LA GIUNTA COMUNALE

 

Premesso

-     che questo Comune gestisce in appalto il servizio di mensa scolastica;

-     che l'appalto del servizio è scaduto il 31 maggio u.s.

-     che si rende necessario organizzare anche per il prossimo anno scolastico 2008/2009 il servizio di mensa scolastica per gli alunni delle Scuole Primaria e Secondaria di 1° grado di questo Comune;

-     che si ritiene opportuno, anche per una migliore organizzazione ed efficienza del servizio, provvedere ad un appalto triennale con riferimento agli anni scolastici 2008/2009 - 2009/2010 e 2010/2011;

-     che al fine di organizzare il servizio prima dell'inizio dell'anno scolastico è opportuno procedere in base ai principi di cui all'art. 41 del R.D. 23 marzo 1924 n. 827 - punto sub.5,  e nel rispetto del d.lgs. 163/2006 in quanto l'urgenza e i tempi per l'organizzazione non consentono di avviare altre procedure di gara;

-     che, inoltre, trattandosi di servizio che richiede l'intervento di ditte particolarmente qualificate nel settore e di un appalto il cui importo presunto è inferiore alla soglia di rilievo comunitario (E 211.129,00 con riferimento all'anno 2006), come pubblicato sulla G.U.U.E., si può  procedere all'affidamento del servizio stesso mediante trattativa privata, previa gara ufficiosa, tra un congruo numero di ditte idonee e qualificate nel settore;

-     che ai fini della regolamentazione del servizio si è provveduto a predisporre apposito capitolato speciale d'appalto;

 

Ritenuto di invitare alla gara le n. 4 ditte dando atto che l'accesso all'elenco è differito ai sensi e per il disposto di cui all'art. 13 comma 2 lett. a) del d.lgs. 163 del 12 aprile 2006;

 

-     Dato atto che l'aggiudicazione sarà effettuata da apposita Commissione nominata dal Segretario comunale in qualità di Presidente della stessa che procederà all'esame delle offerte sotto il profilo economico e quali-quantitativo;

 

Visto il capitolato speciale per il servizio di mensa scolastica per il triennio 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011, nonché lo schema di lettera di invito a partecipare alla gara allegati alla presente deliberazione;

 

Dato atto che, ai sensi dell'art. 49 del D. Lgs. 18/08/2000, n. 267, sulla proposta di delibera è stato espresso il  parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica da parte del Responsabile del servizio;

 

Dato atto che la presente delibera non comporta impegni di spesa che verranno determinati e assunti all'atto dell'affidamento dell'appalto del servizio;

 

Con l'assistenza giuridico amministrativa del Segretario comunale;

 

Ad unanimità di voti

 

D E L I B E R A

 

-     di procedere all'affidamento del servizio di mensa scolastica per il triennio 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011mediante trattativa privata previa gara ufficiosa;

-     di dare atto che tale procedura viene esperita in quanto trattasi di servizio che richiede l'intervento di ditte particolarmente qualificate  nel settore e, comunque,  l'importo presunto dell'appalto è inferiore alla soglia di rilievo comunitario (E 211.129,00 con riferimento all'anno 2006), come pubblicato sulla G.U.U.E.;

-     di approvare gli allegati Capitolato speciale d'appalto, schema di lettera di invito;

-     di invitare alla gara le n. 4 ditte dando atto che l'accesso all'elenco è differito ai sensi e per il disposto di cui all'art. 13 comma 2 lett. b) del d.lgs. 163 del 12 aprile 2006;

-     di nominare quale responsabile del procedimento ai sensi dell'art. 10 del d.lgs. 163 del 12 aprile 2006 il Responsabile del Servizio/Segretario comunale;

-     di dare atto che l'aggiudicazione sarà effettuata da apposita Commissione nominata dal Segretario comunale in qualità di Presidente della stessa che procederà all'esame delle offerte sotto il profilo economico e quali-quantitativo;

-     di dare atto che gli impegni di spesa relativi all'affidamento del servizio verranno assunti con il provvedimento di aggiudicazione dell'appalto e faranno carico agli appositi capitoli di bilancio degli esercizi finanziari di competenza.

 

 

Con separata ed unanime votazione, favorevole,

 

D I C H I A R A

 

la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134 - comma 4 ° - del D. Lgs. 267/2000.

 

* * * *

Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica sulla presente deliberazione ai sensi dell'art. 49, I° comma, del D. Lgs. 267/2000.

