COMUNE DI GAIOLE IN CHIANTI

Provincia di Siena

 

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

COPIA

                                                                                                                                                                                                              

N. 40  

del  26 luglio 2005

 

OGGETTO:

Progetto Gaiole s.r.l.   Piano di recupero di un complesso immobiliare in località San Sano: esame osservazioni ed approvazione.

 

 

 

L'anno  duemilacinque, il giorno ventisei del mese di luglio alle ore 18,00 nella sala della Società Filarmonica di Gaiole in Chianti.

Alla prima convocazione in sessione ordinaria, che è stata partecipata ai signori consiglieri a norma di legge, risultano all'appello nominale:

 

CONSIGLIERI

Presenti

Assenti

CONSIGLIERI

Presenti

Assenti

 

   

1)  PARIGI  Claudio     sindaco

 

 

si

 

 

   

8)  CIONI Alberto

 

 

 

 

si

   

2)  SAMMICHELI Fabrizio

 

 

si

 

 

   

9)  NICOMEDI Enio

 

 

si

 

   

3)  CHINI Lorenzo

 

 

si

 

 

 

 

   

10)  SANTINELLI Donatella

 

 

si

 

   

4)  GRONCHI Stefano

 

 

si

 

 

   

11)  PAGLIANTINI Serena

 

 

si

 

   

5)  PESCINI Michele

 

 

si

 

 

   

12)  BRUNI Giuliano

 

 

si

 

 

   

6)  MONTAGNANI Deborah

 

 

si

 

 

   

13)  SPADA Roberta Nelly

 

 

si

 

 

   

7)  RENAI Federico

 

 

si

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Assegnati n. 13

 

Presenti n.      12

In carica n.   13

 

Assenti n.        1

 

            Risultano altresì presenti, in qualità di assessori non facenti parte del Consiglio, i signori:

================================.

Risultato che gli intervenuti sono in numero legale:

-          Presiede il signor PARIGI Claudio nella sua qualità di sindaco.

-          Partecipa con funzioni consultive, referenti, di assistenza e verbalizzazione (articolo 17, comma 68, lettera a), della legge 15 maggio 1997, n. 127) il segretario comunale signor  FALERI d.ssa Lorenza.

La seduta è pubblica.

Vengono nominati scrutatori i signori:  ………………………………………………………………

Il Presidente dichiara aperta la discussione sull'argomento in oggetto regolarmente iscritto all'ordine del giorno.

 

IL   CONSIGLIO  COMUNALE

 

RICORDATO che con deliberazione n. 4 del 1 febbraio 2005, esecutiva a termini di legge, il consiglio comunale adottava, ai sensi dell'articolo 40, terzo comma, della legge regionale n. 5 del 16 gennaio 1995, il piano di recupero presentato dal signor Mario Rodriguez, nella sua qualità di amministratore unico e legale rappresentante della società Progetto Gaiole s.r.l., con sede in Poggibonsi, relativo al comparto individuato al foglio 58, particelle 101, 76 e 172, alle condizioni di cui al parere della Commissione  Comunale Edilizia Integrata espresso nella seduta del 21 dicembre 2004 e con le seguenti prescrizioni da inserire nelle Norme Tecniche di Attuazione:

la parte dell'immobile catastalmente descritta alla particella 23 del foglio 91 del Comune di Gaiole in Chianti, essendo inclusa negli elenchi costituiti ai sensi della ex Legge Regionale 59/1980 (scheda 88), dovrà essere recuperata con particolare riferimento a quanto indicato nell'articolo 3 D della Normativa Tecnica collegata con il censimento degli edifici ed aree di interesse storico ed ambientale adottato con delibera del Consiglio Comunale n. 82, in data 28 giugno 1988 ed approvato con delibera della Giunta Regionale Toscana n° 6396 in data 24 luglio1989;  

di dover proporre l'approvazione dello schema di “atto unilaterale d'obbligo” all'uopo predisposto che regola la cessione al Comune di Gaiole in Chianti delle aree pubbliche destinate a parcheggio;

 

ATTESO che:

-          in data 17 febbraio 2005 veniva predisposto l'avviso al pubblico dell'avvenuta adozione del piano di recupero in questione; tale avviso è stato pubblicato all'Albo Pretorio di questo Comune per 45 giorni (articolo 69 comma 2 della L.R. 1/2005) a partire dal 23 febbraio 2005 e sino a tutto il 10 aprile 2005 e sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 11 del 16 marzo 2005;

