Oggetto:     Regolamento sull'ordinamento generale degli uffici e dei servizi - disciplina dei concorsi/selezioni e delle progressioni verticali - modifiche

 

LA GIUNTA COMUNALE

 

            Richiamata la deliberazione della Giunta Comunale n° 38 del 31/03/2005 con la quale veniva approvato il Regolamento sull'ordinamento generale degli uffici e dei servizi del Comune di Ormelle;

            Visto che si rende necessario apportare alcune modifiche a tale strumento per adeguarlo alla  normativa vigente e per migliorarne l'efficacia:

            Ritenuto opportuno approvare il Regolamento in parola così come da testo allegato;

            Dato atto che la presente deliberazione è oggetto di informazione sindacale;

            Visto l'art. 48 del D.Lgs. 267/2000;

            Visto il parere tecnico favorevole espresso sulla proposta di deliberazione dal Responsabile del Servizio interessato;

 

Con voti unanimi favorevoli resi nelle forme di legge,

 

D E L I B E R A

 

1)       di approvare il Regolamento sull'ordinamento generale degli Uffici e dei Servizi - disciplina dei concorsi/selezioni e delle progressioni verticali - modifiche, con le modifiche apportate, come da testo allegato;

 

2)       di trasmettere la presente delibera alle Organizzazioni Sindacali e alle R.S.U.;

 

 

 


 

 

Comune di Ormelle

 

 

 

REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO GENERALE  DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

(aggiornato con le modifiche apportate con deliberazione della Giunta Comunale n° 87  del 16/11/2009)

 

 

- SEZIONE I -

L'ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

 

CAPO PRIMO  -   PREMESSA

 

ART. 1 - OGGETTO

 

Il presente regolamento, articolato in tre distinte sezioni,  disciplina:

i servizi e gli uffici del Comune, al fine di accrescerne l'efficienza ed assicurare l'efficace

soddisfacimento delle esigenze dei cittadini, secondo criteri di trasparenza, economicità, flessibilità e

responsabilità (Sezione 1);

l'istituto delle Progressioni Verticali concretantesi, in una valorizzazione e in una ottimizzazione delle

risorse umane esistenti presso l'Ente (Sezione 2).

le modalità di reclutamento di personale a tempo determinato e indeterminato ed individua  gli

elementi di riferimento per la determinazione del programma e delle prove d'esame delle procedure

selettive  (Sezione 3);

Il presente Regolamento comporta l'abrogazione di tutte le norme inferiori e di pari grado previgenti.

 

CAPO   SECONDO   -   LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

 

ART. 2 - STRUTTURA ORGANIZZATIVA

 

La struttura è articolata in tre Posizioni Organizzative suddivise in aree. Detta articolazione non costituisce fonte di rigidità organizzativa, ma razionale ed efficace strumento di gestione. Deve, pertanto essere assicurata la massima collaborazione e il continuo interscambio di informazioni ed esperienze tra le varie aree dell'Ente. 

Per ogni Posizione Organizzativa è nominato, con decreto del  Sindaco, un Responsabile.

L'ufficio costituisce una entità operativa interna alla Posizione organizzativa che gestisce interventi in

ambiti specifici del settore di competenza.

 

ART. 3 - DOTAZIONE ORGANICA

 

La dotazione organica del comune individua il numero complessivo dei posti previsti, articolati per categorie e profili professionali.

La dotazione organica è deliberata dalla Giunta Comunale, sentito il Segretario Comunale o, se nominato, il Segretario-direttore generale.

 

ART. 4 - INQUADRAMENTO

 

1.    I dipendenti sono inquadrati nel rispetto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro.

2.    L'inquadramento, pur riconoscendo uno specifico livello di professionalità e la titolarità del rapporto di lavoro, non conferisce una determinata posizione nell'organizzazione del Comune, né tantomeno l'automatica nomina di responsabile di Posizione Organizzativa ovvero una posizione gerarchicamente sovraordinata rispetto agli altri dipendenti di categoria inferiore.

 

ART.  5 -  MANSIONI

 

Il dipendente esercita le mansioni proprie della categoria di inquadramento, come definite dal contratto collettivo di lavoro, dalla nuova definizione dei profili adottata dall'Amministrazione Comunale, dal contratto individuale, da eventuali ordini di servizio o da disposizioni interne. L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla categoria  di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di responsabilità.

Per obiettive esigenze di servizio, il dipendente può essere temporaneamente adibito a svolgere mansioni superiori secondo le previsioni di legge.

L'affidamento di mansioni superiori è  disposto con decreto del Segretario Comunale o Segretario - direttore se nominato.

 

 

 

CAPO  TERZO  -   IL SEGRETARIO COMUNALE

 

ART. 6 - NOMINA, CONFERMA, REVOCA

 

1.                  La nomina, la conferma e la revoca del segretario comunale sono disciplinate dalla legge.

2.                  Il segretario comunale dipende funzionalmente dall'Ente.

 

ART. 7 - COMPETENZE DEL SEGRETARIO COMUNALE

 

Il segretario comunale svolge le funzioni e i compiti attribuitigli dalla Legge, dallo Statuto dai Regolamenti comunali e dal Sindaco.

Nel caso in cui non sia stato nominato  direttore generale, spetta comunque al segretario comunale la gestione del personale limitatamente ai responsabili delle posizioni Organizzative.

Spetta al segretario o segretari direttore, se nominato, la stipulazione dei contratti individuali di lavoro dei dipendenti e l'adozione dei provvedimenti di gestione dei rapporti di lavoro, nel rispetto della normativa e del contratto di lavoro.

 

ART. 8 - CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI SEGRETERIA

 

L'ente può stipulare una convenzione con uno o più comuni per la gestione del servizio di segreteria comunale.

La convenzione è deliberata dal consiglio comunale.

 

 

 

CAPO  QUARTO   -   IL DIRETTORE GENERALE

 

ART. 9 -  NOMINA  E  REVOCA

 

1.    Il Segretario Comunale può essere nominato Direttore generale. La nomina e la revoca del Direttore generale avviene con le modalità previste dalla legge.

2.    Al segretario comunale nominato direttore generale compete una retribuzione aggiuntiva nella misura fissata fra le parti.

 

ART.  10 - COMPETENZE DEL SEGRETARIO-DIRETTORE

 

Compete al Segretario-direttore:

attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive

impartite dal sindaco;

sovrintendere in generale alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficienza e di

efficacia;

predisporre, di concerto con i Responsabili delle Posizioni Organizzative, il piano esecutivo di gestione 

(PEG) o il piano delle risorse e degli obiettivi (PRO) da sottoporre all'approvazione della Giunta;

sovrintendere allo svolgimento delle funzioni dei responsabili delle Posizioni Organizzative, nonché al

coordinamento della loro attività;

definire i criteri per l'organizzazione degli uffici;

svolgere ogni altra competenza attribuita dal presente regolamento;

adottare gli atti di competenza dei Responsabili inadempienti, previa diffida agli stessi e conferimento

dell'incarico al Segretario - direttore da parte del Sindaco. 

adottare gli atti di competenza dei Responsabili  in caso di assenza o impedimento temporaneo degli

stessi.

2         A tali fini, al Segretario-direttore  rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate, i Responsabili delle posizioni organizzative.

3         Al Segretario-direttore può, altresì, essere assegnata la gestione di uno o più servizi nel rispetto del Testo Unico sull'Ordinamento dei Comuni.

 

CAPO QUINTO  -   I RESPONSABILI DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

 

ART. 11 - GLI INCARICATI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA - RESPONSABILI DEI SERVIZI.

 

1.         I Responsabili delle posizioni organizzative sono i soggetti preposti alla direzione dei servizi e quindi possono anche essere definiti Responsabili dei servizi.

2.         I Responsabili dei servizi assicurano con autonomia operativa, negli ambiti di propria competenza, l'ottimale gestione delle risorse loro assegnate per l'attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti dagli organi di governo; rispondono altresì della validità delle prestazioni e del raggiungimento degli obiettivi programmati. Compete al  Segretario Comunale o Segretario-direttore emanare direttive ai Responsabili dei servizi per la verifica e il controllo sugli atti aventi rilevanza esterna ed a rilevante contenuto di discrezionalità.

3.         Spettano ai responsabili, secondo le modalità stabilite dal presente regolamento, tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo dagli organi di governo, ed in particolare:

a.       la presidenza delle commissioni di gara.

b.        la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso mentre spetta al Segretario o Segretario- direttore la presidenza delle commissioni giudicatrici per i concorsi se espletati all'interno dell'Ente, e alla Giunta Comunale l'adozione dell'atto di assunzione;

c.       la stipulazione dei contratti;

d.       gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa;

e.       gli atti di amministrazione e gestione del personale assegnato;

f.         i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto dei criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi compresi i permessi a costruire;

g.       tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale;

h.       l'emissione delle ordinanze cosiddette ordinarie, nel rispetto delle attribuzioni degli organi sovraordinati;

i.         le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza;

j.         l'espressione dei pareri di regolarità tecnica e contabile sulle proposte di deliberazione;

k.       l'attività propositiva, di collaborazione e di supporto agli organi dell'Ente, in particolare per quanto concerne la predisposizione degli atti di natura programmatoria;

l.         la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale per l'emanazione del provvedimento amministrativo, ivi compresi i procedimenti per l'accesso; nel caso in cui venga esercitata la facoltà di assegnare tale responsabilità ad altro dipendente resta comunque in capo al Responsabile della posizione organizzativa la competenza all'emanazione del provvedimento finale;

m.     la responsabilità del trattamento dei dati personali;

n.       la predisposizione delle proposte  deliberative;

o.       l'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta;

p.       la designazione dei responsabili dei  procedimenti;

q.       l'emanazione di direttive, ordini di servizio, circolari.

r.        gli altri atti a loro attribuiti dallo statuto e dai regolamenti.

