DELIBERA N. 17/07

LA GIUNTA COMUNALE

 

VISTI:

-     la direttiva 2002/91/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2002 sul rendimento energetico nell'edilizia;

-     lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2002/91/CE sottoposto dal Governo al parere parlamentare ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge n. 306/03 (legge comunitaria 2003);

-     la legge 9 gennaio 1991, n.10 "Norme per l'attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia"

-     il decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412 e successive modifiche e integrazioni avente per oggetto:”Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, ella L. 9 gennaio 1991, n. 10”.

-     il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali";

-     la legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 "Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo";

-     la legge regionale 25 novembre 2002, n. 31 “Disciplina regionale dell'edilizia”

-     la legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26 "Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia" ed in particolare l'art. 25 di attuazione della direttiva 2002/91/CE;

 

PREMESSO CHE:

-     l'obiettivo della direttiva 2002/91/CE citata è di promuovere il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici attraverso la predisposizione di una metodologia di calcolo del rendimento energetico integrato degli edifici, la definizione dei requisiti minimi di rendimento energetico degli edifici e la certificazione energetica degli stessi;

-     ai sensi degli artt. 2, 10 e 25 della L.R. n. 26/04 compete alla Regione:

a)   la disciplina di attuazione della direttiva 2002/91/CE con particolare riferimento agli attestati di certificazione energetica degli edifici;

b)   la predisposizione di linee guida e standard prestazionali per la progettazione degli edifici, tenuto conto dei requisiti minimi di rendimento energetico e delle norme tecniche nazionali;

c)   la determinazione di requisiti minimi prestazionali degli interventi energetici al cui rispetto è condizionato l'accesso alle provvidenze regionali stabilite dalla legge 26;

-     ai sensi dell'art. 3 della L.R. n. 26/04 compete alle Province la realizzazione di un efficace sistema di verifica dell'osservanza delle norme vigenti sul contenimento dei consumi energetici, in relazione alle diverse fasi di progettazione, messa in opera ed esercizio di impianti, edifici e manufatti, anche attraverso l'esercizio associato delle funzioni e altre forme di cooperazione con i Comuni;

-     ai sensi della L.R. n. 31/02 compete ai Comuni, attraverso gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica di competenza, disciplinare tutte le attività edilizie in forme coerenti con le disposizioni dettate dalle leggi di settore e quindi in particolare dalla direttiva 2002/91/CE e dalla L.R. n. 26/04;

 

CONSIDERATO CHE:

-     la prestazione energetica media dello stock abitativo regionale segna notevoli margini di miglioramento energetico;

 

DATO ATTO CHE:

-     in attuazione della delibera di Giunta regionale n. 387/02 si è dato vita in Emilia-Romagna, con il contributo diretto degli Enti locali, ad un insieme coordinato di interventi finalizzati al contenimento dei consumi energetici negli edifici ed al miglioramento delle condizioni di benessere abitativo e di compatibilità ambientale nell'utilizzo dell'energia;

 

PRESO ATTO CHE:

-     la Provincia di Reggio Emilia ha intrapreso una azione di monitoraggio dei consumi di gas ed energia elettrica sui propri edifici adibiti ad uso scolastico e ad uffici e che tra le azioni proprie del Piano Energetico Provinciale, in corso di elaborazione, ha previsto anche azioni di risparmio energetico;

-     il Comune di Reggio Emilia ha già intrapreso importanti azioni volte ad affrontare il tema del risparmio energetico negli edifici attraverso l'adeguamento degli strumenti urbanistici e la promozione di iniziative indirizzate ad un'adeguata informazione dei cittadini e degli operatori del settore, in particolare mediante l'attivazione dello "Sportello Informa Energia";

-     il Comune di Poviglio è impegnato sui temi della sostenibilità dello sviluppo urbano ed ha intenzione di elaborato una proposta di certificazione energetica degli edifici da introdurre nel proprio Regolamento Edilizio Comunale;

-     ACER Reggio Emilia, nella sua qualità di azienda a servizio dei Comuni della Provincia di Reggio Emilia, nonché ente realizzatore e gestori di alloggi di edilizia residenziale pubblico, ha manifestato la disponibilità a progettare e realizzare interventi edilizi con criteri di bioarchitettura;

 

CONSIDERATO CHE

-     pre-requisito fondamentale per una corretta ed efficace certificazione energetica è la disponibilità di idonee norme attinenti i requisiti minimi di rendimento energetico degli edifici e la metodologia di calcolo del rendimento energetico degli edifici medesimi, che la Giunta regionale deve adottare ai sensi dell'art. 25 della L.R. n. 26;

