Oggetto: Regolamento sull'ordinamento generale degli
uffici e dei servizi - disciplina dei concorsi/selezioni e delle progressioni
verticali - modifiche
LA GIUNTA COMUNALE
Richiamata la deliberazione della
Giunta Comunale n° 38 del 31/03/2005 con la quale veniva approvato il
Regolamento sull'ordinamento generale degli uffici e dei servizi del Comune di
Ormelle;
Visto che si rende necessario
apportare alcune modifiche a tale strumento per adeguarlo alla normativa vigente e per migliorarne
l'efficacia:
Ritenuto opportuno approvare il
Regolamento in parola così come da testo allegato;
Dato atto che la presente
deliberazione è oggetto di informazione sindacale;
Visto l'art. 48 del D.Lgs. 267/2000;
Visto il parere tecnico favorevole
espresso sulla proposta di deliberazione dal Responsabile del Servizio
interessato;
Con voti
unanimi favorevoli resi nelle forme di legge,
D
E L I B E R A
1) di
approvare il Regolamento sull'ordinamento generale degli Uffici e dei Servizi -
disciplina dei concorsi/selezioni e delle progressioni verticali - modifiche,
con le modifiche apportate, come da testo allegato;
2) di
trasmettere la presente delibera alle Organizzazioni Sindacali e alle R.S.U.;
Comune di Ormelle
REGOLAMENTO SULL'ORDINAMENTO GENERALE DEGLI
UFFICI E DEI SERVIZI
(aggiornato
con le modifiche apportate con deliberazione della Giunta Comunale n° 87 del 16/11/2009)
- SEZIONE I -
L'ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI
CAPO PRIMO -
PREMESSA
ART. 1 -
OGGETTO
Il presente
regolamento, articolato in tre distinte sezioni, disciplina:
i servizi e gli
uffici del Comune, al fine di accrescerne l'efficienza ed assicurare l'efficace
soddisfacimento delle
esigenze dei cittadini, secondo criteri di trasparenza, economicità,
flessibilità e
responsabilità
(Sezione 1);
l'istituto delle
Progressioni Verticali concretantesi, in una valorizzazione e in una
ottimizzazione delle
risorse umane
esistenti presso l'Ente (Sezione 2).
le modalità di
reclutamento di personale a tempo determinato e indeterminato ed individua gli
elementi di
riferimento per la determinazione del programma e delle prove d'esame delle
procedure
selettive (Sezione 3);
Il presente
Regolamento comporta l'abrogazione di tutte le norme inferiori e di pari grado
previgenti.
CAPO SECONDO
- LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
ART. 2 -
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La struttura è
articolata in tre Posizioni Organizzative suddivise in aree. Detta
articolazione non costituisce fonte di rigidità organizzativa, ma razionale ed
efficace strumento di gestione. Deve, pertanto essere assicurata la massima
collaborazione e il continuo interscambio di informazioni ed esperienze tra le
varie aree dell'Ente.
Per ogni Posizione
Organizzativa è nominato, con decreto del
Sindaco, un Responsabile.
L'ufficio costituisce
una entità operativa interna alla Posizione organizzativa che gestisce interventi
in
ambiti specifici del
settore di competenza.
ART. 3 -
DOTAZIONE ORGANICA
La dotazione organica
del comune individua il numero complessivo dei posti previsti, articolati per
categorie e profili professionali.
La dotazione organica
è deliberata dalla Giunta Comunale, sentito il Segretario Comunale o, se
nominato, il Segretario-direttore generale.
ART. 4 -
INQUADRAMENTO
1.
I dipendenti sono inquadrati nel
rispetto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
2.
L'inquadramento, pur riconoscendo
uno specifico livello di professionalità e la titolarità del rapporto di
lavoro, non conferisce una determinata posizione nell'organizzazione del
Comune, né tantomeno l'automatica nomina di responsabile di Posizione
Organizzativa ovvero una posizione gerarchicamente sovraordinata rispetto agli
altri dipendenti di categoria inferiore.
ART. 5 -
MANSIONI
Il dipendente
esercita le mansioni proprie della categoria di inquadramento, come definite
dal contratto collettivo di lavoro, dalla nuova definizione dei profili
adottata dall'Amministrazione Comunale, dal contratto individuale, da eventuali
ordini di servizio o da disposizioni interne. L'esercizio di fatto di mansioni
non corrispondenti alla categoria di
appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione
di incarichi di responsabilità.
Per obiettive
esigenze di servizio, il dipendente può essere temporaneamente adibito a svolgere
mansioni superiori secondo le previsioni di legge.
L'affidamento di
mansioni superiori è disposto con
decreto del Segretario Comunale o Segretario - direttore se nominato.
ART. 6 -
NOMINA, CONFERMA, REVOCA
1.
La nomina, la
conferma e la revoca del segretario comunale sono disciplinate dalla legge.
2.
Il segretario comunale dipende
funzionalmente dall'Ente.
ART. 7 -
COMPETENZE DEL SEGRETARIO COMUNALE
Il segretario
comunale svolge le funzioni e i compiti attribuitigli dalla Legge, dallo
Statuto dai Regolamenti comunali e dal Sindaco.
Nel caso in cui non
sia stato nominato direttore generale,
spetta comunque al segretario comunale la gestione del personale limitatamente
ai responsabili delle posizioni Organizzative.
Spetta al segretario
o segretari direttore, se nominato, la stipulazione dei contratti individuali
di lavoro dei dipendenti e l'adozione dei provvedimenti di gestione dei
rapporti di lavoro, nel rispetto della normativa e del contratto di lavoro.
ART. 8 -
CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI SEGRETERIA
L'ente può stipulare
una convenzione con uno o più comuni per la gestione del servizio di segreteria
comunale.
La convenzione è
deliberata dal consiglio comunale.
CAPO QUARTO
- IL DIRETTORE GENERALE
ART. 9 - NOMINA
E REVOCA
1.
Il Segretario Comunale può essere
nominato Direttore generale. La nomina e la revoca
del Direttore generale avviene con le modalità previste dalla legge.
2.
Al segretario comunale nominato
direttore generale compete una retribuzione aggiuntiva nella misura fissata fra
le parti.
ART. 10 - COMPETENZE DEL SEGRETARIO-DIRETTORE
Compete al
Segretario-direttore:
attuare gli indirizzi
e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le
direttive
impartite dal sindaco;
sovrintendere in
generale alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficienza e
di
efficacia;
predisporre, di
concerto con i Responsabili delle Posizioni Organizzative, il piano esecutivo
di gestione
(PEG) o il piano
delle risorse e degli obiettivi (PRO) da sottoporre all'approvazione della
Giunta;
sovrintendere allo
svolgimento delle funzioni dei responsabili delle Posizioni Organizzative,
nonché al
coordinamento della
loro attività;
definire i criteri
per l'organizzazione degli uffici;
svolgere ogni altra
competenza attribuita dal presente regolamento;
adottare gli atti di
competenza dei Responsabili inadempienti, previa diffida agli stessi e
conferimento
dell'incarico al
Segretario - direttore da parte del Sindaco.
adottare gli atti di
competenza dei Responsabili in caso di
assenza o impedimento temporaneo degli
stessi.
2
A tali fini, al
Segretario-direttore rispondono, nell'esercizio
delle funzioni loro assegnate, i Responsabili delle posizioni organizzative.
3
Al Segretario-direttore può,
altresì, essere assegnata la gestione di uno o più servizi nel rispetto del
Testo Unico sull'Ordinamento dei Comuni.
CAPO QUINTO - I
RESPONSABILI DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
ART. 11 - GLI INCARICATI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA -
RESPONSABILI DEI SERVIZI.
1.
I Responsabili delle posizioni
organizzative sono i soggetti preposti alla direzione dei servizi e quindi
possono anche essere definiti Responsabili dei servizi.
2.
I Responsabili dei servizi
assicurano con autonomia operativa, negli ambiti di propria competenza, l'ottimale
gestione delle risorse loro assegnate per l'attuazione degli obiettivi e dei
programmi definiti dagli organi di governo; rispondono altresì della validità
delle prestazioni e del raggiungimento degli obiettivi programmati. Compete
al Segretario Comunale o
Segretario-direttore emanare direttive ai Responsabili dei servizi per la
verifica e il controllo sugli atti aventi rilevanza esterna ed a rilevante
contenuto di discrezionalità.
3.