-          in data 17 febbraio 2005, con nota n. 1625 è stata inviata una copia degli atti del piano di recupero alla Provincia di Siena, in attuazione del 2^ comma, dell'articolo 69 della legge regionale n. 1/2005;

 

CONSTATATO che durante il periodo di pubblicazione veniva presentata richiesta di accesso agli atti da parte della signora Capello Miranda in data 26 marzo 2005 ed alcune osservazioni;

 

ESAMINATE le osservazioni presentate che danno i seguenti risultati:

 

Osservazione n. 1, presentata dalla signora Capello Miranda

La proposta è la seguente:

1.1   - perimetrazione (non accoglibile);

1.2   - perimetrazione e recupero (non accoglibile);

1.3   - procedimento di approvazione (non accoglibile);

1.4   - confini (non accoglibile);

1.5   - accesso (accoglibile);

il consigliere Bruni Giuliano, prendendo la parola, relativamente alla strada vicinale fa notare una contraddizione con il punto 1.3, che denota una istruttoria fatta senza i necessari approfondimenti, con superficialità e la mancanza di una approfondita analisi da parte della Commissione Integrata;

1.6   - infrastrutture (non accoglibile);

1.7   - valutazioni urbanistiche d'insieme (non accoglibile)

il consigliere Giuliano Bruni evidenzia che negli ultimi anni i problemi maggiori nella frazione sono stati quelli collegati all'acquedotto ed alla fognatura in quanto tali servizi sono carenti. Nella zona si è verificato un incremento abitativo e le frazioni di San Polo, San Sano, Adine, Lecchi, ecc. sono allacciate tutte al deposito di Galenda e l'approvvigionamento idrico non è sufficiente a garantire un idoneo servizio. Questo non è stato valutato dall'ufficio tecnico quando ha fatto l'istruttoria relativa al Piano di recupero di San Sano. Per quanto riguarda la fognatura è funzionante solamente una fossa tricamerale che è insufficiente a sopportare gli scarichi di altri 18 appartamenti. I residenti sono quelli che risentono maggiormente di questi problemi.

Il consigliere Donatella Santinelli rileva l'esistenza di incongruenza fra il mancato accoglimento della presente osservazione con l'osservazione n. 5 che prevede migliorie per gli impianti idrico e fognature. Nel momento in cui nel Piano regolatore generale viene data la destinazione abitativa ad una zona, allo stesso tempo dovrebbe essere prevista anche l'apertura di qualche esercizio commerciale.

Il consigliere Deborah Montagnani precisa che viene riportata la dizione esatta del Regolamento edilizio.

Continuando il suo intervento Santinelli ribadisce la contraddizione degli atti fra quanto detto in certe osservazioni e quella dell'Ufficio tecnico.  Evidenzia che per il recupero delle case rurali vengono concessi finanziamenti di una certa consistenza, fino al 60%.  Queste non sono case comuni ma conferiscono un valore aggiunto al paesaggio, quindi è giusto che vengano ristrutturate, ma la valutazione deve essere fatta a tutto l'insieme. Esiste un problema infrastrutturale e speriamo che i servizi idrico e di fognatura siano sufficienti.

 

Dalla votazione si ha il seguente risultato:

-          consiglieri presenti e votanti n. 11

-          FAVOREVOLI al parziale accoglimento n. 8

-          ASTENUTI n. 0

-          CONTRARI n. 3 (Donatella Santinelli, Giuliano Bruni, Roberta Nelly Spada.

 

Entra il consigliere Serena Pagliantini.

Osservazione n. 2, presentata dal gruppo “uniti per il Chianti”

La proposta è la seguente:

NON ACCOGLIBILE

Dalla votazione si ha il seguente risultato:

-          consiglieri presenti e votanti n. 12

-          FAVOREVOLI al non accoglimento n. 8

-          ASTENUTI n. 0

-          CONTRARI n. 4 (Donatella Santinelli, Serena Pagliantini, Giuliano Bruni, Roberta Nelly Spada.)

 

Osservazione n. 3, presentata dal signor Giuliano Bruni

La proposta è la seguente:

3.1   - procedure, accessi  (non accoglibile);

 

Esce il consigliere Deborah Montagnani

 

Il consigliere Giuliano Bruni fa presente che normalmente sono presenti 30 auto a fronte di una disponibilità di 6 parcheggi posizionati in maniera errata.