-     nel campo della normativa tecnica esistono non facili problemi di raccordo tra normative di ambito nazionale e regionale, diverse per impostazioni, obiettivi, terminologia talchè appare opportuno, per dare attuazione alla L.R. n. 26, produrre specifici approfondimenti in materia;

-     varie esperienze nel campo di risparmio energetico hanno dimostrato i vantaggi di affiancare alle norme di tipo comando-controllo la promozione di interventi di autoregolazione ed adesione volontaria a più avanzati standard prestazionali. Gli accordi volontari peraltro possono consentire rapidi progressi ad un processo di valutazione preventiva dell'impatto energetico, economico e sociale di nuove misure regolamentari;

-     nel caso degli edifici di proprietà pubblica e frequentati dal pubblico gli attestati di certificazione energetica, se resi ben visibili e di facile lettura, possono servire a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle potenzialità di benessere abitativo, risparmio energetico, riduzione delle emissioni inquinanti offerte dagli interventi di uso razionale dell'energia specie se collegate a progettazioni bioclimatiche;

 

Ravvisata la necessità di dar vita ad un progetto pilota volto a sperimentare le condizioni di allestimento di un efficace sistema di certificazione energetica degli edifici nel territorio della provincia di Reggio Emilia, in anticipazione delle disposizioni regionali di attuazione della L.R. n. 26/04 citata;

 

VALUTATO CHE;

-     il progetto pilota, rappresenta un contributo allo sviluppo sostenibile del sistema territoriale;

-     la sua efficace realizzazione implica attività di promozione, scambio di informazioni, coordinamento tecnico, prova e sperimentazione, coinvolgimento delle parti sociali e delle forze economiche, per cui è opportuno dar luogo ad un protocollo di intesa tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Reggio Emilia, il Comune di Poviglio e ACER Reggio Emilia quali soggetti proponenti, aperto all'adesione di ulteriori soggetti interessati;

 

Atteso che il testo del protocollo d'intesa allegato alla presente deliberazione quale parte integrante è stato concordato e positivamente valutato da parte dei soggetti interessati;

 

VISTO l'art. n. 48 del D.Lgs n. 267/2000 es.m.i.

 

VISTO il sotto riportato parere favorevole espresso dal Responsabile di Settore, in merito alla presente deliberazione, ai sensi dell'art. n. 49 comma 1 del D.Lgs n. 267/2000 e s.m.i.;

 

CON VOTI unanimi e palesi,

 

D E L I B E R A

 

1)   di approvare lo schema di Protocollo d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Reggio Emilia, il Comune di Poviglio e ACER Reggio Emilia per la predisposizione di un sistema di certificazione energetica degli edifici che costituisce, quale allegato, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2)   di dare atto che alla sottoscrizione del Protocollo provvederà l'Assessore all'Urbanistica, Lavori pubblici e Ambiente,  delegato altresì ad apportare eventuali variazioni formali e non sostanziali al testo del Protocollo allegato;

3)   di stabilire che:

-      il Protocollo d'intesa abbia durata triennale a decorrere dalla data di sottoscrizione;

-      altri soggetti, in fase di attuazione, possano aderire al Protocollo secondo le modalità previste dallo stesso;

 

 

 

 

 

 

 


ALLEGATO

 

Protocollo di intesa tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Reggio Emilia, il Comune di Poviglio e ACER Reggio Emilia,  in materia di certificazione energetica degli edifici.

 

Visti:

-     la direttiva 2002/91/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo sul rendimento energetico nell'edilizia;

-     lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2002/91/CE sottoposto dal Governo al parere parlamentare ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge n. 306/03 (legge comunitaria 2003);

-     la legge 9 gennaio 1991, n.10 "Norme per l'attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia"

-     il decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412 e successive modifiche e integrazioni;

-     il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali";

-     la legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26 "Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia" ed in particolare l'art. 25 di attuazione della direttiva 2002/91/CE;

 

premesso che

 

-     l'obiettivo della direttiva 2002/91/CE citata è di promuovere il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici tenendo conto delle condizioni urbanistiche e climatiche locali nonché delle prescrizioni per quello che riguarda il clima degli ambienti interni e l'efficacia degli interventi di razionalizzazione energetica e valorizzazione delle fonti rinnovabili sotto il profilo tecnico e dei costi;