Nell'esercizio delle loro attribuzioni, i Responsabili hanno il dovere di conformarsi ai criteri predeterminati dalla legge, oltreché agli atti di indirizzo emanati dagli organi di governo.

 

ART. 12 - MODALITA' E  CRITERI  PER  IL  CONFERIMENTO DELL'INCARICO DI RESPONSABILE DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA.

 

I Responsabili delle Posizioni Organizzative sono nominati dal Sindaco con provvedimento motivato, secondo criteri di professionalità in relazione agli obiettivi definiti dai programmi dell'Amministrazione.

L'affidamento dell'incarico tiene conto, rispetto alle funzioni ed attività da svolgere, della natura e delle caratteristiche dei programmi da realizzare, dei requisiti culturali posseduti, delle attitudini e della capacità professionale ed esperienza acquisiti dal personale della categoria D e può prescindere da precedenti analoghi incarichi.

Se il posto apicale è vacante, la responsabilità di area può essere affidata a dipendente esterno oppure al Segretario Comunale o al Segretario-direttore.

Nel rispetto del contratto di lavoro, ai responsabili, oltre al proprio trattamento economico di base, verrà attribuita una retribuzione di posizione commisurata al livello di responsabilità e complessità gestionale, nonché una retribuzione di risultato nei limiti stabiliti dalla legge e dal contratto, legato al conseguimento dei risultati concordati con l'Amministrazione.

In caso di assenza o impedimento di un responsabile, le relative funzioni sono espletate dal Segretario comunale o Segretario-direttore.

 

 

ART. 13 - RESPONSABILITA'

 

Il Responsabile  risponde nei confronti degli organi di governo e del Segretario Comunale o Segretario-direttore generale, dell'attività svolta ed in particolare:

a)       del perseguimento degli obiettivi assegnati nel rispetto dei programmi e degli indirizzi fissati dalla Giunta;

b)       della validità e correttezza tecnico-amministrativa degli atti, dei provvedimenti e dei pareri proposti, adottati e resi;

c)       della funzionalità delle posizioni organizzative cui sono preposti e del corretto impiego delle risorse finanziarie, umane e strumentali assegnate;

d)       del buon andamento e della economicità della gestione.

 

ART. 14 - ATTI DI AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE

 

1          In materia di personale e dei rapporti di lavoro sono attribuiti ai Responsabili dei servizi compiti di gestione e di amministrazione. In particolare spetta ad essi:

a)       la verifica dell'organizzazione del lavoro e l'introduzione di miglioramenti organizzativi;

b)       l'assegnazione del personale alle diverse funzioni ed attività nell'ambito del servizio di competenza, nel rispetto del D.Lgs. n. 165/2001;

c)       l'esercizio delle funzioni  disciplinari nei confronti del personale del proprio servizio, nel rispetto delle norme contrattuali e regolamentari in materia nonché del presente regolamento.

 

ART. 15 - DURATA E REVOCA DELL'INCARICO DI RESPONSABILE

 

L'incarico di Responsabile è conferito a tempo determinato, per un periodo massimo coincidente con il mandato del Sindaco.

L'incarico è prorogato di diritto, all'atto della naturale scadenza, fino a quando non intervenga la nuova nomina e comunque non oltre due mesi dalla scadenza. La mancata conferma, dopo la naturale scadenza del termine previamente stabilito, non richiede alcun formale e motivato provvedimento.

L'incarico può essere revocato con provvedimento motivato del Sindaco:

in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati nel piano delle risorse e degli obiettivi;

per inosservanza delle direttive scritte del Sindaco relative ad obiettivi prefissati dall'Ente;

per inosservanza delle disposizioni scritte del segretario comunale o del segretario - direttore relative ad obiettivi prefissati dall'Ente;

per responsabilità grave o reiterata;

per intervenuti mutamenti organizzativi dell'ente.

 

ART. 16 - ATTRIBUZIONE RESPONSABILITA' AI COMPONENTI DELL' ORGANO ESECUTIVO

 

Al fine di operare un contenimento della spesa è possibile attribuire la responsabilità degli uffici e dei servizi ed il potere di adottare atti anche di natura tecnica gestionale ai componenti dell'organo esecutivo.

 Il contenimento della spesa deve essere documentato ogni anno, con apposita deliberazione, in sede di approvazione del bilancio.

 

CAPO   SESTO   - RESPONSABILI CON   CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO

 

ART. 17 - CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO

 

L'Amministrazione comunale può ricoprire con personale esterno gli incarichi di responsabile dei servizi, in caso di vacanza degli stessi, mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente, e con motivata deliberazione di Giunta, di diritto privato.

Il contratto determina la durata dell'incarico che comunque non può superare la durata del mandato del Sindaco. Il trattamento economico da corrispondere, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro di comparto, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta su proposta del Sindaco e sentito, ove nominato, il direttore generale, da una indennità ad personam. Questa è commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale, anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali.

Il contratto è risolto di diritto nei casi previsti dalla legge. Può essere revocato, con provvedimento del Sindaco in caso di inosservanza delle direttive del Sindaco stesso, della Giunta o dell'Assessore di riferimento o in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati o per responsabilità particolarmente grave e reiterata e negli altri casi disciplinati dai contratti collettivi di lavoro. La revoca è preceduta da motivate contestazioni. E' comunque fatta salva l'azione di risarcimento dei danni eventualmente subiti dall'ente.

Gli incarichi sono conferiti con provvedimento del Sindaco a persone dotate di adeguata professionalità, documentata da apposito curriculum ed in possesso di idonei requisiti relativi al titolo di studio ed eventuale abilitazione previsti per la qualifica da ricoprire.

 

ART. 18 - CONTENUTI DEL CONTRATTO

 

Il contratto deve in particolare disciplinare:

 

-            l'oggetto dell'incarico;

-            il contenuto delle prestazioni e le modalità di svolgimento delle stesse;

-            gli obiettivi da perseguire;

-            il trattamento economico;

-            l'inizio e la durata dell'incarico;

-            i casi di risoluzione del contratto e le modalità di determinazione dell'eventuale risarcimento all'ente;

-            la responsabilità civile e contabile;

-            l'obbligo del segreto professionale;

-            le eventuali incompatibilità con  l'incarico ricoperto;.

-            i rapporti con gli organi di governo e gestionali.

 

 

 

 

CAPO   SETTIMO - INCARICHI ESTERNI

 

ART. 19 - COLLABORAZIONI AD ALTO CONTENUTO DI PROFESSIONALITA'

 

1.       Per il conseguimento di obiettivi specifici e predeterminati, previsti nei programmi amministrativi, ove non siano presenti all'interno dell'ente figure dotate di particolari ed elevate competenze tecnico-professionali è possibile il ricorso a collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità stipulando apposite convenzioni.

2.       A dette convenzioni si applicano i criteri e le procedure previste nei precedenti articoli. La durata non potrà comunque superare il raggiungimento dell'obiettivo.

3.  L'Amministrazione può altresì, stipulare al di fuori della dotazione organica, per    esigenze gestionali,  

      contratti a tempo determinato per alte specializzazioni e funzionari dell'area direttiva, purché in

     assenza di analoga professionalità interna e nel limite massimo del cinque per cento della dotazione

     organica e dell'area

     direttiva complessiva dell'ente, con arrotondamento del prodotto all'unità superiore e comunque con il

     minimo di una unità.

 

ART. 20 - COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE

 

L'Amministrazione può conferire, per esigenze cui non può fare fronte con il personale in servizio, incarichi per collaborazioni coordinate e continuative, ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs. 165/2001.

 

ART. 21 - CONFERIMENTO DI INCARICHI A DIPENDENTI DI AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

 

Nel caso di incarichi di collaborazione affidati a dipendenti di amministrazioni pubbliche è necessario, oltre alle condizioni indicate dai precedenti articoli, acquisire preventiva autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza così come previsto dal D.Lgs. 165/2001.

 

CAPO   OTTAVO   - ULTERIORI RESPONSABILITA'

 

 

ART. 22 - RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

 

Responsabile del procedimento è il Responsabile della posizione organizzativa. Il Responsabile della posizione organizzativa, tuttavia, può nominare, con apposito atto, uno o più responsabili del procedimento  all'interno della posizione  organizzativa.

