Oggetto: risposta all'interrogazione del cons. Caravita Fabrizio - inerente l'esonero del pagamento tassa depurazione per i cittadini che non sono collegati al depuratore -

 

 

IL SINDACO

 

Vista l'interrogazione di cui all'oggetto assunta a prot. com.le il 24.8.2009 al n.7040 che si allega al presente verbale risponde come segue:

 

L'Amministrazione ha preso provvedimento in materia di canoni sulla depurazione dichiarandolo anche a mezzo stampa, vi è comunque da precisare che la vicenda non è ancora perfettamente chiara per quanto riguarda la restituzione dei canoni per gli anni pregressi, non ultime le comunicazioni Anci che invitano i comuni ad attendere disposizioni da parte del governo per quanto concerne la sospensione e restituzione    dei canoni.

 

Appena ricevute le segnalazioni l'Amministrazione si è attivata subito per verificare il caso di fattispecie.

 

Partendo dal presupposto che di norma la Corte Costituzionale si esprime a seguito richiesta di un ente giudiziario, ciò sta a significare che i provvedimenti con i quali veniva istituito il canone di depurazione erano illegittimi e pertanto impugnati da molti cittadini.

 

Questa Amministrazione si è fatta cura di verificare se il caso sopra richiamato fosse accaduto anche a Tarzo.

 (di fatto è con deliberazione di giunta comunale n. 44 del 24/04/2001 che l'allora giunta istituisce il canone di fognatura e depurazione, tutto ciò premesso questa amministrazione si è presa l'onere di verificare se la deliberazione n. 44 del 2001 avesse sufficiente supporto per essere fatta.)

 

Nella disamina di tutta la documentazione è con grande sorpresa che abbiamo dovuto prendere visione del fatto che già nel 2000 l'Ulss 7 si era espressa in merito alla questione con comunicazione data per iscritto con lettera prot. n. 994 del 28/08/2000 dove espressamente dichiara di essere stata in sopralluogo in presenza dell'allora sindaco e dichiara altresì espressamente che l'impianto in questione “non si tratta di impianto di depurazione”.

 

Continuando l'esame del caso ci siamo altresì imbattuti in una comunicazione da parte della provincia di Treviso interpellata da codesta amministrazione per esprimersi in merito, dove con comunicazione del 20/01/2000 prot. n. 4071, dichiara che il parere per la regolarità di suddetto impianto non è di sua competenza in quanto che ai sensi dell'art. 6 p.to 4, lettera d) della l.r. 33/85 la Provincia è competente solo per gli impianti di categoria 1 e 2, pertanto non trattandosi di questi, quindi non trattandosi di impianto di depurazione, dichiara di non avere competenza in merito e demanda detta competenza al Comune di Tarzo.

 

Ma esaminando a fondo tutta la documentazione abbiamo potuto altresì vedere che l'Amministrazione comunale aveva interrogato la Regione Veneto per poter realizzare detto impianto sull'area demaniale con comunicazione prot. n. 9545 del 15/09/1998, la Regione “esprime parere negativo in quanto ritiene non corretto porre l'area demaniale per l'installazione di impianti fissi di depurazione”.

 

Dopo aver visionato tutti questi documenti è senz'altro palese che l'impianto realizzato a Tarzo non è un impianto di depurazione sono quindi a chiedermi come la giunta nel 2001 preso atto di tutti i documenti sopraccitati dei quali era sicuramente in possesso abbia potuto deliberare l'istituzione del canone di depurazione e di fognatura,sono altresì a chiedermi come l'interrogante consigliere  Caravita, che a quel tempo rivestiva il ruolo di Capogruppo Consiliare della maggioranza non si sia premurato di verificare se ciò che veniva deliberato in giunta, e che avrebbe comportato un esborso economico da parte dei cittadini, fosse stato legittimo.

 

Pertanto a seguito di quanto sopra, questa Amministrazione assumerà la seguente condotta amministrativa:

-     richiederà alla società Alto Trevigiano che con decorrenza 01/01/2009 gestirà il servizio idrico integrato nella parte inerente la tariffazione, di non applicare con riferimento all'anno 2009 e futuri le tariffe di depurazione per gli utenti del Comune di Tarzo che non sono collegati con il depuratore.

-     l'Amministrazione comunale di Tarzo alla data odierna non ha strumenti per procedere al rimborso degli oneri non dovuti. Un rimborso oggi non avrebbe giustificazione né supporto normativo in quanto l'Autorità d'Ambito e il Ministero non hanno fornito gli elementi necessari per la determinazione dell'entità dei rimborsi stessi. Non appena l'Amministrazione comunale avrà tutti gli elementi per procedere secondo le norme  e nel pieno rispetto dei diritti di tutti i contribuenti  provvederà secondo la propria competenza. 

 

A questo punto il cons. Caravita evidenzia come ci siano stati dei cittadini che hanno deciso arbitrariamente di non pagare quanto previsto nei rispettivi ruoli comunali,chiede all'amministrazione comunale di valutare e controllare fino in fondo il comportamento di questi cittadini;

 

il cons. Gallon evidenzia come il non far pagare la tassa possa ravvisarsi un danno erariale;

 

il Sindaco rispondendo alla preoccupazione del cons. Caravita dichiara che i cittadini devono ovviamente pagare quanto loro finora richiesto nell'ambito dei procedimenti amministrativi di riscossione in essere fermo restando che qualora possibile come stabilito nella risposta il Comune provvederà al rimborso per gli aventi diritto.