 

Rientra il consigliere Deborah Montagnani

 

3.2   - svuotamento (non accoglibile);

Bruni osserva che non esiste una sezione plano altimetrica “restauro conservativo” e si chiede come farà l'ufficio tecnico a controllare quando ci sarà il cantiere.

3.3   - storia ed impatto (non accoglibile);

3.4   - svuotamento (non accoglibile);

3.5   - assenza indicazione O.D.G. della Commissione Integrata (non accoglibile);

 

il consigliere Bruni si premura di ricordare che quando la convocazione della Commissione Edilizia viene fatta con raccomandata andrebbe inviato anche l'Ordine del giorno della seduta.

Invita il sindaco a far rispettare le norme. Dovrebbe essere fatta una verbalizzazione scritta delle sedute. Al termine della valutazione del progetto dovrebbe essere relazionato e riportato il parere favorevole con le motivazioni.

3.6   - accesso (accoglibile);

il consigliere Bruni ritiene che siano state fatte valutazioni sommarie in ordine all'utilizzo della strada vicinale. E' inammissibile un accesso in via della Libertà che prevede l'eliminazione del vigneto, quando i proponenti dispongono di due accessi di loro esclusiva proprietà.

 

Dalla votazione si ha il seguente risultato:

-          consiglieri presenti e votanti n. 12

-          FAVOREVOLI al parziale accoglimento n. 8

-          ASTENUTI n. 0

-          CONTRARI n. 4 (Donatella Santinelli, Serena Pagliantini, Giuliano Bruni, Roberta Nelly Spada.)

 

Osservazione n. 4, presentata da “Italia Nostra”

La proposta è la seguente:

4.1- tempi  (non accoglibile);

4.2- elaborati  (non accoglibile);

 

Dalla votazione si ha il seguente risultato:

-          consiglieri presenti e votanti n. 12

-          FAVOREVOLI al non accoglimento n. 8

-          ASTENUTI n. 0

-          CONTRARI n. 4 (Donatella Santinelli, Serena Pagliantini, Giuliano Bruni, Roberta Nelly Spada.)

 

 

Osservazione n. 5, presentata dall'Ufficio tecnico comunale

La proposta è la seguente:

- elaborati di dettaglio (accoglibile);

il consigliere Giuliano Bruni evidenzia che le integrazioni proposte dalla Commissione Edilizia modificano in modo sostanziale il Piano e quindi ci sarebbe la necessità di riadottare il Piano stesso. Alcuni soggetti interessati alle modifiche non avranno la possibilità di avvalersi delle osservazioni. Non ritiene corretta l'apertura del passaggio su via della Libertà, quando ne esistono altri due.

 

Dalla votazione si ha il seguente risultato:

-          consiglieri presenti e votanti n. 12

-          FAVOREVOLI all'accoglimento n. 8

-          ASTENUTI n. 0

-          CONTRARI n. 4 (Donatella Santinelli, Serena Pagliantini, Giuliano Bruni, Roberta Nelly Spada.)

 

Chiede e prende la parola il consigliere Stefano Gronchi, il quale ritiene che si sia perso il senso del carattere generale dell'intervento che prevede il recupero di un patrimonio edilizio esistente senza aumento di volume od interventi esterni. Questa opportunità deve essere considerata in maniera positiva in quanto la sua alternativa è il degrado degli immobili di cui è previsto il recupero. Percepisce che la preoccupazione sia quella di un peggioramento della qualità della vita dei residenti, ma non è possibile impedire l'evolversi degli avvenimenti che portano alla necessità di un cambiamento d'uso di queste strutture. Dobbiamo prendere atto che: i contadini non ci sono più; le esigenze delle imprese prevedono la vendita di appartamenti sul mercato; appartamenti che diventano seconde case.   Mette in risalto che la zona soggetta al Piano di recupero è stata oggetto di sopralluogo da parte della Soprintendenza ai beni ambientali.

 

Il consigliere Bruni precisa che il suo intervento in sede di adozione del Piano di recupero non tendeva alla negazione della ristrutturazione degli immobili, ma la sua perplessità derivava dal modo in cui si è giunti all'adozione e i tempi ristretti intercorsi tra presentazione ed adozione. Prima ancora dell'atto definitivo di acquisizione era già stato apposto il cartello dei lavori. Chiedeva il rinvio per una maggiore e più approfondita valutazione perché la realizzazione di 18 nuovi appartamenti comporta uno stravolgimento della vita del piccolo borgo di San Sano che deve essere attentamente valutato.

 

Entra il consigliere Cioni Alberto.