Il responsabile del procedimento, se nominato, adotta tutte le misure, anche organizzative idonee ad assicurare la correttezza amministrativa e l'imparzialità della gestione, nonché necessarie a favorire il completamento dell'istruttoria e il rispetto dei tempi prescritti per l'adozione del provvedimento finale, avendo cura di segnalare al competente organo del Comune gli eventuali impedimenti che siano di ostacolo alla conclusione del procedimento nei termini previsti.

Il responsabile del procedimento, svolge le funzioni indicate nell'art. 6 della legge 241/90 e ss.mm. e i compiti indicati nelle disposizioni organizzative e di servizio, ivi compresi quelli attinenti all'applicazione del D.P.R. 445/2000.

L'ufficio competente e il nominativo del responsabile del procedimento sono comunicati ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento sia destinato a produrre effetti diretti, a quelli che per legge debbono intervenirvi e, su richiesta a qualunque soggetto portatore di interessi pubblici e privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare pregiudizio dal provvedimento.

La determinazione del termine entro il quale devono concludersi i procedimenti se non stabilito dalla legge o dai regolamenti, è quella fissata in 30 giorni.

 

 

ART. 23 - RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO

 

Per ogni singolo intervento previsto dal programma triennale dei lavori pubblici, la Giunta Comunale nomina un responsabile del procedimento ai sensi dell'art. 7 della legge n. 109/94 e ss.mm. ed ii.

Il responsabile del procedimento si identifica con il responsabile dell'area tecnica o con altro dipendente tecnico avente i requisiti di legge.

Nell'ipotesi di intervento rientrante nell'ambito di un accordo di programma o convenzione nella cui realizzazione siano coinvolte una pluralità di amministrazioni pubbliche, la convenzione stabilisce l'ente cui spetta l'individuazione del responsabile unico del procedimento.

 

ART. 24 - RESPONSABILE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI

 

Le competenze di cui al decreto legislativo n. 106/09, che integra e modifica la precedente normativa in materia di tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori, sono attribuite con provvedimento del Sindaco. Può essere nominato il  responsabile dell'area tecnica o un professionista esterno.

 

 

CAPO NONO  -  DETERMINAZIONI,  DELIBERAZIONI E PARERI

 

ART. 25 - LE DETERMINAZIONI

 

I Responsabili  adottano atti di gestione che assumono la denominazione di determinazioni.

La determinazione deve contenere tutti gli elementi formali e sostanziali che caratterizzano il provvedimento amministrativo, con particolare riguardo alla motivazione e al dispositivo.

Le determinazioni comportanti impegni di spesa o diminuzioni di entrata, sono esecutive con l'apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria, mentre le altre determinazioni sono esecutive fin dal momento della loro sottoscrizione.

Tutte le determinazioni sono registrate su un unico registro generale la cui gestione è affidata all'ufficio segreteria.

Per la visione e il rilascio di copie delle determinazioni si applicano le norme vigenti per l'accesso alla documentazione amministrativa previste dall'apposito regolamento.

 

ART. 26 - LE DELIBERAZIONI

 

1.       Le proposte di deliberazione sono predisposte dal Responsabile della posizione organizzativa, tenuto conto degli indirizzi e delle direttive del Sindaco e dell'Assessore di riferimento e, previa acquisizione dei pareri di regolarità tecnica e contabile, sono tempestivamente trasmesse al Segretario comunale.

2.       I pareri di competenza del revisore sulle proposte di variazione di bilancio devono essere espressi entro il termine stabilito dal regolamento di contabilità.

 

ART. 27 -  I   PARERI

 

1. Il parere di regolarità tecnica riguarda:

la correttezza e completezza dell'istruttoria,

l'idoneità dell'atto a perseguire gli obiettivi generali dell'azione amministrativa dell'ente, nonché  gli obiettivi specifici indicati dagli organi di governo.

2. Il parere di regolarità contabile riguarda:

a)       la regolarità della proposta sotto ogni aspetto disciplinato da norme contabili e fiscali;

b)       l'imputazione ad idoneo intervento di bilancio ed eventualmente anche al capitolo;

c)       la capienza dell'intervento di bilancio ed eventualmente del capitolo;

d)       la prospettazione delle eventuali spese di gestione derivanti da un investimento;

e)       l'eventuale possibilità od obbligatorietà del recupero almeno parziale dei costi dall'utenza.

 

 

CAPO DECIMO - COMPETENZE E UFFICI PARTICOLARI

 

ART. 28 -  VALUTAZIONE

 

1.         La valutazione del personale dipendente è effettuata dai Responsabili delle posizioni organizzative.

2.         La valutazione dai Responsabili delle posizioni organizzative è effettuata dal Nucleo di valutazione.

3.         Il nucleo di valutazione è nominato con atto della Giunta Comunale, oppure può essere convenzionato con altri Enti, ed è presieduto dal  Segretario Comunale o Segretario - Direttore generale.

4.         La valutazione ha per oggetto l'attività svolta  nell'anno di riferimento in correlazione ai risultati conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati e alle risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente disponibili.

5.         L'esito della valutazione è comunicato  agli interessati, i quali possono presentare  le proprie osservazioni.

6.          Il risultato negativo della valutazione può determinare, per i Responsabili, la revoca della funzione di responsabilità, e comporta, per i Responsabili la mancata liquidazione dell'indennità di risultato e per gli altri dipendenti la mancata liquidazione del premio di produttività.

 

ART. 29 - DELEGAZIONE DI PARTE PUBBLICA

 

1.         La delegazione di parte pubblica di cui al contratto collettivo nazionale di comparto è formata dal presidente in persona del Segretario - direttore generale e dal Responsabile dell'Area finanziaria;

2.         La Giunta Comunale fissa le norme di indirizzo alle quali dovrà conformarsi la delegazione trattante di parte pubblica ed individua gli obiettivi da perseguire con la contrattazione decentrata..

 

 

ART. 30 - UFFICIO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI

 

1.         All'ufficio personale competono le funzioni concernenti i procedimenti disciplinari di cui al contratto collettivo nazionale di lavoro.

2.         La responsabilità dei procedimenti disciplinari è affidata al segretario comunale. Allo stesso pertanto compete di contestare l'addebito, d'ufficio o su segnalazione del responsabile del servizio, di istruire il procedimento e di applicare la relativa sanzione.

3.         Quando la sanzione da applicare è il rimprovero verbale o la censura, il responsabile del servizio provvede direttamente.

 

 

CAPO UNDICESIMO  -   DISPOSIZIONI VARIE

 

ART. 31 - NOTIFICAZIONI E PUBBLICAZIONI DI ATTI

 

1.         Le notificazioni e le pubblicazioni di atti, anche di altre pubbliche amministrazioni, sono eseguite e certificate dal personale che, per categoria e profilo professionale, esercita tali mansioni.

2.         In caso di assenza o impedimento del suddetto personale, o in ogni caso di necessità contingente, il responsabile del servizio, con provvedimento motivato, conferisce la mansione ad altro dipendente.

3.         Ai fini della semplificazione delle procedure e nell'ottica di facilitare i rapporti tra amministrazione e cittadini utenti, le notificazioni degli atti comunali, escluse quelle da effettuarsi a mezzo del servizio postale, possono essere eseguite, presso la sede municipale, dal servizio competente all'adozione degli atti medesimi.

4.         Le notificazioni e le pubblicazioni sono registrate nel rispettivo registro, tenuto in un unico esemplare.

 

ART. 32 - FORMAZIONE DEL PERSONALE

 

1.       La formazione, l'aggiornamento e il perfezionamento professionale del personale sono assicurati garantendo uno stanziamento nel bilancio di previsione annuale di un importo non inferiore all'1% della spesa complessiva prevista per il personale.

2.       Al fine di garantire un idoneo e permanente percorso formativo l'ente promuove, eventualmente anche attraverso l'attivazione di forme associative o di convenzionamento con altri enti locali e soggetti privati, la costituzione di un centro studi e formazione del personale.

 

ART. 33 - MOBILITA' INTERNA

 

1.       La mobiltà interna si attua mediante la pubblicazione all'albo pretorio, nella bacheca dei dipendenti e nelle altre forme di trasparenza amministrativa compresa l'informazione alla Rappresentanza Sindacale Unitaria  di un avviso diretto  al personale dipendente.

2.       Nell'avviso pubblico saranno predeterminati criteri e modalità di attuazione della mobilità in conformità dei principi di trasparenza e imparzialità, privilegiando la professionalità dei dipendenti.

3.       Il direttore generale,  ovvero il responsabile del personale ove il direttore non sia stato nominato, adotta tutti gli atti relativi.

 

 

ART. 34 - MOBILITA' ESTERNA

 

1.       La mobilità esterna si attua mediante la pubblicazione, secondo le modalità del concorso pubblico, di un avviso pubblico.

2.       Il direttore generale, ovvero il responsabile del personale ove il direttore non sia stato nominato, adotta tutti gli atti relativi.

 

 

 

 


 

 

        Comune di Ormelle

 

 SEZIONE II -

LA DISCIPLINA DELLE PROGRESSIONI VERTICALI

 

 

ART. 1 - OGGETTO

 

1.  La presente Sezione disciplina, nell'ambito della dotazione organica dell'Ente e dell'Ordinamento degli Uffici e dei Servizi, i requisiti di accesso che consentono al personale interno, la copertura di posti di categoria superiore anche se, eventualmente,  sprovvisto dei titoli di studio ordinariamente previsti per l'accesso dall'esterno, se non abilitanti.

