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COMUNE DI GAIOLE IN
CHIANTI
Provincia di Siena
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COPIA
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N.
52 |
del 10
novembre 2005 |
OGGETTO: |
Ordine del giorno sulla proposta di
legge finanziaria per il 2006. |
L'anno duemilacinque, il giorno dieci
del mese di novembre alle ore 18,00 nella sala della Società Filarmonica
di Gaiole in Chianti.
Alla prima convocazione in sessione
ordinaria, che è stata partecipata ai signori consiglieri a norma di legge,
risultano all'appello nominale:
CONSIGLIERI |
Presenti |
Assenti |
CONSIGLIERI
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Presenti |
Assenti |
1) PARIGI
Claudio sindaco |
si |
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8) CIONI Alberto |
si |
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2) SAMMICHELI Fabrizio |
si |
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9) NICOMEDI Enio |
si |
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3) CHINI Lorenzo |
si |
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10) SANTINELLI Donatella |
si |
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4) GRONCHI Stefano |
si |
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11) PAGLIANTINI Serena |
si |
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5) PESCINI Michele |
si |
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12) BRUNI Giuliano |
si |
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6) MONTAGNANI Deborah |
si |
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13) SPADA Roberta Nelly |
si |
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7) RENAI Federico |
si |
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Assegnati n. 13
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Presenti
n. 13 |
In carica n. 13
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Assenti
n. 0 |
Risultano altresì presenti, in
qualità di assessori non facenti parte del Consiglio, i signori:
================================.
Risultato che gli intervenuti sono in
numero legale:
-
Presiede il signor PARIGI
Claudio nella sua qualità di sindaco.
-
Partecipa con funzioni consultive, referenti, di assistenza
e verbalizzazione (articolo 17, comma 68, lettera a), della legge 15 maggio
1997, n. 127) il segretario comunale signor
FALERI d.ssa Lorenza.
La seduta è pubblica.
Vengono nominati scrutatori i
signori: ………………………………………………………………
Il Presidente dichiara aperta la
discussione sull'argomento in oggetto regolarmente iscritto all'ordine del
giorno.
IL SINDACO-PRESIDENTE
fa presente che l'A.N.C.I.
ha richiesto la discussione di un ordine del giorno sulla proposta di legge
finanziaria per l'esercizio 2006. Agli atti del consiglio comunale esiste un
documento contenente gli emendamenti e la richiesta di discussione. Illustra le
principali norme che riguardano gli Enti Locali e ritiene che, sebbene il
nostro Comune non sia obbligato al patto di stabilità, sia necessario tenerne
conto.
Chiede
e prende la parola il consigliere Santinelli Donatella, il quale mette in
risalto i 93 milioni destinati alla sanità che fanno rimanere invariata la
dotazione per la spesa sanitaria. Ritiene che sia assurdo parlare ora della
“Finanziaria”, quando questa è stata presentata solo lunedì scorso. E' convinta
che ci sia da modificare qualcosa sugli Enti Locali e la “Finanziaria” contiene
una richiesta di riduzione degli stipendi degli amministratori e la riduzione
del 25% della spesa dei Ministeri a partire dal Capo dello Stato.
Il
sindaco, riprendendo la parola, mette in evidenza alcune riduzioni e
limitazioni previste nella manovra: la riduzione del 6,7% delle spese correnti;
il limite imposto alle spese di investimento; la riduzione dell'1% delle spese
del personale rispetto al 2004; la riduzione delle spese di consulenza nei
limiti del 50%. I problemi determinati dalla “Finanziaria” saranno avvertiti da
tutti i Comuni, anche quelli di centro destra. E' una manovra pesante che
influirà sui servizi.
Santinelli
ribadisce che la legge non è stata ancora approvata ed è ancora in discussione.
La legge “Finanziaria” è un evento politico ed è stato presentato un maxi
emendamento. In questa sede stiamo discutendo di ciò che ancora non si conosce.
Evidenzia che le manovre dei tagli sono cominciate con il Governo di Centro
Sinistra e fa riferimento ad un libro di Salei che parla degli sprechi sulle
consulenze.
Il
consigliere Pescini Michele ipotizza come strategia politica quella di fare
apparire che è il Comune ad aumentare le tasse. Nella “Finanziaria” è presente
un taglio del 50% della spesa sociale. Il 17 novembre ci sarà una concertazione
sindacale per il taglio del fondo sociale od il reperimento di fondi
alternativi.