-     le disposizioni contenute nella direttiva 2002/91/CE riguardano:

a)   la metodologia di calcolo del rendimento energetico integrato degli edifici;

b)   la definizione e l'applicazione di requisiti minimi di rendimento energetico negli edifici di nuova costruzione e negli edifici esistenti di grande metratura e sottoposti ad importanti ristrutturazioni;

c)   la certificazione energetica degli edifici;

d)   l'ispezione periodica degli impianti di condizionamento degli edifici;

e)   il conferimento ad "esperti indipendenti" dei compiti di certificazione degli edifici e di elaborazione delle raccomandazioni che lo corredano nonché di ispezione degli impianti di condizionamento degli ambienti;

-     ai sensi degli artt. 2, 10 e 25 della L:R: n. 26 compete alla Regione:

a)   la disciplina di attuazione della direttiva 2002/91/CE con particolare riferimento agli attestati di certificazione energetica degli edifici;

b)   la predisposizione di linee guida e standard prestazionali per la progettazione degli edifici, tenuto conto dei requisiti minimi di rendimento energetico e delle norme tecniche nazionali;

c)   la determinazione di requisiti minimi prestazionali degli interventi energetici al cui rispetto è condizionato l'accesso alle provvidenze regionali stabilite dalla legge 26;

-     ai sensi dell'art. 3 della L.R. n. 26 compete alle Province la realizzazione di un efficace sistema di verifica dell'osservanza delle norme vigenti sul contenimento dei consumi energetici, in relazione alle diverse fasi di progettazione, messa in opera ed esercizio di impianti, edifici e manufatti, anche attraverso l'esercizio associato delle funzioni e altre forme di cooperazione con i Comuni;

-     ai sensi della Legge Regionale n. 31/02 compete ai Comuni, attraverso gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica di competenza, disciplinare tutte le attività edilizie in forme coerenti con le disposizioni dettate dalle leggi di settore ed in particolare dalla direttiva 2002/91/CE e dalla L.R. n. 26/04;

-     ai sensi dell'art. 28 della L. R. n. 26/04 la Regione, le Province ed i Comuni assumono gli opportuni accordi per l'elaborazione ed attuazione delle politiche energetiche territoriali, per creare sinergie tra le funzioni ed i compiti di rispettiva competenza, per migliorare la qualità tecnica degli atti e dei servizi resi ai cittadini, per favorire l'omogeneità dei criteri metodologici di applicazione delle norme vigenti ed incrementare l'efficacia dell'azione amministrativa;

-     ai sensi dell'art, 5, comma 4, lettera c) della legge regionale 26 per gli edifici di nuova costruzione di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico deve essere rispettato l'obbligo di soddisfare il fabbisogno energetico mediante le fonti rinnovabili o assimilate di energia e di adottare sistemi telematici per il controllo e la conduzione degli impianti termici;

-     ai sensi dell'art. 25 della L.R. n. 26:

a)   i criteri generali per la certificazione energetica degli edifici sono posti a base della compilazione della scheda tecnica descrittiva, del fascicolo del fabbricato e del certificato di conformità edilizia ed agibilità di cui agli artt. 20 e 21 della L.R. n. 31 del 2002;

b)   l'attestato di certificazione ha validità temporale di cinque anni dal momento del suo rilascio e comprende il rendimento energetico dell'edificio ed i valori di riferimento fissati dalle norme vigenti; l'attestato è corredato da raccomandazioni per il miglioramento del rendimento energetico, tenuto conto dell'efficacia degli interventi sotto il profilo dei costi e benefici;

c)   in fase di costruzione, compravendita e locazione di edifici, l'attestato di certificazione energetica deve essere messo a disposizione del proprietario ovvero questi deve metterlo a disposizione del futuro acquirente o locatario, a seconda dei casi.

d)   la Regione promuove lo sviluppo e la qualificazione dei servizi di certificazione energetica degli edifici e realizza l'ispezione periodica a campione degli impianti di climatizzazione;

 

-     i sensi della L.R. n. 24/01 "Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo", le politiche abitative della Regione e degli Enti Locali dell'Emilia-Romagna sono dirette:

·     a favorire gli interventi di manutenzione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente;

·     a promuovere la qualificazione dei programmi, dei progetti e degli operatori e lo sviluppo di tecniche bioclimatiche, ecologiche e di bio-architettura;

 

