno l'obbligo di presentarsi e di rispondere”.

 

Il Sindaco in merito all'emendamento proposto sul comma 1 fa presente che viene meno il principio della maggioranza e che l'inserimento di tale previsione costituisce a tutti gli effetti un voto di veto.

 

Billi afferma che se non è rappresentata la minoranza, allora è una Giunta.

 

Il consigliere Nieri ribadisce che l'emendamento proposto al comma 1 dell'art. 23 tende a cercare di rappresentare di più la minoranza per un fatto di democrazia e rappresentanza.

 

Il Sindaco dice di rispettare le idee ma non le condivide perché si tratta di un diritto di veto, non è un problema di democrazia ma di ribaltamento.

 

Il consigliere Nieri interviene dicendo che è costretta a lasciare l'aula perché nessun emendamento proposto dal gruppo “Bientina delle Libertà” è stato approvato. Dice che indirrà conferenze stampa e farà presente ciò con la divulgazione di manifesti.

 

Il consigliere Maffei invita il gruppo “Bientina delle Libertà” a rivedere la propria posizione in quanto ritiene che il fatto che siano stati presentati degli emendamenti che non sono stati approvati e allora per questo motivo si abbandona l'aula non costituisca un motivo legittimo, continua dicendo che si abbandona l'aula per altri legittimi motivi quali ad esempio se uno non ha diritto di replica, di parlare.

 

Escono dall'aula Nieri e Billi, per cui il numero dei presenti scende a 12.

 

Maffei afferma che l'emendamento proposto da Nieri relativo all'art. 23 comma 1 non è altro che il riconoscimento alla minoranza di un potere di inibizione al funzionamento delle commissioni.

 

Il Sindaco dice che nessuno ha limitato il diritto di intervento, né il diritto di presentare emendamenti così come sostenuto dal gruppo “Bientina delle Libertà”. Le affermazioni fatte da Nieri sono lesive della posizione del Consiglio Comunale, del metodo di lavoro del Consiglio Comunale.

 

Il consigliere Maffei, in considerazione dell'ora e a prescindere da quello che si è verificato, propone di sospendere la seduta e di aggiornarla.

 

Si procede alla votazione dell'emendamento presentato dal gruppo “Bientina delle Libertà” sul comma 1 dell'art.23.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 11 voti contrari e n. 1 astenuto (Turini), su n. 12 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 23 comma 1.

 

Si procede alla votazione dell'emendamento presentato dal gruppo “Bientina delle Libertà” sui commi 6 e 7 dell'art.23.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 11 voti contrari e n. 1 astenuto (Turini), su n. 12 consiglieri presenti,

 

RESPINGE

 

l'emendamento presentato dal Gruppo “Bientina delle Libertà” relativo all'art. 23 comma 6 e 7.

 

Si procede alla votazione dell'emendamento proposto dal consigliere Maffei sul comma 6 dell'art.23.


 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 12 voti favorevoli, n.= astenuti, n.= contrari, su n. 12 consiglieri presenti e votanti,

 

APPROVA

 

l'emendamento proposto dal consigliere Maffei .

 

Quindi viene posto a votazione l'art.23 “Funzionamento delle Commissioni permanenti” con l'abrogazione del comma 6.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Con n. 11 voti favorevoli, n.1 astenuto (Turini) su n. 12 consiglieri presenti,

 

APPROVA

 

l'art.23 rubricato “Funzionamento delle Commissioni permanenti” con l'abrogazione del  comma 6.

 

Alle ore 13.00 la seduta viene interrotta. Il Sindaco propone di aggiornare la seduta alle ore 18.00 del giorno venerdì 31.10.2003. Fa presente che in detta sede si procederà anche alla modifica dell'art.61 dello Statuto Comunale.