IL CONSIGLIO COMUNALE
PRESO ATTO del dibattito sottoriportato in forma sintetica:
SINDACO: Preciso che la delibera di Consiglio Comunale n. 20 è
stata adottata per snellire e semplificare le procedure per l'alienazione e le
permute di piccoli reliquati di terreno. In comune di Vittorio Veneto dette
procedure sono state addirittura delegate, non alla giunta, ma al Responsabile
dell'Area;
GALLON: Forse non abbiamo ben chiaro il concetto di atto
amministrativo: non capisco come un comune possa delegare all'ufficio tecnico
delle scelte politiche. Ho delle grosse perplessità, inoltre, sulla possibilità
di revocare un atto e contestualmente procedere ad alcune permute. Di solito
prima si revoca un atto e poi si ne fa un altro;
FARAON ADRIANO: Questa volta do ragione a Gallon, ma la proposta di revoca
l'ho formulata io sebbene abbia frequentato solo la quinta elementare. Secondo
me i punti devono essere due. Prima annullo l'atto precedente e dopo faccio gli
atti di permuta;
TOMASI: Ringrazio il consigliere Faraon Adriano che ci fa
ridiscutere questo punto e revocare una delibera dopo due mesi. Il sottoscritto
disse che la delibera che andiamo oggi a revocare è un obbrobrio giuridico: ma
il Sindaco ha dato retta a lei Adriano e non a noi in consiglio comunale. Chiedo
al consigliere Faraon Adriano che metta a disposizione presso l'albergo
Venezia, la Mostra esistente nell'ambito del suo esercizio commerciale e la
pasticceria, qualche ora del suo tempo per poter essere ricevuti da lui, in
quanto il Sindaco non ha alcun potere decisionale. Lei consigliere Faraon,
sebbene abbia frequentato fino alla quinta elementare, sa tutto. Quindi
presenti una mozione di sfiducia oppure ha paura di mandare a casa i suoi
leghisti?
La
motivazione riportata nella proposta di
delibera da revocare è assurda. L'incapacità di governo è per metà vostra
(della Lega) e per metà di Forza Italia. In ordine alla delibera in esame
chiedo se è possibile fare una votazione per la revoca e una per la permuta.
Evidenzio inoltre che nella relativa cartellina c'è un atto fotocopiato senza
numero di protocollo e mancante di una pagina. Inoltre non viene specificato a
carico di chi siano le spese di frazionamento;
BOF: Ritengo che bisogna essere prudenti nel dichiarare che una
delibera è illegittima. Anche in altri comuni si sono adottate delibere simili.
Quindi dire che la procedura adottata è illegittima è una forzatura;
DALL'ANTONIA: Il segretario comunale deve dire se la delibera n. 20 è
legittima oppure no. Non ho mai sentito il parere del segretario in merito. La
revoca, tuttavia, è un atto di democrazia;
DE NARDI: Tutta la minoranza era contraria all'atto di indirizzo
relativo all'alienazione dei reliquati stradali. Mi chiedo, inoltre: come
facciamo a votare questo punto?
GALLON: Il consigliere ha come guida il Testo Unico degli Enti
Locali, che attribuisce al Consiglio Comunale la competenza per le alienazioni
di immobili. Non sono d'accordo sulle domande al segretario, è il presidente
del consiglio Comunale che deve dare le risposte;
FARAON ADRIANO: Informo i cittadini che il consigliere Tomasi ha
frequentato a suo tempo due volte al giorno l'albergo Venezia, la Mostra
esistente nell'ambito del mio esercizio commerciale e la pasticceria. In
occasione delle prossime elezioni la Margherita sarà senza petali;
SEGRETARIO COMUNALE: La delibera n. 20 non è illegittima infatti non la
annulliamo, ma per motivi di opportunità la revochiamo. L'atto di indirizzo è
quindi legittimo tuttavia il consiglio comunale, per motivi di opportunità,
ritiene di dover decidere in ordine ad ogni singola alienazione o permuta. La
revoca viene adottata quando vi sia una rinnovata valutazione dell'interesse
pubblico. Nell'ambito della stessa delibera proposta questa sera è possibile
fare tre votazioni separate: è questione di scelta politica, adottare la
delibera che stiamo esaminando con un'unica votazione, oppure, con più
votazioni separate. L'atto è tuttavia legittimo anche con una sola votazione,
così come proposto dagli uffici.
Il
consigliere Tomasi dice che c'è una lettera agli atti che non è stata
protocollata. In realtà, come il consigliere Tomasi stesso ha potuto verificare
personalmente, la lettera è stata protocollata regolarmente, ma il relativo n.
di protocollo non è stato riportato. Il documento si compone di due pagine e
quindi risulta essere completo, ancorché sia evidente che sono state omesse
alcune parole. Nella delibera che stiamo adottando tutte le spese (notarili,
per frazionamenti ecc..) sono a carico delle ditte che hanno richiesto di
effettuare le permute (De Martin e Possamai).
