(Entra il cons. ANDREETTA, sono quindi presenti n. 16
consiglieri).
L'ing. Ghizzo illustra il piano di protezione civile ai
consiglieri; la Regione Veneto ha ritenuto di intervenire con dei contributi e
il carico dei costi per l'Ente, in questo caso, č stato zero.
I contenuti del piano
di protezione civile sono due:
1) il modello
organizzativo su cui si fonda il piano di protezione civile, in particolare le
responsabilitą, in primis al Sindaco, e poi le 9 funzioni di supporto, e poi le
attivitą da svolgere in funzione delle tipologie di rischi i quali, in ragione
dello stato in cui il rischio si puņ trovare, sono tre:
stato uno: attenzione
stato due:
pre-allarme
stato tre: allarme;
al variare del rischio
variano le responsabilitą, i supporti, le attivitą; per ciascuno dei rischi
viene individuata una procedura;
Per ogni rischio sono previsti due
interventi:
- decisioni: il
sindaco dą l'avvio alle operazioni.
- COC (comitato
operativo comunale, č composto da tecnici).
Il sistema deve
essere in grado di tenere sotto controllo la situazione.
2) Il secondo
contenuto importante: gli elementi descritti sono allocati sul territorio;
esempio: le aree di emergenza: tipo A, R, S; tipo A destinate all'ammassamento
della popolazione, tipo R destinate al ricovero per un periodo (temporale)
ridotto, tipo S vengono concentrati i soccorritori;
E' uno strumento
pianificatorio e ha l'importanza di tutti gli strumenti pianificatori (es. il
PATI); č punto fermo, un motivo di sicurezza; essendo il territorio comune a
tutte le attivitą svolte,
E' bene che vi sia
uno sforzo informativo prima e formativo dopo;
Il volontariato deve
garantire la competenza necessaria;
DELLA PIETA': chiede
se il piano si integra con i piani degli altri comuni;
ING. GHIZZO: il piano
di protezione civile di Tarzo nasce tecnicamente integrato. Il piano nasce integrato con quello degli
altri comuni vicini. L'integrazione va oltre la dimensione territoriale. L'integrazione
va ricercata, va costruita.
DELLA PIETA': chiede
se nella stesura del piano sono intervenute le informazioni a disposizione
degli altri comuni vicini;
SINDACO: gran parte
dei rischi sono legati alla geomorfologia e l'idrogeologia del territorio che
hanno dei confini naturali propri e non politici, quindi il piano di protezione
civile si estende oltre il confine comunale.
Arch. DE CUMIS: il
coordinamento complessivo dei piani spetterą alla provincia e poi alla regione.
Premesso che:
Ų L'art.15 della legge 24/02/1992, n. 225,
concernente l'Istituzione del servizio
nazionale della protezione civile, individua nel Sindaco l'Autoritą
comunale di Protezione Civile e stabilisce che al verificarsi dell'emergenza,
egli assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e
assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari;
Ų L'art.
108 D.Lgs n.112/98 attribuisce ai Comuni in materia di protezione civile le
funzioni relative alla predisposizione dei piani di emergenza, l'attuazione dei
primi soccorsi alla popolazione e gli interventi urgenti e necessari a
fronteggiare lo sviluppo di eventi calamitosi sul proprio territorio;
Ų La Legge Regionale 13 aprile 2001 n. 11 DGR
10/3/2003 n, 573 ha introdotto le <<Linee
guida regionali per la Pianificazione comunale della Protezione Civile con
riferimento alla gestione dell'emergenza>>
Ų Con
Determinazione n. 84 del 21.03.2007 del Responsabile del Settore LL.PP. veniva
affidato l'incarico esterno per la redazione/aggiornamento del Piano comunale
di protezione civile alla ditta GAM INFORMATICA srl;
Ų č stata inoltrata ai competenti uffici
regionali la richiesta di accesso al contributo regionale ai sensi della DGRV
1422/2006;
Ų con D.C.C. n. 57 del 30/10/1996 veniva
adottato il Piano Comunale di Protezione Civile;
Preso atto:
Ų che il Piano Comunale di Protezione Civile
allegato al presente atto, č diviso nelle seguenti sezioni:
Parte
I - Struttura del Piano Protezione
Civile Comunale |
Parte
II - Mappa per l'aggiornamento del Piano |
Parte
III - Interrelazioni di Piano |
Parte
IV - Terminologia essenziale |
Cap.
1- INTRODUZIONE |
Cap.
2- INQUADRAMENTO NORMATIVO |
Cap.
3- CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE |
Cap.
4- INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI |
Cap.
5- ORGANIZZAZIOEN DEL SISTEMA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE |
Cap.