 

                                                                            IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

                                                                                             Daniela Ghedin

 

 

 

 


CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE CON PASTI VEICOLATI ALLE SCUOLE STATALI DELL'OBBLIGO

 

ART. 1 - OGGETTO DELL'APPALTO

 

            Il presente capitolato regola l'appalto relativo al servizio di preparazione e consegna di pasti confezionati la mattina stessa del consumo, mediante il legame fresco - caldo (vale a dire senza utilizzo di cibi precotti) e destinati al servizio di refezione scolastica delle sotto elencate scuole statali dell'obbligo:

 

-     Scuola primaria di Tarzo - via Trevisani nel Mondo;

-     Scuola primaria di Corbanese - via Piave;

-     Scuola secondaria di 1° grado di Tarzo - via Trevisani nel Mondo.

 

Fermo restando che il numero dei pasti viene quantificato sulla base dei buoni pasto presentati da alunni e insegnanti e comunicato alla ditta telefonicamente o a mezzo fax entro le ore 9.30 di ogni giorno, si riporta di seguito la tabella che illustra la quantificazione del servizio, su base settimanale.

Il quantitativo dei pasti sotto riportati ha valore puramente indicativo e non costituisce impegno per l'Amministrazione Comunale.

 

Scuola

Numero pasti settimanali

Totale pasti

 

Alunni

Insegnanti

settimanali

Scuola Primaria di Corbanese - Via Piave

280

15

295

Scuola Primaria di Tarzo - via Trevisani nel Mondo

130

6

136

Scuola Secondaria di Tarzo - via Trevisani nel Mondo

115

8

123

 

La fornitura dei pasti nei refettori deve essere effettuata per l'utenza scolastica (alunni e insegnanti) nei giorni feriali, ad esclusione del sabato nei periodi di funzionamento delle scuole secondo i rispettivi calendari scolastici.

Scuola Primaria di Corbanese: n. 5 rientri settimanali.

Scuola Primaria di Tarzo: n. 2 rientri settimanali (Martedì e Giovedì).

Scuola Secondaria di Tarzo: n. 3 rientri settimanali (Lunedì, Mercoledì e Venerdì).

I  pasti dovranno essere costituiti in conformità con il menù proposto dalla ditta appaltatrice ed operativo solo dopo aver acquisito il conforme parere dell'ULSS 7 per gli aspetti nutrizionali.

 

ART. 2 - DURATA DEL CONTRATTO

 

            La durata del contratto viene fissata in tre anni scolastici e precisamente per gli anni scolastici 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011.

 

 

 

 

            ART. 3 - REQUISITI MINIMI DI PARTECIPAZIONE

 

            Possono partecipare alla gara di appalto le ditte in possesso dei seguenti requisiti:

-     possesso dell'autorizzazione sanitaria di cui alla legge n. 283/1962, art. 2, e di tutti i requisiti previsti dalle leggi vigenti per poter effettuare il servizio di preparazione, di trasporto e di somministrazione di alimenti;

-     Che l'impresa ha realizzato negli ultimi tre esercizi (2005-2006-2007), per servizi analoghi, un fatturato medio annuo pari ad almeno E 60.000,00.= Iva esclusa;

-     Che l'impresa ha eseguito negli ultimi tre esercizi (2005-2006-2007) i seguenti servizi di mensa scolastica:

Anno

Servizio

Committente

Importo

2005

 

 

 

2006

 

 

 

2007

 

 

 

 

-     possesso di un centro di produzione pasti ubicato a NON più di 20 km e comunque che consenta la consegna dei pasti entro 30 minuti dalla cottura;

Sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi, né possono essere affidatari di subappalti, e non possono stipulare i relativi contratti i soggetti:

a) che si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, o nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;

b) nei cui confronti è pendente procedimento per l'applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all'articolo 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423 o di una delle cause ostative previste dall'articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575; l'esclusione e il divieto operano se la pendenza del procedimento riguarda il titolare o il direttore tecnico, se si tratta di impresa individuale; il socio o il direttore tecnico se si tratta di società in nome collettivo, i soci accomandatari o il direttore tecnico se si tratta di società in accomandita semplice, gli amministratori muniti di poteri di rappresentanza o il direttore tecnico, se si tratta di altro tipo di società;