-     in attuazione della delibera di Giunta regionale n. 387/02 si è dato vita in Emilia-Romagna, con il contributo diretto degli Enti Locali, ad un insieme coordinato di interventi finalizzati al contenimento dei consumi energetici negli edifici ed al miglioramento delle condizioni di benessere abitativo e di compatibilità ambientale nell'utilizzo dell'energia, che hanno riguardato in particolare:

a)   il coordinamento dei compiti di verifica dell'osservanza delle disposizioni di legge in materia di risparmio energetico negli edifici posti a carico degli Enti Locali;

b)   l'informazione degli utenti finali e degli operatori riguardo alle disposizioni di legge;

c)   l'allestimento di un sistema informatizzato per la gestione del catasto degli impianti tecnici;

d)   le linee guida per il controllo degli impianti;

e)   incentivi per l'adeguamento degli impianti termici, rivolti alle fasce sociali deboli;

f)    la promozione di protocolli di intesa con le associazioni dei consumatori e degli operatori del mercato addetti alla progettazione, installazione, gestione e controllo dei sistemi energetici connessi agli edifici;

g)   la promozione di diagnosi energetiche per gli edifici pubblici.

 

preso atto che

-     in Emilia-Romagna si consumano ogni anno poco meno di tre milioni di tonnellate equivalenti di petrolio nel settore residenziale e che tale consumo di energia rappresenta un onere rilevante per il bilancio familiare e dà luogo all'immissione in atmosfera di ingenti quantità di sostanze inquinanti;

-     il riscaldamento degli ambienti assorbe la quota più rilevante di tali consumi, seguito dalla produzione di acqua calda sanitaria, usi di cucina e dai consumi elettrici per elettrodomestici ed illuminazione;

-     nella climatizzazione degli ambienti un ruolo di assoluto rilievo è giocato in regione dal gas naturale, fonte energetica che, seppure a ridotte emissioni inquinanti, va attentamente seguita in fase di progettazione e gestione degli impianti al fine di prevenire incidenti causati da apparecchi difettosi, irregolare progettazione e/o installazione degli stessi, insufficiente ventilazione, carenza di manutenzione e controllo;

-     la prestazione energetica media dello stock abitativo regionale, segna notevoli margini di miglioramento da un punto di vista della fattibilità tecnico-economica;

-     nel Piano Energetico Regionale è previsto un obiettivo di risparmio energetico per il settore civile pari a 550.000 tep al 2010 ed in particolare al sistema abitativo è fatto carico di un obiettivo di riduzione dei consumi energetici di 330.000 tep corrispondente ad una quantità di emissioni di CO2 evitate pari a circa 700.000 tonnellate;

-     uno dei principali ostacoli agli investimenti per l'uso razionale dell'energia negli edifici è rappresentato dagli interessi diversi che muovono il proprietario ed il locatario, talchè una delle condizioni perché si sviluppi questo tipo di investimenti è dato dal poter disporre di informazioni chiare ed affidabili circa lo stato degli edifici, compresi gli elementi attinenti la prestazione energetica che costituiscono il documento di certificazione energetica.

 

tenuto conto che

-     la Provincia di Reggio Emilia ha realizzato il Bilancio Energetico Provinciale quale base conoscitiva essenziale per la formulazione ed attuazione del piano-programma degli intenti di razionalizzazione energetica nonché per la realizzazione di un efficace sistema di verifica dell'osservanza delle norme vigenti in materia di contenimento dei consumi energetici anche a supporto delle funzioni conferite in materia ai Comuni, di cui all'art. 3, comma 1, lettere a) e g) della legge regionale n. 26/04;

-     nella seduta della Giunta Provinciale del 3 Maggio 2005, si è stabilito di procedere alla costruzione del Piano Energetico Provinciale, anche allo scopo di rispondere positivamente alle richieste della Regione Emilia - Romagna sulla opportunità di presentare progetti integrati e a carattere pianificatorio sul tema energetico;

-     la Provincia di Reggio Emilia ha intrapreso un'azione di monitoraggio dei consumi di gas ed energia elettrica sui propri edifici adibiti ad uso scolastico e ad uffici;

-     la Provincia di Reggio Emilia, tra le azioni proprie del Piano Energetico Provinciale in corso di elaborazione, prevede anche azioni di risparmio energetico sugli edifici residenziali;

-     il Comune di Reggio Emilia è impegnato ad affrontare i problemi di attuazione della nuova legge urbanistica regionale, con specifico riferimento all'obiettivo di miglioramento della qualità del sistema urbano operando nella direzione dello sviluppo sostenibile. In tal senso il comune di Reggio Emilia ha già intrapreso importanti azioni volte ad affrontare il tema del risparmio energetico negli edifici attraverso iniziative indirizzate ad una adeguata informazione ai cittadini e agli operatori del settore nonchè alla definizione di strumenti urbanistici-edilizi adeguati a promuovere  ed incentivare forme di risparmio energetico e utilizzo di fonti alternative e rinnovabili.