6- MODELLO D'INTERVENTO |
ALLEGATI
E MODELLI |
ed
integrato dai seguenti elaborati:
1. Carta
delle Caratteristiche Territoriali,
2. Carta
del Rischio Idraulico/Idrogeologico,
3. Carta
della Mappatura dei Rischi:
· Sismico
· Idropotabile
· Trasporto
merci pericolose
4. Carta
del Rischio Incendi Boschivi
5. Opuscolo
informativo sul Piano di protezione Civile Comunale
Ų che il Piano Comunale di Protezione Civile
presentato č conforme al vigente P.R.G.;
Ų che l'aggiornamento del piano non ha nuove
implicazioni di carattere territoriale-urbanistico, non modificando l'aspetto
inerente l'analisi dei rischi e la definizione delle aree di protezione civile;
Considerato
che:
Ų Il piano presentato č l'insieme coordinato
delle misure da adottarsi in caso di eventi naturali connessi all'attivitą dell'uomo
che comportino rischi per la pubblica incolumitą e definisce i ruoli delle
strutture comunali preposte alla Protezione civile per azioni di soccorso, ha
lo scopo, inoltre, di prevedere, prevenire e contrastare gli eventi calamitosi
e tutelare la vita dei cittadini, dell'ambiente e dei beni;
Ų Lo strumento elaborato contiene gli elementi
di organizzazione relativi alla operativitą delle strutture comunali e del
gruppo comunale di Protezione Civile in caso di emergenza;
Ų Esso in particolare, mira a:
1. identificare i soggetti che compongono la
struttura comunale di Protezione Civile;
2. costituire un modello d'intervento per
definire le azioni e le strategie da adottare al fine di mitigare i rischi,
portare avanti le operazioni di soccorso e di assistenza alla popolazione
colpita;
3.
identificare le aree di protezione civile conformemente al vigente
P.R.G.;
Ų Il piano presentato rappresenta uno
strumento dinamico, che andrą periodicamente revisionato e aggiornato per
tenere conto dell'esperienza acquisita nel corso delle esercitazioni, per
integrarlo con nuove informazioni circa la variazione della realtą organizzativa
e strutturale e per adeguarlo a nuove esigenze di sicurezza e allo sviluppo dei
mezzi e della tecnica;
Ų Per il coinvolgimento del personale
direttamente interessato bisognerą sviluppare un'adeguata azione formativa ed
informativa, anche mediante esercitazioni e simulazioni degli scenari di
rischio presenti sul territorio comunale;
Ų Si rende necessario dare ampia diffusione
dell'aggiornamento del piano a tutti gli uffici comunali ed agli enti ed
associazioni interessati;
Ritenuto:
Ų Di adottare l'aggiornamento del Piano
comunale di Protezione Civile
Ų Di rendere immediatamente esecutivo l'aggiornamento
del Piano Comunale di protezione civile quale strumento pianificatorio di
emergenza;
Ų Di trasmettere l'aggiornamento del presente
piano ai seguenti soggetti:
- Al Prefetto di Treviso
- Alla Regione Veneto
- Alla Provincia di Treviso
- Ai Comuni Confinanti;
- Alle associazioni di volontariato presenti
sul territorio comunale;
Visti:
Ų il TUEL approvato con D. Lgs n.267/2000;
Ų la legge 24/02/1992, n. 225 concernente l'Istituzione
del servizio nazionale della protezione civile e ss.mm.ii.,
Ų il
D.Lgs n.112/98 e ss.mm.ii.;
Acquisito:
il
parere favorevole espresso, ai sensi dell'art.49, comma 1, del D.Lgs. n.
267/2000, dal responsabile del servizio in ordine alla regolaritą tecnica;
con
l'assistenza giuridico-amministrativa del Segretario Comunale;
con
votazione favorevole, unanime,
1. Di adottare l'aggiornamento del Piano
comunale di Protezione Civile;
2. Di rendere immediatamente esecutivo l'aggiornamento
del Piano Comunale di protezione civile quale strumento pianificatorio di
emergenza;
3. Di trasmettere l'aggiornamento del presente
piano ai seguenti soggetti:
a. Al Prefetto di Treviso
b. Alla Regione Veneto
c. Alla Provincia di Treviso
d. Ai Comuni Confinanti;
e. Alle associazioni di volontariato presenti
sul territorio comunale;
4. Di
prendere atto che per il coinvolgimento del personale direttamente interessato
bisognerą sviluppare un'adeguata azione formativa ed informativa, anche
mediante esercitazioni e simulazioni degli scenari di rischio presenti sul
territorio comunale;
5. Di
dare ampia diffusione del piano adottato a tutti gli uffici comunali ed agli
enti ed associazioni interessati anche mediante pubblicazione del Piano sul
sito Internet dell'Ente;
6. Di
demandare all'ufficio Lavori Pubblici il compimento degli atti conseguenti all'adozione
del presente atto, e la conservazione degli atti stessi;
con
separata votazione favorevole, unanime
D I C H I A R A
la
presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134 - 4°
comma - del D.Lgs.267/2000.
*
* * * *
Si
esprime parere favorevole in ordine alla regolaritą tecnica di cui alla
presente deliberazione ai sensi dell'art. 49, I° comma, del D. Lgs. 267/2000.
IL
RESPONSABILE DEL SERVIZIO
f.to
arch. Marcello De Cumis