c) nei cui confronti è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale; è comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati di partecipazione a un'organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati all'articolo 45, paragrafo 1, direttiva CE 2004/18; l'esclusione e il divieto operano se la sentenza o il decreto sono stati emessi nei confronti: del titolare o del direttore tecnico se si tratta di impresa individuale; del socio o del direttore tecnico, se si tratta di società in nome collettivo; dei soci accomandatari o del direttore tecnico se si tratta di società in accomandita semplice; degli amministratori muniti di potere di rappresentanza o del direttore tecnico se si tratta di altro tipo di società o consorzio. In ogni caso l'esclusione e il divieto operano anche nei confronti dei soggetti cessati dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando di gara, qualora l'impresa non dimostri di aver adottato atti o misure di completa dissociazione della condotta penalmente sanzionata; resta salva in ogni caso l'applicazione dell'articolo 178 del codice penale e dell'articolo 445, comma 2, del codice di procedura penale;

d) che hanno violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all'articolo 17 della legge 19 marzo 1990, n. 55;

e) che hanno commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro, risultanti dai dati in possesso dell'Osservatorio;

f) che, secondo motivata valutazione della stazione appaltante, hanno commesso grave negligenza o malafede nell'esecuzione delle prestazioni affidate dalla stazione appaltante che bandisce la gara; o che hanno commesso un errore grave nell'esercizio della loro attività professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte della stazione appaltante;

g) che hanno commesso violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in cui sono stabiliti;

h) che nell'anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara hanno reso false dichiarazioni in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la partecipazione alle procedure di gara, risultanti dai dati in possesso dell'Osservatorio;

i) che hanno commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana o dello Stato in cui sono stabiliti;

l) che non presentino la certificazione di cui all'articolo 17 della legge 12 marzo 1999, n. 68, salvo il disposto del comma 2;

m) nei cui confronti è stata applicata la sanzione interdittiva di cui all'articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo dell'8 giugno 2001 n. 231 o altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione compresi i provvedimenti interdittivi di cui all'articolo 36-bis, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248.

 

            ART. 4 - MODALITA' DI AGGIUDICAZIONE

 

            Per l'aggiudicazione del servizio l'Amministrazione Comunale si avvarrà di un'apposita Commissione di Gara, designata dall'Amministrazione stessa. L'aggiudicazione sarà effettuata a favore dell'offerta nella sua globalità più vantaggiosa, secondo i seguenti elementi di valutazione:

1.valutazione economica (prezzo): per un punteggio massimo di punti 40. Al prezzo più basso sarà assegnato il punteggio massimo. Agli altri prezzi saranno attribuiti punteggi proporzionalmente inferiori in base al seguente calcolo:

punteggio massimo x prezzo più basso/prezzo offerto

2. valutazione tecnica (qualità): per un punteggio massimo attribuibile di punti 60 con riferimento ai parametri di seguito indicati. Le valutazioni qualitative saranno eseguite dalla Commissione aggiudicatrice. Ad ogni parametro sarà attribuito un punteggio secondo le modalità riportate nell'allegato 3 e precisamente:

1)   autocertificazione del legale rappresentante della Ditta dei servizi di ristorazione scolastica prestati negli ultimi tre anni scolastici con indicazione degli importi di fatturazione annua dei destinatari - pubblici o privati - dei servizi stessi, comprovati;

2)   presentazione del manuale aziendale di autocontrollo, secondo il sistema HACCP (D. Lgs. 155/1997) con descrizione e caratteristiche delle attrezzature utilizzate nel centro per la produzione e confezionamento dei pasti, diagrammi di flusso dei cicli di lavorazione ed indicazione dei percorsi eseguiti;

3)   descrizione dei locali di conservazione, trasformazione e manipolazione degli alimenti, con indicazione precisa sull' eventuale separazione dei locali utilizzati per ogni singola attività (conservazione, trasformazione, manipolazione, cottura degli alimenti, servizi, depositi, ecc);

4)   dichiarazione relativa alla presenza interna di personale qualificato, nonché sugli interventi di formazione e/o aggiornamento effettuati;

5)   dichiarazione relativa alla distanza del centro di cottura dalla sede scolastica;

6)   certificazione UNI EN ISO 9001:2000;

7)   proposte migliorative del servizio;

8)   composizione del menù.

Sarà dichiarata aggiudicataria del servizio la ditta concorrente che, dalla somma dei punteggi ottenuti per qualità e prezzo risulterà aver raggiunto il punteggio maggiore.