 

Il consigliere Deborah Montagnani fa riferimento a precedenti interventi relativi all'accesso agli atti per mettere in evidenza che “Italia Nostra” non ha formulato alcuna richiesta di accesso agli atti. Allo stesso modo la signora Miranda Capello ha ritirato solo la relazione e si domanda come abbia fatto a formulare le osservazioni al Piano di recupero. I documenti devono essere richiesti all'Ufficio Tecnico direttamente dai cittadini interessati.

 

Il consigliere Bruni dà lettura del seguente testo:

“”Sulla proposta di approvazione del Piano di Recupero di S.Sano formule le osservazioni e richieste che seguono.

1)       Il Piano, come da più parti osservato, manca delle relazioni che diano conto degli accertamenti e delle valutazioni preliminari, tutte riconducibili alla definizione onnicomprensiva di verifica di compatibilità ambientale.

In particolare, mancano le relazioni dell'Ufficio Tecnico Comunale che diano conto delle valutazioni urbanistiche effettuate nonché dell'accertamento dei riflessi del Piano sui servizi di pubblica utilità.

Per la verità l'Ufficio Tecnico, in più sedi, afferma che è stata effettuata ogni indagine necessaria ma, richiesto la relativa documentazione, ha risposto - cito letteralmente “che tali documenti non sono agli atti di questo Ufficio.

Accertamenti e valutazioni avanti richiamati non sono facoltativi, ma sono prescritti dalla legge; la loro assenza è pertanto assenza di elementi costitutivi.

E' poi carente la documentazione grafica mancando in essa qualsiasi schema-plano-altimetrico, l'unico che consente di verificare interventi non consentiti.

Infine del tutto assenti sono le norme tecniche di attuazione che devono analiticamente definire, con carattere prescrittivi e vincolante, gli interventi necessari per conseguire gli scopi del Piano e le relative modalità operative.

Nel Piano il capitolo “Norme tecniche di attuazione” è contenuto in una pagina scarsa, ma dei sette paragrafi di cui si compone cinque non hanno alcuna attinenza con le Norme tecniche di qualsiasi genere, uno precisa strumenti autorizzativi utilizzabili, precisazione irrilevante già provvedendo in punto la normativa, con effetto vincolante.

Il restante paragrafo non solo non contiene alcuna norma tecnica ma, se approvato come redatto, configura una delega del potere di pianificazione urbanistica dal soggetto pubblico titolare a soggetto privato, delega che la legge non consente.

2)       La viabilità, come precisata nella tavola 12 presentata dalla Progetto Gaiole il 24/5/2005, colloca un accesso carraio su viale della Libertà ed un accesso, definito pedonale, in corrispondenza dello spigolo nord-ovest della casa del mastro di cantina.

Quanto a quest'ultimo accesso, mai esistito, la Progetto Gaiole insiste a collocare nel sito una vicinale la cui inesistenza è attestata dal vigente Piano Regolatore.

Quanto all'accesso carraio su viale della Libertà è dir poco sorprendente che si intenda consentire tale accesso, oggi non esistente, così aggravando sensibilmente la già precaria situazione del viale della Libertà, sacrificando cioè un bene pubblico ad esclusivo vantaggio del privato interesse.

L'accesso in discorso, collocato nel punto più stretto del viale della Libertà e davanti agli ingressi di abitazioni pare contenere un grado di pericolosità non secondario.

Alla luce della nuova configurazione conferita alla viabilità risulta ancora più incomprensibile il rifiuto della Progetto Gaiole ad avvalersi dei passi carrabili esistenti ed attualmente in uso, che consentono l'accesso a qualunque punto del comparto in oggetto del Piano e che, senza dubbio, sono definibili a minor danno, in particolare quello adiacente lo spigolo sud-ovest della casa del vignaiolo.

Soprattutto appare incomprensibile la volontà dell'Amministrazione Comunale di assecondare tale rifiuto.

3)       Con le modifiche presentate il 24/5/2005, la Progetto Gaiole prevede la realizzazione di un depuratore a valle della fossa tricamerale nella quale sfocia l'impianto fognario del paese.

L'area che deve ricevere il previsto depuratore non risulta di proprietà della Progetto Gaiole né del Comune; da quale strumento risulta la disponibilità di tale area?

4)       Con la presentazione del 24/5/2005 il Piano è stato modificato; cioè il Piano di cui è proposta l'approvazione è diverso da quello adottato.