-     in particolare il Comune di Reggio Emilia ha attivato lo "Sportello Informa Energia": punto informativo al servizio della cittadinanza per raccogliere e diffondere informazioni volte ad un uso efficiente, razionale e pulito dell'energia con specifici obiettivi di:

·    garantire l'erogazione delle informazioni (leggi, finanziamenti, bandi, contatti) che possono aiutare la diffusione e l'applicazione delle tematiche affrontate;

·    aggiornare sulla tecnologia attuale e consigliare la soluzione migliore alle differenti esigenze che si presentano per diventare un punto di incontro, di formazione e di scambio di proposte;

-     il Comune di Reggio Emilia nell'ambito del procedimento di approvazione dei piani urbanistici attuativi (pubblici e privati) ha introdotto una procedura sperimentale in ordine alla verifica di sostenibilità ambientale e territoriale proponendo una sorta di "bilancio ambientale" con la finalità di minimizzare e mitigare gli impatti sul territorio.

-     il Comune di Reggio Emilia ha inoltre avviato il percorso di aggiornamento del Regolamento Edilizio Comunale, al fine di includervi standard qualitativi e prestazionali con i quali valutare la sostenibilità, in chiave ecologica, dei nuovi interventi edilizi anche in riferimento al tema specifico del risparmio energetico;

-     il Comune di Poviglio è impegnato sui temi della sostenibilità dello sviluppo urbano ed ha intenzione una di integrare il RUE e il PSC in fase di approvazione, con una proposta di certificazione energetica degli edifici;

ACER Reggio Emilia, nella sua qualità di azienda a servizio dei Comuni della Provincia di Reggio Emilia, nonché ente realizzatore e gestori di alloggi di edilizia residenziale pubblica, ha manifestato la disponibilità a progettare e realizzare interventi edilizi con criteri di bioarchitettura,.

 

considerato che

 

-     pre-requisito fondamentale per una corretta ed efficace certificazione energetica è la disponibilità di idonee norme attinenti i requisiti minimi di rendimento energetico degli edifici e la metodologia di calcolo del rendimento energetico degli edifici medesimi, che la Giunta regionale deve adottare ai sensi dell'art. 25 della L.R. n. 26;

-     nel campo della normativa tecnica esistono non facili problemi di raccordo tra normative di ambito nazionale e regionale, diverse per impostazioni, obiettivi, terminologia talchè appare opportuno, per dare attuazione alla L.R. n. 26, produrre specifici approfondimenti;

-     varie esperienze nel campo di risparmio energetico dall'esito positivo hanno dimostrato i vantaggi di affiancare alle norme di tipo comando-controllo la promozione di interventi di autoregolazione ed adesione volontaria a più avanzati standard prestazionali. Gli accordi volontari peraltro possono consentire rapidi progressi ad un processo di valutazione preventiva dell'impatto energetico, economico e sociale di nuove misure regolamentari;

-     nel caso degli edifici di proprietà pubblica e frequentati dal pubblico gli attestati di certificazione energetica, se resi ben visibili e di facile lettura, possono servire a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle potenzialità di benessere abitativo, risparmio energetico, riduzione delle emissioni inquinanti offerte dagli interventi di uso razionale dell'energia specie se collegate a progettazioni bioclimatiche;

-     in questa situazione si rafforza l'esigenza di dar vita ad un progetto pilota volto a sperimentare le condizioni di allestimento di un efficace sistema di certificazione energetica degli edifici nel territorio della provincia di Reggio Emilia, in anticipazione delle disposizioni regionali di attuazione della L.R. n. 26/04 citata;

-     il progetto pilota, che rappresenta un contributo allo sviluppo sostenibile del sistema territoriale, per essere efficacemente realizzato implica attività di promozione, scambio di informazioni, coordinamento tecnico, prova e sperimentazione, coinvolgimento delle parti sociali e delle forze economiche, per cui è opportuno dar luogo ad un protocollo di intesa tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Reggio Emilia, il Comune di Poviglio ed ACER Reggio Emilia quali soggetti proponenti, aperto all'adesione dei diversi soggetti interessati.

