Il Sindaco cede la parola all'assessore Clara Della Pietà che illustra il progetto.

Premesso:

Che la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane ai sensi dell'art. 8 comma 2 del vigente Statuto, nonché del Piano di Sviluppo Socio-Economico 2005/2009 adottato con deliberazione del Consiglio della Comunità Montana n. 6 in data 11.05.2006, è chiamata istituzionalmente ad attivare ogni azione ed iniziativa atta a favorire l'esercizio in forma associata tra tutti i Comuni aderenti (Cappella Maggiore, Cison di Valmarino, Cordignano, Farra di Soligo, Follina, Fregona, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, Revine Lago, Sarmede, Segusino, Tarzo, Valdobbiadene, Vidor, Vittorio Veneto) di servizi e funzioni affidate dai Comuni medesimi;

 

Che l'avvio dei servizi associati costituisce un preciso obiettivo programmatico al fine di migliorare i servizi pubblici come previsto dall'art. 10 della L.R. n. 11/2001 nonché dall'esigenza di ricercare economie di scala derivanti dalla creazioni di strutture operative specializzate per assicurare l'espletamento ottimale dei servizi in precedenza svolti in ambito esclusivamente comunale;

 

Che questo obiettivo programmatico permette di completare il processo associativo a mezzo di formale delega ai sensi dell'art. 28 del Testo Unico Enti Locali approvato con Decreto Legislativo n. 267/2000;

 

Che, nella fattispecie, l'art. 6 comma 1 lettera d) della Legge Regionale n. 3 del 3.2.2002, prevede che la Giunta Regionale determini i criteri dell'erogazione dei contributi a favore della Comunità Montane al fine di sostenere le spese di primo impianto, di riorganizzazione e di ampliamento delle strutture e dei servizi necessari per l'esercizio di funzioni e servizi ad esse affidate dai Comuni per un periodo non inferiore a 5 (cinque) anni;

 

Che con deliberazione della Giunta Regionale n. 1.383 del 10.5.2006 sono stati stabiliti i criteri e le modalità operative per l'assegnazione dei predetti contributi fissando nel contempo le seguenti regole:

1)   soggetti destinatari del contributo: le Comunità Montane che nel periodo 01.09.2005/10.09.2006 siano state delegate dai Comuni a svolgere in forma associata per una durata non inferiore a 5 (cinque) anni funzioni e servizi comunali individuati ai sensi dell'art. 2 del DPR 31.1.1996 n. 194;

 

2)   il contributo è destinato a finanziare le spese d'investimento occorrenti per il primo impianto nonchè la riorganizzazione dei servizi necessari e sarà assegnato nella misura massima dell'80% delle spese preventivate e ammesse per il primo impianto. Il contributo non potrà superare la misura massima E 200.000,00 per funzione delegata;

 

3)   la richiesta di contributo deve essere trasmessa dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane alla Regione Veneto entro il termine del 20.9.2006 a pena di irricevibilità.

I Comuni associati, previa deliberazione consiliare devono delegare la funzione e/o il servizio associato alla Comunità Montana per un periodo non inferiore ai 5 (cinque) anni;

 

4)   il Consiglio della Comunità Montana deve formalizzare l'accettazione delle delega affidata approvando, nel contempo, il piano finanziario relativo alle spese di investimento preventivate.

 

Considerato che, in sede di conferenza dei Sindaci tenutasi in data 26.07.2006, è stato individuato quale servizio associato la creazione presso la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane di un Sistema Informativo Territoriale le cui finalità sono diffusamente descritte nella relazione del progetto preliminare presentato dal Consorzio Quadratec;

 

Che esso persegue l'obiettivo di creare un ufficio S.I.T. comunitario da collocare presso la sede della Comunità Montana dotato della necessaria strumentazione Hardware e Software per la creazione dei seguenti servizi:

-     visura degli strumenti urbanistici e di elaborazione di certificati di destinazione urbanistica legale;

-     gestione della numerazione civica;

-     gestione dell'anagrafe immobiliare;

-     consulenza via Web con esperti dei vari settori designati presso gli uffici di eccellenza individuati nei vari Comuni;

-     gestione delle pratiche edilizie;

-     visura al pubblico degli strumenti urbanistici;

-     servizi legati alla ricerca di una strada o di un indirizzo nonché di un'attività produttiva;

-     servizi legati alla richiesta dei numeri civici;

-     servizi di calcolo tributi ICI - TARSU;

-     servizio di repository della modulistica e delle informative comunali.

 

Accertato che trattasi di servizi e funzioni afferenti le funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo del territorio (funzioni 1 e 9) secondo la tipologia indicata dall'art. 2, comma 3  del D.P.R. n. 104 del 31.1.1996;

 

Atteso che il Comune di Tarzo è chiamato a concorrere al cofinanziamento del progetto per la parte non finanziata dal contributo regionale per la quota che verrà stabilita e che verrà prevista nei bilanci degli esercizi di competenza con propri successivi provvedimenti;

 

Uditi gli interventi sottoriportati in forma sintetica dei seguenti consiglieri comunali:

SACCHET: I comuni più grandi, Vittorio Veneto, Valdobbiadene e Pieve di Soligo, non aderiranno al progetto per cui la ditta che si aggiudicherà l'appalto, visto la minore mole di lavoro, sarà in grado di anticipare alcune parti della fase 2.

BOF: I comuni più grandi non aderiranno al progetto perché hanno già nella loro dotazione informatica i servizi che la Comunità Montana andrebbe a fornire.

