Si apre la discussione in ordine all'argomento in oggetto, alla quale partecipano i componenti del Consiglio sottoevidenziati, con i seguenti interventi, trascritti in sintesi:

TOMASI: Pongo una pregiudiziale sulla modalità di voto: nel testo della delibera mi sembra di capire che l'ordine della chiamata sia quello indicato dal Sindaco. Visto che il nostro regolamento è un po' anzianotto, io faccio la proposta di mutuare il sistema di votazione adottato dal Parlamento. In Parlamento quando si votano le mozioni di sfiducia viene effettuata la chiamata per appello nominale, in ordine alfabetico. Credo che questa sia la modalità più corretta, rifacendoci a quello che succede nella nostra massima espressione democratica che è il Parlamento. Io propongo questo sistema in sostituzione di quanto indicato nella proposta di delibera.

CARAVITA: A  prescindere dalla richiesta del consigliere Tomasi, in considerazione della particolare serata, per non favorire nessuno, consiglio di fare una chiamata per sorteggio. Diversamente procediamo con il sistema solito che abbiamo utilizzato fino ad ora.

FARAON ANTONIO: Siamo persone adulte, responsabili, elette e scelte dai cittadini in base ad una votazione e abbiamo il dovere di mostrare la faccia e di avere le nostre convinzioni, liberi di esprimerle. Il metodo proposto in base al regolamento credo possa andare bene.

SINDACO: Io propongo di partire dal consigliere indicato nella proposta di delibera al numero due.

Il Sindaco cede la  parola al consigliere Clara Della Pietà che legge la mozione di sfiducia (allegato sub A).

Il Sindaco replica alla mozione dando lettura al testo accluso al presente atto (allegato sub B). Il Sindaco, inoltre, illustra l'unito prospetto (allegato sub B bis) relativo alle assenze degli assessori.

FARAON ADRIANO: Con tutte le bugie che il Sindaco ha detto questa sera, dovrebbe tornare a Corbanese subito.

BOF: Quello che sto per dire comprende anche la dichiarazione di voto. Premetto che io questa sera sono entrato in quest' aula consigliare con la ferma decisione di farla restare Sindaco e non votare la mozione di sfiducia. Non mi vergogno a dirlo: ne sono testimoni il consigliere Faraon, il consigliere Sacchet e il consigliere Dal Molin. Ma dopo il discorso che ho appena sentito, sinceramente ritengo non vi sia nessun motivo che mi possa trattenere dal votare la mozione di sfiducia. Il fatto che questa maggioranza stesse stretta a lei, signor Sindaco, era emersa già a tre mesi dalle votazioni, in base alla proposta che lei mi fece di passare ad una maggioranza alternativa a quella che i cittadini avevano votato. Dopo tre mesi che i cittadini ci avevano votato, lei Sindaco, mi ha proposto una maggioranza diversa da quella che i cittadini avevano scelto. Noi abbiamo chiesto delle garanzie. Vorrei chiederle come mai è stata fatta la delibera di giunta n. 46/2005 che a noi è stata spiegata in un modo poco veritiero. In quell'occasione il consigliere Bianco è uscito, a seguito di uno screzio con l'assessore Faraon. Pertanto il consigliere Bianco, esponente di Forza Italia, si è alzato e ha abbandonato l'aula. Avremmo potuto farlo anche noi leghisti ma non l'abbiamo fatto e abbiamo sbagliato. Abbiamo tentato in tutti i modi di ricucire lo strappo, ma mentre noi leghisti nella nostra sede stavamo redigendo un documento programmatico, - nel corso di una riunione a cui ha partecipato anche il consigliere Bianco  esponente di Forza Italia - nello stesso mentre, il Sindaco era nell'aula consigliare che supplicava le minoranze di appoggiarlo e sostenerlo.

GALLON: II Sindaco non ha mai supplicato.