2.  Le progressioni verticali sono inserite nel programma triennale approvato dalla Giunta Comunale.

 

ART. 2 - REQUISITI SOGGETTIVI

 

Per l'ammissione alla procedura selettiva sono richiesti i requisiti soggettivi del titolo di studio e dell'anzianità come di seguito specificatamente indicati.

 

Accesso alla categoria B:

Periodo di anzianità: incardinamento nella categoria “A” e periodo di anzianità in tale categoria di almeno un   anno.

Titolo di studio: Diploma della scuola secondaria di primo grado.

 

Accesso alla categoria C:

Periodo di anzianità: incardinamento nella categoria “B” e periodo di anzianità in tale categoria di un numero di anni correlato alla  posizione giuridica acquisita determinato come segue:

B1        ý  = 3 anni di anzianità

B2

B3        ý = 2 anni di anzianità

B4       

B5

B6

Titolo di studio: Diploma di scuola superiore di secondo grado.

 

Accesso alla categoria D1:

Periodo di anzianità: incardinamento nella categoria “C” e periodo di anzianità in tale categoria di almeno 2  anni.

Titolo di studio: laurea.

 

Accesso alla posizione infracategoriale D3:

Periodo di anzianità: incardinamento nella categoria “D1” e periodo di anzianità in tale categoria di un numero di anni correlato alla  posizione giuridica acquisita determinato come segue:

D1        ý = 3 anni di anzianità

D2       

D3       

Titolo di studio: laurea.

 

Alle procedure selettive possono accedere anche i dipendenti in possesso del titolo di studio immediatamente inferiore a quello richiesto e con almeno cinque anni di servizio in profili professionali di accesso, cioè in grado per la loro natura e per le mansioni da svolgere, di fornire la professionalità necessaria a ricoprire il posto messo a concorso.

 

ART. 3 - PROVE D'ESAME

 

Per quanto riguarda le progressioni verticali, nel bando sono stabilite il numero ed il tipo di prove, scelte dalla commissione giudicatrice ed i programmi in relazione ai contenuti professionali dei posti da ricoprire, in base a quanto stabilito alla Sezione III.

 

ART. 4 - PUBBLICITA' DEL BANDO E PROCEDURA DI AMMISSIONE.

 

1. Il bando della selezione per la progressione verticale deve essere pubblicato all'albo pretorio e all'albo dei dipendenti fino alla scadenza del termine per la presentazione delle domande.

Le domande devono essere presentate entro il termine perentorio di dieci giorni dalla suddetta pubblicazione, tramite raccomandata AR o consegna a mano all'ufficio protocollo del Comune.

 

2. La verifica del possesso dei requisiti per l'ammissione alla selezione, nonché l'eventuale esclusione del candidato dalla stessa, è effettuata dal Responsabile dell'ufficio personale.

 

ART. 5 - COMMISSIONE ESAMINATRICE E VALUTAZIONE

 

1. La commissione esaminatrice per l'espletamento delle selezioni è composta dal Segretario o Segretario-Direttore  Generale e da due  esperti  esterni scelti tra funzionari di grado pari o superiore al posto da ricoprire nominati dal Responsabile del servizio personale.

Assiste la commissione un segretario nominato contestualmente alla commissione stessa.

 

2. La commissione costituita per le procedure selettive dispone unicamente di complessivi 30 punti.

Risulta idoneo il candidato che abbia totalizzato almeno 21/30.

 


 

        Comune di Ormelle

 

 

- SEZIONE III -

LA DISCIPLINA DEI CONCORSI E DELLE SELEZIONI

 

 

CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI

 

ART. 1 - OGGETTO

 

1.  La presente Sezione disciplina le modalità di reclutamento di personale a tempo determinato e indeterminato tramite procedure selettive ed individua i criteri di valutazione delle prove per l'accertamento delle capacità e dei requisiti attitudinali finalizzati alla selezione ed acquisizione delle risorse umane.

2.  Lo svolgimento delle procedure concorsuali può essere affidato anche ad Enti esterni.

 

ART. 2 - MODALITÀ DI ACQUISIZIONE DELLE RISORSE

 

1. L'acquisizione delle risorse umane avviene:

-        mediante procedure selettive volte all'accertamento della professionalità e delle attitudini personali;

-        mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le categorie e i profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità e le eventuali deroghe connesse al servizio da espletare;

-        mediante selezione per l'assunzione a tempo determinato per esigenze temporanee o per particolari eventi;

-        mediante il ricorso a forme contrattuali flessibili del personale quali il contratto di formazione lavoro e la fornitura di lavoro temporaneo interinale e di lavoro accessorio;

-        mediante l'eventuale utilizzo delle professionalità esistenti all'interno dell'ente attraverso procedure selettive interne;

-        mediante mobilità esterna da altre amministrazioni pubbliche nel rispetto dei requisiti soggettivi previsti per gli accessi dall'esterno.

 

2. L'ente ha, altresì, facoltà di procedere ad assunzioni attingendo i nominativi da graduatorie concorsuali di pari categorie e/o profili professionali, approvate da altri enti del medesimo comparto, purché provveda ad acquisire, prima dell'avvio della procedura concorsuale, il consenso dell'ente le cui graduatorie si intendano utilizzare.

 

ART. 3 - POSTI DISPONIBILI DA METTERE A CONCORSO

 

Ferme restando le riserve di legge, si considerano posti disponibili sia quelli vacanti alla data del bando di concorso, sia quelli che risulteranno tali per effetto di collocamenti a riposo previsti nei dodici mesi successivi, sia quelli che si renderanno vacanti per dimissioni volontarie.

 

ART. 4 - PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE

 

L'avvio delle procedure di reclutamento è adottato sulla base della programmazione triennale del fabbisogno del personale e in coerenza con i relativi stanziamenti di bilancio.

 

ART. 5 - REQUISITI GENERALI PER L'ACCESSO

 

1. Possono accedere agli impieghi nel Comune i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:

-            cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno degli Stati membri dell'Unione Europea;

-            idoneità fisica al posto da ricoprire. Il Comune ha la facoltà di sottoporre a visita medica i vincitori della selezione per l'accertamento di tale requisito presso una struttura sanitaria di fiducia indicata dall'Amministrazione. La non idoneità comporterà l'esclusione dalla graduatoria;

-            età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 65 anni fatte salve le deroghe che saranno previste dal    bando.

2. Non possono accedere all'impiego:

-            coloro che sono esclusi dall'elettorato politico attivo;

-            coloro che sono stati destituiti dall'impiego presso una pubblica amministrazione.

3. Nei bandi di selezione sono prescritti gli ulteriori requisiti richiesti. Tali requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel bando per la presentazione della domanda di ammissione.

 

ART. 6 - BANDO DI SELEZIONE

 

1. Il bando di selezione, approvato con provvedimento del Responsabile del Servizio Personale sulla base della programmazione del fabbisogno di risorse umane stabilita dalla Giunta Comunale, deve contenere le seguenti indicazioni:

-            il termine ultimo per la presentazione della domanda di ammissione;

-            le modalità di presentazione della domanda;

-            l'indicazione del profilo professionale per il cui accesso è indetta la prova, con la categoria di appartenenza nonché il numero dei posti da ricoprire;

-            tutte le indicazioni utili per sostenere le prove di selezione attitudinale adottate dall'Ente;

-            il programma delle prove e dei colloqui con l'indicazione, per ciascuno di essi, del carattere degli stessi  e della natura delle cognizioni necessarie, descritte in modo da consentire una individuazione delle materie, specializzazione o competenze richieste. Il bando di selezione potrà prevedere prove per l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e di almeno una lingua straniera;

-            le modalità  per la determinazione del diario e delle sedi delle prove;

-            la votazione richiesta per l'ammissione alle prove orali;

-            i requisiti soggettivi generali e particolari richiesti per la partecipazione, con esplicito riferimento all'esatta specificazione dei titoli di studio - compresi anche quelli da considerarsi assorbenti -  e/o delle abilitazioni professionali richieste per la copertura del posto da ricoprire e alla individuazione dei titoli di studio di fatto assorbenti quelli direttamente richiesti;

-            il numero dei posti da ricoprire e il numero dei posti riservati a particolari categorie di cittadini e al personale in servizio presso l'ente, in base alle diverse disposizioni normative;

-            gli eventuali titoli o condizioni che danno luogo a precedenze o preferenze a parità di punteggio e i termini e le modalità per la loro presentazione;

-            l'indicazione della menzione nella domanda delle eventuali condanne penali riportate e degli eventuali procedimenti penali in corso: tale dichiarazione è comunque da rendere nell'assenza assoluta di condanne e procedimenti penali in corso anche nel caso che sia stato concesso il beneficio della non menzione della pena;

-            le garanzie per le pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro;

-            l'ammontare della tassa di ammissione nel limite massimo previsto dalla legge e il modo di versamento della medesima;

-            il trattamento economico lordo annuo iniziale;

-            i documenti che i candidati dovranno produrre per l'assunzione;

-            la richiesta che il candidato, nella presentazione della domanda, dia l'autorizzazione all'utilizzo, ai soli fini della selezione, dei dati personali;

2. I bandi di selezione possono stabilire che le prove scritte consistano in una serie, anche mista, di quesiti a risposta aperta, sintetica, da risolvere in un tempo determinato ovvero in prove pratiche attitudinali tendenti ad accertare la capacità e la professionalità dei candidati con riferimento alle attività che saranno chiamati a svolgere.

