Rientra in aula il Consigliere Baldassar.
Il Sindaco-presidente relaziona chiarendo che quanto sottoposto all'esame e al voto del Consiglio Comunale in questa sede è diverso e più contenuto rispetto all'argomento indicato al n. 4 dell'ordine del giorno: trattasi in effetti di approvare solo ed esclusivamente la variante urbanistica; dà quindi lettura delle controdeduzioni dell'Amministrazione alle osservazioni presentate dai proprietari interessati, riferite unicamente alla variante urbanistica.
Il consigliere Amà espone una breve cronistoria del progetto di sistemazione e allargamento di via XXV Aprile facendo notare che non presenta più finanziamento pubblico.
Il vice-sindaco Gallon replica spiegando in maniera esaustiva l'iter procedurale per cui la pista ciclabile è stata spostata da via Castellich a via XXV Aprile permettendo così un punteggio maggiore nella graduatoria stilata dalla Comunità Montana e quindi un maggior contributo pubblico.
Il consigliere Pradella comunica di non partecipare al voto in quanto nel progetto è presente uno spostamento di 50cm. poco significativo per le innumerevoli spese legali e tecniche finora sostenute per la non felice impostazione della pratica. Lascia quindi il compito di chiudere la pratica alla maggioranza.
Il consigliere Trinca afferma che il soprintendente Monti ha ulteriormente beffato i cittadini di Tarzo cambiando le carte in tavola. Continua dicendo che trattasi di pensona non coerente e ribadisce la necessità di convocarlo in Consiglio Comunale.
Interviene il consigliere De Polo dicendo che il progetto è peggiorativo rispetto al precedente per la sicurezza della viabilità. Esprime il suo giudizio negativo anche sotto il profilo estetico. A suo parere la pista ciclabile così come proposta è pericolosa, quindi contesta complessivamente l'operazione proponendo di non approvare il punto e lasciare tutto come sta.
Il vice-sindaco Gallon sottolinea gli aspetti positivi del progetto per la sicurezza offerta alle persone.
Il consigliere Pancot evidenzia l'importanza della sicurezza sottolineando però la contrarietà dei proprietari a trovare una soluzione comune. Il suo voto sarà favorevole.
Il consigliere Baldassar ribadisce la necessità del marcapiede per la sicurezza.
Il sindaco informa che il progetto riflette il massimo che la Soprintendenza ha concesso nel rispetto ponderato tra la tutela del bene e la sicurezza stradale.
Il consigliere De Polo propone di costruire un marciapiede di cm 120-150 sul lato case e nel lato opposto la pista ciclabile con viabilità a senso unico alternato da impianto semaforico il tutto da realizzarsi all'interno dell'attuale sede stradale.
La proposta viene messa ai voti e respinta con voti:
FAVOREVOLI N. 4
CONTRARI N. 9
ASTENUTI N. 3
Prima della votazione del punto all'ordine del giorno il consigliere Pradella si assenta.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso:
- che, con deliberazione di C.C n. 41 del 18/07/2001 avente ad oggetto "Approvazione progetto preliminare piste ciclabili" è stato approvato il progetto preliminare relativo alla realizzazione dell'Itinerario cicloturistico delle Prealpi Trevigiane;
- che, a seguito di valutazioni operate successivamente dall'Amministrazione comunale, con deliberazione di C.C. n. 70 del 14/12/2001 avente ad oggetto "Approvazione definitiva progetto preliminare piste ciclabili ai sensi della L. 366/98 e art. 1 comma 5 L. n. 1 del 1978" è stato approvato il progetto preliminare dell'opera pubblica in questione;
- che con deliberazione della Giunta comunale n. 108 del 15/12/2001 avente ad oggetto "Approvazione progetto definitivo itinerario cicloturistico delle Prealpi Trevigiane" è stato approvato il progetto definitivo dell'opera.