BOF: Mi è stato riferito da un consigliere di minoranza: "con che pudore un Sindaco di Forza Italia poteva permettersi di supplicare di tenerlo lì". Non mi riferisco a lei, consigliere Gallon, guardi i suoi colleghi. Se veramente, come è emerso stasera, c'erano delle cose urgenti da approvare, è prassi usuale, visto che gli assessori sono degli amministratori, che quando si cambiano gli assessori, i nuovi vengano informati dagli amministratori uscenti di quanto è in campo e delle pratiche da portare avanti. Nessuno dei nuovi assessori insediati si è minimamente interessato a ciò che era in corso. Tra l'altro, c'era un buonissimo progetto portato avanti dall'ANCI VENETO che prevedeva un piano di riorganizzazione per il posizionamento di antenne sul suolo comunale. Tale progetto poteva portare, negli anni a avvenire, entrate molto rilevanti per il comune di Tarzo. Nessun assessore si è premurato di venire da me, o dagli altri assessori che sono stati dimissionati dal Sindaco, per chiedere se c'era qualcosa da portare avanti, se c'erano delle cose urgenti da sbrigare. E' vero che il Sindaco prende un impegno con gli elettori che l'hanno votato: ma il Sindaco è stato votato grazie agli elettori della Lega. Il Sindaco ha detto che si è attivato per ottenere il contributo per realizzare l'opera del ponte di Castellich: ma non stiamo parlando di soldi già recepiti nel bilancio. Io mi chiedo: se nel nostro programma delle opere pubbliche non è prevista quest'opera, il Sindaco doveva attivarsi per ottenere contributi per il ponte di Castellich o per le opere previste nel nostro programma elettorale? Riguardo al circolo ricreativo di Corbanese sono arrivati 130.000 euro di contributo. Vorrei che i cittadini andassero a leggersi a che fine erano destinati quei soldi. Noi abbiamo valutato le prospettive di espansione per Corbanese, le nuove zone che vengono costruite, le zone che si prevedevano di costruire, e abbiamo previsto che ci sarebbe  stato   un   aumento  di   popolazione, quindi   ipotizzato   l'aumento  di   popolazione a Corbanese e visto che le scuole attuali sono fatiscenti.....

(Il Sindaco interrompe il consigliere Bof in quanto il suo intervento è già durato dieci minuti).

BOF: Questa sera lo finisco il discorso (bestemmia).

TOMASI: La bestemmia non è tollerata.

BOF: Finisco il discorso. Visto che ci sarebbe stato un aumento di abitanti a Corbanese, noi della Lega abbiamo detto che era più importante, piuttosto che creare un circolo ricreativo - senza nulla togliere al circolo ricreativo - di realizzare le scuole sul suolo comunale e poi acquisire terreni per fare opere di secondaria importanza. Noi siamo stati costretti a votare contro il progetto delle scuole medie, ma la Lega non era contro il progetto delle scuole medie: noi avevamo chiesto solo che l'opera anziché pesare su un unico bilancio venisse ripartita e fatta a stralci. Con le restrizioni che verranno apportate nei trasferimenti ai bilanci dei prossimi anni, il Sindaco mi spieghi, con il costo della scuola, dove si troveranno i soldi per altre opere.

TOMASI: Io voglio intervenire perché qua dentro ho sentito bestemmiare. Credo che un rappresentante del popolo non debba bestemmiare in Consiglio Comunale. E' una cosa deplorevole.

BOF: Mi scuso con lei e con tutti i presenti. Io durate la campagna elettorale sono passato per le case e ho chiesto ai cittadini che necessità avevano. Molti cittadini di Corbanese sostenevano che il PIP non andava fatto. Io non ho risposto ai cittadini, ma mi sono recato a casa del Sindaco e ho chiesto se secondo il nostro programma politico, il PIP andava o non andava  realizzato. Ho ricevuto risposta che il PIP, in aderenza al nostro programma elettorale, sarebbe stato stralciato. Quindi io sono andato dai miei elettori e ho detto che il PIP non si faceva: quindi non ho deciso di testa mia, ma consultandomi con gli altri componenti della coalizione. Molti cittadini di Corbanese ci hanno votato perché noi avevamo detto che non si sarebbe realizzato il PIP a Corbanese: coerenza politica vuole che non si debba fare.

