Il sindaco presidente illustra il punto posto all'ordine del giorno ricordando che con C.C. n. 9/2001 era stato approvato un accordo di programma con la Provincia di Treviso, la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane e il Comune di Revine Lago con varie finalità, con previsione della realizzazione in due stralci: il primo, costituito da un villaggio e da una minima struttura di servizio, in area archeologica; il secondo da un percorso, spazio didattico museale, riguardante l'ex scuola di Fratta.

Da lettura delle note 7 ottobre 2003 e 11 novembre 2003, relative alla richiesta di integrazione del predetto accordo di programma, rammentando che il Comune di Tarzo non ha spese da sostenere.

In relazione all'aumento dell'importo di spesa del 1° stralcio, evidenzia che forse ciò deriva dall'opera che si è inteso realizzare in quel luogo. Rammenta che lo spirito di allora, all'art. 2, era quello di realizzare un antico insediamento. A tal fine mette a disposizione dei consigliere gli elaborati progettuali, ricordando che la zona viene sommersa dalle acque almeno due volte all'anno ed è interessata dalle esondazioni del lago. Ricorda che la struttura inizialmente prevista per il secondo stralcio è stata modificata in progetto di nuovo fabbricato didattico da realizzare sul luogo.

Illustra le caratteristiche degli elaborati progettuali del primo stralcio, evidenziando che trattasi di struttura alta quasi 5 metri rispetto all'attuale piano campagna, a fianco c'è area pic nic di circa 18 metri di diametro per un'altezza di quasi 4 metri. E,' inoltre, prevista la creazione di un villaggio palafitticolo, già previsto nel primo stralcio.

Il sindaco, dopo aver reso disponibili in visione ai consiglieri gli elaborati progettuali, evidenzia che il progetto è modificato notevolmente rispetto all'accordo di programma, sia nell'ubicazione delle struttura didattiche che negli importi. Sottolinea di aver più volte manifestato alla Provincia l'interesse di questa Amministrazione alla ristrutturazione della ex scuola, alle quali, da ultimo, con nota del 13 novembre 2003, è stata data risposta dubitativa e di non adesione della Provincia. Prosegue ricordando che nella presente  proposta di modifica dell'accordo di programma non c'è alcun riferimento al 2° stralcio.

Il Sindaco, inoltre, informa che un'Associazione locale, avuta notizia della trattazione del punto all'odg, ha fatto pervenire in data 15 dicembre 2003 un documento contenente osservazioni, del quale dà integrale lettura, nonché, in data 16 dicembre 2003, la documentazione di una sottoscrizione per la salvaguardia dei laghi.

Il Sindaco prosegue nella esposizione richiamando anche la circostanza che, in precedenza, con parere analogo,  in occasione di incontri con la Provincia, la Commissione edilizia si è espressa sull'argomento. A tale riguardo dà lettura integrale del verbale del 19 marzo 2003 della Commissione reso alla presenza di tutti gli enti convocati e presenti, senza tuttavia raggiungere alcun risultato.

Interviene il Consigliere Pancot che esprime la volontà dell'Amministrazione di dare parere negativo alla realizzazione del progetto.

Interviene il Consigliere De Polo che osserva come le premesse della deliberazione n.9/2001 siano stringate  rammentando che l'esito della votazione, dalla quale risulta la sola propria astensione, ha comportato da parte dell'Amministrazione l'approvazione del Parco Livelet.

Interviene il Consigliere Pancot che è stato approvato solo lo schema di accordo, non il progetto.

Interviene il Consigliere De Polo per ribadire che all'epoca si era astenuto per la consapevolezza dell'errore gravissimo di considerare l'area palafitticola. Prosegue affermando che comunque il luogo è sbagliato e di trovarsi in imbarazzo in questa valutazione, condividendo al 100% le affermazioni rappresentate dal Comitato "Va delle Femene".