In caso di offerte con punteggio complessivamente uguale, si procederà con l'aggiudicazione per sorteggio a norma dell'art. 77, co. 2, del R.D. 23.05.1924 n. 827.

Verranno escluse dalla gara le offerte non presentate nei modi e nei termini stabiliti dal presente capitolato speciale e dalla lettera d'invito.

Si procederà all'aggiudicazione anche alla presenza di una sola offerta valida sempre che siano riscontrati minimi di garanzia relativamente a parametri qualitativi.

L'Amministrazione si riserva la facoltà di rendere definitiva l'aggiudicazione del servizio dopo tre mesi (considerati periodo di prova) dalla data di attivazione dello stesso, previa verifica del buon svolgimento, ad insindacabile giudizio dell'Amministrazione stessa.

 

            ART. 5 - VARIAZIONE QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEI PASTI

 

            Essendo il numero di pasti indicato in via previsionale, essi possono subire delle variazioni secondo le esigenze delle utenze e l'aggiudicatario ha l'obbligo di fornire il servizio appaltato per qualsiasi variazione, sia positiva che negativa, della quantità inizialmente stabilita, senza aver titolo di richiedere modifiche delle condizioni di aggiudicazione e del prezzo stabilito.

 

 

            ART. 6 - CARATTERISTICHE DEI PASTI E CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE

 

            Il menù giornaliero, di cui si riporta uno schema indicativo in allegato, deve garantire l'apporto dei fabbisogni energetici e dei macronutrienti secondo le quote, distinte per fasce d'età, rispettando quanto previsto dai L.A.R.N. dell'Istituto Nazionale per la Nutrizione.

            La ditta aggiudicataria dovrà formulare il proprio menù presentando la grammatura dei singoli alimenti e la relativa composizione bromatologica in nutrienti a dimostrazione del rispetto delle quote di cui sopra. I tipi e le caratteristiche dei viveri dovranno rispettare le indicazioni minime contenute nell'allegato 2.

            Il menù proposto dalla ditta potrà diventare operativo solo dopo che questo Ente avrà acquisito il conforme parere dell'ULSS 7 per gli aspetti nutrizionali.

            In tutti i menù dovranno essere presenti:

-     verdura cotta e cruda

-     frutta di stagione

-     pane

in modo da assicurare con questi alimenti il corretto apporto di vitamine e sali minerali.

La qualità del pasto fornito e servito nell'ambito della refezione scolastica dipende anche dalla qualità delle materie utilizzate, che, pertanto, dovranno essere di “prima qualità” dal punto di vista igienico, nutrizionale, organolettico e merceologico e comunque rispondenti ai requisiti previsti dalla Legge Nazionale, nonché ai recepimenti delle Direttive CE vigenti in materia.

      I parametri generali cui fare riferimento nell'acquisto delle derrate sono:

-     precisa denominazione di vendita del prodotto secondo quanto stabilito dalla legge;

-     corrispondenza delle derrate a quanto richiesto dal capitolato;

-     etichettatura, secondo quanto previsto dal D. Lgs. n. 109/1992 e successive modifiche e dalle norme specifiche per ciascuna classe merceologica;

-     termine minimo di conservazione ben visibile su ogni confezione e/o cartone e/o nella documentazione allegata;

-     imballaggi minimi senza alterazioni manifeste, lattine non bombate, non arrugginite ne' ammaccate, cartoni non lacerati, ecc;

-     integrità del prodotto consegnato (confezioni chiuse all'origine, prive di muffa, parassiti, difetti merceologici, odori e sapori sgradevoli, ecc);

-     mezzi di trasporto igienicamente e tecnologicamente idonei e in perfetto stato di manutenzione;

-     riconosciuta e comprovata serietà professionale del fornitore (ad esempio appartenenza ad un ente o associazione per la produzione garante della qualità e tipicità dell'alimento, presenza di un laboratorio per il controllo di qualità all'interno dello stabilimento di produzione).

 

I generi alimentari utilizzati devono essere di prima qualità o extra, in ottimo stato di conservazione, prodotti secondo le vigenti disposizioni di legge e rispondenti ai requisiti richiesti dalle vigenti norme igienico-sanitarie.

I prodotti alimentari forniti dalla ditta devono garantire l'assenza di organismi geneticamente modificati tramite certificazioni attestanti tali assenze, con le limitazioni attualmente previste dal Regolamento CE n. 49/2000 e successive modifiche.