Prende
la parola il consigliere Gronchi Stefano il quale dice che gli emendamenti che
propone l'A.N.C.I. sono tesi al miglioramento della proposta della legge
“Finanziaria”. Le proposte non verranno tutte approvate, ma la mobilitazione
degli Enti Locali porterà sicuramente alla produzione di emendamenti. Evidenzia
la discordanza fra l'andare verso la “devolution” e l'indicare ai Comuni dove
devono tagliare. Ogni organo amministrativo dovrebbe poter decidere
autonomamente dove operare i tagli.
Interviene
ancora Santinelli la quale evidenzia che il discorso è generale su tutto lo
Stato. Il maxiemendamento non dipende dalla posizione assunta dall'ANCI, ma
sarebbe stato presentato comunque. Fa presente che il Centro Sinistra è stato
il primo a modificare i titoli della Costituzione. Ritiene che i tagli debbano
partire dal basso. Precisa che i tagli all'apparato istituzionale romano sono
stati promossi da Frattini ed il cav. Berlusconi non ha più fatto assunzioni ai
Ministeri.
IL CONSIGLIO COMUNALE
UDITI l'esposizione del sindaco e gli
interventi che ad essa si sono succeduti;
VISTO il decreto legislativo 18 agosto
2000, n. 267;
CON VOTI FAVOREVOLI
N. 9, CONTRARI N. 4 (Santinelli Donatella, Pagliantini Serena, Bruni Giuliano,
Spada Roberta Nelly), ASTENUTI N. 0;
D E L I B E R
A
1) di approvare
il seguente ORDINE DEL GIORNO SULLA PROPOSTA DI LEGGE FINANZIARIA PER IL
2006:
VISTO il disegno di
legge recante la proposta di legge finanziaria per l'esercizio 2006 presentato
dal Governo all'esame del Parlamento;
CONSIDERATO che
-
si tratta di una manovra pesante
ed insostenibile per i bilanci degli enti locali;
-
la finanziaria 2006 giunge dopo
dieci anni di tagli e contenimenti dei costi conseguenti ad interventi di
razionalizzazione e di comportamenti virtuosi da parte del comparto delle
autonomie locali, così come riconosciuto autorevolmente sia dalla Corte dei
Conti sia dal DPEF 2005 del Governo;
RICORDATO che le autonomie locali
hanno applicato in modo rigoroso le norme del patto di stabilità con ciò
portando un contributo sostanziale, più di altri, al risanamento delle finanze
pubbliche;
RICHIAMATA l'inadeguatezza degli
indirizzi contenuti nel disegno di legge sulla finanziaria, anche per quanto
riguarda l'economia del Paese, che provocheranno un effetto depressivo al posto
del rilancio che sarebbe invece necessario;
RICHIAMATA la mancanza assoluta
di prospettiva per ciò che riguarda un assetto definito di riordino della
finanza locale, con la cessazione del sistema della finanza derivata e
l'attribuzione della piena ed effettiva autonomia tributaria agli enti locali
conferendo loro adeguati strumenti per le politiche delle entrate;
RICORDATO che l'Alta commissione
per l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione ha già consegnato al
Governo, alla scadenza del 30 settembre, dopo vari rinvii, il proprio lavoro
sul cosiddetto "federalismo fiscale" e che, nonostante ciò, non sono
state tuttora assunte determinazioni in merito ai contenuti del rapporto dell'Alta
Commissione;
CRITICATO il metodo secondo cui
alle rappresentanze delle autonomie locali e regionali non è stata data finora
l'opportunità di partecipare ad un tavolo di confronto con il Governo sulla
finanziaria 2006 e che si è quindi modificato il modello della concertazione
interistituzionale e la possibilità di partecipare alla definizione delle
misure di bilancio dello stato;
CRITICATO altresì il taglio
propagandistico di alcune norme proposte, come quelle sulle auto blu, sulle
consulenze, sugli eventi di valorizzazione delle città che, pur avendo una
incidenza sulla spesa, spesso risultano essenziali e complementari all'attività
delle amministrazioni mentre in altre situazioni, come ad esempio nei comuni di
minori dimensioni demografiche, sono praticamente inesistenti;
RILEVATO quindi che è in atto un
tentativo di mortificare le autonomie locali e regionali -
a fronte, peraltro, della equiordinazione fra Enti locali, Regioni e Stato,
componenti paritetiche della Repubblica, sancita dalla Costituzione" -
delineando così un contesto di conflittualità istituzionale
che recherà certamente danno alla situazione
generale del Paese, chiamato, invece, ad uno sforzo comune per far fronte ai