FARAON ADRIANO: Visto che sono il “leader massimo”, vorrei dire al Sindaco che effettivamente Adriano Faraon non lo è. Io lavoro in gruppo. Forse è per questo che i sei consiglieri della Lega sono rimasti insieme, uniti. Ringrazio Bof e anche Sacchet perché sono stati quelli più tentati da lei e da Faraon Antonio a passare dalla sua parte. Sindaco, questa sera mi sembra che lei abbia avuto una risposta da Bof. Bof mi aveva detto che non sapeva se questa sera avrebbe approvato la mozione oppure no. Io gli ho detto “sei libero di fare quello che vuoi, qui non c'è nessun dittatore”. Forse il dittatore è diventato qualcuno che prima era talmente buono, e sicuramente lo dimostra anche adesso, perché ha un viso da angelo, un viso buonissimo! Non è il mio viso!! Il Vice Presidente Zaia, l'altro giorno, mi ha detto che a lei, Sindaco, viene bene fare pena. Mi ha detto proprio così: "guarda che quel Sindaco con quel viso fa pena ai cittadini, e quindi lo voteranno sempre, sicuramente". Allora, siccome noi leghisti abbiamo pensato che lei Sindaco sarà rieletto, si faccia una lista per conto suo e poi vediamo cosa succede: per questo abbiamo preferito sfiduciarla. Il Sindaco doveva essere il garante, doveva fare la giustizia in questo Comune, ma è andato proprio dove non doveva andare: è andato sui propri interessi. Vorrei sapere cosa ho fatto io di male per il comune di Tarzo, a parte aver portato il Sindaco a Treviso, con la mia macchina, insieme all'ing. De Polo e alla prima Segretaria per presentare loro Muraro e per parlare della rotatoria. Ho portato il Sindaco a Treviso tre volte. E non ho voluto niente dal comune. Lei è un bel bugiardo, signor Sindaco: lo dicevano anche i suoi colleghi della Zoppas che lei sapeva raccontarle bene. Poi quando ha imparato la strada per Treviso, ha iniziato ad andarci da solo a Treviso. Come mai, per quanto riguarda il ponte di Castellich, tutto è pronto mentre per la strada di Nogarolo non si è fatto niente? C'è forse qualcuno a cui interessa quell'opera? Voglio spiegare ai cittadini che quel giorno in cui lei è andato in Regione, quei 250.000 euro si potevano ottenere anche per fare un altro ponte, quello della Carlotta. Ma a lei, Sindaco, qualcuno ha messo in testa che doveva portare avanti il ponte di Castellich. Sul discorso della delibera 46/2005 e per quanto riguarda il decreto di archiviazione della procura della Corte dei Conti, si legge “il primo progetto non risulta pagato e il tecnico risulta avere rinunciato”. Lei Sindaco per caso ha questa rinuncia? C'è una lettera nella quale il tecnico rinuncia? Perché il magistrato non ce l'ha! Ce l'avete qua in comune? Il tecnico ha forse detto "rinuncio" a parole? Se è bugiardo come lei, Sindaco, ci tocca pagarlo!

SINDACO: II credito è prescritto.

GALLON: Non solo Sindaco, la determina è stata annullata dall'ufficio ragioneria perché il capitolo era sbagliato. Bisogna saperle leggere le carte signor Faraon.