Spettano ai responsabili, secondo
le modalità stabilite dal presente regolamento, tutti i compiti di attuazione
degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo dagli organi
di governo, ed in particolare:
a. la
presidenza delle commissioni di gara.
b. la responsabilità delle procedure d'appalto e
di concorso mentre spetta al Segretario o Segretario- direttore la presidenza
delle commissioni giudicatrici per i concorsi se espletati all'interno
dell'Ente, e alla Giunta Comunale l'adozione dell'atto di assunzione;
c. la
stipulazione dei contratti;
d. gli
atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa;
e. gli
atti di amministrazione e gestione del personale assegnato;
f.
i provvedimenti di
autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga
accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto dei
criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di
indirizzo, ivi compresi i permessi a costruire;
g. tutti
i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino
di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione
delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e
regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e
paesaggistico-ambientale;
h. l'emissione
delle ordinanze cosiddette ordinarie, nel rispetto delle attribuzioni degli
organi sovraordinati;
i.
le attestazioni, certificazioni,
comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro
atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza;
j.
l'espressione dei pareri di
regolarità tecnica e contabile sulle proposte di deliberazione;
k. l'attività
propositiva, di collaborazione e di supporto agli organi dell'Ente, in
particolare per quanto concerne la predisposizione degli atti di natura
programmatoria;
l.
la responsabilità dell'istruttoria
e di ogni altro adempimento procedimentale per l'emanazione del provvedimento
amministrativo, ivi compresi i procedimenti per l'accesso; nel caso in cui
venga esercitata la facoltà di assegnare tale responsabilità ad altro
dipendente resta comunque in capo al Responsabile della posizione organizzativa
la competenza all'emanazione del provvedimento finale;
m. la
responsabilità del trattamento dei dati personali;
n. la
predisposizione delle proposte
deliberative;
o. l'esecuzione
delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta;
p. la
designazione dei responsabili dei
procedimenti;
q. l'emanazione
di direttive, ordini di servizio, circolari.
r.
gli altri atti a loro attribuiti
dallo statuto e dai regolamenti.
Nell'esercizio delle
loro attribuzioni, i Responsabili hanno il dovere di conformarsi ai criteri
predeterminati dalla legge, oltreché agli atti di indirizzo emanati dagli
organi di governo.
ART.
12 - MODALITA' E CRITERI PER
IL CONFERIMENTO DELL'INCARICO DI
RESPONSABILE DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA.
I Responsabili delle
Posizioni Organizzative sono nominati dal Sindaco con provvedimento motivato,
secondo criteri di professionalità in relazione agli obiettivi definiti dai
programmi dell'Amministrazione.
L'affidamento dell'incarico
tiene conto, rispetto alle funzioni ed attività da svolgere, della natura e
delle caratteristiche dei programmi da realizzare, dei requisiti culturali
posseduti, delle attitudini e della capacità professionale ed esperienza
acquisiti dal personale della categoria D e può prescindere da precedenti
analoghi incarichi.
Se il posto apicale è
vacante, la responsabilità di area può essere affidata a dipendente esterno
oppure al Segretario Comunale o al Segretario-direttore.
Nel rispetto del
contratto di lavoro, ai responsabili, oltre al proprio trattamento economico di
base, verrà attribuita una retribuzione di posizione commisurata al livello di
responsabilità e complessità gestionale, nonché una retribuzione di risultato nei
limiti stabiliti dalla legge e dal contratto, legato al conseguimento dei
risultati concordati con l'Amministrazione.
In caso di assenza o
impedimento di un responsabile, le relative funzioni sono espletate dal
Segretario comunale o Segretario-direttore.
ART. 13 -
RESPONSABILITA'
Il Responsabile risponde nei confronti degli organi di
governo e del Segretario Comunale o Segretario-direttore generale, dell'attività
svolta ed in particolare:
a) del
perseguimento degli obiettivi assegnati nel rispetto dei programmi e degli
indirizzi fissati dalla Giunta;
b) della
validità e correttezza tecnico-amministrativa degli atti, dei provvedimenti e
dei pareri proposti, adottati e resi;
c) della
funzionalità delle posizioni organizzative cui sono preposti e del corretto impiego
delle risorse finanziarie, umane e strumentali assegnate;
d) del
buon andamento e della economicità della gestione.
a) la
verifica dell'organizzazione del lavoro e l'introduzione di miglioramenti
organizzativi;
b) l'assegnazione
del personale alle diverse funzioni ed attività nell'ambito del servizio di
competenza, nel rispetto del D.Lgs. n. 165/2001;
c) l'esercizio
delle funzioni disciplinari nei
confronti del personale del proprio servizio, nel rispetto delle norme
contrattuali e regolamentari in materia nonché del presente regolamento.
ART. 15 -
DURATA E REVOCA DELL'INCARICO DI RESPONSABILE
L'incarico di
Responsabile è conferito a tempo determinato, per un periodo massimo
coincidente con il mandato del Sindaco.
L'incarico è
prorogato di diritto, all'atto della naturale scadenza, fino a quando non
intervenga la nuova nomina e comunque non oltre due mesi dalla scadenza. La
mancata conferma, dopo la naturale scadenza del termine previamente stabilito,
non richiede alcun formale e motivato provvedimento.
L'incarico può essere
revocato con provvedimento motivato del Sindaco:
in caso di mancato
raggiungimento degli obiettivi assegnati nel piano delle risorse e degli
obiettivi;
per inosservanza
delle direttive scritte del Sindaco relative ad obiettivi prefissati dall'Ente;
per inosservanza delle
disposizioni scritte del segretario comunale o del segretario - direttore
relative ad obiettivi prefissati dall'Ente;
per responsabilità
grave o reiterata;
per intervenuti
mutamenti organizzativi dell'ente.
Al fine di operare un
contenimento della spesa è possibile attribuire la responsabilità degli uffici
e dei servizi ed il potere di adottare atti anche di natura tecnica gestionale
ai componenti dell'organo esecutivo.
Il contenimento della spesa deve essere
documentato ogni anno, con apposita deliberazione, in sede di approvazione del
bilancio.
L'Amministrazione
comunale può ricoprire con personale esterno gli incarichi di responsabile dei
servizi, in caso di vacanza degli stessi, mediante contratto a tempo
determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente, e con motivata
deliberazione di Giunta, di diritto privato.
Il contratto
determina la durata dell'incarico che comunque non può superare la durata del
mandato del Sindaco. Il trattamento economico da corrispondere, equivalente a
quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro di
comparto, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta su
proposta del Sindaco e sentito, ove nominato, il direttore generale, da una
indennità ad personam. Questa è commisurata alla specifica qualificazione
professionale e culturale, anche in considerazione della temporaneità del
rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze
professionali.
Il contratto è
risolto di diritto nei casi previsti dalla legge. Può essere revocato, con
provvedimento del Sindaco in caso di inosservanza delle direttive del Sindaco
stesso, della Giunta o dell'Assessore di riferimento o in caso di mancato
raggiungimento degli obiettivi prefissati o per responsabilità particolarmente
grave e reiterata e negli altri casi disciplinati dai contratti collettivi di
lavoro. La revoca è preceduta da motivate contestazioni. E' comunque fatta
salva l'azione di risarcimento dei danni eventualmente subiti dall'ente.
Gli incarichi sono
conferiti con provvedimento del Sindaco a persone dotate di adeguata
professionalità, documentata da apposito curriculum ed in possesso di idonei
requisiti relativi al titolo di studio ed eventuale abilitazione previsti per
la qualifica da ricoprire.
Il contratto deve in
particolare disciplinare:
-
l'oggetto dell'incarico;
-
il contenuto delle
prestazioni e le modalità di svolgimento delle stesse;
-
gli obiettivi da
perseguire;
-
il trattamento
economico;
-
l'inizio e la durata
dell'incarico;
-
i casi di risoluzione
del contratto e le modalità di determinazione dell'eventuale risarcimento all'ente;
-
la responsabilità
civile e contabile;
-
l'obbligo del segreto
professionale;
-
le eventuali
incompatibilità con l'incarico
ricoperto;.
-
i rapporti con gli
organi di governo e gestionali.
1.
Per il conseguimento
di obiettivi specifici e predeterminati, previsti nei programmi amministrativi,
ove non siano presenti all'interno dell'ente figure dotate di particolari ed
elevate competenze tecnico-professionali è possibile il ricorso a
collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità stipulando apposite
convenzioni.
2. A
dette convenzioni si applicano i criteri e le procedure previste nei precedenti
articoli. La durata non potrà comunque superare il raggiungimento dell'obiettivo.
3. L'Amministrazione può altresì, stipulare al
di fuori della dotazione organica, per
esigenze gestionali,
contratti a tempo determinato per alte
specializzazioni e funzionari dell'area direttiva, purché in
assenza di analoga professionalità
interna e nel limite massimo del cinque per cento della dotazione
organica e dell'area
direttiva complessiva dell'ente, con
arrotondamento del prodotto all'unità superiore e comunque con il
minimo di una unità.
L'Amministrazione può
conferire, per esigenze cui non può fare fronte con il personale in servizio,
incarichi per collaborazioni coordinate e continuative, ai sensi di quanto
previsto dal D.Lgs. 165/2001.
ART. 21 -
CONFERIMENTO DI INCARICHI A DIPENDENTI DI AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
Nel caso di incarichi
di collaborazione affidati a dipendenti di amministrazioni pubbliche è
necessario, oltre alle condizioni indicate dai precedenti articoli, acquisire
preventiva autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza così come
previsto dal D.Lgs. 165/2001.
Responsabile del
procedimento è il Responsabile della posizione organizzativa. Il Responsabile
della posizione organizzativa, tuttavia, può nominare, con apposito atto, uno o
più responsabili del procedimento all'interno
della posizione organizzativa.