Pur ritenendo che la mancata approvazione comporti il mettersi in contrasto con il Comune di Revine Lago, ribadisce che il posto è assolutamente improponibile per il sovraccarico che ne deriva. Si interroga sulle soluzioni da trovare a fronte di tali perplessità concludendo che si tratta di una questione politica. Prosegue che la sua visione è tecnica e che semmai un progetto avrebbe avuto una sua logica solo a Colmaggiore. Formula dichiarazione di astensione, ricordando di essere sempre stato contrario.

In relazione alle dichiarazioni del Comitato afferma di non fare solo chiacchere ma fatti.

Nel 1976, prosegue, a seguito di un incontro con il Comune di Revine Lago non fu fatto nulla ed i laghi si sono ulteriormente interrati.

Il Sindaco interviene per ricordare che il Comune di Tarzo è intervenuto nell'approvazione dell'accordo di programma, in base allo spirito dell'articolo 2 dell'accordo stesso, con eventuali successive integrazioni riguardanti il  territorio comunale di Tarzo. Prosegue rilevando che aver concentrato l'intervento su quel territorio ha caricato notevolmente l'opera.

Il Sindaco, pertanto, chiede ai consiglieri di esprimersi in merito, rimarcando che la votazione che si richiede, unitamente al parere,  deve indurre a valutare che non si è nella direzione giusta e quindi a rivedere l'opera. 

Interviene il Consigliere Pancot ricordando la propria partecipazione a molti incontri e del proprio parere negativo, in relazione alle caratteristiche dell'opera rispetto al sito ed in rapporto all'equilibrio territoriale/morfologico. Dichiara il proprio stupore in occasione dell'ultima Conferenza, nella quale era evidente che l'accordo era già raggiunto. A seguito di sua precisa domanda in ordine alla circostanza relativa al previo esame del progetto da parte della Soprintendenza dei Beni ambientali, non fu rilevato, come segnalato, la presenza di una soletta di cemento.

Prosegue ribadendo la propria contrarietà alla collocazione dell'opera in quella area e parere contrario all'approvazione del progetto.

Interviene il Consigliere Gallon, riallacciandosi a quanto affermato dal Consigliere De Polo, affermando che non si tratta di scelta politica, ma di buon senso. Si tratta di tutelare la collettività. Esprime la propria contrarietà al progetto, in considerazione del fatto che si possono realizzare altri interventi, senza incidere sui laghi e trovare soluzioni diverse da cercare non solo nel territorio del Comune di Tarzo, ma anche su quello di Revine Lago. Conclude ribadendo il proprio parere contrario.

Interviene il Consigliere Favero aggiungendo che i laghi appartengono anche a Tarzo, interrogandosi sul perché non si sia stati coinvolti maggiormente.

Interviene il Consigliere Caravita  che si dichiara contrario e manifesta preoccupazione sul fatto che, indipendentemente dal voto, il progetto possa essere portato avanti. Chiede se sia possibile, con metodi corretti, di intervenire per bloccarlo, al fine di evitare che tale opera venga realizzata sui laghi e di darne comunicazione alla Sovraintendenza ai Beni Archeologici.

Interviene il Consigliere De Polo affermando la propria sorpresa, dal momento che il progetto è stato approvato dall'amministrazione.

Il Consigliere Caravita replica affermando che non si sapeva come sarebbe stata realizzata l'opera. 

Il Consigliere De Polo afferma che è il sito che non si presta e che tale situazione mette in crisi il Comune di Revine. Aggiunge che ciò doveva essere verificato a monte e che se i Sindaci riescono a spostare il sito, il discorso cambia.

Interviene il Sindaco per riaffermare che lo spirito iniziale del progetto deve essere salvaguardato, mentre nel corso degli eventi lo stesso si è appesantito.

Interviene il Consigliere De Polo per ribadire l'erroneità dei presupposti nella scelta del sito poiché lo stesso non era interessato da palafitte, ma solo da acqua, successivamente bonificato.

Interviene il Consigliere  Pancot per rammentare, da sempre, la propria contrarietà.