FARAON ADRIANO: Io non so se il giudice ha fatto bene o fatto male. Sicuramente ha fatto bene, ma voglio precisare che quel progetto è stato pagato con determina del 25/11/2003 e successivamente è arrivato un parere di Luigi Borella, tecnico di Padova, con 46 prescrizioni perché il progetto non è realizzabile. La Lega si è fidata del Sindaco: se domandavano a me, avrei consegnato il documento sopraccitato e la delibera non sarebbe passata. Probabilmente il Sindaco ha fatto un favore a qualche amico, magari per qualche voto di scambio. C'era l'urgenza di portare a casa l'archiviazione della vertenza relativa alle ex scuole elementari di Fratta prima di questo Consiglio. Noi volevamo la chiarezza e lei Sindaco ce l'ha tolta. Avevamo fiducia in lei, ma ora non ne abbiamo più. Sono favorevole che lei, Sindaco, se ne vada a casa per le bugie che lei ha raccontato alla Lega e a tutti i leghisti. Io non sono il “leader massimo”, ma lei, Sindaco, voleva farlo il “leader massimo”. In campagna elettorale, a dire del forzista Sernaggiotto, lei Sindaco, ha sempre presentato Tomasi come assessore al bilancio. Una volta eletto, lei Sindaco, mi ha detto che in giunta non lo voleva. Poi è andato da Tomasi e gli ha detto che ero io che non lo volevo.

SACCHET: Posso parlare in dialetto? (traduzione in italiano). Innanzi tutto vi domando scusa perché sono stato la pecora nera della situazione. Ma forse devo domandare scusa ai cittadini se nel 2004 ho tirato la campagna elettorale del Sindaco Dal Mas. Questa è la cosa che devo farmi perdonare da voi, perché per Bruno in campagna elettorale ho fatto tanto. Per quanto riguarda le mie assenze nelle riunioni della giunta comunale, vorrei chiedere se sono stato assente per problemi di studio o altri problemi o invece ero in giro. Chi mi conosce e mi ha visto girare per il paese, sa quanti km ho fatto con la macchina e quanto sono stato con la gente: non mi interessa se il Sindaco dice che nelle decisioni importanti non c'ero. In questi sei mesi ho fatto molto: ho mandato la scorsa settimana al Sindaco un documento in cui ho fatto un elenco di tutte le opere che ho cercato di avviare in questi mesi. Vorrei sottolineare che un conto è essere presenti in Giunta per scaldare la sedia, un altro è fare delle assenze ma quando si è presenti proporre qualcosa di concreto. Per quanto riguarda le varie opere citate dal Sindaco, mi viene in mente il PIP. La cosa strana è che lo stesso Sindaco ha voluto intrattenere i rapporti con l'avvocato incaricato della pratica, nonostante persona interessata. Mi sembra veramente una cosa insensata che il Sindaco, parte interessata, abbia seguito la questione legale per il Comune. Concludo facendo un piccolo applauso a chi ha scritto il documento letto dal Sindaco. Avete mai sentito voi il Sindaco parlare così? Avete mai parlato col Sindaco? Io si tante volte: i termini che ha sfoggiato stasera, io, non li ho mai sentiti.

FARAON ANTONIO: Vorrei rispondere al caro amico Sacchet per quanto riguarda l'elenco dei lavori fatti e descritti nella sua lettera. Abbiamo chiesto all'ufficio spiegazioni e chiarimenti su chi ha proposto i vari lavori, perché lei, consigliere Sacchet, si attribuisce la paternità di opere partite anni fa. Leggo ora questa nota che chiedo venga acclusa al verbale (allegato sub C). Per quanto riguarda il sottoscritto tutte le istanze in materia di ambiente, sanità e commercio, che sono state proposte, sono state da me soddisfatte con la collaborazione degli uffici.

DE NARDI: Questa sera sono usciti molti altarini. E' scandaloso che in questi due anni, la coalizione di governo abbia praticamente messo in ginocchio l'attività amministrativa: c'è stato un immobilismo totale.  (Il consigliere De Nardi legge quindi la nota, allegato sub D).

Esce dall'aula il consigliere Sacchet: presenti n. 15.

(GALLON legge la nota, allegato sub E).

Entra in aula il consigliere Sacchet: presenti n. 16.

FARAON ANTONIO: II mio intervento sarà un pò più lungo dei precedenti in quanto parlo a nome di tutto il gruppo di Forza Italia e quindi anche a nome dei due colleghi di maggioranza. (Faraon legge la nota allegato sub F). La stessa viene integrata nella lettura di altra nota (allegato sub G). (Il consigliere Faraon Antonio consegna al vigile una copia della relazione appena letta affinchè venga distribuita tra i consiglieri e i cittadini presenti).