Il responsabile del
procedimento, se nominato, adotta tutte le misure, anche organizzative idonee
ad assicurare la correttezza amministrativa e l'imparzialità della gestione,
nonché necessarie a favorire il completamento dell'istruttoria e il rispetto
dei tempi prescritti per l'adozione del provvedimento finale, avendo cura di
segnalare al competente organo del Comune gli eventuali impedimenti che siano
di ostacolo alla conclusione del procedimento nei termini previsti.
Il responsabile del
procedimento, svolge le funzioni indicate nell'art. 6 della legge 241/90 e
ss.mm. e i compiti indicati nelle disposizioni organizzative e di servizio, ivi
compresi quelli attinenti all'applicazione del D.P.R. 445/2000.
L'ufficio competente
e il nominativo del responsabile del procedimento sono comunicati ai soggetti
nei confronti dei quali il provvedimento sia destinato a produrre effetti
diretti, a quelli che per legge debbono intervenirvi e, su richiesta a
qualunque soggetto portatore di interessi pubblici e privati, nonché i
portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa
derivare pregiudizio dal provvedimento.
La determinazione del
termine entro il quale devono concludersi i procedimenti se non stabilito dalla
legge o dai regolamenti, è quella fissata in 30 giorni.
ART. 23 - RESPONSABILE
UNICO DEL PROCEDIMENTO
Per ogni singolo
intervento previsto dal programma triennale dei lavori pubblici, la Giunta
Comunale nomina un responsabile del procedimento ai sensi dell'art. 7 della
legge n. 109/94 e ss.mm. ed ii.
Il responsabile del
procedimento si identifica con il responsabile dell'area tecnica o con altro
dipendente tecnico avente i requisiti di legge.
Nell'ipotesi di
intervento rientrante nell'ambito di un accordo di programma o convenzione
nella cui realizzazione siano coinvolte una pluralità di amministrazioni
pubbliche, la convenzione stabilisce l'ente cui spetta l'individuazione del
responsabile unico del procedimento.
ART.
24 - RESPONSABILE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI
Le competenze di cui
al decreto legislativo n. 106/09, che integra e modifica la precedente
normativa in materia di tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori,
sono attribuite con provvedimento del Sindaco. Può essere nominato il responsabile dell'area tecnica o un professionista
esterno.
I Responsabili adottano atti di gestione che assumono la
denominazione di determinazioni.
La determinazione
deve contenere tutti gli elementi formali e sostanziali che caratterizzano il
provvedimento amministrativo, con particolare riguardo alla motivazione e al
dispositivo.
Le determinazioni
comportanti impegni di spesa o diminuzioni di entrata, sono esecutive con l'apposizione
del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria, mentre
le altre determinazioni sono esecutive fin dal momento della loro
sottoscrizione.
Tutte le
determinazioni sono registrate su un unico registro generale la cui gestione è
affidata all'ufficio segreteria.
Per la visione e il
rilascio di copie delle determinazioni si applicano le norme vigenti per l'accesso
alla documentazione amministrativa previste dall'apposito regolamento.
1.
Le proposte di
deliberazione sono predisposte dal Responsabile della posizione organizzativa,
tenuto conto degli indirizzi e delle direttive del Sindaco e dell'Assessore di
riferimento e, previa acquisizione dei pareri di regolarità tecnica e
contabile, sono tempestivamente trasmesse al Segretario comunale.
2. I
pareri di competenza del revisore sulle proposte di variazione di bilancio
devono essere espressi entro il termine stabilito dal regolamento di
contabilità.
1. Il parere
di regolarità tecnica riguarda:
la correttezza e
completezza dell'istruttoria,
l'idoneità dell'atto
a perseguire gli obiettivi generali dell'azione amministrativa dell'ente,
nonché gli obiettivi specifici indicati
dagli organi di governo.
2. Il parere
di regolarità contabile riguarda:
a) la
regolarità della proposta sotto ogni aspetto disciplinato da norme contabili e
fiscali;
b) l'imputazione
ad idoneo intervento di bilancio ed eventualmente anche al capitolo;
c) la
capienza dell'intervento di bilancio ed eventualmente del capitolo;
d) la
prospettazione delle eventuali spese di gestione derivanti da un investimento;
e) l'eventuale
possibilità od obbligatorietà del recupero almeno parziale dei costi dall'utenza.
CAPO DECIMO -
COMPETENZE E UFFICI PARTICOLARI
ART. 28 - VALUTAZIONE
1.
La valutazione del personale
dipendente è effettuata dai Responsabili delle posizioni organizzative.
2.
La valutazione dai Responsabili
delle posizioni organizzative è effettuata dal Nucleo di valutazione.
3.
Il nucleo di valutazione è
nominato con atto della Giunta Comunale, oppure può essere convenzionato con
altri Enti, ed è presieduto dal
Segretario Comunale o Segretario - Direttore generale.
4.
La valutazione ha per oggetto
l'attività svolta nell'anno di
riferimento in correlazione ai risultati conseguiti rispetto agli obiettivi
assegnati e alle risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente
disponibili.
5.
L'esito della valutazione è
comunicato agli interessati, i quali
possono presentare le proprie
osservazioni.
6.
Il risultato negativo della valutazione può determinare, per i
Responsabili, la revoca della funzione di responsabilità, e comporta, per i
Responsabili la mancata liquidazione dell'indennità di risultato e per gli
altri dipendenti la mancata liquidazione del premio di produttività.
ART. 29 -
DELEGAZIONE DI PARTE PUBBLICA
1.
La delegazione di parte pubblica
di cui al contratto collettivo nazionale di comparto è formata dal presidente
in persona del Segretario - direttore generale e dal Responsabile dell'Area
finanziaria;
2.
La
Giunta Comunale fissa le norme di indirizzo alle quali dovrà conformarsi la
delegazione trattante di parte pubblica ed individua gli obiettivi da
perseguire con la contrattazione decentrata..
ART. 30 -
UFFICIO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI
1.
All'ufficio personale competono
le funzioni concernenti i procedimenti disciplinari di cui al contratto
collettivo nazionale di lavoro.
2.
La responsabilità dei
procedimenti disciplinari è affidata al segretario comunale. Allo stesso
pertanto compete di contestare l'addebito, d'ufficio o su segnalazione del
responsabile del servizio, di istruire il procedimento e di applicare la
relativa sanzione.
3.
Quando la sanzione da applicare è
il rimprovero verbale o la censura, il responsabile del servizio provvede
direttamente.
CAPO UNDICESIMO -
DISPOSIZIONI VARIE
1.
Le notificazioni e le
pubblicazioni di atti, anche di altre pubbliche amministrazioni, sono eseguite
e certificate dal personale che, per categoria e profilo professionale,
esercita tali mansioni.
2.
In caso di assenza o
impedimento del suddetto personale, o in ogni caso di necessità contingente, il
responsabile del servizio, con provvedimento motivato, conferisce la mansione
ad altro dipendente.
3.
Ai fini della
semplificazione delle procedure e nell'ottica di facilitare i rapporti tra amministrazione
e cittadini utenti, le notificazioni degli atti comunali, escluse quelle da
effettuarsi a mezzo del servizio postale, possono essere eseguite, presso la
sede municipale, dal servizio competente all'adozione degli atti medesimi.
4.
Le notificazioni e le
pubblicazioni sono registrate nel rispettivo registro, tenuto in un unico
esemplare.
ART. 32 - FORMAZIONE
DEL PERSONALE
1. La formazione, l'aggiornamento e il perfezionamento
professionale del personale sono assicurati garantendo uno stanziamento nel
bilancio di previsione annuale di un importo non inferiore all'1% della spesa
complessiva prevista per il personale.
2. Al fine di garantire un idoneo e permanente percorso
formativo l'ente promuove, eventualmente anche attraverso l'attivazione di
forme associative o di convenzionamento con altri enti locali e soggetti
privati, la costituzione di un centro studi e formazione del personale.
ART. 33 - MOBILITA'
INTERNA
1.
La mobiltà interna si
attua mediante la pubblicazione all'albo pretorio, nella
bacheca dei dipendenti e nelle altre forme di trasparenza amministrativa
compresa l'informazione alla Rappresentanza Sindacale Unitaria di un avviso
diretto al personale dipendente.
2.
Nell'avviso pubblico
saranno predeterminati criteri e modalità di attuazione della mobilità in
conformità dei principi di trasparenza e imparzialità, privilegiando la
professionalità dei dipendenti.
3.
Il direttore
generale, ovvero il responsabile del
personale ove il direttore non sia stato nominato, adotta tutti gli atti
relativi.
ART. 34 - MOBILITA'
ESTERNA
1.
La mobilità esterna
si attua mediante la pubblicazione, secondo le modalità del concorso pubblico,
di un avviso pubblico.
2.
Il direttore
generale, ovvero il responsabile del personale ove il direttore non sia stato
nominato, adotta tutti gli atti relativi.