3. Al bando di selezione viene allegato uno schema di domanda che riporti tutte le indicazioni che i candidati sono tenuti a fornire.

 

ART. 7 - PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE DEL BANDO

 

1. Il bando di selezione viene affisso all'albo pretorio fino alla scadenza del termine per la presentazione delle domande.

2. L'ufficio del Personale disporrà tempestivamente che il bando venga inviato ai Comuni della Provincia di Treviso per la pubblicazione ai rispettivi Albi Pretori.

 

ART. 8 - RIAPERTURA DEI TERMINI, REVOCA E ANNULLAMENTO

 

1. Il Responsabile del Servizio Personale può rettificare o modificare il bando o prorogare o riaprire i termini della selezione per motivi di pubblico interesse. Il provvedimento di proroga o di riapertura dei termini deve essere reso pubblico con le stesse modalità previste per il bando. In tali ipotesi restano valide le domande già presentate a meno che le rettifiche o le modifiche apportate non richiedano integrazioni o riproposizioni delle istanze stesse.

In presenza di particolari e motivate esigenze di pubblico interesse o di vizi di legittimità, il Responsabile del Servizio Personale può revocare o annullare il bando di selezione.

Dell'avvenuta revoca o annullamento si deve dare comunicazione a ciascun concorrente, con contestuale restituzione della tassa di ammissione versata.

 

ART. 9 - CONTENUTO DELLA DOMANDA

 

     1. Le domande di ammissione vanno redatte in carta semplice e devono essere indirizzate al Comune-Ufficio del Personale e presentate direttamente all'ufficio protocollo del Comune, ovvero inoltrate a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, entro il termine perentorio di giorni 30 dalla data di pubblicazione del bando all'albo pretorio. Come termine di presentazione vale, nel primo caso il timbro dell'ufficio protocollo, mentre nel secondo caso è comprovato dal timbro a data dell'ufficio postale accettante.

 

     2. Nella domanda gli aspiranti devono dichiarare, sotto la loro personale responsabilità:

a)  il concorso al quale intendono partecipare;

b)  il cognome, nome, luogo e data di nascita, nonché la residenza e l'eventuale recapito;

c)  il comune dove sono iscritti nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;

d)  le eventuali condanne penali riportate e gli eventuali procedimenti penali in corso. In caso negativo dovrà essere dichiarata l'inesistenza di condanne penali e/o di procedimenti penali;

e)  il titolo di studio richiesto, specificando in quale data e presso quale istituto è stato conseguito e la valutazione riportata, nonché eventuali altri titoli di studio dei quali il concorrente sia in possesso;

f)   di non essere stati destituiti o dichiarati decaduti dall'impiego presso Pubbliche Amministrazioni;

g) il possesso dei singoli requisiti  generali previsti dal presente regolamento;

h)  l'eventuale condizione di portatori di handicap, il tipo di ausilio per gli esami e i tempi necessari aggiuntivi.

 

     3. Gli aspiranti al concorso devono apporre la propria firma autografa in calce alla domanda di ammissione al concorso a pena di nullità, allegando copia del documento di identità.

 

     4. L'Amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambio di indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

 

     5. Alla domanda di partecipazione al concorso i concorrenti devono allegare la documentazione indicata nel bando di concorso, oltre che un elenco, in carta libera, sottoscritto dal concorrente, dei titoli e documenti presentati.

 

     6. I concorrenti vengono dispensati dalla presentazione della documentazione già in possesso dell'Amministrazione previa esplicita menzione di ciò nella domanda. I concorrenti possono altresì presentare anche contestualmente alla domanda, e, relativamente agli stati, fatti o qualità personali, dichiarazioni temporaneamente sostitutive rese ai sensi del D.P.R. 28.12.00 n. 445 e successive modifiche ed integrazioni.

 

     7. Ogni bando di concorso recherà in allegato il modello di domanda di partecipazione concorsuale, adeguato al posto da ricoprire.

 

ART. 10 - MODALITÀ DI SELEZIONE DEL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO PER ESIGENZE TEMPORANEE

 

1. Qualora si debba procedere all'assunzione di personale a tempo determinato per esigenze temporanee si applica la seguente procedura semplificata:

a) La pubblicazione del bando di selezione viene effettuata all'albo pretorio dell'ente;

b) La selezione di personale può avvenire per titoli e/o per prova pratica e/o per colloquio in relazione alla specifica professionalità del posto da ricoprire.

4. La selezione è effettuata dalla commissione così composta:

Segretario Comunale o Segretario-direttore  (presidente);

due esperti nelle materie oggetto della selezione, anche appartenenti all'ente.

Le funzioni di segretario della commissione possono essere svolte da uno dei componenti. Data la particolarità della selezione, i compensi di cui al successivo art. 15, se dovuti, sono ridotti del 50%.

5. Restano fermi in ogni caso la pubblicità delle prove e la necessaria predeterminazione dei contenuti e dei criteri per la valutazione delle medesime.

 

 

CAPO II - PROCEDURE E REQUISITI PER L'AMMISSIONE ALLA SELEZIONE

 

ART. 11 - GIUDIZIO DI AMMISSIBILITÀ

 

1. L'ufficio personale  riscontra la regolarità formale delle domande in ordine alla conformità alle prescrizioni del bando e alle norme del presente regolamento e promuove la loro regolarizzazione con le modalità di cui al successivo art. 12.

2. Al termine di tali operazioni viene predisposta una schematica relazione nella quale viene indicato:

-            il numero delle domande pervenute;

-            il numero delle domande ritenute regolari al fine dell'ammissione;

-            il numero delle domande per le quali si è provveduto a chiedere la regolarizzazione, indicando per ognuna la causa della richiesta;

-            il numero delle domande regolarizzate nei termini;

-            il numero ed i soggetti le cui domande non sono ammissibili, indicando per ognuna le motivazioni con riferimento al bando o al presente regolamento.

3. Il Presidente della Commissione, in calce alla predetta relazione, eventualmente dopo aver esperito ulteriori verifiche che si rendessero necessarie, dichiara l'ammissibilità delle domande regolari o regolarizzate e l'esclusione di quelle insanabili o non regolarizzate nel termine assegnato. Del provvedimento di esclusione viene data immediata comunicazione agli interessati.

 

ART. 12 - IRREGOLARITÀ SANABILI IN SEDE DI GIUDIZIO DI AMMISSIBILITÀ E CAUSE DI ESCLUSIONE

 

1. Ai fini dell'ammissibilità del candidato alla selezione sono sanabili le seguenti irregolarità:

a) omissione o incompletezza di una delle dichiarazioni previste alle lettere  c) d), f), g), i) dell'art. 9 - Sez. III - del presente regolamento;

b) mancata acclusione della ricevuta del versamento della tassa di ammissione o mancato versamento della stessa.

2. La sanatoria delle irregolarità di cui al precedente comma avviene entro il termine fissato dall'ufficio personale a mezzo di:

a) produzione di nuova istanza contenente le dichiarazioni degli elementi mancanti di cui alla lettera a) del comma 1. del presente articolo;

b) invio della ricevuta del vaglia postale comprovante l'avvenuto versamento della tassa di ammissione.

3. Non è sanabile e comportano l'esclusione dalla selezione:

a) la mancanza o assoluta indeterminatezza degli elementi di cui alle lettere a), b), e) dell'art. 9 - Sez. III - del presente regolamento;

b) la mancata regolarizzazione nei termini delle omissioni o irregolarità di cui al primo comma del presente articolo;

c) la mancata sottoscrizione della domanda di partecipazione al concorso.

 

 

CAPO III - COMMISSIONI GIUDICATRICI

 

ART. 13 - COMPOSIZIONE E ATTIVITÀ

 

1.  Contemporaneamente o successivamente all'approvazione del bando, è nominata, con provvedimento del Responsabile del Servizio del Personale la commissione giudicatrice la quale è composta dal  Segretario/Direttore che assume le funzioni di presidente, e da due esperti esterni all'Amministrazione, di provata competenza nelle materie oggetto della selezione. Almeno un terzo dei posti dei componenti delle commissioni, salva motivata impossibilità, è riservato alle donne. Per i concorsi fino alla cat. C può essre nominato membro della commissione il Responsabile del Servizio o posizione Organizzativa in cui è inquadrato il posto da ricoprire.

2. Non possono farne parte i componenti degli organi di direzione politica dell'Amministrazione, coloro che ricoprono cariche politiche elettive o istituzionali o che siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni o organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali.

3.       Alle commissioni possono essere aggregati membri aggiunti per gli esami in lingua straniera o per quelli che prevedono specifiche competenze in materie speciali.