GALLON: L'Unione dei Comuni, cinque anni fa, aveva già iniziato un percorso per gli stessi servizi insieme alla Regione ma purtroppo il progetto si è bloccato in quanto il sistema operativo di Tarzo non ragiona come quello di Cison, pertanto, andiamo a spendere 700.000,00 euro e poi dobbiamo adeguarci con altri sistemi informativi. Preferisco che questo servizio venga gestito da un'unione dei comuni che può anche beneficiare di un contributo regionale oltre al risparmio derivante dal fatto che per un servizio, tipo la vigilanza, può essere coordinato da un responsabile del servizio anziché da cinque responsabili come avviene ora. Secondo me questo è il percorso: la Comunità Montana dovrebbe fare altro e curare le attività sovracomunali tipo le strade bianche, i boschi ecc..

FARAON ANTONIO: Il consigliere Gallon parla di un progetto di cinque anni fa che non è mai stato portato avanti. La filosofia è la stessa ma qui vengono coinvolti tutti i comuni della Comunità Montana che operativamente potranno interagire tra loro, avendo sempre però come punto centrale di riferimento la Comunità Montana.

TOMASI: Io non riesco a capire, se votiamo la proposta e basta, o se abbiamo un aggravio spesa. Ho notato che mancano i pareri dei responsabili e manca la copertura finanziaria.

FARAON ANTONIO: Si tratta di un atto di indirizzo. Non può esserci l'impegno finanziario finchè non si conosce quanti comuni parteciperanno al progetto. In base ai partecipanti verrà fatto il conteggio  economico del costo.

TOMASI: Non si tratta di un atto di indirizzo. Se firmiamo un contratto comunque ci impegnamo contribuendo con una somma: quindi questo comporta un vero e proprio impegno finanziario. Se così è, mancano i pareri degli uffici per cui l'atto è illegittimo.

DELLA PIETA': Quando sono andata in Comunità Montana, ho chiesto se l'adesione al progetto ci impegnava finanziariamente in questo esercizio. Mi hanno risposto che questo bando, a differenza di quelli precedenti, non comporta in fase di adesione nessun impegno economico.

SACCHET: C'è la possibilità di aderire al progetto anche l'anno prossimo acquistando solo i pacchetti che interessano, ma questo comporterà una maggiore spesa, in quanto non si potrà usufruire del contributo regionale.

TOMASI: Ho molte perplessità e domande. Chi è Quadratec e chi farà la gara d'appalto? Per capire se ci sono dei vantaggi a livello comunale bisognerebbe comparare i costi attuali con quelli che avremo in futuro aderendo a questo consorzio. Il piano finanziario è relativo solo al primo anno e ipotizza un costo di 2 euro a cittadino e non quantifica i costi per il 2°/3° anno. Per entrare a regime questo nuovo consorzio ha bisogno di 4 anni: nel frattempo cosa facciamo? Per funzionare, il progetto proposto, ha bisogno delle linee ADSL?

SACCHET: Quadratec ha finito il proprio lavoro il 2 settembre e non parteciperà alla gara d'appalto in quanto ha predisposto il bando. Tutte le società che sono interessate possono partecipare alla gara d'appalto. Tarzo ha la linea ADSL. Il primo modulo del progetto dovrà essere completato entro l'estate 2007.

GALLON: La mia esperienza professionale mi insegna che per dialogare bisogna uniformare il sistema operativo e questo comporta un grosso esborso di denaro. Ho grosse perplessità sul progetto.

SINDACO: Nell'uniformare i sistemi si progredisce: ci sarà un costo senz'altro ma ne vale la pena. Adeguarsi agli altri comuni limitrofi ci permette di non essere tagliati fuori e di disporre di programmi che ci consentono di dialogare. La scelta è molto importante: è una responsabilità grossa che ci dobbiamo assumere.

DE NARDI: Credo che si possano raggiungere gli stessi obiettivi in modo diverso. Il Comune di Tarzo dovrebbe riprendere in mano il vecchio progetto dell'Unione dei Comuni e riproporlo ai comuni vicini . Se non è funzionato cinque anni fa non è detto che non sia valido e qualcuno deve partire e riproporlo. Il Comune di Tarzo dovrebbe farsi parte attiva e coinvolgere anche gli altri comuni soprattutto vista la simile linea politica. Ovviamente non si può arrivare ad un'Unione dei Comuni immediatamente, ma si potrebbe iniziare a collaborare in singoli settori. Non essendoci poi l'adesione da parte dei comuni più grossi i costi fissi andranno a pesare notevolmente sui singoli comuni.

SACCHET: Siamo arrivati alla proposta della Comunità Montana parlando con gli altri comuni e prendendo una decisione compatta, cercando di ragionare non da singoli ma in maniera globale.

BOF: Prima Gallon diceva che attraverso l'Unione dei Comuni si poteva arrivare ad un'ottimizzazione dei costi anche per quel che riguarda il personale. Questo progetto della Comunità Montana non esclude in un secondo momento questa unità dei servizi. A fronte di un sistema informatico omogeneo potrebbe esserci un interscambio di personale.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

PRESO ATTO del dibattito sopra riportato in sintesi;

 

VISTA la proposta di delibera allegata sub A);

 

VISTO l'art. 15, comma I, del vigente Statuto comunale;

 

con voti favorevoli n. 6 e contrari 6 (De Nardi, Dal Molin, Gallon, Cesca, Tomasi, Caravita), espressi nelle forme di legge da n.12 presenti e votanti;

 

DELIBERA

 

Di non approvare e quindi di respingere la proposta di delibera in oggetto individuata ad allegata sub A) al presente atto.