IL CONSIGLIO COMUNALE

 

 

Illustra il punto posto all'ordine del giorno il Sindaco.

 

 

Premesso che l'Assemblea regionale dei Sindaci toscani, riunitasi il 13 luglio 2004 a Pisa, ha ritenuto inattuabile il decreto legge che imporrebbe il taglio del 10% della spesa corrente dei bilanci comunali, invitando i Comuni, nel caso in cui la norma non sia ritirata, a non darne attuazione;

 

 

Visto il documento allegato, che forma parte integrante e sostanziale della presente;

 

 

Con n. 10 (dieci) voti favorevoli, n.0 (zero) astenuti, n. 1 (Turini) contrario, su n.11 (undici) consiglieri presenti.

 

 

DELIBERA

 

- di approvare il documento, allegato alla presente, quale parte integrante e sostanziale.

 

 

 

 


 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

vista la manovra economico-finanziaria predisposta dal Governo e in parte approvata con un decreto legge, contenente misure di contenimento della spesa delle autonomie locali;

 

visto che fra le altre cose il decreto dispone che per i comuni con oltre 5.000 abitanti la spesa non potrà essere, nel bilancio 2004, superiore a quella annua del triennio 2001/2003 ridotta del 10%, misura questa che produrrebbe un taglio insostenibile delle risorse degli enti ad oltre metà dell'anno in corso;

 

considerato che la manovra è un altro atto irresponsabile e vessatorio nei confronti degli enti locali e specificatamente dei comuni, più esposti di altri al sostegno alle categorie disagiate e a dare risposte alla popolazione, e a sostenere un'ingente mole d'investimenti per la modernizzazione delle città;

 

ricordato che la manovra fa seguito ad interventi analoghi già contenuti nelle leggi finanziarie degli ultimi due anni, tutte decisioni che hanno già richiesto un notevole sforzo per mantenere la qualità e quantità di servizi offerti alla popolazione pur limitando i costi delle amministrazioni;

 

considerato inapplicabile e inattuabile il provvedimento di contenimento del 10% della spesa corrente su bilanci già approvati e in buona misura con capitoli di spesa già impegnati;

 

considerato altresì che l'eventuale riduzione della spesa sui bilanci 2004, oltre a non essere sostenibile sul piano economico-finanziario per le risorse degli enti, è anche inutile in quanto il risparmio di tali somme non andrà in ogni caso a beneficio delle casse dello Stato;

 

considerato quindi che la manovra si configura più come un indirizzo teso a limitare l'autonomia degli enti locali, che come un provvedimento cui tragga beneficio il bilancio dello Stato;

 

considerato che i tagli ai bilanci comunali si tradurranno in minori tutele per i cittadini, soprattutto di quelli più poveri e già in difficoltà, limitando le politiche di welfare dei comuni e le misure di protezione sociale, in una congiuntura economica già difficile;

 

ricordato che i comuni hanno finora rispettato il “patto di stabilità” imposto dalle intese in sede di Unione Europea, sia come singoli enti, sia come comparto delle autonomie locali;

 

rammentato che si continua a scambiare, da parte del Governo, i comuni con i Ministeri, pensando -in modo sbagliato- che si possano ricavare le stesse economie, mentre i comuni offrono servizi alla collettività ed i Ministeri solo attività amministrativa e normativa;

 

condiviso il documento d'indirizzi e proposte approvato dal Direttivo dell'ANCI il 7 luglio u.s. in merito alla predisposizione del Documento di programmazione economico finanziario da parte del Governo;

 

considerato opportuno conoscere il complesso degli indirizzi contenuti nei provvedimenti di prossima emanazione da parte del Governo, ed in particolare la relazione fra la manovra in corso, il D.p.e.f. 2005 e la prossima legge finanziaria;

 

viste le varie prese di posizione d'autorevoli esponenti dell'ANCI e d'amministratori locali e regionali sul tema oggetto di quest'ordine del giorno;

 

sollecitano il Parlamento a riprendere l'esame della legge sui “piccoli comuni”, per pervenire in tempi rapidi alla definitiva approvazione;

 

 

Il Consiglio Comunale di Bientina

 

ritiene inaccettabile la manovra così come approvata da parte del Governo e ne chiede quindi l'immediato ritiro e una generale revisione dei provvedimenti collegati;

 

chiede in ogni caso al Parlamento, in sede d'eventuale conversione dei provvedimenti legislativi, di modificare le parti insostenibili per le autonomie locali;

 

aderisce fin d'ora alla mobilitazione proposta dall'ANCI e dalle associazioni del sistema autonomistico regionale e nazionale.

 


 

INTERVENTI

 

Il Sindaco illustra la proposta

 

Il Consigliere comunale Turini dà lettura dell'allegato documento

 

Interviene il Presidente del Consiglio che esprime il proprio voto favorevole. Il Presidente del Consiglio dichiara di essere sorpreso delle dichiarazioni del consigliere Turini perché sembra non tener conto della realtà dei fatti. Infatti evidenzia come si siano promessi i tagli alle tasse o fatti regali (come l'eliminazione delle tasse di successione) e poi si cercano e facciano tagli alla spesa pubblica per rispettare i parametri del tratto di Maastricht. Il Presidente del Consiglio conclude affermando e sottolineando che le scelte di questo governo sono preoccupanti.

 

Il Consigliere comunale Frosini evidenzia come la scelta di questo governo di fare determinati tagli alla spesa pubblica sembra non rispettare il principio di eguaglianza previsto nella nostra Costituzione: infatti rileva che la politica di questo governo incida più su certe categorie di cittadini che non su altre.

 

Il Sindaco sottolinea che il Consiglio comunale deve prendersi le proprie responsabilità in maniera consapevole. Il Sindaco evidenzia come la cd. Legge finanziaria del governo Amato (che fu considerata durissima all'epoca per i tagli alla spesa pubblica), dette però ampi margini di manovra ai Comuni, nel rispetto di quella autonomia prevista anche dalla nostra Costituzione. Il Sindaco ribadisce come i Comuni (soprattutto quelli piccoli) siano sempre stati attenti al contenimento della spesa pubblica: a tale proposito fa l'esempio delle cd. macchine blu, che se hanno un incidenza notevole nel bilancio di un piccolo Comune (anche perché sarebbe difficile sfuggire ad un controllo “politico” della cittadinanza), ha un'incidenza irrilevante nel Bilancio di uno Stato. Il Sindaco evidenzia che queste considerazioni sono state fatte anche dalla Corte dei Conti, quando ha fatto emergere come  ogni decisione ministeriale comporti una notevole spesa rispetto a quella di in singolo Comune.

 

Interviene il Consigliere comunale Turini che sottolinea che con la partecipazione alla Comunità europea il potere decisionale centrale sarà svuotato.