Comune
di Ormelle
SEZIONE II -
LA DISCIPLINA DELLE PROGRESSIONI VERTICALI
ART. 1 - OGGETTO
1. La presente Sezione disciplina, nell'ambito
della dotazione organica dell'Ente e dell'Ordinamento degli Uffici e dei
Servizi, i requisiti di accesso che consentono al personale interno, la
copertura di posti di categoria superiore anche se, eventualmente, sprovvisto dei titoli di studio
ordinariamente previsti per l'accesso dall'esterno, se non abilitanti.
2. Le progressioni verticali sono inserite nel
programma triennale approvato dalla Giunta Comunale.
ART.
2 - REQUISITI SOGGETTIVI
Per l'ammissione alla
procedura selettiva sono richiesti i requisiti soggettivi del titolo di studio
e dell'anzianità come di seguito specificatamente indicati.
Accesso alla
categoria B:
Periodo di
anzianità: incardinamento nella categoria “A” e periodo di anzianità in tale
categoria di almeno un anno.
Titolo di
studio: Diploma della scuola secondaria di primo grado.
Accesso alla
categoria C:
Periodo di
anzianità: incardinamento nella categoria “B” e periodo di anzianità in tale
categoria di un numero di anni correlato alla
posizione giuridica acquisita determinato come segue:
B1 ý = 3 anni di anzianità
B2
B3 ý = 2 anni di
anzianità
B4
B5
B6
Titolo di
studio: Diploma di scuola superiore di secondo grado.
Accesso alla
categoria D1:
Periodo di
anzianità: incardinamento nella categoria “C” e periodo di anzianità in tale
categoria di almeno 2 anni.
Titolo di
studio: laurea.
Accesso alla
posizione infracategoriale D3:
Periodo di
anzianità: incardinamento nella categoria “D1” e periodo di anzianità in tale
categoria di un numero di anni correlato alla
posizione giuridica acquisita determinato come segue:
D1 ý = 3 anni di
anzianità
D2
D3
Titolo di
studio: laurea.
Alle procedure selettive possono accedere anche i dipendenti
in possesso del titolo di studio immediatamente inferiore a quello richiesto e
con almeno cinque anni di servizio in profili professionali di accesso, cioè in
grado per la loro natura e per le mansioni da svolgere, di fornire la
professionalità necessaria a ricoprire il posto messo a concorso.
ART. 3 - PROVE
D'ESAME
Per quanto
riguarda le progressioni verticali, nel bando sono stabilite il numero ed il
tipo di prove, scelte dalla commissione giudicatrice ed i programmi in
relazione ai contenuti professionali dei posti da ricoprire, in base a quanto
stabilito alla Sezione III.
ART. 4 - PUBBLICITA' DEL BANDO E
PROCEDURA DI AMMISSIONE.
1. Il bando della selezione per la
progressione verticale deve essere pubblicato all'albo pretorio e all'albo dei
dipendenti fino alla scadenza del termine per la presentazione delle domande.
Le domande devono essere presentate
entro il termine perentorio di dieci giorni dalla suddetta pubblicazione,
tramite raccomandata AR o consegna a mano all'ufficio protocollo del Comune.
2. La verifica del possesso dei
requisiti per l'ammissione alla selezione, nonché l'eventuale esclusione del
candidato dalla stessa, è effettuata dal Responsabile dell'ufficio personale.
ART. 5 - COMMISSIONE ESAMINATRICE E
VALUTAZIONE
1. La commissione esaminatrice per l'espletamento delle
selezioni è composta dal Segretario o Segretario-Direttore Generale e da due esperti esterni scelti
tra funzionari di grado pari o superiore al posto da ricoprire nominati dal
Responsabile del servizio personale.
Assiste
la commissione un segretario nominato contestualmente alla commissione stessa.
2. La commissione costituita per le procedure selettive
dispone unicamente di complessivi 30 punti.
Risulta
idoneo il candidato che abbia totalizzato almeno 21/30.
Comune
di Ormelle
LA DISCIPLINA
DEI CONCORSI E DELLE SELEZIONI
1. La presente Sezione disciplina le modalità di
reclutamento di personale a tempo determinato e indeterminato tramite procedure
selettive ed individua i criteri di valutazione delle prove per l'accertamento
delle capacità e dei requisiti attitudinali finalizzati alla selezione ed
acquisizione delle risorse umane.
2. Lo svolgimento delle procedure concorsuali può
essere affidato anche ad Enti esterni.
1. L'acquisizione
delle risorse umane avviene:
-
mediante procedure selettive
volte all'accertamento della professionalità e delle attitudini personali;
-
mediante avviamento degli
iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le
categorie e i profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola
dell'obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche
professionalità e le eventuali deroghe connesse al servizio da espletare;
-
mediante selezione per l'assunzione
a tempo determinato per esigenze temporanee o per particolari eventi;
-
mediante il ricorso a forme
contrattuali flessibili del personale quali il contratto di formazione lavoro e
la fornitura di lavoro temporaneo interinale e di lavoro accessorio;
-
mediante l'eventuale utilizzo
delle professionalità esistenti all'interno dell'ente attraverso procedure
selettive interne;
-
mediante mobilità esterna da
altre amministrazioni pubbliche nel rispetto dei requisiti soggettivi previsti
per gli accessi dall'esterno.
2. L'ente ha, altresì, facoltà di procedere ad assunzioni
attingendo i nominativi da graduatorie concorsuali di pari categorie e/o
profili professionali, approvate da altri enti del medesimo comparto, purché
provveda ad acquisire, prima dell'avvio della procedura concorsuale, il
consenso dell'ente le cui graduatorie si intendano utilizzare.
1.
Possono accedere agli impieghi nel Comune i soggetti in possesso dei seguenti
requisiti:
-
cittadinanza italiana, salve le
equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno degli Stati
membri dell'Unione Europea;
-
idoneità fisica al posto da
ricoprire. Il Comune ha la facoltà di sottoporre a visita medica i vincitori
della selezione per l'accertamento di tale requisito presso una struttura
sanitaria di fiducia indicata dall'Amministrazione. La non idoneità comporterà
l'esclusione dalla graduatoria;
-
età non inferiore ai 18 anni e
non superiore ai 65 anni fatte salve le deroghe che saranno previste dal bando.
2.
Non possono accedere all'impiego:
-
coloro che sono esclusi dall'elettorato
politico attivo;
-
coloro che sono stati destituiti
dall'impiego presso una pubblica amministrazione.
3.
Nei bandi di selezione sono prescritti gli ulteriori requisiti richiesti. Tali
requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito
nel bando per la presentazione della domanda di ammissione.
1. Il bando di selezione, approvato con provvedimento del
Responsabile del Servizio Personale sulla base della programmazione del
fabbisogno di risorse umane stabilita dalla Giunta Comunale, deve contenere le
seguenti indicazioni:
-
il termine ultimo per la
presentazione della domanda di ammissione;
-
le modalità di presentazione
della domanda;
-
l'indicazione del profilo
professionale per il cui accesso è indetta la prova, con la categoria di
appartenenza nonché il numero dei posti da ricoprire;
-
tutte le indicazioni utili per
sostenere le prove di selezione attitudinale adottate dall'Ente;
-
il programma delle prove e dei
colloqui con l'indicazione, per ciascuno di essi, del carattere degli
stessi e della natura delle cognizioni
necessarie, descritte in modo da consentire una individuazione delle materie,
specializzazione o competenze richieste. Il bando di selezione potrà prevedere
prove per l'accertamento della conoscenza dell'uso delle apparecchiature e
delle applicazioni informatiche più diffuse e di almeno una lingua straniera;
-
le modalità per la determinazione del diario e delle
sedi delle prove;
-
la votazione richiesta per l'ammissione
alle prove orali;
-
i requisiti soggettivi generali e
particolari richiesti per la partecipazione, con esplicito riferimento all'esatta
specificazione dei titoli di studio - compresi anche quelli da considerarsi
assorbenti - e/o delle abilitazioni
professionali richieste per la copertura del posto da ricoprire e alla
individuazione dei titoli di studio di fatto assorbenti quelli direttamente
richiesti;
-
il numero dei posti da ricoprire
e il numero dei posti riservati a particolari categorie di cittadini e al
personale in servizio presso l'ente, in base alle diverse disposizioni
normative;
-
gli eventuali titoli o condizioni
che danno luogo a precedenze o preferenze a parità di punteggio e i termini e
le modalità per la loro presentazione;
-
l'indicazione della menzione
nella domanda delle eventuali condanne penali riportate e degli eventuali
procedimenti penali in corso: tale dichiarazione è comunque da rendere nell'assenza
assoluta di condanne e procedimenti penali in corso anche nel caso che sia
stato concesso il beneficio della non menzione della pena;
-
le garanzie per le pari
opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro;
-
l'ammontare della tassa di
ammissione nel limite massimo previsto dalla legge e il modo di versamento
della medesima;
-
il trattamento economico lordo
annuo iniziale;
-
i documenti che i candidati
dovranno produrre per l'assunzione;
-
la richiesta che il candidato,
nella presentazione della domanda, dia l'autorizzazione all'utilizzo, ai soli
fini della selezione, dei dati personali;
2.