Il Consigliere De Polo interviene per ricordare che se il Comune di Tarzo non approva, il progetto è destinato a fermarsi ed occorre fare una opportuna valutazione.

Il Sindaco, per quanto sopra esposto, formula proposta di deliberazione contraria alla richiesta di modifica dell'accordo di programma, formulato da ultimo con la nota del 11 novembre 2003, secondo lo schema allegato alla presente, tenuto conto della nota di trasmissione del progetto dell'8 marzo 2003, invitando nel contempo le altre Amministrazioni a voler rivedere il progetto, inviando alle stesse copia della presente deliberazione, di copia del verbale della Commissione edilizia, delle lettere del Comitato  alla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, alla Provincia di Treviso ed al Comune di Revine Lago.

Interviene il Consigliere Baldassar per conoscere quali siano le ipotesi del Comune di Tarzo per risolvere il problema di individuare altra area.

Il Sindaco risponde che è possibile, se si ritorna allo spirito originario, ritornando all'ipotesi di accordo iniziale, valutando i costi ed il tipo di opera da realizzare.

Il Consigliere Cesca Luciano esce dall'aula consiliare alle ore 23,15 ed il Consigliere Pancot Giuseppe alle ore 23,20. Alle ore 23,25 rientrano entrambi.

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

VISTA la deliberazione n.9 del 05.03.2001 del Consiglio Comunale del Comune di Tarzo, esecutiva ai sensi di legge con la quale si approva l'accordo di programma tra la Provincia di Treviso, la Comunità Montana della Prealpi Trevigiane, i Comuni di Revine Lago e Tarzo, relativamente al “Parco Archeologico - Didattico Revine Lago e Tarzo, approvazione schema d'accordo di Programma”, che qui si intende integralmente richiamata;

 

PRESO ATTO della bozza di Accordo di Programma Integrativo inviato a codesta Amministrazione con telefax in data 06.10.2003 prot. n. 11008 del 13.10.2003, formulato a seguito della Conferenza di Servizi tenutasi il giorno 20.03.2003, ed avente per oggetto la definizione di alcune problematiche inerenti il Parco Didattico in oggetto, con particolare riguardo alla ridefinizione del quadro economico dell'opera e alla proprietà della stessa;

 

RITENUTO, sulla base di quanto esposto dal sindaco,di respingere la richiesta di approvazione  dell'Accordo di Programma Integrativo, nel testo da ultimo formulato e trasmesso a questa Amministrazione con nota telefaxin data 11.11.2003 con prot. n.12320 che sostituisce la bozza succitata;

 

VISTO  l'art. 43 del  D.lgs 18.08.2000, n. 267;

 

VISTO il progetto presentato dalla Provincia di Treviso in data 08.03.2003;

 

VISTO  il parere favorevole espresso in ordine alla regolarità tecnica dell'atto proposta, ai sensi dell'art. 49, I^ comma del D.lgs 18.08.2000, n. 267, dal Responsabile degli uffici e dei servizi dell'Area Tecnica;

 

CON VOTI favorevoli n° 12, astenuti n° 2 (De Polo/Pradella), espressi per alzata di mano da n° 14  consiglieri presenti

 

DELIBERA

 

1)   Le premesse che qui si intendono richiamate, formano parte integrante, formale e sostanziale, del presente atto.

 

2)  DI non approvare e respingere, per le motivazioni sopraindicate, lo schema d'Accordo di Programma Integrativo che allegato alla presente deliberazione ne forma parte integrante, formale e sostanziale, relativo alla realizzazione del “Parco Archeologico-Didattico del Livelet e valorizzazione dell'area interessata a un antico insediamento palafitticolo”, da stipularsi con la Provincia di Treviso, la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, i Comuni di  Revine Lago e Tarzo e di invitare le altre Amministrazioni a rivedere completamente il progetto "Livelet";

 

 

3) DI dare atto che copia conforme all'originale della presente deliberazione sarà trasmessa per opportuna conoscenza alla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, alla Provincia di Treviso e al Comune di Revine Lago;