 

tutto ciò premesso e considerato

tra

-     la Regione Emilia-Romagna, rappresentata ai fini del presente atto dall'Assessore all'Ambiente e Sviluppo Sostenibile dott. Lino Zanichelli in esecuzione della deliberazione di Giunta regionale n. _______ del __________;

-     la Provincia di Reggio Emilia, rappresentata ai fini del presente atto dall'Assessore all'Ambiente dott. Alfredo Gennari

-     il Comune di Reggio Emilia, rappresentato ai fini del presente atto dall'Assessore all'Urbanistica dott. Ugo Ferrari

-     il Comune di Poviglio, rappresentato ai fini del presente atto dall'Assessore all'Urbanistica dott. Ivan Gozzi

-     ACER Reggio Emilia, con sede in …….. via………… rappresentata ai fini dal presente atto dal Presidente dott. Marco Corradi

 

si conviene e stipula quanto segue

 

Art. 1

premesse

Le premesse costituiscono parte integrante del presente atto.

 

Art. 2

oggetto

le parti si impegnano a collaborare per la definizione ed attuazione di un progetto pilota volto a sperimentare, su scala provinciale, lo sviluppo e la qualificazione di un sistema di certificazione energetica degli edifici.

La collaborazione riguarderà in particolare:

a)   la valutazione delle principali esperienze nazionali ed europee in materia ed i requisiti di applicabilità delle stesse alle specifiche condizioni meteoclimatiche, urbanistiche ed edilizie locali

b)   la definizione di una metodologia di diagnosi delle prestazioni energetiche degli edifici con applicazione ad alcuni edifici pubblici e privati

c)   la individuazione delle possibili forme di incentivazione anche di carattere edilizio ed urbanistico volte a favorire la diffusione di elevati rendimenti energetici nell'edilizia

d)   lo studio ed applicazione di un sistema premiale in relazione agli edifici a carattere sperimentale e dimostrativo con applicazione di tecniche di bioarchitettura

e)   la predisposizione di un attestato di certificazione energetica degli edifici, comprendente i dati prestazionali, il riferimento degli stessi ai limiti previsti dalla normativa vigente ed a classi prefissate di rendimento energetico, gli elementi a corredo contenti le raccomandazioni per il miglioramento delle prestazioni tenuto conto del bilancio costi/benefici

f)    il coinvolgimento degli Enti locali e delle istanze di rilevanza economica e sociale nella formulazione ed attuazione del progetto pilota

g)   le iniziative di informazione riguardo alla normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia

h)   le iniziative di divulgazione dei risultati conseguiti attraverso il progetto pilota.

 

Art. 3

comitato di gestione

Per l'attuazione del presente Protocollo d'intesa viene istituito un Comitato di gestione composto da un referente per ciascuno degli Enti firmatari.

La nomina dei referenti potrà avvenire tramite scambio di lettere tra gli Enti firmatari.

Il Comitato di gestione formula il piano annuale delle iniziative in relazione alle risorse disponibili e ne indirizza l'attuazione, mantenendo informati gli Enti firmatari.

La Provincia svolge le funzioni di coordinamento e segreteria per l'attuazione del presente Protocollo.

 

Art. 4

TEMPI DI ATTUAZIONE

 

Il sistema di certificazione energetica degli edifici, di cui all'art. 2, deve essere predisposto entro otto mesi dalla sottoscrizione del presente protocollo.

 

Art. 5

ACCESSO DI TERZI

E' riconosciuta la possibilità ad altri soggetti pubblici e privati, che condividono le finalità del Protocollo ed i risultati raggiunti in fase attuativa, di sottoscrivere il medesimo anche in momenti successivi.

In occasione della sottoscrizione verrà definito il contributo degli aderenti.

 

Art. 6

durata

 

Il presente Protocollo ha durata triennale a decorrere dalla data di sottoscrizione ed alla scadenza potrà essere rinnovato per espressa volontà delle parti, fatta salva una comune verifica degli esiti della sua attuazione.

 

Letto, confermato e sottoscritto

 

Bologna……………

 

Per la Regione Emilia-Romagna                                    Per la Provincia di Reggio Emilia

       L'Assessore all'Ambiente                                           L'Assessore all'Ambiente

       e Sviluppo Sostenibile

 

……………………………………                                       ………………………………………

 

Per il Comune di Reggio Emilia                                       Per il Comune di Poviglio

   L'Assessore all'Urbanistica                                                  L'Assessore all'Urbanistica

 

…………………………………...                                       ……………………………………….

 

Per ACER Reggio Emilia   

        Il Presidente

……………………………………….