I bandi di selezione possono stabilire che le prove scritte consistano in una
serie, anche mista, di quesiti a risposta aperta, sintetica, da risolvere in un
tempo determinato ovvero in prove pratiche attitudinali tendenti ad accertare
la capacità e la professionalità dei candidati con riferimento alle attività
che saranno chiamati a svolgere.
3.
Al bando di selezione viene allegato uno schema di domanda che riporti tutte le
indicazioni che i candidati sono tenuti a fornire.
1.
Il bando di selezione viene affisso all'albo pretorio fino alla scadenza del
termine per la presentazione delle domande.
2.
L'ufficio del Personale disporrà tempestivamente che il bando venga inviato ai
Comuni della Provincia di Treviso per la pubblicazione ai rispettivi Albi
Pretori.
1. Il Responsabile del Servizio Personale può rettificare o
modificare il bando o prorogare o riaprire i termini della selezione per motivi
di pubblico interesse. Il provvedimento di proroga o di riapertura dei termini
deve essere reso pubblico con le stesse modalità previste per il bando. In tali
ipotesi restano valide le domande già presentate a meno che le rettifiche o le
modifiche apportate non richiedano integrazioni o riproposizioni delle istanze
stesse.
In presenza di
particolari e motivate esigenze di pubblico interesse o di vizi di legittimità,
il Responsabile del Servizio Personale può revocare o annullare il bando di
selezione.
Dell'avvenuta revoca o annullamento si
deve dare comunicazione a ciascun concorrente, con contestuale restituzione
della tassa di ammissione versata.
1.
Le domande di ammissione vanno redatte in carta semplice e devono essere
indirizzate al Comune-Ufficio del Personale e presentate direttamente
all'ufficio protocollo del Comune, ovvero inoltrate a mezzo di raccomandata con
avviso di ricevimento, entro il termine perentorio di giorni 30 dalla data di
pubblicazione del bando all'albo pretorio. Come termine di presentazione vale,
nel primo caso il timbro dell'ufficio protocollo, mentre nel secondo caso è
comprovato dal timbro a data dell'ufficio postale accettante.
2.
Nella domanda gli aspiranti devono dichiarare, sotto la loro personale
responsabilità:
a) il
concorso al quale intendono partecipare;
b) il cognome, nome, luogo e data
di nascita, nonché la residenza e l'eventuale recapito;
c) il comune dove sono iscritti
nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della
cancellazione dalle liste medesime;
d) le eventuali condanne penali
riportate e gli eventuali procedimenti penali in corso. In caso negativo dovrà
essere dichiarata l'inesistenza di condanne penali e/o di procedimenti penali;
e) il titolo di studio richiesto,
specificando in quale data e presso quale istituto è stato conseguito e la
valutazione riportata, nonché eventuali altri titoli di studio dei quali il
concorrente sia in possesso;
f) di non essere stati destituiti
o dichiarati decaduti dall'impiego presso Pubbliche Amministrazioni;
g) il possesso dei singoli
requisiti generali previsti dal
presente regolamento;
h) l'eventuale condizione di
portatori di handicap, il tipo di ausilio per gli esami e i tempi necessari
aggiuntivi.
3.
Gli aspiranti al concorso devono apporre la propria firma autografa in calce
alla domanda di ammissione al concorso a pena di nullità, allegando copia del
documento di identità.
4.
L'Amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni
dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente oppure
da mancata o tardiva comunicazione del cambio di indirizzo indicato nella
domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili
a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
5.
Alla domanda di partecipazione al concorso i concorrenti devono allegare la
documentazione indicata nel bando di concorso, oltre che un elenco, in carta
libera, sottoscritto dal concorrente, dei titoli e documenti presentati.
6.
I concorrenti vengono dispensati dalla presentazione della documentazione già
in possesso dell'Amministrazione previa esplicita menzione di ciò nella
domanda. I concorrenti possono altresì presentare anche contestualmente alla
domanda, e, relativamente agli stati, fatti o qualità personali, dichiarazioni
temporaneamente sostitutive rese ai sensi del D.P.R. 28.12.00 n. 445 e
successive modifiche ed integrazioni.
7.
Ogni bando di concorso recherà in allegato il modello di domanda di partecipazione
concorsuale, adeguato al posto da ricoprire.
1. Qualora si debba procedere all'assunzione di personale a
tempo determinato per esigenze temporanee si applica la seguente procedura
semplificata:
a)
La pubblicazione del bando di selezione viene effettuata all'albo pretorio dell'ente;
b)
La selezione di personale può avvenire per titoli e/o per prova pratica e/o per
colloquio in relazione alla specifica professionalità del posto da ricoprire.
4.
La selezione è effettuata dalla commissione così composta:
Segretario
Comunale o Segretario-direttore
(presidente);
due esperti nelle
materie oggetto della selezione, anche appartenenti all'ente.
Le funzioni
di segretario della commissione possono essere svolte da uno dei componenti.
Data la particolarità della selezione, i compensi di cui al successivo art. 15,
se dovuti, sono ridotti del 50%.
5.
Restano fermi in ogni caso la pubblicità delle prove e la necessaria predeterminazione
dei contenuti e dei criteri per la valutazione delle medesime.
1. L'ufficio personale
riscontra la regolarità formale delle domande in ordine alla conformità
alle prescrizioni del bando e alle norme del presente regolamento e promuove la
loro regolarizzazione con le modalità di cui al successivo art. 12.
2.
Al termine di tali operazioni viene predisposta una schematica relazione nella
quale viene indicato:
-
il numero delle domande
pervenute;
-
il numero delle domande ritenute
regolari al fine dell'ammissione;
-
il numero delle domande per le
quali si è provveduto a chiedere la regolarizzazione, indicando per ognuna la
causa della richiesta;
-
il numero delle domande
regolarizzate nei termini;
-
il numero ed i soggetti le cui
domande non sono ammissibili, indicando per ognuna le motivazioni con
riferimento al bando o al presente regolamento.
3. Il Presidente della Commissione, in calce alla predetta
relazione, eventualmente dopo aver esperito ulteriori verifiche che si
rendessero necessarie, dichiara l'ammissibilità delle domande regolari o
regolarizzate e l'esclusione di quelle insanabili o non regolarizzate nel
termine assegnato. Del provvedimento di esclusione viene data immediata
comunicazione agli interessati.
1. Ai fini dell'ammissibilità del candidato alla selezione
sono sanabili le seguenti irregolarità:
a)
omissione o incompletezza di una delle dichiarazioni previste alle lettere c) d), f), g), i) dell'art. 9 - Sez. III - del presente regolamento;
b)
mancata acclusione della ricevuta del versamento della tassa di ammissione o
mancato versamento della stessa.
2.
La sanatoria delle irregolarità di cui al precedente comma avviene entro il
termine fissato dall'ufficio personale a mezzo di:
a)
produzione di nuova istanza contenente le dichiarazioni degli elementi mancanti
di cui alla lettera a) del comma 1. del presente articolo;
b)
invio della ricevuta del vaglia postale comprovante l'avvenuto versamento della
tassa di ammissione.
3. Non è
sanabile e comportano l'esclusione dalla selezione:
a)
la mancanza o assoluta indeterminatezza degli elementi di cui alle lettere a),
b), e) dell'art. 9 - Sez. III - del presente regolamento;
b)
la mancata regolarizzazione nei termini delle omissioni o irregolarità di cui
al primo comma del presente articolo;
c)
la mancata sottoscrizione della domanda di partecipazione al concorso.
1.
Contemporaneamente o successivamente all'approvazione del bando, è
nominata, con provvedimento del Responsabile del Servizio del Personale la
commissione giudicatrice la quale è composta dal Segretario/Direttore che assume le funzioni di presidente, e da
due esperti esterni all'Amministrazione, di provata competenza nelle materie
oggetto della selezione. Almeno un terzo dei posti dei componenti delle
commissioni, salva motivata impossibilità, è riservato alle donne. Per i
concorsi fino alla cat. C può essre nominato membro della commissione il
Responsabile del Servizio o posizione Organizzativa in cui è inquadrato il
posto da ricoprire.
2.
Non possono farne parte i componenti degli organi di direzione politica dell'Amministrazione,
coloro che ricoprono cariche politiche elettive o istituzionali o che siano
rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni o organizzazioni
sindacali o dalle associazioni professionali.
3. Alle
commissioni possono essere aggregati membri aggiunti per gli esami in lingua
straniera o per quelli che prevedono specifiche competenze in materie speciali.
Assiste
la commissione un segretario con idonee capacità, nominato contestualmente ai
membri e scelto, generalmente, tra il personale dipendente. Nel caso di
impedimento del segretario le sue funzioni sono assunte dal presidente della
commissione.
Non
possono far parte della commissione parenti od affini fino al quarto grado e
coloro che, nello stesso grado, siano parenti od affini di uno dei candidati. I
verbali della commissione devono contenere esplicita attestazione dell'effettuazione
di tale verifica.
1.
Per ciascuna seduta della commissione deve essere redatto un verbale, da cui
devono risultare tutte le fasi della selezione.