- che, a seguito di successivi interventi della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il paesaggio del Veneto Orientale, l'Amministrazione comunale ha preso atto, in relazione ad una parte della realizzazione dell'opera e precisamente nel tratto concernente lo spostamento del muro di via XXV Aprile, delle misure di salvaguardia, connesse all'avvio del procedimento di apposizione del vincolo indiretto sul bene in questione, ai sensi del Dlgs.n.490/1999;
- che, nell'osservanza delle prescrizioni impartite dalla predetta Soprintendenza, questa Amministrazione ha provveduta ad elaborare una nuova ipotesi progettuale, limitata al tratto in questione, per uniformarsi alle prescrizioni e, in tal modo, consentire comunque la compiuta realizzazione dell'opera;
- che, nelle more dell'approvazione della progettazione preliminare, è intervenuto in data 19/09/2003 decreto della Soprintendenza Regionale per i Beni e le Attività Culturali del Veneto, con il quale è stato apposto vincolo diretto, ai sensi del Dlgs.n.490/1999 sul muro di Via XXV Aprile;
- che, in ragione dell'importanza annessa alla realizzazione dell'opera in questione, connessa ad esigenze di sicurezza della circolazione stradale, nel tratto in questione, l'Amministrazione comunale ha provveduto ulteriormente, in conformità alle prescrizioni della Soprintendenza, e sulla base della proposta inviata dalla stessa in data 16/04/2003 e successive indicazioni, ad elaborare una progettazione rispettosa delle caratteristiche del bene che è stata trasmessa alla stessa Soprintendenza in data 31/01/2004 prot. n. 1084;
- che con nota del 05/02/2004 prot. n. 21, a firma del Soprintendente Arch. Guglielmo Monti, è stato espresso parere favorevole, ai sensi del Dlgs. 490/99, in merito agli elaborati grafici trasmessi in quanto testualmente "… lo spostamento ivi contemplato rappresenta, anche a seguito di accertamenti sul posto, il massimo compatibile col rispetto del bene vincolato.";
- che, a seguito del parere così formulato, lo studio VEP Veneta Progettazione, incaricato della progettazione e della direzione dell'opera nel suo complesso ha provveduto a predisporre dei nuovi elaborati progettuali definitivi, tenuto conto delle necessarie modifiche intervenute nell'area di sedime, che sono stati notificati ai proprietari iscritti nei registri catastali mediante avvio del procedimento come da relazioni di notifica n° 162 e 163 del 18/02/2004.
- che il nuovo tracciato della pista ciclabile, a seguito delle modifiche intervenute, necessita il ricorso a variante dello strumento urbanistico vigente, che si assume nella procedura semplificata ai sensi dell'art. 50 comma 4 lettera g della L.R. 61/85;
- che la documentazione necessaria per l'adozione della variante urbanistica è stata predisposta e consegnata dall'Ufficio Tecnico Comunale ed è costituita dai seguenti elaborati:
- Tav. 1 Planimetria scala 1:2000 PRG Stato Attuale;
- Tav. 2 Planimetria scala 1:2000 PRG Variante
EVIDENZIATO che, a tal fine, il presente atto deliberativo costituisce adozione di variante allo strumento urbanistico con apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, ai sensi dell'articolo 9, comma 1 del D.P.R. n. 327/2001;
ATTESO CHE:
- a seguito dell'avvio del procedimento, secondo le disposizioni di cui agli articoli 11 e 16 del D.P.R. n. 327/2001, notificato ai proprietari iscritti nei registri catastali come da relazioni di notifica n° 162 e 163 del 18/02/2004, in data 16/03/2004 prot. n° 2865 sono pervenute, entro il termine dei 30 giorni successivi alla notifica, le osservazioni dei proprietari sigg.ri Bruno Della Pietà e Boato Maria;
RITENUTO opportuno controdedurre, in questa sede, alle osservazioni che riguardano gli aspetti connessi alla variante urbanistica, rimandando le controdeduzioni alle osservazioni sugli aspetti del progetto definitivo al successivo provvedimento di approvazione dello stesso;
VISTA la legge regionale n. 61/1985;
VISTO l'art. 9 della Legge 19 ottobre 1998 n° 366;
VISTI i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile dei Responsabili dei Servizi;
VISTI gli articoli 11, 16, 19 del D.P.R. 327/2001;
Con voti legalmente espressi:
FAVOREVOLI N. 10
CONTRARI N. 5 (Trinca, De Polo, Amà, Baldassar, Dal Mas)
espressi in forma palese da n. 15 consiglieri presenti e votanti
DELIBERA
