Il Sindaco passa al 5° punto posto all'o.d.g. e cede la parola al consigliere Dall'Antonia.

Interviene il consigliere Tomasi premettendo di fare le proprie scuse ai consiglieri di maggioranza dal momento che, solo a seguito di una più attenta lettura della documentazione ed anche a seguito dell'esposizione del consigliere Dall'Antonia, sono sorti dei dubbi sulla convenienza dell'operazione.

Al riguardo fa riferimento all'importo complessivo del mutuo rinegoziato evidenziando che il risparmio previsto è pari a E 6.000,00 e che l'indenizzo dovuto per l'estinzione anticipata comporta comunque una spesa.

Il consigliere Dall'Antonia risponde che, in ogni caso, detratti gli importi dovuti il risparmio effettivo è sempre di E 6.000,00.

Interviene il consigliere Gallon per associarsi al consigliere Tomasi circa l'insufficienza della documentazione ai fini di una completa valutazione. Prosegue ritenendo che, in base alla documentazione, non ci sia un risparmio e che l'unico vantaggio sia quello di avere nell'immediato liquidità.

Il Sindaco-presidente risponde affermando che è vero invece il contrario, perchè si ha meno liquidità nel presente per liberare risorse nel futuro a partire dal 2006.

Il consigliere Gallon nel formulare dichiarazione di astensione, dichiara di riservarsi una valutazione più approfondita, attraverso l'ufficio ragioneria.

Il Sindaco-presidente accoglie favorevolmente la disponibilità del consigliere Gallon se si tratta di evitare eventuali errori.

Interviene il consigliere Dal Molin per associarsi alle dichiarazioni dei consiglieri Tomasi e Gallon in ordine alla carenza di documentazione e di dati, formulando anch'egli dichiarazione di astensione.

Il consigliere De Nardi, interviene affermando di aver comunque potuto valutare alcuni aspetti sulla base della documentazione allegata alla proposta di deliberazione, come una nota dell'ufficio ragioneria che "prendo per buona".

Prosegue sollecitando l'amministrazione a prendere l'iniziativa ed a non attendere la proposta di rinegoziazione da parte degli istituti, con la possibilità di valutare le condizioni di vantaggio.

Il Sindaco-presidente interviene per evidenzialre che la presenza in Consiglio Comunale di esperti in materia bancaria è di ausilio all'operato dell'Amministrazione e sottolinea l'importanza del loro contributo ai fini della valutazione delle scelte da effettuare. Ringrazia per la collaborazione (applauso) e mette in votazione.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

VISTA la nota n. 109815 del 18/03/2004 con la quale l'I.N.P.D.A.P. - Istituto Nazionale di Previdenza per il dipendenti dell'Amministrazione Pubblica - ha comunicato le condizioni per la rinegoziazione del capitale residuo dei mutui concessi, sotto elencati:

 

         Ruolo             Posizione             Cassa   Tasso      Residuo al 31/12/2000              Ind. Rinego.

         018389           72/24487                 2       11,25             24.471,36             1.376,51

         019285           72/24850                 5       11,25             14.626,56         822,74

         022176           72/26429                 2       11,25               9.623,17        541,30

         026199           72/30612                 2       11,25             24.931,16             1.402,38

         030899           72/33886                 2         9,75             42.593,87             2.076,45

 

CONSIDERATO che con la presente operazione non si supera il limite dei 25% delle entrate ai sensi dell'art. 204 del D.Lgs n. 267/2000;

 

  VISTOil parere favorevole espresso sulla proposta di deliberazione dal Responsabile del servizio, in ordine alla regolarità tecnica e contabile di cui  all'art. 49 -  I° comma del D.Lgs. 18/08/00 n. 267;

 

Con voti favorevoli n. 14, nessun contrario e n. 3 astenuti n. 3 (Gallon, Cesca, Dal Molin) espressi per alzata di mano da n. 17 consiglieri presenti e votanti ;

 

DELIBERA

 

1.     di accettare le condizioni di rinegoziazione dei mutui comunicate dall'I.N.P.D.A.P.;

2.     di dare atto che l'operazione si riferisce al capitale residuo alla data del 31.12.2000 dei mutui concessi dalla soppressa Direzione Generale degli Istituti di Previdenza e dall'I.N.P.D.A.P. - Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti dell'Amministrazione Pubblica - come indicati in premessa;

3.     di restituire il capitale residuo di E 116.246,12 e l'indennizzo di E 6.219,39, il tutto per complessivi E 122.465,51 mediante n. 10 semestralità costanti, comprensive del capitale e dell'interesse, calcolate al tasso nominale del 6% annuo;

4.     di garantire le suddette rate di ammortamento con delega sul Tesoriere a valere sulle entrate afferenti ai primi tre titoli di bilancio;

5.     di emettere sullo stesso Tesoriere un atto di delega per la somma e la decorrenza indicate dall'I.N.P.D.A.P. - Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti dell'Amministrazione Pubblica ­nell'intesa che le annualità saranno soddisfatte in semestralità uguali entro e non oltre la fine dei mesi di giugno e di dicembre;

6.     di delegare, come si delega, all'I.N.P.D.A.P. - Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti dell'Amministrazione Pubblica - la quota delle entrate irrevocabilmente "pro solvendo" e non "pro soluto";

7.     di iscrivere l'annualità di cui l'Ente è debitore per il rimborso del mutuo nella parte passiva del bilancio per il periodo di anni considerato;

8.     di assumere a proprio carico tutte le imposte, tasse, tributi in genere comunque inerenti la presente operazione;

9.     di prendere altresì atto che il Tesoriere è tenuto mensilmente ad accantonare le somme occorrenti a soddisfare, alle rispettive scadenze, i pagamenti che maturano nel corso dell'anno, mentre, in caso di ritardato versamento, lo stesso è soggetto all'indennità di mora in conformità della normativa vigente.