Il SINDACO mette in
votazione al Consiglio Comunale l'accoglimento della presentazione della mozione
presenta dal cons. DELLA PIETA' in data 05/07/2007;
Il cons. DELLA PIETA'
legge la mozione “Nuova determinazione del compenso spettante ai componenti del
Consiglio di Amministrazione di Ascopiave Spa: presa di posizione del Consiglio
Comunale di Tarzo”;
Il Consiglio con voti
n. 13 favorevoli e n. 3 astenuti (Gallon, Dal Molin, Dalle Crode) accoglie la
presentazione della mozione.
SINDACO: espone
alcune precisazioni: il Comune di Tarzo è socio di Ascoholding e non di
Ascopiave (che è figlia di Ascoholding). Ascoholding non è quotata in borsa. I
Comuni soci del BIM Piave detengono la maggioranza di Ascoholding, per chiarire;
le quote di compenso del Consiglio di Amministrazione non è stato del 250%, i
compensi degli amministratori di Ascopiave e Ascoholding sono ben al di sotto della media di quelli
nazionali.
DELLA PIETA': è una
questione di principio; gli amministratori della società dovrebbero portare avanti
gli interessi della collettività indipendentemente dagli appannaggi economici che
si autoregolano.
SINDACO: visto quanto premesso, la sua dichiarazione di voto
è “contrario”;
VICESINDACO: dissente sull'argomento, conoscendo la realtà
di Ascopiave da ben 35 anni, e preannuncia la sua astensione al voto.
GALLON: condivide parzialmente quanto detto dal Vicesindaco,
fa tuttavia la precisazione che questo è l'unico ente (di cui sia socio il
Comune di Tarzo) che da utili invece che costi.
SINDACO: ultima precisazione è che la questione non è stata
subito trattata poiché, visto che il Comune è socio, nel momento in cui si apre
uno scandalo qualsiasi buon padre di famiglia non andrebbe a creare disordini
su disordini. Creare un danno ad un bene proprio non denota una buona
amministrazione.
Il Consiglio con n. 1 voto favorevole (Della Pietà), n. 5 astenuti
(Casagrande, Dalle Crode, Dal Molin, Gallon, Andreetta), n. 10 contrari non
approva la mozione.