Entra in aula la consigliere Frosini per cui il numero dei presenti sale a 16.
IL CONSIGLIO COMUNALE
RICHIAMATA la proposta di deliberazione che qui di seguito viene riportata integralmente;
"IL CONSIGLIO COMUNALE
RICHIAMATA la deliberazione di C.C. n. 64 del 30.07.2002 ad oggetto: "Art. 59 dello Statuto Comunale. Commissioni consiliari. Istituzione";
PRESO ATTO che i consiglieri Billi, Nieri e Turini hanno inoltrato un esposto "contro gli atti del Sindaco e del Consiglio Comunale di Bientina, al Sig. Prefetto di Pisa e al Ministero dell'Interno" evidenziando "gravi violazioni al T.U.E.L., allo Statuto del Comune di Bientina, alle norme del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Bientina, caratterizzate dalla violazione dei meccanismi democratici posti a tutela della trasparenza e correttezza amministrativa", (allegato 1);
RICHIAMATA la nota prefettizia n. 1/13.11 - Gab. Del 20.01.2003 che evidenzia il contrasto tra la norma statutaria e quella regolamentare sottolineando - tra l'altro - che "dell'evidenza di tale contrasto dà atto anche la relazione allegata alla delibera di C.C. n.64/2002 che rileva la necessità di derogare al regolamento ritenuto ormai obsoleto";
RICHIAMATA la nota prefettizia citata nella parte in cui afferma "che questo Ufficio reputa opportuno che venga definita in modo certo quale sia la disciplina vigente in materia di composizione delle Commissioni Consiliari di codesto Comune";
RITENUTO opportuno accogliere il suggerimento del Sig. Prefetto di Pisa che altro non può non essere se non un invito a ristabilire la coerenza tra le norme - Statuto e regolamento - vigenti nel Comune di Bientina, essendo comunque rispettata la normativa di rango superiore e, comunque, non ravvisando in Essa nessun procedimento nei confronti di organi di questa Amministrazione, di cui - ovviamente - viene rispettata l'Autonomia costituzionalmente garantita;
RIAFFERMATO anche in ossequio ai principi che presiedono la gerarchia delle fonti del diritto, e comunque per i nostri motivi indicati nella delibera citata, la legittimità dell'atto posto in essere (delibera C.C. n. 64/2002) tant'è che lo stesso Ufficio Territoriale del Governo di Pisa invita a mettere ordine nella disciplina e non già alla revoca della delibera C.C. n.64/2002;
PRESO ATTO che nella seduta odierna è avvenuta la costituzione di un nuovo gruppo consiliare - quello di "Forza Italia" - derivante dalla scissione del Gruppo di Minoranza denominato "Bientina delle Libertà";
RICHIAMATO l'art. 59 dello Statuto - norma primaria - che afferma al primo comma il carattere facoltativo delle commissioni permanenti o temporanee, recitando che "il Consiglio Comunale può istituire nel suo seno commissioni permanenti o temporanee";
RICHIAMATO l'art. 9 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale che ribadisce il carattere facoltativo delle commissioni affermando, al primo comma, che "Il Consiglio Comunale istituisce nel proprio seno commissioni permanenti, determinando per ciascuna la materia di competenza", rinviando quindi alle decisioni del Consiglio Comunale quali commissioni costituire e per quali materie;
RICHIAMATO il quarto comma dell'art. 9 del Regolamento citato che testualmente recita: "Le Commissioni sono composte da consiglieri scelti, secondo accordi tra i capigruppo consiliari, in proporzione all'entità di ciascun gruppo, in modo che comunque ciascun gruppo abbia assicurata la presenza di un consigliere, senza tuttavia alterare il rapporto numerico esistente tra maggioranza e minoranza";
PRESO ATTO della situazione del Comune di Bientina che vede il Consiglio Comunale composto da n. 16 consiglieri suddivisi in cinque gruppi (uno di maggioranza e quattro di opposizione) e più precisamente:
Gruppo Ulivo per Bientina (Maggioranza) n. 11 consiglieri;