Che modifiche siano state introdotte lo dice chiaramente il protocollo di presentazione 24/5/2005 nel quale è dichiarata la sostituzione delle tavole 12 e 13. Lo dice ancora più chiaramente l'Ufficio Tecnico che, in riferimento alla osservazione n. 3/6, scrive:”…… ha presentato una soluzione alternativa…..” e prosegue “in conseguenza…il confine del Piano di Recupero viene modificato…”. Dunque, se modifiche vi sono state, come vi sono state, le stesse devono poter essere valutate da tutti gli aventi diritto, in particolare se coinvolgano beni pubblici, e tale valutazione può esprimersi solo con lo strumento dell'osservazioni. Cioè, in conseguenza delle modifiche apportate al Piano, la fase osservativi non è conclusa.

Dal che discende che il Consiglio, ove non intenda violare i diritti dei cittadini, non può in questa sede procedere alla approvazione del Piano e non può andare oltre la conferma della adozione con modifiche.””;

   

VISTA la relazione del responsabile dei servizi per il territorio, datata 11 luglio 2005;

 

EVIDENZIATE l'opportunità:

-          di approvare le controdeduzioni alle osservazioni presentate, così come risultano dalle relative schede;

-          di approvare il piano di recupero in oggetto;

 

ACQUISITO, ai sensi dell'articolo 49 del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267, il parere favorevole :

·        di regolarità tecnica, rilasciato dal responsabile del servizio ;

 

VISTO il Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267;

 

PRECISANDO che non prende parte alla votazione il consigliere Alberto Cioni essendo entrato in aula al termine della discussione del presente argomento;

 

CON VOTI:

-          FAVOREVOLI n. 8

-          ASTENUTI n. 0

-          CONTRARI n. 4 (Donatella Santinelli, Serena Pagliantini, Giuliano Bruni, Roberta Nelly Spada.);

 

DELIBERA

 

1)     di controdedurre alle osservazioni presentate, così come risultano dalle relative schede e secondo le votazioni effettuate su ciascuna di esse;

 

2)     di approvare, altresì, ai sensi del quinto comma dell'articolo 69 della legge regionale n. 1/2005, il piano di recupero presentato dal signor Mario Rodriguez, nella sua qualità di amministratore unico e legale rappresentante della società Progetto Gaiole s.r.l., con sede in Poggibonsi, adottato con deliberazione consiliare n. 4 del 1 febbraio 2005 e integrato con le modifiche conseguenti all'accoglimento totale e/o parziale delle osservazioni presentate;

 

3)     di dare atto che sulla proposta deliberazione sono stati acquisiti i pareri favorevoli riportati in premessa, che vengono allegati all'originale del presente atto per formarne parte integrante e sostanziale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di identificare responsabile del procedimento relativo al presente atto il signor Pietro Guideri

(Capo II della legge 7 agosto 1990, n. 241).

Il presente verbale, salva l'ulteriore lettura e sua definitiva approvazione nella prossima seduta, viene sottoscritto come segue:

IL PRESIDENTE

F.to Claudio Parigi

…………………………………………………….

Il Segretario Comunale

F.to Lorenza Faleri

…………………………………………..

Il Consigliere

F.to Fabrizio Sammicheli

………………………………………….

 

Il sottoscritto, visti gli atti d'ufficio,

ATTESTA

1)     che la presente deliberazione:

E' stata affissa all'albo pretorio comunale il giorno ………………………… per rimanervi per quindici giorni consecutivi (articolo 124, comma 1, del T.U. n. 267/2000).

E' COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE.

 

Dalla residenza comunale, lì …………………….

Il responsabile del servizio

 

………………………………………………

 

Il sottoscritto, visti gli atti d'ufficio,

ATTESTA

2)     che la presente deliberazione:

·        E' divenuta esecutiva il giorno ………………………..:

decorsi 10 giorni dalla pubblicazione (articolo 134, comma 3, del T.U. n. 267/2000);

·        Ha acquistato efficacia il giorno ……………………….., avendo il Consiglio comunale confermato l'atto con deliberazione n. ………….., in data ……………………., (articolo 17, comma 39, legge n. 127/1997);

·        E' stata affissa all'albo pretorio comunale, come prescritto dall'articolo 124, comma 1, del T.U. n. 267/2000, per quindici giorni consecutivi dal …………………………. al …………………………

Dalla residenza comunale, lì …………………….

Il responsabile del servizio

 

………………………………………………

E' copia conforme all'originale da servire per uso amministrativo.

Dalla residenza comunale, lì …………………….

Il responsabile del servizio

 

……………………………………………..