2.
Il segretario della commissione è responsabile della redazione del processo
verbale dei lavori della commissione, che deve essere sottoscritto dal
presidente, dai singoli commissari e dal segretario stesso.
3.
Ciascun commissario, fermo restando l'obbligo della firma dei verbali, può fare
inserire nei medesimi, controfirmandole, tutte le osservazioni in merito a
presunte irregolarità nello svolgimento della selezione ed il proprio eventuale
dissenso circa le decisioni adottate dagli altri componenti della commissione.
Eventuali osservazioni dei candidati, inerenti allo svolgimento della procedura
selettiva, devono essere formulate con esposto sottoscritto che viene allegato al verbale.
Ai componenti delle
commissioni viene corrisposto un compenso determinato dalla Giunta Comunale,
con gli eventuali limiti ed esclusioni stabiliti ai sensi del D.P.C.M. 23 marzo
1995 e ss.mm..
I compensi previsti
per i commissari sono ridotti del 20 per cento per i segretari delle
commissioni stesse. Nessun compenso spetta al presidente e ai membri nel caso
in cui coincidano con il Segretario Comunale/Direttore Generale o con i Responsabili
delle posizioni organizzative trattandosi di attività rientranti nelle funzioni
di ufficio.
Ai componenti esterni della commissione
spettano, nel corso delle singole operazioni selettive, il rimborso delle spese
di viaggio secondo le tariffe A.C.I.
1.
La commissione, dopo aver preso visione dell'elenco dei candidati e prima di
qualsiasi altra operazione, procede alla determinazione dei criteri e delle
modalità di espletamento delle prove.
2.
Per ogni prova (sia essa scritta, pratica o orale), la commissione dispone di
30 punti. Ogni prova si considera
superata quando il concorrente ottiene una votazione non inferiore a 21
punti.
1.
La durata delle singole prove è demandata alla discrezionalità della
commissione, in relazione all'importanza di ciascuna prova.
2.
Il termine stabilito deve risultare dal verbale e deve essere comunicato ai
concorrenti prima dell' inizio di ogni
prova.
1. Le prove previste dal bando si
distinguono in prove scritte, prove pratiche e prove orali.
2. Le prove scritte si
distinguono in:
prova scritta teorica:
richiede che il candidato esprima cognizioni di ordine dottrinale, valutazioni
astratte e costruzioni di concetti attinenti a temi trattati dalle materie
oggetto della prova. La commissione può sottoporre ai candidati quesiti con la
prescrizione di non superare un determinato numero di righe allo scopo di
accertare la capacità di sintesi;
prova scritta
teorico-pratica: oltre a richiedere al candidato
le prestazioni previste nella prova pratica, sollecita valutazioni attinenti a
concreti problemi di vita amministrativa corrente mediante applicazione di
nozioni teoriche;
prova scritta pratica:
si basa principalmente sull'analisi e risoluzione di gestione attiva o di
progettazione mediante l'uso di casi simulati e nella quale l'aspetto
dottrinale e teorico è considerato propedeutico, anche con l'eventuale
predisposizione di elaborati grafici;
prova per
questionario a risposta sintetica: il
questionario consiste in una serie di domande su argomenti previsti dal bando
alle quali si deve rispondere per iscritto in maniera, seppur sintetica, sistematica
e completa.
3. La prova pratica
richiede che il candidato produca un risultato concreto con l'impiego anche di
tecniche artigianali.
4. Nella prova orale si procede, attraverso interrogazioni
sulle materie indicate nel bando, a conoscere l'ampiezza di preparazione ed
esperienza del candidato nonché il suo modo di esporre mentre, attraverso
interrogazioni a carattere relazionale, si mira a verificare le caratteristiche
rispetto al ruolo previsto nell'Amministrazione.
5.
Per la tecnica relativa alla predisposizione, alla messa a punto e alla
successiva elaborazione delle risposte in termini di soddisfacimento degli
standard di selezione, è possibile avvalersi di sistemi automatizzati e
informatizzati.
ART.
19 - PROGRAMMI DI ESAME
A) Accesso
alla cat.B1 - Esecutore amministrativo
La selezione
consiste nello svolgimento di una prova pratica attitudinale ovvero in
sperimentazioni lavorative il cui contenuto è preventivamente determinato dalla
Commissione Esaminatrice con riferimento alle mansioni proprie del profilo.
B) Accesso
alla cat.B3 - Collaboratore tecnico e Collaboratore professionale
amministrativo
Per la progressione
verticale verso la Categoria B3 la selezione deve rilevare le particolari
conoscenze unidisciplinari acquisite.
L'esame consiste in
una prova pratica attitudinale ed una prova orale sulle materie del programma.
C) Accesso
alla cat. C - Istruttore Amministrativo (area amministrativa ed area
demografica)
Per l'accesso alla
categoria C la selezione deve rilevare le particolari conoscenze
unidisciplinari acquisite.
L'esame
consiste in:
una prova
scritta teorica sulle materie del programma di esame;
una prova
scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o
della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria
oppure risposte a quiz, test, ecc.);
una prova
orale sulle materie del programma di esame;
Programma di
esame:
Nozioni di
diritto costituzionale e di diritto amministrativo;
Legislazione
sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di
accesso ai documenti amministrativo;
Legislazione
in materia di commercio ed esercizi pubblici;
Legislazione
in materia di contabilità, autonomia impositiva e relativo sistema tributario
locale;
Legislazione
in materia di anagrafe, di stato civile, di leva ed elettorale;
Nozioni
elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla
proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;
Diritti,
doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici;
D) Accesso
alla cat. C - Istruttore Contabile
Per l'accesso alla
categoria C la selezione deve rilevare le particolari conoscenze
unidisciplinari acquisite.
L'esame
consiste in:
una prova
scritta teorica sulle materie del programma di esame;
una prova
scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o
della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria
oppure risposte a quiz, test, ecc.);
una prova
orale sulle materie del programma di esame;
Programma di
esame:
Nozioni di
diritto costituzionale e di diritto amministrativo;
Legislazione
sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di
accesso ai documenti amministrativo;
Nozioni di
ragioneria generale applicata agli enti locali, di contabilità, di autonomia
impositiiva e relativo sistema tributario locale;
Elementi di
amministrazione del patrimonio e di contabilità generale dello Stato con
particolare riferimento agli enti locali;
Inventario dei
beni mobili ed immobili;
Nozioni
elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla
proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;
Diritti,
doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici;
F) Accesso
alla cat. C - Istruttore Tecnico
Per l'accesso alla
categoria C la selezione deve rilevare le particolari conoscenze
unidisciplinari acquisite.
L'esame
consiste in:
una prova
scritta teorica sulle materie del programma di esame;
una prova
scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o
della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione
istruttoria, approvazione e progettazione di un lavoro pubblico, perizia finale
di un lavoro pubblico, predisposizione di un piano di lottizzazione di edilizia
economica e popolare, collaudo di un lavoro pubblico, oppure risposte a quiz,
test, ecc.);
una prova
orale sulle materie del programma di esame;
Programma di
esame:
Nozioni di
diritto costituzionale e di diritto amministrativo, con particolare riferimento
all'ente Comune e di diritto civile con riferimento ai principi generali;
Legislazione
sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di
accesso ai documenti amministrativo;
Progettazione
costruzioni civili, stradali, idrauliche, igieniche, edilizia pubblica,
impianti tecnologici;
Legislazione
sui lavori pubblici e di appalto di servizi e forniture, con particolare
riferimento all'ente Comune;
Legislazione
nazionale e regionale sull'urbanistica e territorio;
Espropriazione
per pubblica utilità;
Legislazione
sul contenimento energetico e sull'inquinamento;
Legislazione
in materia di ambiente, di escavazione, di viabilità, tutela dei beni
ambientali ed architettonici;
Inventario dei
beni mobili ed immobili;
Nozioni
elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla
proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;
Diritti,
doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici;
Organizzazione
del lavoro ed utilizzo del personale;
G) Accesso
alla cat. C - Agente di Polizia Locale
Per l'accesso alla
categoria C la selezione deve rilevare le particolari conoscenze
unidisciplinari acquisite.
L'esame
consiste in:
una prova
scritta teorica sulle materie del programma di esame;
una prova
scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o
della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria
oppure risposte a quiz, test, ecc.);
una prova
orale sulle materie del programma di esame;
Programma di
esame:
Nozioni di
diritto costituzionale e di diritto amministrativo;
Legislazione
sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di
accesso ai documenti amministrativo;
Legislazione
in materia di commercio ed esercizi pubblici;
Elementi di
diritto penale con particolare riguardo al libro 2° e 7° del Codice penale;
Nozioni
elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla
proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;
Codice della
strada, leggi e regolamenti sulla viabilità e sul traffico, segnaletica
stradale;
Infortunistica
stradale;
Diritti,
doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici;
H) Accesso
alla cat. D1 - Contabile
Per l'accesso alla
categoria D1 è previsto un procedimento selettivo in grado di evidenziare le
elevate cognizioni di ampio spettro acquisite e la loro pratica traduzione nell'ambito
operativo, non disgiunte dalla generale capacità di gestione.
