Oggetto: principi per la regolamentazione e programmazione territoriale dei sistemi di diffusione

              tecnologica

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

            Premesso,

che è necessario dotare il territorio di tutti i potenziali strumenti tecnologici, per consentire alla società comunale, nelle sue varie espressioni, l'accesso e l'utilizzo pronto e conveniente dei moderni sistemi di trasmissione e diffusione elettronici, informatici, telefonici, elettromagnetici eccetera;

 

che, peraltro, qualora non adeguatamente programmata, siffatta diffusione avverrebbe in forma incontrollata, al di fuori delle previsioni urbanistiche e socio/sanitarie ed a mera discrezione delle ditte installatici, in maniera inappellabile circa la quantità e la localizzazione delle installazioni;

 

che il Comune di Ormelle intende proprio per questo farsi parte attiva, al fine di contemperare ed armonizzare gli interessi pubblici, ovvero: sviluppo tecnologico e rispetto del territorio e delle esigenze socio/sanitarie;

 

che il presente atto ha appunto tale finalità ed intende pertanto dettare delle norme preventive e di principio a salvaguardia della collettività, nel rispetto del “principio di precauzione”, richiamato nelle premesse della legge n. 36/2001 “legge quadro sulla protezione umana dall'esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”;

 

che, specificatamente, le nuove tecnologie prevedono per i prossimi anni un rafforzamento dell'intensa attività di diffusione dei sistemi di telecomunicazione, telefonia e videotelefonia mobile, con comunque conseguente necessità di installazione di strutture, antenne ed apparati di trasmissione;

 

che tali apparati, come detto, impattano fortemente sull'urbanistica e sull'ambiente e possono suscitare preoccupazione nella cittadinanza per i possibili effetti sulla salute e sull'ambiente;

 

che la normativa vigente offre, come unico strumento di governo, la possibilità di individuare i siti più idonei all'installazione di antenne o apparati per telecomunicazioni, a condizione di garantire ai gestori la copertura territoriale da essi prevista;

 

che la Pubblica Amministrazione, che solitamente non dispone dell'organizzazione e della sofisticata strumentazione adeguata al bisogno, deve dunque garantire gli enti gestori della copertura territoriale prevista e contestualmente cautelare, anche dal punto di vista emotivo, i dubbi della popolazione;

 

che, a tali effetti, l'ANCI SA S.r.l., sensibilizzata dalle ANCI del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, ha sentito il dovere di individuare e catalizzare un servizio completo e qualificato per la risoluzione più esaustiva e completa possibile di queste problematiche da erogare ai Comuni associati;

 

che la procedura in questione è stata denominata “Protocollo Antenne ANCI-SA” e che l'ANCI SA S.r.l. è disponibile ad attuarla senza alcun compenso fisso a diretto carico del bilancio comunale, ma semplicemente col pagamento del 30% dei canoni percepiti per la locazione degli spazi destinati agli impianti;

 

che il Comune di Ormelle intende aderire a tale Protocollo, dando incarico ai propri organi esecutivi per l'adozione di ogni conseguente atto succedaneo;

 

            Atteso che sulla presente deliberazione non viene espresso  il parere tecnico di cui l'art. 49 del  D.Lgs. 267/2000 in quanto trattasi di mero atto di indirizzo;

 

            UDITI:

Sindaco - riferisce che sono presenti due tecnici dell'ANCI SAA, il dott. Marco Sanguin ed il dott. Paolo Varotto,  per fornire tutte le spiegazioni necessarie sui pericoli di inquinamento elettromagnetico e sul "Protocollo Antenne" offerto dall'ANCI S.r.l.

 

Dopo la lunga spiegazione dei tecnici il Consiglio apre il dibattito;

 

Consigliere Norma Scotton - chiede cosa si va, con esattezza, a deliberare questa sera;

Sindaco - risponde che il Consiglio deve solo dettare degli indirizzi per la pianificazione mentre la competenza per approvare la convenzione  per la redazione del piano antenne è della Giunta;

Consigliere Norma Scotton - chiede se il protocollo con l'ANCI è l'unica possibilità che ha il Comune perché non la convince la cessione del 30% dei canoni futuri alla ditta. Propone di redigere il piano all'interno dell'Ente.

Assessore Possamai - risponde che nell'Ente non vi è la competenza necessaria;

Consigliere Bruno Biasi - ribadisce che trattasi di materia specifica e che il personale dipendente del Comune non ha le conoscenze necessarie.

Consigliere Giovanna Nardin - chiede se sarà possibile recedere dal contratto. Propone che venga rinviato l'argomento per avere il tempo di pensare e valutare la proposta.

Consigliere Eleonora Dalla Torre - propone di sentire anche altre ditte.

Consigliere Giovanna Nardin - afferma che trattasi di un'operazione commerciale e in questo caso l'ANCI, anche se Associazione di Comuni, fa il suo interesse.

Sindaco - ritiene che l'argomento è urgente in quanto vuole evitare che arrivino i gestori a  piazzare le loro antenne su siti di privati e in modo disordinato visto che il Comune non ha ancora un Piano.

 

Durante la discussione va via il consigliere Pietro Zanatta pertanto i consiglieri presenti sono n. 16.

 

Con voti favorevoli n. 12,  astenuti n. 4 (Norma Scotton, Bruno Bianchi, Giovanna Nardin, e Eleonora Dalla Torre), espressi per alzata di mano da n. 12 consiglieri votanti su n. 16  presenti;

 

D E L I B E R A

 

1.   di disporre, in modo particolare, che le installazioni di antenne e di ripetitori di telecomunicazioni, telefonia e videotelefonia abbiano corso secondo la programmazione specifica comunale, nel rispetto comunque delle esigenze degli enti gestori per la copertura territoriale del segnale;

2.   di prendere atto che l'ANCI SA S.r.l. offre l'opportunità ai Comuni associati di adottare il programma di salvaguardia “Protocollo Antenne ANCI-SA”, senza costo immediato per il bilancio comunale;

3.   di incaricare gli Organi esecutivi comunali per l'adozione dei Protocolli e per ogni conseguente atto.