TOMASI: Non ho titolo di difendere o di accusare chicchessia, pertanto il mio sarà un discorso prettamente politico. (Tomasi legge la nota allegato sub H).

FARAON ADRIANO: Qui la pecora nera sembra sempre essere Adriano Faraon, la stessa persona che è andata a vedere determinate cose in questo comune, che è andata a chiedere determinati documenti, che è andata a verificare l'Iva pagata su fatture non emesse. Non è vero che il Sindaco mi ha dato tutti i documenti: mi ha consegnato solo quei documenti che ha voluto. La delibera 46/2005 non serve a niente e distorce la realtà. E' stata fatta per te, Gallon!! (Il consigliere Adriano Faraon legge alcuni spezzoni di una nota dello Studio FIDELIO che ha fatto una verifica sul progetto della Mostra dell'Artigianato).

Il 12/01/2005 Adriano Faraon ha chiesto al Sindaco spiegazioni su alcune voci che circolavano inerenti la predisposizione del PATI, diffuse da parte di alcuni Comuni della Vallata. Ho fatto un'interrogazione con richiesta di risposta scritta e non ho ancora ricevuto risposta. Vi mostro una cartina dalla quale si desume che il PATI è stato elaborato senza che nessuno si sia confrontato con la Lega. Però sul PATI, guarda caso, per intercessione di Dio - dio De Polo Nicola -  abbiamo reinserito quella terra, che lei, Sindaco, e la minoranza al completo avete votato insieme ad Adriano Faraon, perché venisse tolta dal PATI tre mesi prima. Questi sono i giochetti che faceva la minoranza per fregare la Lega, in modo che la terra del precedente Sindaco restasse dentro il progetto. Abbiamo chiesto di sistemare il municipio. Il municipio non è stato ristrutturato perché qualcuno ha valutato le scuole 800.000 euro; qualcun altro, che guarda caso era l'assessore ai LL.PP. del comune di Tarzo, le ha fatte valutare 600.000 euro. Queste sono le cose che in questo Comune non vanno bene, caro Sindaco. E quelli erano i suoi amici e non i miei!!

SINDACO: Quella a cui fai riferimento è una perizia di un tecnico. Per sistemare le scuole ci vogliono 2.000.000 di euro e non 600.000 o 800.000 euro.

GALLON: Credo che il comportamento del consigliere Tomasi sia alquanto scorretto quando parla della giunta Dalla Bona/Gallon, diminutiva nei confronti di chi partecipava a quella giunta. In 7 - 8 anni lei consigliere Tomasi, ha passato un po' tutte le sedie delle liste presenti alle elezioni amministrative. Chissà alla prossima tornata elettorale dove sarà seduto, forse in una sedia a rotelle che si sposta da una parte all'altra in base a dove soffia il vento. Mi dispiace che il consigliere Tomasi non prenda atto del suo comportamento prima di criticare gli altri. Su quanto affermato dal consigliere Faraon Adriano credo si debba stendere un velo pietoso, perché quando un consigliere illustra una problematica dovrebbe essere chiaro e sintetico. Il progetto di Castellich è partito perché c'era un bando in Regione. Lei consigliere Faraon Adriano non distorca la realtà a suo piacimento. La ringrazio per avermi portato a conoscenza che c'è il PATI perché io non lo sapevo.

FARAON ANTONIO: Tanto per puntualizzare il discorso del PATI, dico che non è vero che non è stato discusso; ne abbiamo parlato con la componente leghista e anche in giunta, le decisioni sono state prese insieme.