L'esame
consiste in:
una prova
scritta teorica sulle materie del programma di esame;
una prova
scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o
della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione
istruttoria);
una prova
orale sulle materie del programma di esame;
Programma di
esame:
Diritto
costituzionale e diritto amministrativo;
Legislazione
sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di
accesso ai documenti amministrativi;
Ordinamento
finanziario e contabile dell'ente locale;
Inventario dei
beni mobili ed immobili e relativa gestione;
Istituzioni di
diritto tributario, con particolare riguardo al sistema tributario degli enti
locali;
Nozioni di
diritto penale, con particolare riguardo al libro 2°-Titolo 2 e 7° del Codice Penale;
Nozioni di
diritto civile, con particolare riguardo ai beni, alla proprietà, alle
obbligazioni ed ai contratti in genere;
Organizzazione
del lavoro ed utilizzo del personale;
Norme generali
sul pubblico impiego;
H) Accesso
alla cat. D1 - Amministrativa (Segreteria, Demografici, Servizi alla
persona e Polizia Locale)
Per l'accesso alla
categoria D1 è previsto un procedimento selettivo in grado di evidenziare le
elevate cognizioni di ampio spettro acquisite e la loro pratica traduzione nell'ambito
operativo, non disgiunte dalla generale capacità di gestione.
L'esame
consiste in:
una prova
scritta teorica sulle materie del programma di esame;
una prova
scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o
della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria
oppure risposte a quiz, test, ecc.);
una prova
orale sulle materie del programma di esame;
Programma di
esame:
Diritto
costituzionale e diritto amministrativo;
Legislazione
sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di
accesso ai documenti amministrativi;
Nozioni di
diritto penale, con particolare riguardo al libro 2°-Titolo 2° e 7° del Codice Penale;
Nozioni
elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla
proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;
Elementi di
diritto civile riferiti ai soli Libri 1° "delle persone e della
famiglia" al libro 2° "delle successioni" al libro 3°
"della proprietà" al libro 4° "delle obbligazioni e
contratti";
Legislazione
in materia di commercio ed esercizi pubblici;
Codice della
strada, leggi e regolamenti sulla viabilità e sul traffico, segnaletica
stradale;
Elementi di
legislazione sulla tutela del territorio e dell'ambiente;
Infortunistica
stradale;
Organizzazione
del lavoro ed utilizzo del personale;
Norme generali
sul pubblico impiego;
I) Accesso
in progressione alla cat. D1 - Tecnica
Per l'accesso alla
categoria D1 è previsto un procedimento selettivo in grado di evidenziare le
elevate cognizioni di ampio spettro acquisite e la loro pratica traduzione nell'ambito
operativo, non disgiunte dalla generale capacità di gestione.
L'esame
consiste in:
una prova
scritta teorica sulle materie del programma di esame;
una prova
scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o
della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria,
approvazione e progettazione di un lavoro pubblico, perizia finale di un lavoro
pubblico, predisposizione di un piano di lottizzazione di edilizia economica e
popolare, collaudo di un lavoro pubblico, provvedimento di approvazione di uno
strumento urbanistico);
una prova
orale sulle materie del programma di esame;
Programma di
esame:
Diritto
costituzionale e diritto amministrativo, con particolare riferimento all'ente
Comune e di diritto civile con riferimento ai principi generali;
Legislazione
sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di
accesso ai documenti amministrativo;
Progettazione
costruzioni civili, stradali, idrauliche, igieniche, edilizia pubblica,
impianti tecnologici;
Legislazione
sui lavori pubblici e di appalto di servizi e forniture, con particolare
riferimento all'ente Comune;
Legislazione
nazionale e regionale sull'urbanistica e territorio;
Espropriazione
per pubblica utilità;
Legislazione
sul contenimento energetico e sull'inquinamento;
Legislazione
in materia di ambiente, di escavazione, di viabilità, tutela dei beni
ambientali ed architettonici;
Inventario dei
beni mobili ed immobili;
Nozioni
elementari di diritto privato, con particolare riguardo ai beni, alla
proprietà, alle obbligazioni ed ai contratti in genere;
Diritti,
doveri e responsabilità dei dipendenti pubblici;
Organizzazione
del lavoro ed utilizzo del personale;
I) Accesso
in progressione alla cat. D1 - Assistente Sociale
Per l'accesso alla
categoria D1 è previsto un procedimento selettivo in grado di evidenziare le
elevate cognizioni di ampio spettro acquisite e la loro pratica traduzione nell'ambito
operativo, non disgiunte dalla generale capacità di gestione.
L'esame
consiste in:
una prova
scritta teorica sulle materie del programma di esame;
una prova
scritta teorico-pratica (predisposizione di un provvedimento del Consiglio o
della Giunta o del Responsabile, di una ordinanza, di una relazione istruttoria
oppure risposte a quiz, test, ecc.);
una prova
orale sulle materie del programma di esame;
Programma di
esame:
Nozioni di
diritto costituzionale e di diritto amministrativo;
Legislazione
sulle autonomie locali, sul procedimento amministrativo e sul diritto di
accesso ai documenti amministrativo;
Legislazione
sociale, legislazione del lavoro, legislazione assistenziale;
Elementi di
psicologia e sociologia;
Principi e
finalità, metodi e tecniche del servizio sociale e loro applicazione;
Nozioni di
diritto civile con riferimento al 1° libro;
Elementi di
diritto penale, con particolare riguardo al libro 2°-Titolo 2 e 7° del Codice Penale;
Elementi di
legislazione sanitaria (igiene e profilassi delle malattie infettive);
Organizzazione
del lavoro ed utilizzo del personale;
Norme generali
sul pubblico impiego;
Per
tutti i profili, esclusa categoria B1, verrà accertata la conoscenza dell'uso
delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e di almeno
una lingua straniera (inglese, francese, spagnolo o tedesco).
Per
quanto riguarda le progressioni verticali, nel bando sono stabilite il numero
ed il tipo di prove scelte dalla commissione giudicatrice e i programmi in
relazione ai contenuti professionali dei posti da ricoprire.
1.
Le prove d'esame saranno svolte, secondo il calendario previsto dalla
Commissione, pubblicato nell'albo pretorio, almeno di 10 giorni prima del loro
inizio, nel seguente ordine: prove scritte, prove pratiche, prove orali.
2.
Il calendario delle prove d'esame è
comunicato ai concorrenti ammessi, a mezzo lettera raccomandata A.R. o con
altri mezzi che assicurino tempestività e certezza di avvenuto ricevimento,
almeno 10 giorni prima di quello fissato per la prima prova in programma. Non
si procederà all'invio di alcuna comunicazione qualora il calendario delle prove sia riportato nel bando di
concorso. In tal caso verrà data comunicazione, ai soli candidati esclusi,
della non ammissione al concorso.
3. Le prove
del concorso sia scritte che orali non possono aver luogo nei giorni festivi né
nei giorni di festività religiose ebraiche rese note col decreto del Ministro
dell'Interno mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica,
nonché nei giorni di festività religiose valdesi.
4.
Ai candidati che conseguono l'ammissione alla prova orale deve essere data
comunicazione, anche attraverso la sola pubblicazione all'Albo Pretorio, con
indicazione del voto riportato in ciascuna delle prove sostenute.
1. Il giorno stesso
ed immediatamente prima della prova scritta, la commissione al completo,
predispone una terna di tracce per ciascuna prova scritta, stabilendo la durata
della prova. Le tracce sono segrete e ne è vietata la divulgazione. Ciascun
testo viene numerato e racchiuso in una busta sigillata priva di segni di
riconoscimento e firmata sui lembi di chiusura dai componenti della commissione
e dal segretario.
2.
Prima dell'inizio di ciascuna prova, il presidente della commissione,
coadiuvato dai membri, procede al riconoscimento dei candidati mediante
esibizione di un documento di identità personale, ritenuto idoneo dalla
commissione giudicatrice. La commissione può delegare tale operazione a
dipendenti comunali.
3.
Ai candidati, che saranno collocati in modo da non poter comunicare tra loro,
sono consegnate altresì due buste di differente grandezza. Nella busta più
piccola è contenuto un foglietto o cartoncino bianco.
4.
Il presidente invita uno dei candidati ad estrarre il tema da svolgere, previa
constatazione della integrità delle buste. Legge quindi, ad alta voce, il testo
della prova contenuta nella busta prescelta, nonché i testi contenuti nelle
altre.
