Il Sindaco illustra l'argomento all'ordine del giorno relativo al sostegno della modifica degli artt. 116 e 119 della Costituzione.

 

Si apre quindi il dibattito con i seguenti interventi, riportati in sintesi:

DAL MOLIN Io non vorrei che il Veneto diventasse regione a statuto speciale; vorrei invece che le regioni a statuto speciale diventassero regioni a statuto ordinario: ciò consentirebbe lo sviluppo del Nord-Est Italiano. Vorrei puntare il dito anche su un altro aspetto: è stata presentata nel 2004 la proposta di statuto della Regione Veneto, ma la bozza di statuto, che rappresenta la costituzione della Regione Veneto, si è impantanata negli uffici di Palazzo Ferro-Fini. Lo statuto della Regione Veneto è la costituzione della nostra regione: pertanto mi auguro che lo stesso venga approvato. Questa amministrazione ha una filiera con il governo della regione Veneto: vi chiedo pertanto di spingere affinché lo statuto della regione vada avanti. La bozza è molto bella, l'ho letta, è veramente fatta bene. Questa sera votiamo contro la proposta di trasformare la regione Veneto in regione a statuto speciale: vogliamo andare oltre. Vogliamo che le regioni a statuto speciale non esistano più. Il gettito fiscale venga assegnato alle regioni di provenienza. I tributi riscossi in ogni regione rimangano alle singole regioni.

DELLA PIETA l'ordine del giorno di questa sera è un segnale. E il momento di cambiare le modalità di gestione dello Stato: pertanto voterò a favore di questa iniziativa, perché è un segnale della volontà di cambiamento, tenendo comunque conto del principio di solidarietà.

Quando si parla di autonomia non sta a significare si vogliono ergere delle barricate.

DE POLO Sono favorevole all'ordine del giorno proposto, perché è un segnale politico della volontà di voler disporre delle proprie risorse. Le risorse devono essere distribuite secondo la logica di solidarietà, ma devono essere destinate maggiormente alle regioni che producono il gettito fiscale. Pertanto voterò a favore dell'ordine del giorno in esame.

CARAVITA Se il Nord ha prodotto sviluppo, ciò è anche dovuto alla manovalanza che proveniva, nel passato dal Sud, ed oggi dagli Stati Extracomunitari. Lo sviluppo del Veneto non è determinato solo dal lavoro dei veneti, ma anche da tutti coloro che, provenendo da altre aree geografiche, hanno contribuito allo sviluppo delle regioni del Nord.

GALLON Equità significa azzerare la situazione, lasciando ad ogni regione le proprie tasse. Per tale ragione sono contrario all'ordine del giorno di cui stiamo trattando.

DELLA PIETA' Non vogliamo togliere i meriti a chi ha costruito l'Italia dal 1945 a oggi. Il sistema di assegnazione dei contributi alle regioni non funziona ed è quindi giusto dare un segnale di cambiamento. Non si tratta di una questione razzistica, ma di rivedere un sistema che non funziona più.

SINDACO Bisogna togliere lo stato assistenziale che non garantisce la soddisfazione dei servizi. Non riusciamo a capire perché a Napoli ci siano le cataste di rifiuti, non presenti invece nelle città del Nord. Vuol dire che c'è una mentalità differente, per cambiare la quale è necessario togliere l'assistenzialismo. Dobbiamo eliminare il concetto in forza del quale ci sono regioni che percepiscono il 130% del proprio gettito fiscale. E' ora di finirla con questo sistema! Verrà creato un fondo di solidarietà: le regioni che non sono in gradi di sostenersi, dovranno dimostrarne le ragioni, per poter attingere da tale fondo di solidarietà.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

PREMESSO:

- che il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato con deliberazione consigliare n. 118 in data 18/10/2006, una proposta legislativa relativa a “Proposta di legge statale da trasmettere al Parlamento Nazionale, ai sensi dell'art. 121 della Costituzione dal titolo: “Modifica degli articoli 116 e 119 della Costituzione” d'iniziativa del Consiglio Regionale del Veneto (progetto di legge statale n. 6);

- che le modifiche proposte dal Consiglio Regionale sono riportate nell'allegato sub A);

- che la Provincia di Treviso ha trasmesso con nota prot. n. 75845 in data 20/12/2006 l'ordine del giorno, approvato nella seduta del 04/12/2006 con verbale n. 52 a sostegno della proposta legislativa di cui sopra;

 

RITENUTO opportuno proporre al Consiglio Comunale di sostenere la proposta legislativa di iniziativa del Consiglio Regionale del Veneto e di invitare il Parlamento Nazionale ad esaminarla e discuterla;

 

UDI TA la discussione sopra trascritta in sintesi;

 

Con n. 13 voti favorevoli, n. 4 contrari (Gallon. Dal Molin, Dalle Crode e Caravita)

 

D E L I B E R A

 

1. di dare sostegno alla “Proposta di legge statale da trasmettere al Parlamento Nazionale, ai sensi dell'art. 121 della Costituzione dal titolo: “Modifica degli articoli 1146 e 119 della Costituzione” d'iniziativa del Consiglio Regionale del Veneto (progetto di legge statale n. 6) allegata al presente atto quale parte integrante e sostanziale (allegato A);

 

2. di trasmettere il presente ordine del giorno a:

- Uffici di Presidenza del Senato e della Camera dei Deputati

- Presidente della Regione del Veneto

- Presidente della Provincia di Treviso

- Sindaci dei Comuni della Provincia di Treviso

 


 

ALLEGATO SUB A

 

 

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

 

VIII LEGISLATURA

 

 

ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE CONSIGLIARE N. 118 DEL 18 OTTOBRE 2006 RELATIVA A:

 

PROPOSTA DI LEGGE STATALE DA TRASMETTERE AL PARLAMENTO NAZIONALE, AI SENSI DELL'ARTICOLO 121 DELLA COSTITUZIONE, D'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DAL TITOLO:

 

 

 

MODIFICA DEGLI ARTICOLI 116 E 119 DELLA COSTITUZIONE

 

Art. 1 - Modifica dell'art. 116 della Costituzione.

1.   Nel primo comma dell'art. 116 della Costituzione dopo le parole “la Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste” aggiungere le parole “e il Veneto”.

 

Art. 2 - Modifica dell'art. 119 della Costituzione.

1.     Dopo il comma secondo dell'articolo 119 della Costituzione è inserito il seguente comma:

Le Regioni di cui all'articolo 116 dispongono di risorse finanziarie pari all'intero ammontare derivante dal gettito dei tributi erariali riferibili al loro territorio”.