Gruppo Rifondazione Comunista (Minoranza) n. 1 consigliere;
Gruppo Unione Democratica Cristiana (Minoranza) n.1 consigliere;
Gruppo Bientina delle Libertà (Minoranza) n. 2 consiglieri;
Gruppo Forza Italia (Minoranza) n. 1 consigliere;
PRESO ATTO inoltre che il Comune di Bientina non vede l'applicazione della norma che definisce l'incompatibilità tra Assessore e Consigliere;
RICHIAMATI i motivi che presiedevano la deliberazione di C.C. n.64/2002 ed in particolare l'obiettivo che individuava nelle commissioni - indipendentemente dalla loro composizione o Presidenza - uno strumento di autentica partecipazione dei componenti del Consiglio Comunale alla formazione degli atti di competenza del Consiglio;
PRESO ATTO della tipicità della composizione del Consiglio Comunale che rende necessaria comunque una modifica alle norme regolamentari, che si aggiunge alla necessità di aggiornamento di detto regolamento come affermato anche nella deliberazione di C.C. n.64/2002;
PRESO ATTO - infine - che la costituzione del Gruppo consiliare "Forza Italia" di cui abbiamo preso atto nella odierna seduta, renderebbe comunque necessario modificare la deliberazione di C.C. n. 64/2002 che in quanto adottata in forza dell'art. 59 dello Statuto si pone come deroga al regolamento e rende quindi necessario una attività di novazione;
RITENUTO opportuno, per i motivi espressi e indicati in precedenza, attivare immediatamente l'attività di revisione del Regolamento e comunque essendo impraticabili le norme regolamentari alla luce dell'attuale composizione del Consiglio (5 gruppi consiliari su n.16 consiglieri);
VISTO il T.U.E.L.;
VISTO lo Statuto Comunale;
UDITI gli interventi dei consiglieri…….
CON n. ____ voti favorevoli, n. ___ astenuti, n. ____ contrari, su n. ___consiglieri presenti,
DELIBERA
UDITI gli interventi dei consiglieri, che si allegano alla presente quale parte integrante e sostanziale;
DOPO ampia discussione, il Sindaco pone all'approvazione del Consiglio il punto 1 del dispositivo della proposta: 1)
di revocare, per i motivi espressi in premessa e che vengono qui richiamati quale parte integrante e sostanziale, la deliberazione di C.C. n. 64/2002;IL CONSIGLIO COMUNALE
CON n. 15 voti favorevoli, n. 1 contrario (Maffei), n. = astenuti, su n. 16 consiglieri presenti,
DELIBERA
Di approvare il punto 1) del dispositivo della proposta di deliberazione che testualmente recita:
Successivamente IL Sindaco pone a votazione l'emendamento del punto 2 della proposta di deliberazione 2)
IL CONSIGLIO COMUNALE
CON n. 11 voti contrari, n. 4 astenuti (Banti, Billi, Nieri, Turini) n. 1 favorevole (Sindaco);
DELIBERA
Di respingere l'emendamento al punto 2 del dispositivo della proposta.
Si sottopone quindi a votazione il punto 2 del dispositivo così come era stato inserito nella proposta di deliberazione.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Con n. 11 voti favorevoli, n. 4 astenuti (Banti, Billi, Nieri, Turini) n. 1 contrario (Sindaco)
DELIBERA
Di approvare il punto 2) del dispositivo della proposta come originariamente predisposto e che testualmente recita:
INTERVENTI
Il Sindaco illustra il punto posto all'ordine del giorno e legge la lettera del prefetto, prot. n. 1834 del 07.02.2003, agli atti, inviata all'Amministrazione Comunale di Bientina in merito all'esposto presentato dal gruppo "Bientina per le Libertà".
La consigliere Nieri ritiene opportuno leggere l'esposto e i 4 punti su cui esso si basa. Ritiene che dalla risposta del Prefetto si evince una violazione tra quanto previsto nell'art. 59 dello statuto e gli articoli del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale e fa presente che l'esposto è stato presentato non solo per fare opposizione ma a garanzia della legittimità degli atti.