5. I candidati vengono poi informati sui
seguenti punti:
a) durante la prova scritta non è
permesso ai concorrenti di comunicare tra di loro o di mettersi in relazione
con altri, salvo che con i membri della commissione giudicatrice;
b) i candidati non possono portare
carta da scrivere, appunti manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque
specie. I lavori debbono essere scritti esclusivamente, a pena di nullità su
carta portante il timbro d'ufficio e la firma di un membro della commissione
esaminatrice. I concorrenti possono consultare i testi di legge o gli strumenti
e supporti anche didattici posti a loro disposizione dalla commissione o preventivamente
autorizzati dalla stessa anche se non previsti dal bando di concorso.
c) i concorrenti che contravvengono
alle predette disposizioni o comunque abbiano copiato in tutto o in parte lo
svolgimento del tema, sono esclusi dal concorso, anche in sede di valutazione
delle prove. Nel caso in cui risulti che uno o più candidati abbiano copiato,
in tutto o in parte, l'esclusione è disposta nei confronti di tutti i candidati
coinvolti.
1. Ultimato lo svolgimento della prova
scritta, il candidato, senza apporvi sottoscrizioni nè altro contrassegno, che
ne comporterebbe l'esclusione, inserisce il foglio o i fogli nella busta più
grande. Quindi scrive il proprio nome e cognome e per evitare problemi di
omonimia, anche la data e il luogo di nascita nel cartoncino e lo chiude nella
busta piccola. Questa è inserita nella busta grande che il candidato chiude e
consegna al Presidente o a chi ne fa le veci, il quale appone trasversalmente
sulla busta, in modo che vi resti compreso il lembo della chiusura e la
restante parte della busta stessa, la propria firma.
2.
Al termine delle prove scritte, tutte le buste, consegnate, chiuse e firmate
sui lembi di chiusura da uno dei Commissari, verranno riunite in una busta più
grande secondo il metodo prescelto dalla Commissione per l'abbinamento delle
stesse le quali così, diverranno anonime.
3.
I plichi sono aperti esclusivamente alla presenza della Commissione
esaminatrice, all'inizio della procedura relativa alla valutazione della prova
e previa verifica dell'integrità dei medesimi plichi.
4.
Al momento di procedere alla lettura e
valutazione della prova, il Presidente appone su ciascuna busta grande, man
mano che si procede all'apertura delle stesse, un numero progressivo che viene
ripetuto sull'elaborato e sulla busta piccola ivi acclusa. Tale numero è
riprodotto su apposito elenco, destinato alla registrazione del risultato delle
votazioni sui singoli elaborati.
5.
Al termine della lettura di tutti gli elaborati e dell'attribuzione dei
relativi punteggi, si procede all'apertura delle buste piccole contenenti le
generalità dei candidati. Il numero segnato sulla busta piccola è riportato sul
foglietto inserito nella stessa.
6.
Va annullata la prova dei concorrenti che non abbiano conservato l'incognito.
ART. 23 - PROVA PRATICA: MODALITA' DI SVOLGIMENTO
1.
La prova pratica consiste nella materiale esecuzione di un lavoro o di
un'opera, nella stesura di un progetto
tecnico, nella realizzazione di un determinato lavoro con materiali, mezzi e
dati forniti direttamente dalla commissione giudicatrice e nello svolgimento di
determinate operazioni.
2.
Nei giorni fissati per la prova pratica, ed immediatamente prima del suo
svolgimento, la commissione stabilisce le modalità ed i contenuti della prova,
che deve essere la stessa per tutti i candidati.
3.
La commissione, anche per la prova pratica, ove possibile, propone un numero
non inferiore a tre prove. Per quanto applicabili, si osservano le stesse
modalità previste per la prova scritta.
4.
La commissione mette a disposizione dei concorrenti anche le attrezzature e gli
altri materiali necessari per l'espletamento della prova. Può autorizzare i
concorrenti a utilizzare totalmente o parzialmente materiale, strumenti o mezzi
propri.
5.
Le prove pratiche si svolgono alla presenza dell'intera commissione, previa
identificazione dei concorrenti.
ART. 24 - PROVA ORALE
1. L'ammissione alla
prova orale è subordinata al conseguimento di una valutazione di idoneità alle
prove precedenti. Sono ammessi alla prova orale i concorrenti che abbiano
ottenuto nelle precedenti prove una votazione di almeno 21/30.
2.
Le prove orali si svolgono in un'aula aperta al pubblico onde garantire la
massima partecipazione del medesimo il quale verrà allontanato allorché si
ricada nella fase procedurale della valutazione della prova orale di ogni
singolo candidato.
3.
Immediatamente prima dell'inizio della prova orale la commissione esaminatrice
predetermina i quesiti da porre ai candidati per ciascuna delle materie
d'esame. I quesiti vengono quindi rivolti ai candidati stessi secondo criteri
predeterminati, che garantiscano l'imparzialità delle prove.
4.
La prova orale si intende superata per i candidati che ottengano la valutazione
di almeno 21/30.
5.
La valutazione della prova orale viene effettuata non appena ciascun candidato
ha sostenuto la prova medesima. Al termine di ogni seduta dedicata alla prova
orale la commissione forma l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione
dei voti da ciascuno riportati. Detto elenco viene affisso nella sede degli
esami.
1. Conclusi i lavori, la commissione procede alla formazione
della graduatoria finale in ordine decrescente, indicando, accanto a ciascun
candidato, i titoli di precedenza e preferenza che lo stesso ha documentato di
possedere.
2. La graduatoria così predisposta, unitamente ai verbali,
viene rimessa al Responsabile del Personale il quale provvederà alla sua
approvazione e pubblicazione all'Albo Pretorio del Comune.
3. Nel caso di grave e documentato impedimento di uno dei
commissari che non consenta a questi la firma dell'ultimo verbale, si procede
ugualmente purché sia stata acquisita la firma di tutti gli altri componenti
della commissione e del segretario. Il medesimo criterio viene adottato anche
nel caso di impedimento del segretario.
1. Sulla scorta dei verbali pervenuti dalla commissione, l'ufficio
personale provvede ad attivare le preferenze o precedenze nella nomina
avvalendosi dei titoli all'uopo presentati.
La preferenza
opera soltanto in situazioni di parità di merito, nel senso che il soggetto che
ne gode è preferito all'altro che abbia conseguito identico punteggio.
L'ordine di preferenza è il seguente:
-
insigniti di medaglia al valore
militare;
-
mutilati ed invalidi di guerra ex
combattenti;
-
mutilati ed invalidi per fatti di
guerra;
-
mutilati ed invalidi per servizio
nel settore pubblico e privato;
-
orfani di guerra;
-
orfani dei caduti per fatto di
guerra;
-
orfani dei caduti per servizio
nel settore pubblico e privato;
-
feriti in combattimento;
-
insigniti di croce di guerra o di
altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia
numerosa;
-
figli di mutilati e di invalidi
di guerra ex combattenti;
-
figli di mutilati ed invalidi per
fatto di guerra;
-
figli di mutilati e di invalidi
per servizio nel settore pubblico e privato;
-
genitori vedovi non risposati, coniugi
non risposati e sorelle e fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;
-
genitori vedovi non risposati,
coniugi non risposati e sorelle e fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;
-
genitori vedovi non risposati,
coniugi non risposati e sorelle e fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato;
-
coloro che abbiano prestato
servizio militare come combattenti;
-
coloro che abbiano prestato
lodevole servizio a qualunque titolo per non meno di un anno nell'amministrazione
che ha indetto la selezione;
-
coniugati e i non coniugati con
riguardo al numero dei figli a carico;
-
invalidi e mutilati civili;
-
militari volontari delle forze
armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.
4. A parità di merito
e di titoli la preferenza è determinata:
-
dal numero dei figli a carico
indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno;
-
dall'aver prestato lodevole
servizio nelle amministrazioni pubbliche;
-
dalla minore età.
5. La riserva
opera in assoluto nel senso che il soggetto che ne gode ha diritto alla nomina
qualora abbia conseguito l'idoneità indipendentemente dall'ordine ottenuto
dalla graduatoria degli idonei.
6. Il criterio di precedenza da adottare in presenza di una
graduatoria di candidati, ove sia stata prevista la riserva di posti è il
seguente:
nomina dei candidati
riservatari, secondo l'ordine della graduatoria ai posti riservati nella
percentuale stabilita dal bando;
nomina
dei candidati ordinari secondo l'ordine della graduatoria residuale per i posti
restanti.
1. Il Responsabile del Personale, esaminati i verbali
rimessi dal presidente della commissione, istruisce l'atto di approvazione
della graduatoria finale evidenziando eventuali vizi di legittimità od
irregolarità negli atti della commissione.
2. Qualora non venga riscontrato nessun vizio o irregolarità
approva con atto formale la graduatoria.
3. In caso contrario con proprio atto rinvia i verbali al
presidente con invito di riconvocare la commissione affinché, sulla base delle
indicazioni date, provveda ad un riesame adottando i provvedimenti del caso.
Le graduatorie delle
selezioni hanno efficacia per tre anni dalla data di approvazione e possono
essere utilizzate per la copertura dei posti di pari categoria e profilo che si
dovessero rendere disponibili o vacanti successivamente all'indizione della
selezione stessa.
Le graduatorie
possono essere utilizzate anche per assunzioni di personale a part-time e/o a
tempo determinato. Il candidato che non si rende disponibile all'assunzione a
part-time e/o a tempo determinato, conserva la posizione in graduatoria per
eventuali ulteriori assunzioni a tempo indeterminato.