1) le premesse che qui si intendono richiamate formano parte integrante, formale e sostanziale del presente atto deliberativo;
2) DI ADOTTARE la variante urbanistica, ai sensi della L.R. 61/85, relativa alla costruzione di un marciapiedi e di un tratto di pista ciclopedonale lungo Via XXV Aprile in Comune di Tarzo, definita dai seguenti elaborati predisposti dall'Ufficio Tecnico Comunale e che per quanto non allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto:
- Tav. 1 Planimetria scala 1:2000 PRG Stato Attuale;
- Tav. 2 Planimetria scala 1:2000 PRG Variante
3) DI CONTRODEDURRE alle osservazioni sulla variante urbanistica, presentate dai proprietari sigg.ri Bruno Della Pietà e Boato Maria pervenute in data 16/03/2004 prot. n° 2865, in base alle seguenti considerazioni:
C - 7
Il tracciato della pista ciclabile è stato ritenuto il più idoneo da parte dell'Amministrazione perché consente di lambire il centro storico e collegare varie strutture esistenti e fruibili da gran parte della popolazione. Ciò premesso, si precisa che la larghezza del percorso ciclopedonale, che è di tipo bidirezionale in sede propria, risulta la minima realizzabile per rispettare le norme vigenti in materia (decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 30/11/1999, n° 557, Manuale per la progettazione di itinerari ed attrezzature ciclabili, redatto dalla Regione Veneto nel 1992, D.G.R. 27/12/1991 n° 8118, Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri n° 432 del 31/3/1993, Manuale per la progettazione dei sistemi di sicurezza stradale e di moderazione del traffico, redatto dalla Regione Veneto nell'anno 2000). Il Comune di Tarzo è tenuto al rispetto delle predette norme anche perché l'opera è finanziata dalla Regione Veneto e dal Ministero. Si assicura comunque che l'opera sarà rispettosa del contesto in cui verrà inserita.
Non esiste rapporto tra i due distinti vincoli concernenti Villa Grimani ed il muro. Comunque, l'eventuale indissolubilità del sito, non ha nulla a che fare con la proprietà delle varie porzioni dello stesso. Inoltre, l'Amministrazione può realizzare opere soltanto su aree già di proprietà del demanio comunale o che diverranno tali a seguito di acquisizione, tant'è che la Soprintendenza ha abbandonato la soluzione d'istituire un vincolo indiretto. Inoltre va in ogni caso precisato che la nuova pista ciclabile dovrà insistere su area demaniale anche per non gravare sui privati l'obbligo di manutenzione. Discorso a parte merita la richiesta a rimanere degli attuali proprietari della porzione di terreno, su cui è eretto il muro, che verrà a separare strada e pista ciclabile. Si prende atto della richiesta, e in seguito ad assunzione diretta d'impegno a tenere in perfetto stato manutentivo il tratto di mura onde evitare che con la caduta di massi possa derivare danno alla circolazione di mezzi, ciclisti e pedoni, si conviene che la proprietà potrà rimanere in capo agli osservanti. Ciò però, si ripete solo in presenza di puntuale impegno di manutenzione, garantito con polizza assicurativa a garanzia dei danni che potrebbero gravare a terzi per cattiva manutenzione del muro, e con ciò dando sollevata l'Amministrazione Comunale da richieste risarcitorie.
D - 11
Il raccordo della pista ciclabile con Vicolo dei Pini viene realizzato in corrispondenza del varco attualmente esistente sul muretto di delimitazione dello stesso Vicolo. Negli elaborati definitivi del progetto verranno riportate nel dettaglio le modalità costruttive.
4) DARE ATTO che il presente atto deliberativo costituisce adozione di variante urbanistica e di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e che, a seguito di tale adozione si procederà ai sensi del combinato disposto di cui all'art. 19 del D.P.R. n° 327/2001, dell'art. 9 della Legge n° 366/1998 e della Legge Regionale n° 61/1985;
5) DARE ATTO, per quanto espresso in premessa, che il presente atto deliberativo, costituendo adozione di variante allo strumento urbanistico, modifica e sostituisce parzialmente, nei limiti concernenti la compiuta realizzazione dell'opera pubblica in questione, la deliberazione di C.C. n° 70 del 14/12/2001;
6) DARE mandato al Responsabile dei Servizi di provvedere agli adempimenti conseguenti ai sensi dell'art. 50 L.R. 61/85.
Tarzo, 25 marzo 2004
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Dal Gobbo Claudio