Sentita la relazione del Sindaco, si apre il dibattito sottoriportato in forma sintetica:

DE NARDI: Sono contrario a questa proposta. Non vedo perché non si voglia continuare come si è fatto fino ad oggi. Escludere il Consiglio dall'esame di queste alienazioni potrebbe danneggiare i cittadini che non vengono messi tutti sullo stesso piano. Quindi io sono assolutamente contrario per una questione di trasparenza.

CESCA: Mi associo a quanto dichiarato dal consigliere De Nardi. Procedo quindi alla lettura di questo documento che chiedo venga allegato (ALLEGATO sub A).

TOMASI: Si porta in discussione un obbrobrio giuridico. Si tratta di spossessare il Consiglio di una sua facoltà. Trovo opinabile la scelta di delegare ad altri le alienazioni di aree di dimensioni non superiori ai 600 mq.

DAL MOLIN: Se la terra del Comune è terra di tutti, i cittadini devono avere una tracciabilità di queste aree.

CARAVITA: I frontisti possono essere più di uno, e quindi, in relazione ad un unico reliquato stradale, possono essere interessati più proprietari contermini.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

PREMESSO che il Comune di Tarzo è proprietario di diversi reliquati stradali risultanti dalle rettifiche del sedime della viabilità comunale e di altri piccoli appezzamenti di terreno di modesta dimensione, che non rivestono utilità alcuna per l'Ente;

ATTESO che per gli stessi, privati cittadini spesso inoltrano richiesta di acquisto e, talvolta, quando possa essere utile anche per il Comune, di permuta;

RILEVATO inoltre che nell'ambito di lavori di ampliamento di strade comunali diverse, eseguiti negli anni passati, il Comune di Tarzo ha occupato porzioni di terreni di proprietà privata, pur non avendo attivato i relativi procedimenti di esproprio, e che pertanto risulta necessario acquisire al demanio stradale comunale le aree tuttora private ma destinate di fatto a sedime stradale, a seguito dell'ampliamento di pubbliche vie;

RITENUTO di esprimere l'indirizzo:

- di alienare e procedere alla permuta di detti reliquati ed appezzamenti qualora le dimensioni degli stessi siano ridotte e comunque non superiori ai 600 mq., incaricando i competenti organi ed uffici ad adottare gli atti consequenziali necessari;

- di acquisire al demanio stradale comunale le porzioni di terreni tuttora di proprietà privata, ma destinate di fatto a sedime stradale, a seguito dell'ampliamento di pubbliche vie, anche applicando, ove possibile, la speciale normativa contenuta nell'art. 43 del D.P.R. 327/2001 qualora risulti meno onerosa;

VISTO il parere espresso sulla proposta di cui alla presente deliberazione in ordine alla regolarità tecnica di cui all'art. 49, 1° comma, del D. Lgs. 267/2000;

VISTO l'art. 42 del D.Lgs 267/2000;

 

CON VOTI favorevoli n. 8, astenuti n. 2 (De Polo, Dall'Antonia) e n. 5 contrari (Tomasi, Cesca, Caravita, De Nardi, Dal Molin), espressi per alzata di mano da n. 15 consiglieri presenti e n. 13 votanti;

 

 

DELIBERA

 

1) di esprimere l'indirizzo di procedere:

- all'alienazione di reliquati stradali risultanti dalle rettifiche del sedime della viabilità comunale e di altri piccoli appezzamenti di terreno di modesta dimensione, che non rivestono utilità alcuna per l'Ente qualora le dimensioni degli stessi non siano superiori ai 600 mq.;

- ad acquisire al demanio stradale comunale le porzioni di terreni tuttora di proprietà privata, ma destinate di fatto a sedime stradale, a seguito dell'ampliamento di pubbliche vie, anche applicando, ove possibile, la speciale normativa contenuta nell'art. 43 del D.P.R. 327/2001 qualora risulti meno onerosa;

2) di incaricare i competenti organi ed uffici di adottare gli atti consequenziali necessari, compresa la sdemanializzazione, qualora prevista dalla Legge.

 

Si esprime parere favorevole sulla proposta di cui alla presente deliberazione in ordine alla regolarità tecnica di cui all'art. 49, 1° comma, del D. Lgs. 267/2000.

 

                                                                                  IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

                                                                                        Massimo geom. Stefani