Il consigliere Maffei crede che ci sia una confusione di fondo di natura sostanziale: se si interpreta il ruolo della opposizione come ruolo meramente di controllo viene fatto una parte del dovere dei consiglieri di minoranza, che devono potere modificare, concorrere alla volontà delle decisioni prese dalla maggioranza per garantire il raggiungimento di determinati obiettivi per i quali i cittadini hanno votato i gruppi di minoranza. Le commissioni sono state intese non come organi di controllo ma come gruppi di lavoro, di approfondimento , di istruzione di pratiche e tematiche. Le obiezioni fatte dal gruppo "Bientina per le Libertà" e già fatte al momento dell'approvazione della deliberazione D.C. n. 64 e ribadite nell'esposto disegnano una funzione della minoranza meramente di controllo, sminuendone il vero ruolo.
Entra la consigliere Frosini durante l'intervento del consigliere Maffei.
Il consigliere Maffei continua dicendo che crede che questo esposto crei un danno ai cittadini di Bientina e in primo luogo al Consiglio Comunale di Bientina perchè rende inagibile un luogo di confronto e di approfondimento e ribadisce l'importanza delle commissioni istituite con l'atto consiliare D. c. n. 64 il cui obiettivo era stato quello di creare dei luoghi in cui discutere, approfondire e concorrere a costruire una possibilità di decisione con la maggioranza. Questo tipo di atteggiamento più di controllo che dialettico dell'opposizione produce dei danni in primo luogo al Consiglio e in secondo luogo ai cittadini di Bientina.
Fa presente che se da un lato capisce le motivazioni del Sindaco, che portano alla proposta di revoca della deliberazione D.C. n. 64, però non le condivide perché in tale modo si va ad abolire uno strumento dialettico, fondamentale per garantire una azione democratica.
Il consigliere Guidi dice che il ruolo delle commissioni è quello di essere un gruppo di lavoro in cui discutere al di là della sua composizione politica in quanto come sono state costituite non rispecchiano la proporzione dei gruppi esistenti in consiglio. Il loro ruolo è quello di rendere partecipe la minoranza nelle decisioni che portano all'adozione di una deliberazione. Altra via e forse più breve è quella di fare prendere visione alla minoranza delle proposte di deliberazione 24 ore prima della seduta, relegandole ad un ruolo meno partecipe. Propone che il Sindaco entro 6 mesi si attivi per la elaborazione del regolamento per il funzionamento del Consiglio e di portare la bozza dinanzi al consiglio per l'approvazione: strada più semplice e ritiene che in tale modo la minoranza non viene partecipata, quando la partecipazione della stessa nell'adozione di atti così fondamentali per l'Ente sarebbe stata fondamentale per una maggiore valutazione e ponderazione. Nel nome di un mero cavillo regolamentare viene persa questa occasione, opportunità di partecipazione che avrebbe portato dei vantaggi al consiglio Comunale.
La consigliere Nieri ritiene che le commissioni abbiano un ruolo fondamentale per la vita comunale e per la democrazia dell'attività del Comune ed è favorevole alla istituzione delle commissioni, purchè siano fatte nel rispetto di quanto previsto dall'art. 59 dello statuto.
Il Sindaco fa presente che seguendo rigorosamente la normativa le commissioni devono essere composte da consiglieri in modo che ciascun gruppo abbia assicurata la presenza di un consigliere e garantito il rapporto numerico tra maggioranza e minoranza e il che comporta la costituzione di commissioni composte da n. 9 consiglieri, di difficile operatività pratica.
Esce Maffei
Il Sindaco continua dicendo che le commissioni hanno un ruolo consultivo e non decisionale e come sia difficile alla luce della costituzione di un nuovo gruppo garantire il principio della rappresentatività e del rapporto delle forze politiche esistenti all'interno del Consiglio e come non sia possibile rispettarlo e per questo pur ritenendo legittima le deliberazione adottata D.C. n. 64 propone di revocarla.
Esce Banti.
