IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Visto il Piano sanitario regionale 2002-2004, nell'ambito del quale è prevista la sperimentazione di nuovi organismi denominati “Società della Salute”, ai quali vengono attribuite le funzioni socio-sanitarie di livello zonale, incluse le competenze dei distretti integrati;

 

Viste le specifiche linee di indirizzo approvate dal Consiglio Regionale nella seduta del 24.09.2003, che determinano i requisiti organizzativi e funzionali di base delle Società della Salute, fissando il termine per la presentazione delle proposte di sperimentazione da parte delle zone socio-sanitarie al 45° giorno successivo alla pubblicazione dell'atto di indirizzo medesimo , vale a dire al 29.11.2003;

 

Preso atto dell'orientamento favorevole espresso in modo unanime dalla Conferenza dei Sindaci della Valdera in data 6.11.2003, che ha condiviso pienamente l'orientamento regionale volto a restituire maggiore responsabilità agli enti locali nel governo, programmazione e gestione dei servizi socio-sanitari, per integrare organicamente i diversi titolari delle funzioni sanitarie e sociali e, conseguentemente, unificare i percorsi assistenziali alla persona;

 

Rilevato altresì che la Conferenza dei Sindaci ha istituito un apposito Gruppo di Lavoro politico-tecnico per la predisposizione dei documenti necessari per richiedere la sperimentazione di cui trattasi;

 

Ritenuto necessario esprimere il proprio favorevole indirizzo alla proposta di sperimentazione della Società della Salute della Valdera, in attesa di adottare i necessari provvedimenti istitutivi a seguito e condizionatamente all'approvazione della proposta stessa da parte della Giunta Regionale;

 

Osservato che il presente atto, essendo di mero indirizzo, non necessita del parere di cui all'art. 49 del D.Lgs. 267/2000;

 

Uditi gli interventi dei consiglieri allegati;

 

Con n. 12 voti favorevoli, n. 2 contrari (Billi e Nieri), n. 2 astenuti (Turini e Banti), su n. 16 consiglieri presenti,

 

D E L I B E R A

 

1) di esprimere, per le ragioni indicate in premessa, il proprio assenso alla presentazione della proposta di sperimentazione della società della Salute della Valdera alla regione Toscana entro il termine del 29 novembre 2003;

 

2) di demandare al Sindaco, d'intesa con gli altri Sindaci della Valdera, la presentazione formale della proposta alla regione Toscana, corredata del progetto di funzionamento e delle bozze di convenzione e statuto, sulla base dell'elaborazione effettuata dall'apposito Gruppo di Lavoro politico-tecnico di cui in premessa;

 

3) di stabilire, oltre a quanto già previsto nell'atto di indirizzo della Regione Toscana, i seguenti indirizzi generali per lo svolgimento della sperimentazione della Società della Salute:

 

 

·         porre particolare attenzione alla realizzazione di un sistema informativo sull'offerta socio-sanitaria della Valdera, con caratteristiche di veridicità, completezza, semplicità, affidabilità e interattività, per un accesso agevole dei cittadini alle informazioni sui servizi e le attività messe in atto dai presidi socio-sanitari , dagli enti locali e dalle organizzazioni del Terzo Settore, in modo che i bisogni della comunità locale siano al centro del nuovo sistema;

 

 


 

INTERVENTI DEI CONSIGLIERI

 

Esce il consigliere Vasta per cui il numero dei presenti scende a 15.

 

Il Sindaco introduce il punto all'ordine del giorno augurandosi che non sia la fine di un percorso ma l'inizio. Il consorzio che si va a costituire è formato dalla Azienda USL e dai Comuni della zona Valdera; evidenzia che le quote assegnate alla Azienda USL sono pari al 40%, mentre il restante 60% è distribuito fra i Comuni e ciascuna quota è proporzionale al numero degli abitanti di ciascun comune.

 

Rientra Vasta per cui il numero dei presenti sale a 16.

 

Il Sindaco afferma che questo sistema rapportato al numero della popolazione residente sbilancia la struttura in quanto basta un accordo tra i Comuni più grandi per ottenere la maggioranza, mentre forse sarebbe più opportuno che il sistema fosse simile a quello della Società per Azioni. Le finalità della Società della salute sono, attraverso una mappatura dei bisogni, il benessere fisico, psichico, sociale e la salute dei cittadini da realizzare attraverso l'esercizio associato delle funzioni.

 

Interviene il consigliere Nieri che ribadisce la sua scetticità al progetto, espressa anche nella primavera scorsa. Non è d'accordo sul modo in cui viene gestita la società della salute e di come è strutturata: il soggetto controllato che sceglie il controllore. Come per Acque e Enel, anche in questo caso si può parlare di carrozzone che ha ad oggetto la salute. I Comuni più grandi faranno da padroni sui Comuni più piccoli.

 

Esce il consigliere Cristianini, per cui il numero dei presenti scende a 15.

 

Interviene il consigliere Billi che chiede se ci siano compensi per chi lavora all'interno della struttura.

 

Il Sindaco concorda sul  ruolo limitato degli Enti Locali ma precisa che la società della salute non è una sovrastruttura e come sia uno strumento per la programmazione.

 

Rientra il consigliere Cristianini ed esce Bachini per cui il numero dei presenti è 15.

 

Il Sindaco dice che la società va gestita in modo da programmare e analizzare i bisogni. Il pericolo è che si vanifichi l'importanza di questo strumento.

 

Interviene il consigliere Banti che si dichiara favorevole alla società della salute.

 

Rientra in aula il consigliere Bachini per cui il numero dei presenti sale a 16.

 

Banti continua dicendo che i problemi della sanità sono complessi infatti la realtà del sistema sanitario non è così semplice: tenere aperte le sale operatorie 24 ore al giorno significa triplicare le spese con costi che la USL non può sostenere a meno che non ci siano ulteriori finanziamenti. Il discorso è molto complesso, le perplessità non sono tanto sullo strumento né sul contenuto ma sulla fattibilità.

 

Interviene Frosini che afferma che l'intento della Società della Salute è dare una risposta alle esigenze dei cittadini.

 

Interviene il consigliere Turini che dichiara di astenersi dalla votazione, in quanto dipendente della USL a tal proposito dichiara che voterebbe a favore della proposta, ma come idea politica non condivide il punto di partenza in quanto da S.p.A. si è passati ad un Consorzio. Infatti dichiara che gli sembra di tornare indietro in quanto il Comune che ha più potere decide anche per gli altri. Evidenzia come l'operazione abbia una veste economica. Evidenzia che a livello regionale i soldi non arriveranno più come a livello provinciale e tutto ricadrà sul decentramento comunale. Osserva come si arriverà ad un situazione che comporterà che cittadini in situazioni analoghe ma residenti in Comuni diversi avranno una disparità di trattamento. In riferimento alla problematica del terzo settore ritiene che debba avere un ruolo non solo consultivo ma anche decisionale.

 

Interviene Guidi dicendo che, nel riassumere la situazione, evidenzia come sia importante di fronte ad una finanziaria che prevede tagli alle spese sociali e sanitarie dare la possibilità a tutti di usufruire dei servizi sanitari. Inoltre evidenzia come il sistema sanitario regionale toscano sia il migliore in Italia; dal punto di vista politico la Società della Salute comporta il coinvolgimento  di chi opera nel 3° settore e fa rilevare che negli interventi sentiti nessun riferimento è stato fatto ai cittadini.