DELLA PIETÀ': Per quanto riguarda la questione di Via XXV Aprile, che mi vede interessata, invito chiunque voglia approfondire l'argomento ad andare a visionare i documenti depositati in Comune. Per quanto riguarda poi la mozione di sfiducia è una mozione di sfiducia nei confronti di Dal Mas in quanto Sindaco. Ho avuto modo di dirlo nelle sedute che abbiamo fatto con i cittadini, e lo ribadisco anche questa sera: non si tratta di giudicare la persona Bruno Dal Mas, ma il signor Bruno Dal Mas nella sua veste di Sindaco. E' vero che parecchi anni fa ho firmato un' altra mozione di sfiducia, però ero consigliere di minoranza, ero appena uscita dalla maggioranza e non avevo potuto fare esperienza di tipo amministrativo. La mozione di sfiducia  è una cosa sofferta. Qua nessuno ha la certezza di essere eletto.  I rapporti si sono inaspriti. Siamo convinti di avere delle grosse responsabilità e la nostra non è stata una decisione facile. I nostri cittadini ci hanno delegato ad amministrare e noi non ne siamo stati capaci. Le scuse sono doverose. E' come un matrimonio fallito, c'è chi parteggia per la moglie e chi per il marito: la verità è che abbiamo perso tutti (Della Pietà legge quindi la nota, allegato sub I).

Io non sono iscritta a nessun partito politico: ho trovato in Adriano Faraon una persona corretta e trasparente, come negli altri componenti leghisti che già conoscevo. Sono tutti persone che quando dicono una cosa è quella che pensano. Io sto con loro per questo, non mi interessa se sbraitano. Preferisco chi urlando mi dice una cosa che è quella vera, che trovarmi sorprese dopo. Dichiaro che il mio voto sarà di approvazione della mozione di sfiducia.

DALL'ANTONIA: Non mi soffermo alla ricerca delle colpe. La verità ha molte sfaccettature, dipende sempre da come la guardi. (Dall'Antonia procede alla lettura della nota allegato sub L).

Questi erano i nostri obiettivi che, tristemente, dobbiamo ammettere non sono stati raggiunti. Ognuno ha  presentato le proprie responsabilità. Non ha senso continuare questa alleanza anche perché sotto il profilo amministrativo abbiamo dato molto, ma molto poco.

BOF: In questi due anni di governo, siamo stati assillati dal problema legato al bisogno di continuità amministrativa. E' sufficiente che il PATI recepisca la IV° variante al P.R.G.: questa è continuità amministrativa! Si parla poi degli atti della Corte dei Conti a cui il consigliere Faraon Adriano non può accedere. Gli atti non si possono far vedere, ma il consigliere Gallon ha parlato di procedimenti in corso.

GALLON: c'è un'indagine in corso e ne vedremo delle belle, perché dei documenti sono stati distribuiti nei bar.

(Faraon Antonio dà lettura della lettera del vice-procuratore della Corte dei Conti prot. n. 57342 del 16/10/2006 allegato sub M, che riscontra una richiesta del Sindaco).

FARAON ANTONIO: I documenti della Corte dei Conti sono stati fotocopiati da qualcuno e distribuiti nei bar a Tarzo e nel circondario. Dico ciò, tanto per parlare di trasparenza, onestà e correttezza amministrativa.

FARAON ADRIANO: Caro Vice Sindaco, Faraon Antonio, vedo che lei va molto d'accordo con Gallon. Una volta voi vi trovavate nelle stesse liste. Voi non avete fatto niente per dare una mano al consigliere Faraon Adriano. Avete fatto una sola cosa: aiutare l'amico Gallon. Non voglio voti da nessuno. Se mi metto in lista, non votatemi più, perché se vengo qua, sinceramente farò le stesse cose che ho fatto adesso, se capitano le stesse cose. Non siamo venuti qua per amministrare, ma per fare gli interessi di pochi, cari signori, perché il geometra che non vi andava bene lo avete spostato o no?! Lo ha spostato,  signor Faraon ? Le andava bene quello che faceva determinate cose? O no! Vi va bene tutto! Io sono venuto qua per fare la pulizia generale, perché qui ci vuole la scopa grossa e dopo quella fine! Ha capito!

FARAON ANTONIO: Ti sfido! Voglio vedere i tabulati del tuo cellulare e del mio, per verificare quante telefonate ha fatto il sottoscritto e quante ne hai fatte tu, all'estensore della IV^ variante del P.R.G., per perorare le tue cause!