PREMESSO che, per snellire e semplificare l'attività del Comune, con
delibera di Consiglio Comunale n° 20 del 25/05/2006, veniva espresso
l'indirizzo di procedere:
-
all'alienazione di reliquati stradali risultanti dalle rettifiche del sedime
della viabilità comunale e di altri piccoli appezzamenti di terreno di modesta
dimensione, che non rivestono utilità alcuna per l'Ente qualora le dimensioni
degli stessi non siano superiori ai 600 mq.;
-
ad acquisire al demanio stradale comunale le porzioni di terreni tuttora di
proprietà privata, ma destinate di fatto a sedime stradale, a seguito
dell'ampliamento di pubbliche vie, anche applicando, ove possibile, la speciale
normativa contenuta nell'art. 43 del D.P.R. 327/2001 qualora risulti meno
onerosa;
ATTESO che alcuni consiglieri comunali hanno manifestato
l'intendimento che sia il Consiglio Comunale a valutare l'opportunità ed a
decidere in ordine ad ogni singolo provvedimento di permuta/alienazione di
reliquati stradali o acquisto di aree da destinare a strada;
RITENUTO pertanto di revocare la succitata delibera n° 20 del
25/05/2006, al fine di addivenire a decisioni condivise e di promuovere la più
ampia concordia e partecipazione di tutti i consiglieri nell'adozione della
tipologia di provvedimenti di cui trattasi;
DATO ATTO che presso gli uffici comunali sono giacenti delle
richieste di cittadini che domandano di procedere alla permuta di aree di loro
proprietà con aree di proprietà comunali, destinate (o già destinate) a strada;
VISTO il D.Lgs. 267/2000;
VISTO il parere espresso sulla proposta di cui alla presente
deliberazione in ordine alla regolarità tecnica di cui all'art. 49, 1° comma,
del D. Lgs. 267/2000;
con
voti n. 13 favorevoli, n. 1 astenuto (De Pizzol) e n. 1 contrario (Faraon
Antonio) espressi in forma palese da n. 15 presenti e n. 14 votanti;
DELIBERA
1)
di revocare, per le motivazioni illustrate in narrativa, la propria
precedente deliberazione n° 20 del 25/05/2006 ad oggetto "Alienazioni
reliquari stradali e permute - Atto di indirizzo";
con
voti n. 14 favorevoli, n. 1 astenuto (De Pizzol) e nessun contrario espressi in
forma palese da n. 15 presenti e n. 14 votanti;
DELIBERA
2)
di cedere ai sigg.ri De Martin Salvatore e Luigi l'area di proprietà
comunale, adiacente al mappale 115 foglio n° 22, di superficie indicativa mq.
3, attualmente adibita a strada, acquisendo in permuta l'area di superficie
indicativa mq. 27, porzione del mappale 115 foglio n° 22 del Comune di Tarzo,
così come individuato nella planimetria allegata
quale Sub A;
con
voti n. 14 favorevoli, n. 1 astenuto (De Pizzol) e nessun contrario espressi in
forma palese da n. 15 presenti e n. 14 votanti;
DELIBERA
3)
di cedere ai sigg.ri Possamai Claudio e Borsoi Lidia il relitto stradale
derivante dalla rettifica della via comunale in loc. Castagnera Alta, di cui al
mappale n° 905 del Foglio 27 e mapp.le n° 897 del Foglio 23, per un totale di
complessivi mq. 491, e di acquisire dagli stessi in permuta l'area di cui ai
mapp.li n° 898 e 901 del Foglio 27, per un totale di complessivi mq. 322, con
conguaglio a favore del Comune, per la differenza di metratura pari a
complessivi mq. 169, dell'importo di E. 2.535,00, applicando all'area da cedere
un valore al mq. pari ad E. 15,00;
4)
di dare atto che tutte le spese (notarili, di frazionamento ecc..) sono a
carico delle ditte richiedenti le permute, ciascuna per la rispettiva pratica.
Con
voti n. 14 favorevoli e n. 1 astenuto (De Pizzol), espressi in forma palese da
n. 15 presenti e n. 14 votanti, la presente deliberazione viene dichiarata
immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del D. Lgs. n°
267/2000.
Si esprime parere
favorevole sulla proposta di cui alla presente deliberazione in ordine alla
regolarità tecnica e contabile di cui all'art. 49, 1° comma, del D. Lgs.
267/2000.
IL
RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Massimo geom. Stefani
********
A
questo punto entra in sala il Revisore del Conto dott. Genovese Michele.
Il
Sindaco chiede al Consiglio Comunale l'inversione dell'ordine del giorno
affinché l'argomento iscritto al punto 8) relativo all'approvazione del
Rendiconto di Gestione riferito all'anno 2005 venga trattato successivamente al
presente atto e quindi al punto 5) dell'o.d.g..
Il
Consiglio Comunale all'unanimità approva l'inversione dell'ordine del giorno.
Pertanto il punto 8) iscritto all'o.d.g. diventa punto 5).