Il menù ruoterà in modo che, dopo la quarta settimana, si inizierà nuovamente dal menù di martedì e di seguito, affinché gli studenti che partecipano alla mensa nei giorni fissi, fruiscano di tutti i cibi previsti nell'intero menù.

La Ditta dovrà proporre due menù stagionali: uno invernale e uno estivo.

 

ART 7 - TRASPORTO DEI PASTI

 

La consegna dei pasti dovrà avvenire nel più breve tempo possibile dalla preparazione che dovrà avvenire in locali corrispondenti ai requisiti di cui al D.P.R. n. 327/1980, tali da garantire il numero dei pasti giornalieri di cui all'art. 1 e quant'altro richiesto dal presente capitolato d'oneri.

Il trasporto dei pasti va effettuato utilizzando contenitori pluriporzione d'acciaio inox termici, di dimensioni diverse in rapporto al contenuto, in perfette condizioni, con chiusura ermetica, muniti di presa di corrente e termostato, per consentire il mantenimento della temperatura dei cibi caldi ad un livello non inferiore ai 60°C e dei cibi deperibili alla temperatura prevista dalle normative vigenti.

Per le consegne la ditta appaltatrice dovrà dotarsi di mezzi adeguatamente predisposti per il trasporto degli alimenti secondo le vigenti normative, in numero sufficiente a garantire che le consegne avvengano presso le scuole nei tempi di cui all'art. 8.

 

 

ART. 8 - MODALITA' DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO - CONSEGNA DEI PASTI

 

La fornitura dei pasti, riportati in numero indicativo all'art. 1, deve essere effettuata nei giorni previsti in riferimento alle presenze effettive di utenti risultante dal numero di buoni pasto presentati dagli alunni al responsabile di ogni refettorio, incaricato della raccolta.

Tale numero sarà comunicato alla ditta appaltatrice telefonicamente o a  mezzo fax da parte del personale scolastico, distinto per destinazione, entro le ore 9.30 del giorno di fornitura.

A tale proposito la ditta dovrà mettere a disposizione un recapito telefonico.

Nessuna prenotazione può essere accettata se effettuata con mezzo diverso dal fax o telefono e da personale non autorizzato.

I pasti destinati agli utenti della scuola primaria, secondaria ed agli adulti (insegnanti) dovranno essere consegnati dalla ditta appaltatrice presso le sedi, nei giorni indicati all'art. 1 con il seguente orario indicativo:

 

Scuola

Orario Consegna

Scuola primaria di Corbanese - via Piave

11.50 - 12.10

Scuola primaria di Tarzo  - Via trevisani nel Mondo

11.50 - 12.10

Scuola secondaria di Tarzo - Via Trevisani nel Mondo

12.20 - 12.40

 

 

ART. 9 - MODALITA' DI SOMMINISTRAZIONE DEI PASTI

 

I pasti consegnati agli alunni e agli insegnanti della scuola primaria e secondaria dovranno essere consegnati dalla ditta appaltatrice presso detti istituti scolastici con le modalità e nei tempi prescritti dal presente capitolato. Si esclude la fornitura dei pasti sigillati o piatti multirazione.

La distribuzione dei pasti agli utenti della refezione scolastica (alunni, insegnanti) dovrà avvenire tramite scodellamento attraverso idoneo bancone scaldavivande messo a disposizione dalla ditta nel caso non fosse già presente nella mensa e dovrà essere assicurata con personale messo a disposizione dalla ditta aggiudicataria dell'appalto.

A tale proposito nell'offerta, la ditta dovrà specificare il costo del singolo pasto incluso il servizio di scodellamento e pulizia dei locali.

Il personale della ditta dovrà anche garantire le seguenti operazioni, nei tempi dovuti e in conformità alle seguenti prescrizioni:

-     preparazione dei tavoli (collocazione sedie, tovaglie, stoviglie e posate prelevandole dagli appositi armadi);

-     somministrazione dei pasti caldi da effettuarsi per ogni refettorio da un numero di addetti alla distribuzione pari a un massimo di 1:50, il numero degli utenti arrotondabile alla decina inferiore;

-     sparecchiamento dei tavoli ed uso della macchina eventualmente in dotazione alle scuole per il lavaggio di stoviglie e posate sporche con la fornitura dell'apposito detersivo. Tali operazioni dovranno essere eseguite subito dopo la conclusione del pranzo;

-     sistemazione delle tovaglie, stoviglie e posate lavate negli appositi armadi, sistemazione delle sedie;

-     riordino e pulizia ordinaria (subito dopo la conclusione del pranzo) di tutti gli arredi utilizzati per il servizio di refezione scolastica con l'uso di propri mezzi, detersivi e materiali di pulizia.