Assiste la commissione un segretario con idonee capacità, nominato contestualmente ai membri e scelto, generalmente, tra il personale dipendente. Nel caso di impedimento del segretario le sue funzioni sono assunte dal presidente della commissione.

Non possono far parte della commissione parenti od affini fino al quarto grado e coloro che, nello stesso grado, siano parenti od affini di uno dei candidati. I verbali della commissione devono contenere esplicita attestazione dell'effettuazione di tale verifica.

 

ART. 14 - VERBALI RELATIVI ALLA SELEZIONE

 

1. Per ciascuna seduta della commissione deve essere redatto un verbale, da cui devono risultare tutte le fasi della selezione.

2. Il segretario della commissione è responsabile della redazione del processo verbale dei lavori della commissione, che deve essere sottoscritto dal presidente, dai singoli commissari e dal segretario stesso.

3. Ciascun commissario, fermo restando l'obbligo della firma dei verbali, può fare inserire nei medesimi, controfirmandole, tutte le osservazioni in merito a presunte irregolarità nello svolgimento della selezione ed il proprio eventuale dissenso circa le decisioni adottate dagli altri componenti della commissione. Eventuali osservazioni dei candidati, inerenti allo svolgimento della procedura selettiva, devono essere formulate con esposto sottoscritto che viene  allegato al verbale.

 

ART. 15 - COMPENSI AI COMPONENTI E SEGRETARI DELLE COMMISSIONI

 

Ai componenti delle commissioni viene corrisposto un compenso determinato dalla Giunta Comunale, con gli eventuali limiti ed esclusioni stabiliti ai sensi del D.P.C.M. 23 marzo 1995 e ss.mm..

I compensi previsti per i commissari sono ridotti del 20 per cento per i segretari delle commissioni stesse. Nessun compenso spetta al presidente e ai membri nel caso in cui coincidano con il Segretario Comunale/Direttore Generale o con i Responsabili delle posizioni organizzative trattandosi di attività rientranti nelle funzioni di ufficio.

Ai componenti esterni della commissione spettano, nel corso delle singole operazioni selettive, il rimborso delle spese di viaggio secondo le tariffe A.C.I.

 

 

CAPO IV - PROVE  - CONTENUTI,  PROCEDURE E VALUTAZIONE

 

ART. 16  CRITERI  E  MODALITA' DI ESPLETAMENTO DELLE PROVE

 

     1. La commissione, dopo aver preso visione dell'elenco dei candidati e prima di qualsiasi altra operazione, procede alla determinazione dei criteri e delle modalità di espletamento delle prove.

 

     2. Per ogni prova (sia essa scritta, pratica o orale), la commissione dispone di 30 punti. Ogni prova si considera  superata quando il concorrente ottiene una votazione non inferiore a 21 punti.

 

ART. 17 - DURATA DELLE PROVE

 

     1. La durata delle singole prove è demandata alla discrezionalità della commissione, in relazione all'importanza di ciascuna prova.

 

     2. Il termine stabilito deve risultare dal verbale e deve essere comunicato ai concorrenti  prima dell' inizio di ogni prova.

 

ART. 18 - PROVE   DI ESAME

 

1. Le prove previste dal bando si distinguono in prove scritte, prove pratiche e prove orali.

2. Le prove scritte si distinguono in:

prova scritta teorica: richiede che il candidato esprima cognizioni di ordine dottrinale, valutazioni astratte e costruzioni di concetti attinenti a temi trattati dalle materie oggetto della prova. La commissione può sottoporre ai candidati quesiti con la prescrizione di non superare un determinato numero di righe allo scopo di accertare la capacità di sintesi;

prova scritta teorico-pratica: oltre a richiedere al candidato le prestazioni previste nella prova pratica, sollecita valutazioni attinenti a concreti problemi di vita amministrativa corrente mediante applicazione di nozioni teoriche;

prova scritta pratica: si basa principalmente sull'analisi e risoluzione di gestione attiva o di progettazione mediante l'uso di casi simulati e nella quale l'aspetto dottrinale e teorico è considerato propedeutico, anche con l'eventuale predisposizione di elaborati grafici;

prova per questionario a risposta sintetica: il questionario consiste in una serie di domande su argomenti previsti dal bando alle quali si deve rispondere per iscritto in maniera, seppur sintetica, sistematica e completa.

 

3. La prova pratica richiede che il candidato produca un risultato concreto con l'impiego anche di tecniche artigianali.

4. Nella prova orale si procede, attraverso interrogazioni sulle materie indicate nel bando, a conoscere l'ampiezza di preparazione ed esperienza del candidato nonché il suo modo di esporre mentre, attraverso interrogazioni a carattere relazionale, si mira a verificare le caratteristiche rispetto al ruolo previsto nell'Amministrazione.

5. Per la tecnica relativa alla predisposizione, alla messa a punto e alla successiva elaborazione delle risposte in termini di soddisfacimento degli standard di selezione, è possibile avvalersi di sistemi automatizzati e informatizzati.

 

ART. 19 - PROGRAMMI DI ESAME

 

A) Accesso alla cat.B1 - Esecutore amministrativo

La selezione consiste nello svolgimento di una prova pratica attitudinale ovvero in sperimentazioni lavorative il cui contenuto è preventivamente determinato dalla Commissione Esaminatrice con riferimento alle mansioni proprie del profilo.

 

B) Accesso alla cat.B3 - Collaboratore tecnico e Collaboratore professionale amministrativo

Per la progressione verticale verso la Categoria B3 la selezione deve rilevare le particolari conoscenze unidisciplinari acquisite.

L'esame consiste in una prova pratica attitudinale ed una prova orale sulle materie del programma.

 

C) Accesso alla cat. C - Istruttore Amministrativo (area amministrativa ed area demografica)

Per l'accesso alla categoria C la selezione deve rilevare le particolari conoscenze unidisciplinari acquisite.

L'esame consiste in:

una prova scritta teorica sulle materie del programma di esame;

una prova scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria oppure risposte a quiz, test, ecc.);

una prova orale sulle materie del programma di esame;

 

Programma di esame:

Nozioni di diritto costituzionale e di diritto amministrativo;

Legislazione sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso ai documenti amministrativo;

Legislazione in materia di commercio ed esercizi pubblici;

Legislazione in materia di contabilità, autonomia impositiva e relativo sistema tributario locale;

Legislazione in materia di anagrafe, di stato civile, di leva ed elettorale;

Nozioni elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;

Diritti, doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici;

 

 

D) Accesso alla cat. C - Istruttore Contabile

Per l'accesso alla categoria C la selezione deve rilevare le particolari conoscenze unidisciplinari acquisite.

 

L'esame consiste in:

una prova scritta teorica sulle materie del programma di esame;

una prova scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria oppure risposte a quiz, test, ecc.);

una prova orale sulle materie del programma di esame;

 

Programma di esame:

Nozioni di diritto costituzionale e di diritto amministrativo;

Legislazione sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso ai documenti amministrativo;

Nozioni di ragioneria generale applicata agli enti locali, di contabilità, di autonomia impositiiva e relativo sistema tributario locale;

Elementi di amministrazione del patrimonio e di contabilità generale dello Stato con particolare riferimento agli enti locali;

Inventario dei beni mobili ed immobili;

Nozioni elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;

Diritti, doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici;

 

 

F) Accesso alla cat. C - Istruttore Tecnico

Per l'accesso alla categoria C la selezione deve rilevare le particolari conoscenze unidisciplinari acquisite.

 

L'esame consiste in:

una prova scritta teorica sulle materie del programma di esame;

una prova scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria, approvazione e progettazione di un lavoro pubblico, perizia finale di un lavoro pubblico, predisposizione di un piano di lottizzazione di edilizia economica e popolare, collaudo di un lavoro pubblico, oppure risposte a quiz, test, ecc.);

una prova orale sulle materie del programma di esame;

 

Programma di esame:

Nozioni di diritto costituzionale e di diritto amministrativo, con particolare riferimento all'ente Comune e di diritto civile con riferimento ai principi generali;

Legislazione sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso ai documenti amministrativo;

Progettazione costruzioni civili, stradali, idrauliche, igieniche, edilizia pubblica, impianti tecnologici;

Legislazione sui lavori pubblici e di appalto di servizi e forniture, con particolare riferimento all'ente Comune;

Legislazione nazionale e regionale sull'urbanistica e territorio;

Espropriazione per pubblica utilità;

Legislazione sul contenimento energetico e sull'inquinamento;

Legislazione in materia di ambiente, di escavazione, di viabilità, tutela dei beni ambientali ed architettonici;

Inventario dei beni mobili ed immobili;

Nozioni elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;

Diritti, doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici;

Organizzazione del lavoro ed utilizzo del personale;

 

 

G) Accesso alla cat. C - Agente di Polizia Locale

Per l'accesso alla categoria C la selezione deve rilevare le particolari conoscenze unidisciplinari acquisite.