Il consigliere Billi dice: "Lo Statuto dice in un modo e l'Amministrazione vuole fare in un altro modo."
Esce la consigliere Nieri.
Rientra Maffei.
Il consigliere Billi afferma che il suo gruppo è favorevole alla istituzione delle commissioni consiliari nel rispetto della normativa vigente.
Rientrano Banti e Nieri.
Il consigliere Turini fa presente che quello che ha detto il Maffei lo aveva già detto al momento dell'approvazione della deliberazione D.C. n. 64 e fa presente che la colpa se le commissioni non vengono istituite non è da addossare alla minoranza, che chiede il rispetto della normativa vigente, ma alla maggioranza. Ritiene che il principio della proporzionalità possa essere garantito dando un peso diverso al voto della maggioranza, e prospetta una soluzione quella di dare al componente della maggioranza la possibilità di avvalersi di voto plurimo e propone che nelle commissioni ci possano essere anche le associazioni.
Il Sindaco si dichiara disponibile a qualsiasi soluzione prospettata per risolvere la questione e ritiene di non condividere la proposta del Turini di dare un peso diverso al voto della maggioranza modo di funzionamento delle società per azioni in quanto lo scopo delle commissioni è diverso.
Il consigliere Banti chiede ai consiglieri del gruppo "Bientina per le Libertà " e al consigliere Turini se siano favorevoli alla proposta avanzata dal Guidi di fare una commissione per elaborare il regolamento sul funzionamento del Consiglio.
Il consigliere Turini chiede se l'elaborazione della bozza del regolamento sul funzionamento del Consiglio sia tanto difficile da approntare e propone che la bozza sia discussa con i capigruppo e poi in Consiglio Comunale.
La consigliere Nieri chiede al consigliere Guidi di riformulare la proposta dallo stesso avanzata.
Il consigliere Guidi fa presente che la sua proposta consiste nel fare una commissione composta secondo il regolamento di 9 componenti in modo che sia garantito il rapporto tra maggioranza e minoranza per elaborare un regolamento sul funzionamento del consiglio, atto fondamentale per la vita dell'Ente.
Il consigliere Maffei fa presente di non essere d'accordo sulla revoca della deliberazione di istituzione delle commissioni e ritiene che in base a tale atto c'è già una commissione istituita per la revisione, aggiornamento degli atti normativi e propone che si riunisca per la elaborazione del nuovo regolamento e questa può essere una soluzione, l'altra soluzione può essere, in caso di revoca di detta deliberazione, che l'organo deputato alla elaborazione sia la conferenza dei capigruppo.
Il Sindaco ritiene che la soluzione prospettata dal Maffei e cioè quella di fare elaborare la bozza alla commissione per l'aggiornamento degli atti normativi sia possibile a condizione che la proposta di revoca sia respinta all'unanimità.
La consigliere Nieri precisa che la proposta del Maffei non può essere accolta dal proprio gruppo.
Il Sindaco fa presente che per la elaborazione della bozza del regolamento per quanto attiene gli aspetti prettamente tecnici è di competenza dell'ufficio competente, il problema si prospetta per la definizione delle regole del gioco che sono prettamente di indirizzo politico e occorre stabilire quale sia l'organo deputato a dettarle, data la delicatezza, problematicità e importanza e che certamente non può essere il funzionario a stabilirle e fissarle.
La consigliere Nieri è favorevole alla revoca della deliberazione D.C. n. 64.
Il Sindaco ritiene che qualora si approvi la revoca l'unico organo deputato a dare gli indirizzi all'ufficio competente per la elaborazione del regolamento sia la conferenza dei capigruppo e propone che tale organo sia presieduto dall'assessore Guidi e non dallo stesso, al fine di evitare ulteriori polemiche.
Il consigliere Maffei dichiara di non accettare che il Sindaco venga sostituito da altri soggetti.
Il consigliere Banti propone di sospendere la seduta consiliare vista la tarda ore e propone che le sedute consiliari siano tenute nel pomeriggio.
Viene deciso all'unanimità di aggiornare la seduta consiliare al giorno 25 febbraio alle ore 18.00