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

 

LETTA la mozione di sfiducia presentata in data 6.10.2006 prot. 10288 dai consiglieri comunali Faraon Adriano, Dall'Antonia Danilo, Della Pietà Gara, Sacchet Vincenzo, Bof Gianangelo e De Pizzol Adriano;

 

PRESO ATTO della replica del Sindaco;

 

VISTO l'art. 52 del D. Lgs. 18.08.2006 n. 267 comma 2 nel quale è previsto che: "la mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta almeno due quinti dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il sindaco e il presidente della provincia, e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione";

 

VISTO l'art. 30 dello Statuto Comunale: "....... Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di

approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei

componenti  del   Consiglio  Comunale......omissis  ....   Se  la   mozione  viene  approvata,   si   procede  allo scioglimento del Consiglio ed alla nomina di un Commissario ai sensi delle leggi vigenti.";

 

VISTO infine l'art. 25 del vigente Regolamento disciplinante lo svolgimento delle sedute consiliari, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 14 del 31.05.1958 il quale stabilisce che per la votazione ad appello nominale, il Sindaco indica il significato del si o del no ed il Segretario fa la chiamata dei consiglieri cominciando dal numero indicato dal Sindaco;

UDITA la discussione sopra trascritta;

 

ATTESO che il Sindaco invita il Segretario Comunale a fare la chiamata dei consiglieri per la votazione della mozione di sfiducia cominciando dal numero 2.

 

RILEVATO che il Segretario Comunale, procede quindi, alla chiamata per la votazione della mozione di sfiducia mediante appello nominale, cominciando dal consigliere n. 2 Faraon Adriano:

 

 

 

 

APPROVA la mozione

NON APPROVA la mozione

ASTENUTO

1

DAL MAS Bruno

 

 

Si astiene

2

FARAON Adriano

Approva

 

 

3

SACCHET Vincenzo

Approva

 

 

4

DELLA PIETÀ' Clara

Approva

 

 

5

FARAON Antonio

 

Non approva

 

6

BOF Gianangelo

Approva

 

 

7

DALL'ANTONIA Danilo

Approva

 

 

8

BATTISTON Antonio

 

Non approva

 

9

CANCIAN Maurizio

 

Non approva

 

IO

TOMASI Silvio

Approva

 

 

11

BIANCO Lino

Assente

Assente

Assente

12

DE PIZZOL Adriano

Approva

 

 

13

DE NARDI Antonio

Approva

 

 

14

CARAVITA Fabrizio

Approva

 

 

15

GALLON Michele

Approva *

 

 

16

CESCA Luciano

Approva **

 

 

17

DAL MOLIN Stefano

Approva ***

 

 

 

TOT.

12

3

1

 

Prima di esprimere il proprio voto, i consiglieri sotto elencati rendono le seguenti dichiarazioni:

GALLON: * Faccio la dichiarazione di voto. Mi sento a disagio in questo momento. Visto quanto è successo questa sera, credo sia opportuno che andiamo tutti a casa perché abbiamo dato uno spettacolo che non è certo decoroso, per il Comune di Tarzo. Il mio voto non ha più valore giuridico in quanto sono già stati espressi 9 voti a favore della mozione di sfiducia. Mi auguro di non trovarmi più in una situazione del genere.  È giusto che voti anch'io la mozione di sfiducia, per poter dare la parola ai cittadini.

CESCA: ** vedi la dichiarazione allegato sub N

DAL MOLIN: *** vedi la dichiarazione allegato sub O

 

DATO ATTO che la mozione di sfiducia è stata approvata dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio Comunale, e più precisamente da 12 componenti, come risulta dal prospetto di voto testè riportato;

 

Sulla scorta dell'esito della votazione, sopra evidenziata, effettuata per appello nominale da n. 16 presenti e n. 15 votanti;

 

DELIBERA

 

DI approvare la mozione di sfiducia presentata nei confronti del Sindaco Bruno Dal Mas;

 

DI dare mandato agli uffici di provvedere agli adempimenti conseguenti.

 

 

La seduta si chiude alle ore 23,58.