problemi reali e per uscire da una situazione di crisi economico-sociale;
EVIDENZIATA la drammaticità di
alcune misure del disegno di legge finanziaria, con particolare riferimento
alla riduzione delle risorse anche destinate a parte del sistema sociale
allargato - colpendo servizi come le mense e
trasporti scolastici, l'assistenza ad anziani e diversamente abili - che
si accompagnano ad altri provvedimenti quali il decreto 168/2004 (cosiddetto
taglia-spese), intervenuto nel corso della gestione dell'esercizio passato, e
la riduzione del 50% del Fondo sociale 2005, riduzione che per la Toscana
ammonta a circa 31 milioni di euro;
CRITICATA la scelta operata con
questo disegno di legge finanziaria, per la quale grava sui bilanci degli enti
locali il maggior sforzo di aggiustamento dei conti pubblici, senza un adeguato
equilibrio fra le varie componenti della Repubblica;
EVIDENZIATO quindi che in base
all'attuale disegno di legge finanziaria 2006 i comuni
dovranno tagliare l'offerta di servizi alla persona, con gravi ripercussioni
sulle modalità di erogazione ovvero provvedendo alla soppressione di alcuni di
essi, minando così la coesione sociale e la solidarietà propria di un Paese che
ha fatto dello stato sociale una delle principali caratteristiche del proprio
modello economico sociale;
Il Consiglio
Comunale di Gaiole in Chianti
RITIENE quindi insostenibile per
gli Enti locali la proposta di legge finanziaria contenuta nel disegno di legge
del Governo;
CONDIVIDE la scelta di
compartecipare, così come è stato sinora, agli impegni di risanamento della
finanza pubblica nel rispetto degli obblighi assunti in sede europea;
CHIEDE con forza al Governo di
avviare un tavolo di confronto con le rappresentanze di Comuni, Province e
Regioni in cui si possono concordare le misure di contenimento della spesa
pubblica da inserire nel maxi emendamento al disegno di legge finanziaria;
e pertanto:
DECIDE DI
1) approvare,
le posizioni espresse dall' ANCI con il documento del Comitato Direttivo del 29
settembre u.s., poi assunto sia dal Consiglio nazionale del 20 ottobre scorso
sia dalle conclusioni dell'Assemblea nazionale di Cagliari del 22 ottobre
scorso;
2) approvare
gli emendamenti definiti dall'Anei e proposti al Governo ed a tutti i Gruppi
Parlamentari, sollecitando altresì i parlamentari a sottoscrivere le modifiche
al disegno di legge da inserire nel maxi emendamento del Governo e da avanzare
nell'iter parlamentare di conversione;
3) invitare
il Sindaco e la Giunta a partecipare a tutte le manifestazioni a sostegno delle
richieste avanzate dai Comuni.
Di
identificare responsabile del procedimento relativo al presente atto il signor
Renzo Vannetti (Capo II della legge 7
agosto 1990, n. 241).
Il presente
verbale, salva l'ulteriore lettura e sua definitiva approvazione nella prossima
seduta, viene sottoscritto come segue:
IL
PRESIDENTE
F.to Claudio
Parigi
…………………………………………………….
Il Segretario Comunale F.to Lorenza
Faleri ………………………………………….. |
Il Consigliere F.to
Fabrizio Sammicheli …………………………………………. |
Il
sottoscritto, visti gli atti d'ufficio,
ATTESTA
1)
che la presente deliberazione:
E' stata affissa all'albo pretorio comunale il giorno
………………………… per rimanervi per quindici giorni consecutivi (articolo 124, comma
1, del T.U. n. 267/2000).
E' COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE.
Dalla residenza comunale, lì …………………….
Il responsabile del servizio
………………………………………………
Il
sottoscritto, visti gli atti d'ufficio,
ATTESTA
2)
che la presente deliberazione:
·
E' divenuta esecutiva il giorno ………………………..:
decorsi 10 giorni dalla pubblicazione (articolo 134, comma
3, del T.U. n. 267/2000);
·
Ha acquistato efficacia il giorno ……………………….., avendo il
Consiglio comunale confermato l'atto con deliberazione n. ………….., in data
……………………., (articolo 17, comma 39, legge n. 127/1997);
·
E' stata affissa all'albo pretorio comunale, come prescritto
dall'articolo 124, comma 1, del T.U. n. 267/2000, per quindici giorni
consecutivi dal …………………………. al …………………………
Dalla residenza comunale, lì …………………….
Il responsabile del servizio
………………………………………………
E' copia
conforme all'originale da servire per uso amministrativo.
Dalla residenza comunale, lì …………………….
Il responsabile del servizio
……………………………………………..