 

L'esame consiste in:

una prova scritta teorica sulle materie del programma di esame;

una prova scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria oppure risposte a quiz, test, ecc.);

una prova orale sulle materie del programma di esame;

 

Programma di esame:

Nozioni di diritto costituzionale e di diritto amministrativo;

Legislazione sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso ai documenti amministrativo;

Legislazione in materia di commercio ed esercizi pubblici;

Elementi di diritto penale con particolare riguardo al libro 2° e 7° del Codice penale;

Nozioni elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;

Codice della strada, leggi e regolamenti sulla viabilità e sul traffico, segnaletica stradale;

Infortunistica stradale;

Diritti, doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici;

 

 

H) Accesso alla cat. D1 - Contabile

Per l'accesso alla categoria D1 è previsto un procedimento selettivo in grado di evidenziare le elevate cognizioni di ampio spettro acquisite e la loro pratica traduzione nell'ambito operativo, non disgiunte dalla generale capacità di gestione.

 

L'esame consiste in:

una prova scritta teorica sulle materie del programma di esame;

una prova scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria);

una prova orale sulle materie del programma di esame;

 

Programma di esame:

Diritto costituzionale e diritto amministrativo;

Legislazione sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi;

Ordinamento finanziario e contabile dell'ente locale;

Inventario dei beni mobili ed immobili e relativa gestione;

Istituzioni di diritto tributario, con particolare riguardo al sistema tributario degli enti locali;

Nozioni di diritto penale, con particolare riguardo al libro 2°-Titolo 2  e 7° del Codice Penale;

Nozioni di diritto civile, con particolare riguardo ai beni, alla proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;

Organizzazione del lavoro ed utilizzo del personale;

Norme generali sul pubblico impiego;

 

 

H) Accesso alla cat. D1 - Amministrativa (Segreteria, Demografici, Servizi alla persona e Polizia Locale)

Per l'accesso alla categoria D1 è previsto un procedimento selettivo in grado di evidenziare le elevate cognizioni di ampio spettro acquisite e la loro pratica traduzione nell'ambito operativo, non disgiunte dalla generale capacità di gestione.

 

L'esame consiste in:

una prova scritta teorica sulle materie del programma di esame;

una prova scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria oppure risposte a quiz, test, ecc.);

una prova orale sulle materie del programma di esame;

 

Programma di esame:

Diritto costituzionale e diritto amministrativo;

Legislazione sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi;

Nozioni di diritto penale, con particolare riguardo al libro 2°-Titolo 2°  e 7° del Codice Penale;

Nozioni elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;

Elementi di diritto civile riferiti ai soli Libri 1° "delle persone e della famiglia" al libro 2° "delle successioni" al libro 3° "della proprietà" al libro 4° "delle obbligazioni e contratti";

Legislazione in materia di commercio ed esercizi pubblici;

Codice della strada, leggi e regolamenti sulla viabilità e sul traffico, segnaletica stradale;

Elementi di legislazione sulla tutela del territorio e dell'ambiente;

Infortunistica stradale;

Organizzazione del lavoro ed utilizzo del personale;

Norme generali sul pubblico impiego;

 

 

I) Accesso in progressione alla cat. D1 - Tecnica

Per l'accesso alla categoria D1 è previsto un procedimento selettivo in grado di evidenziare le elevate cognizioni di ampio spettro acquisite e la loro pratica traduzione nell'ambito operativo, non disgiunte dalla generale capacità di gestione.

 

L'esame consiste in:

una prova scritta teorica sulle materie del programma di esame;

una prova scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria, approvazione e progettazione di un lavoro pubblico, perizia finale di un lavoro pubblico, predisposizione di un piano di lottizzazione di edilizia economica e popolare, collaudo di un lavoro pubblico, provvedimento di approvazione di uno strumento urbanistico);

una prova orale sulle materie del programma di esame;

 

Programma di esame:

Diritto costituzionale e diritto amministrativo, con particolare riferimento all'ente Comune e di diritto civile con riferimento ai principi generali;

Legislazione sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso ai documenti amministrativo;

Progettazione costruzioni civili, stradali, idrauliche, igieniche, edilizia pubblica, impianti tecnologici;

Legislazione sui lavori pubblici e di appalto di servizi e forniture, con particolare riferimento all'ente Comune;

Legislazione nazionale e regionale sull'urbanistica e territorio;

Espropriazione per pubblica utilità;

Legislazione sul contenimento energetico e sull'inquinamento;

Legislazione in materia di ambiente, di escavazione, di viabilità, tutela dei beni ambientali ed architettonici;

Inventario dei beni mobili ed immobili;

Nozioni elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;

Diritti, doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici;

Organizzazione del lavoro ed utilizzo del personale;

 

 

I) Accesso in progressione alla cat. D1 - Assistente Sociale

Per l'accesso alla categoria D1 è previsto un procedimento selettivo in grado di evidenziare le elevate cognizioni di ampio spettro acquisite e la loro pratica traduzione nell'ambito operativo, non disgiunte dalla generale capacità di gestione.

 

L'esame consiste in:

una prova scritta teorica sulle materie del programma di esame;

una prova scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria oppure risposte a quiz, test, ecc.);

una prova orale sulle materie del programma di esame;

 

Programma di esame:

Nozioni di diritto costituzionale e di diritto amministrativo;

Legislazione sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso ai documenti amministrativo;

Legislazione sociale, legislazione del lavoro, legislazione assistenziale;

Elementi di psicologia e sociologia;

Principi e finalità, metodi e tecniche del servizio sociale e loro applicazione;

Nozioni di diritto civile con riferimento al 1° libro;

Elementi di diritto penale, con particolare riguardo al libro 2°-Titolo 2  e 7° del Codice Penale;

Elementi di legislazione sanitaria (igiene e profilassi delle malattie infettive);

Organizzazione del lavoro ed utilizzo del personale;

Norme generali sul pubblico impiego;

 

 

Per tutti i profili, esclusa categoria B1, verrà accertata la conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e di almeno una lingua straniera (inglese, francese, spagnolo o tedesco).

 

Per quanto riguarda le progressioni verticali, nel bando sono stabilite il numero ed il tipo di prove scelte dalla commissione giudicatrice e i programmi in relazione ai contenuti professionali dei posti da ricoprire.

 

 

ART. 20 - DIARIO DELLE PROVE

 

     1. Le prove d'esame saranno svolte, secondo il calendario previsto dalla Commissione, pubblicato nell'albo pretorio, almeno di 10 giorni prima del loro inizio, nel seguente ordine: prove scritte, prove pratiche, prove orali.

 

     2.    Il calendario delle prove d'esame è comunicato ai concorrenti ammessi, a mezzo lettera raccomandata A.R. o con altri mezzi che assicurino tempestività e certezza di avvenuto ricevimento, almeno 10 giorni prima di quello fissato per la prima prova in programma. Non si procederà all'invio di alcuna comunicazione qualora il calendario  delle prove sia riportato nel bando di concorso. In tal caso verrà data comunicazione, ai soli candidati esclusi, della non ammissione al concorso.

 

3. Le prove del concorso sia scritte che orali non possono aver luogo nei giorni festivi né nei giorni di festività religiose ebraiche rese note col decreto del Ministro dell'Interno mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, nonché nei giorni di festività religiose valdesi.

 

     4. Ai candidati che conseguono l'ammissione alla prova orale deve essere data comunicazione, anche attraverso la sola pubblicazione all'Albo Pretorio, con indicazione del voto riportato in ciascuna delle prove sostenute.

 

 

ART. 21 - PROVA SCRITTA: MODALITA' DI SVOLGIMENTO

 

1. Il giorno stesso ed immediatamente prima della prova scritta, la commissione al completo, predispone una terna di tracce per ciascuna prova scritta, stabilendo la durata della prova. Le tracce sono segrete e ne è vietata la divulgazione. Ciascun testo viene numerato e racchiuso in una busta sigillata priva di segni di riconoscimento e firmata sui lembi di chiusura dai componenti della commissione e dal segretario.

 

     2. Prima dell'inizio di ciascuna prova, il presidente della commissione, coadiuvato dai membri, procede al riconoscimento dei candidati mediante esibizione di un documento di identità personale, ritenuto idoneo dalla commissione giudicatrice. La commissione può delegare tale operazione a dipendenti comunali.

 

     3. Ai candidati, che saranno collocati in modo da non poter comunicare tra loro, sono consegnate altresì due buste di differente grandezza. Nella busta più piccola è contenuto un foglietto o cartoncino bianco.

 

     4. Il presidente invita uno dei candidati ad estrarre il tema da svolgere, previa constatazione della integrità delle buste. Legge quindi, ad alta voce, il testo della prova contenuta nella busta prescelta, nonché i testi contenuti nelle altre.

 

     5.  I candidati vengono poi informati sui seguenti punti:

a)  durante la prova scritta non è permesso ai concorrenti di comunicare tra di loro o di mettersi in relazione con altri, salvo che con i membri della commissione giudicatrice;

b)  i candidati non possono portare carta da scrivere, appunti manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque specie. I lavori debbono essere scritti esclusivamente, a pena di nullità su carta portante il timbro d'ufficio e la firma di un membro della commissione esaminatrice. I concorrenti possono consultare i testi di legge o gli strumenti e supporti anche didattici posti a loro disposizione dalla commissione o preventivamente autorizzati dalla stessa anche se non previsti dal bando di concorso.

c)  i concorrenti che contravvengono alle predette disposizioni o comunque abbiano copiato in tutto o in parte lo svolgimento del tema, sono esclusi dal concorso, anche in sede di valutazione delle prove. Nel caso in cui risulti che uno o più candidati abbiano copiato, in tutto o in parte, l'esclusione è disposta nei confronti di tutti i candidati coinvolti.

 

ART. 22 - PROVA SCRITTA: ADEMPIMENTI DEI CONCORRENTI E DELLA COMMISSIONE

 

   1. Ultimato lo svolgimento della prova scritta, il candidato, senza apporvi sottoscrizioni nè altro contrassegno, che ne comporterebbe l'esclusione, inserisce il foglio o i fogli nella busta più grande. Quindi scrive il proprio nome e cognome e per evitare problemi di omonimia, anche la data e il luogo di nascita nel cartoncino e lo chiude nella busta piccola. Questa è inserita nella busta grande che il candidato chiude e consegna al Presidente o a chi ne fa le veci, il quale appone trasversalmente sulla busta, in modo che vi resti compreso il lembo della chiusura e la restante parte della busta stessa, la propria firma.

 

     2. Al termine delle prove scritte, tutte le buste, consegnate, chiuse e firmate sui lembi di chiusura da uno dei Commissari, verranno riunite in una busta più grande secondo il metodo prescelto dalla Commissione per l'abbinamento delle stesse le quali così, diverranno anonime.

 

     3. I plichi sono aperti esclusivamente alla presenza della Commissione esaminatrice, all'inizio della procedura relativa alla valutazione della prova e previa verifica dell'integrità dei medesimi plichi.

 

     4. Al momento  di procedere alla lettura e valutazione della prova, il Presidente appone su ciascuna busta grande, man mano che si procede all'apertura delle stesse, un numero progressivo che viene ripetuto sull'elaborato e sulla busta piccola ivi acclusa. Tale numero è riprodotto su apposito elenco, destinato alla registrazione del risultato delle votazioni sui singoli elaborati.

 

     5. Al termine della lettura di tutti gli elaborati e dell'attribuzione dei relativi punteggi, si procede all'apertura delle buste piccole contenenti le generalità dei candidati. Il numero segnato sulla busta piccola è riportato sul foglietto inserito nella stessa.

 

     6. Va annullata la prova dei concorrenti che non abbiano conservato l'incognito.

 

ART. 23 - PROVA PRATICA: MODALITA' DI SVOLGIMENTO

 

     1. La prova pratica consiste nella materiale esecuzione di un lavoro o di un'opera,  nella stesura di un progetto tecnico, nella realizzazione di un determinato lavoro con materiali, mezzi e dati forniti direttamente dalla commissione giudicatrice e nello svolgimento di determinate operazioni.

 

     2. Nei giorni fissati per la prova pratica, ed immediatamente prima del suo svolgimento, la commissione stabilisce le modalità ed i contenuti della prova, che deve essere la stessa per tutti i candidati.

    

     3. La commissione, anche per la prova pratica, ove possibile, propone un numero non inferiore a tre prove. Per quanto applicabili, si osservano le stesse modalità previste per la prova scritta.

 

     4. La commissione mette a disposizione dei concorrenti anche le attrezzature e gli altri materiali necessari per l'espletamento della prova. Può autorizzare i concorrenti a utilizzare totalmente o parzialmente materiale, strumenti o mezzi propri.

 

     5. Le prove pratiche si svolgono alla presenza dell'intera commissione, previa identificazione dei concorrenti.

 

ART. 24 - PROVA ORALE

 

1. L'ammissione alla prova orale è subordinata al conseguimento di una valutazione di idoneità alle prove precedenti. Sono ammessi alla prova orale i concorrenti che abbiano ottenuto nelle precedenti prove una votazione di almeno 21/30.

 

     2. Le prove orali si svolgono in un'aula aperta al pubblico onde garantire la massima partecipazione del medesimo il quale verrà allontanato allorché si ricada nella fase procedurale della valutazione della prova orale di ogni singolo candidato.

 

     3. Immediatamente prima dell'inizio della prova orale la commissione esaminatrice predetermina i quesiti da porre ai candidati per ciascuna delle materie d'esame. I quesiti vengono quindi rivolti ai candidati stessi secondo criteri predeterminati, che garantiscano l'imparzialità delle prove.

 

     4. La prova orale si intende superata per i candidati che ottengano la valutazione di almeno 21/30.

 

     5. La valutazione della prova orale viene effettuata non appena ciascun candidato ha sostenuto la prova medesima. Al termine di ogni seduta dedicata alla prova orale la commissione forma l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione dei voti da ciascuno riportati. Detto elenco viene affisso nella sede degli esami.

 

 

CAPO V - CONCLUSIONE DELLE PROCEDURE SELETTIVE

 

ART. 25 - FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA

 

1. Conclusi i lavori, la commissione procede alla formazione della graduatoria finale in ordine decrescente, indicando, accanto a ciascun candidato, i titoli di precedenza e preferenza che lo stesso ha documentato di possedere.

2. La graduatoria così predisposta, unitamente ai verbali, viene rimessa al Responsabile del Personale il quale provvederà alla sua approvazione e pubblicazione all'Albo Pretorio del Comune.

3. Nel caso di grave e documentato impedimento di uno dei commissari che non consenta a questi la firma dell'ultimo verbale, si procede ugualmente purché sia stata acquisita la firma di tutti gli altri componenti della commissione e del segretario. Il medesimo criterio viene adottato anche nel caso di impedimento del segretario.

 

ART. 26 - PREFERENZE E RISERVE

 

1. Sulla scorta dei verbali pervenuti dalla commissione, l'ufficio personale provvede ad attivare le preferenze o precedenze nella nomina avvalendosi dei titoli all'uopo presentati.

La preferenza opera soltanto in situazioni di parità di merito, nel senso che il soggetto che ne gode è preferito all'altro che abbia conseguito identico punteggio.

L'ordine di preferenza è il seguente:

-            insigniti di medaglia al valore militare;

-            mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;

-            mutilati ed invalidi per fatti di guerra;

-            mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;

-            orfani di guerra;

-            orfani dei caduti per fatto di guerra;

-            orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;

-            feriti in combattimento;

-            insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerosa;

-            figli di mutilati e di invalidi di guerra ex combattenti;

-            figli di mutilati ed invalidi per fatto di guerra;

-            figli di mutilati e di invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;

-            genitori vedovi non risposati, coniugi non risposati e sorelle e fratelli vedovi o non sposati dei caduti  in guerra;

-            genitori vedovi non risposati, coniugi non risposati e sorelle e fratelli vedovi o non sposati dei caduti  per fatto di guerra;

-            genitori vedovi non risposati, coniugi non risposati e sorelle e fratelli vedovi o non sposati dei caduti  per servizio nel settore pubblico o privato;

-            coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti;

-            coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo per non meno di un anno nell'amministrazione che ha indetto la selezione;

-            coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico;

-            invalidi e mutilati civili;

-            militari volontari delle forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.

4. A parità di merito e di titoli la preferenza è determinata:

-            dal numero dei figli a carico indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno;

-            dall'aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche;

-            dalla minore età.

5. La riserva opera in assoluto nel senso che il soggetto che ne gode ha diritto alla nomina qualora abbia conseguito l'idoneità indipendentemente dall'ordine ottenuto dalla graduatoria degli idonei.

6. Il criterio di precedenza da adottare in presenza di una graduatoria di candidati, ove sia stata prevista la riserva di posti è il seguente:

nomina dei candidati riservatari, secondo l'ordine della graduatoria ai posti riservati nella percentuale stabilita dal bando;

nomina dei candidati ordinari secondo l'ordine della graduatoria residuale per i posti restanti.

 

ART. 27 - RISCONTRO DELLE OPERAZIONI DELLA SELEZIONE

 

1. Il Responsabile del Personale, esaminati i verbali rimessi dal presidente della commissione, istruisce l'atto di approvazione della graduatoria finale evidenziando eventuali vizi di legittimità od irregolarità negli atti della commissione.

2. Qualora non venga riscontrato nessun vizio o irregolarità approva con atto formale la graduatoria.

3. In caso contrario con proprio atto rinvia i verbali al presidente con invito di riconvocare la commissione affinché, sulla base delle indicazioni date, provveda ad un riesame adottando i provvedimenti del caso.

 

ART. 28 - EFFICACIA DELLA GRADUATORIA

 

Le graduatorie delle selezioni hanno efficacia per tre anni dalla data di approvazione e possono essere utilizzate per la copertura dei posti di pari categoria e profilo che si dovessero rendere disponibili o vacanti successivamente all'indizione della selezione stessa.

 

Le graduatorie possono essere utilizzate anche per assunzioni di personale a part-time e/o a tempo determinato. Il candidato che non si rende disponibile all'assunzione a part-time e/o a tempo determinato, conserva la posizione in graduatoria per eventuali ulteriori assunzioni a tempo indeterminato.