 

ART. 10 - CONSEGNE INACCETTABILI

 

Qualora il personale scolastico constati la palese inaccettabilità della consegna all'atto della distribuzione dei pasti, la ditta appaltatrice dovrà provvedere tassativamente entro 30 minuti dalla segnalazione telefonica a integrare o sostituire i pasti contestati.

Nei casi di ritardo nella consegna dei pasti o mancata sostituzione o integrazione degli stessi, di cui al precedente comma, il Comune provvederà a defalcare dalla fatturazione relativa al totale dei pasti interessati e ad applicare le penali previste.

 

ART. 11 - VARIAZIONI AL MENU' E DIETE SPECIALI

 

Il pasto giornaliero per la refezione scolastica è regolato dal menù esposto nei locali di somministrazione.

In occasione di gite scolastiche autorizzate, il pasto dovrà essere sostituito, se richiesto, con la fornitura di cestino picnic individuale così composto:

-     panino imbottito al formaggio;

-     panino imbottito con prosciutto cotto senza polifosfati;

-     banana e frutta di stagione;

-     un succo di frutta, mezzo litro di acqua minerale, bicchiere e tovagliolo a perdere.

Il centro di cottura deve avere la disponibilità di preparare diete “speciali”, cioè diverse da quella fornita comunemente dalla refezione scolastica e che rispondono di volta in volta alle particolari esigenze cliniche di alcuni utenti. Per di più deve essere sempre previsto, oltre al menù del giorno, un menù dietetico generale (fino ad un massimo del 10% dei pasti per refettorio) così composto:

-     1° piatto: pasta o riso in bianco (condito con olio di oliva extra vergine) o minestrina in brodo vegetale;

-     2° piatto: formaggi freschi o, in alternativa, carni bianche, con patate o carotine cotte al vapore.

Altre diete speciali, da fornire in monoporzione, richieste dall'utenza sono destinate a:

-     soggetti affetti da specifiche allergie o intolleranze alimentari;

-     soggetti affetti da particolari malattie metaboliche e non che necessitano, a scopo terapeutico, dell'esclusione di particolari alimenti.

La prescrizione dietetica deve essere comprovata da certificazione medica.

 

ART. 12 - CONTROLLI DI QUALITA' E VERIFICHE BATTERIOLOGICHE

 

La ditta ha l'obbligo di predisporre ed eseguire a proprie spese, almeno due volte al mese, controlli analitici sugli alimenti (materie prime, prodotti finiti) e sugli ambienti di lavoro finalizzati a verificarne l'idoneità igienica. I risultati di tali analisi dovranno essere inviati in copia al Comune.

Il Comune si riserva di far effettuare controlli sugli alimenti, finalizzati a verificarne la qualità e la carica batterica. A tale scopo saranno prelevati a norma di legge campioni di materie prime di alimenti preparati, per essere sottoposti ad analisi chimico-fisiche e microbiologiche presso idonei laboratori che saranno all'uopo prescelti dal Comune.

Qualora le verifiche batteriologiche dovessero rilevare una situazione di carenza di norme igieniche che può diventare pericolosa per la salute del consumatore, il Comune si riserva il diritto di rivalsa nei confronti della ditta appaltatrice per tutti i danni che dovesse essere chiamato a risarcire, salva la facoltà di risoluzione del contratto.

Qualora invece dalle analisi risulti la non conformità qualitativa degli alimenti a quanto prescritto dall'art. 6 e negli allegati al presente capitolato, è comunque fatto salvo quanto disposto dall'art. 21.

Le spese delle analisi di cui al comma 2 del presente articolo, sono a carico del Comune; solo in caso di esito positivo verranno accollate alla ditta appaltatrice.

Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari la ditta appaltatrice è tenuta a conservare presso il centro di cottura un campione completo del pasto del giorno e del pasto sostitutivo del menù base. Tali campioni vanno posti singolarmente in idonei ed igienici contenitori chiusi, muniti di etichetta recante la data del prelievo, il nome del responsabile della preparazione e conservati a +2°/+4° per 72 ore in una zona identificabile con un cartello riportante la seguente dizione: “alimenti appartati per eventuale verifica”. Ogni alimento deve essere riposto in contenitore monouso con indicata la natura del contenuto e la giornata di preparazione. I campioni prelevati di venerdì devono essere mantenuti sino al martedì della settimana successiva.

 

ART. 13 - VIGILANZA SULL'ESECUZIONE DELLA FORNITURA

 

La vigilanza sull'esecuzione della fornitura competerà al Comune per tutto il periodo dell'appalto con la più ampia facoltà e nei modi ritenuti più idonei, senza che ciò costituisca pregiudizio alcuno per i poteri spettanti per legge o regolamento in materia di igiene e sanità.

Il Comune potrà, per mezzo del personale all'uopo incaricato, in qualsiasi momento ed  a sua discrezione e giudizio, ispezionare i laboratori di produzione, preparazione e confezionamento, nonchè i depositi delle sostanze alimentari destinati a qualsiasi titolo alla somministrazione, allo scopo di accertare la loro corrispondenza alle norme stabilite dal presente capitolato. A tal proposito comunicherà, di volta in volta, alla ditta i nominativi delle persone autorizzate ad effettuare i controlli.

La ditta appaltatrice avrà cura di fornire alle persone sopra indicate l'abbigliamento idoneo per accedere ai locali.

In particolare si prevedono tre tipi di controllo:

1)   controllo tecnico-ispettivo: ispezione al fine di accertare l'osservanza di tutte le norme stabilite nel presente capitolato (corrispondenza quantitativa e qualitativa del menù giornaliero alle tabelle dietetiche, rispetto delle norme igieniche, dei tempi e delle modalità stabilite per la consegna dei pasti trasportati);

2)   controllo igienico-sanitario: ispezione sui locali (idoneità della struttura) e sugli alimenti (prelievo programmato dei viveri) per la verifica del rispetto delle norme igienico-sanitarie;

3)   controllo sul funzionamento del servizio da parte di un comitato mensa appositamente costituito presso le singole scuole, su indicazione degli organismi collegiali esistenti e regolarmente  autorizzato dalle competenti autorità scolastiche e dall'Amministrazione Comunale.

 

ART. 14 - OBBLIGHI A CARICO DELLA DITTA

 

Sono a carico della ditta i seguenti oneri:

-     la disponibilità, alla data di inizio dell'anno scolastico 2008/2009, del centro di cottura e delle relative attrezzature, destinati alla preparazione, confezionamento e trasporto dei pasti oggetto della fornitura;

-     la rispondenza del centro di cottura e delle relative attrezzature ai requisiti di cui al DPR n. 327/1980 e D.Lgs. 155/1997;

-     l'esibizione del piano di autocontrollo HACCP;

-     il trasporto e la consegna dei pasti dal centro di cottura alle sedi di consumo, nelle fasce orarie indicate all'art. 8. Eventuali variazioni agli orari di consegna dei pasti dovranno essere definite previo accordo fra il destinatario interessato (Istituto Comprensivo) e la ditta;

-     la fornitura, ad ogni refettorio, del necessario quantitativo di olio extra vergine di oliva, olio di semi, aceto o limoni, sale, per il completamento del condimento ed inoltre dei piatti non a perdere, delle posate non a perdere, dei bicchieri non a perdere, degli stuzzicadenti, delle tovagliette e dei tovaglioli di carta a perdere;

-     il prelievo e il lavaggio, a somministrazione ultimata, del pentolame e delle attrezzature utilizzate per il trasporto degli alimenti;

-     l'assunzione del personale necessario al funzionamento del centro di cottura nel numero e nelle qualifiche dichiarati nell'offerta e l'osservanza delle leggi in materia igienico-sanitaria e dei contratti collettivi di lavoro;

-     l'assunzione del personale necessario a garantire la somministrazione di pasti agli utenti finali (scodellamento), nelle varie refezioni scolastiche;

-     osservare e far osservare le norme igienico-sanitarie da parte del personale proprio addetto a tutto il ciclo di lavorazione, confezionamento dei pasti;

-     prevedere, per il personale, corsi di aggiornamento sulla conservazione, preparazione, cottura e trasporto degli alimenti.

La ditta assicura e garantisce i servizi di cui al presente capitolato sempre ed in ogni caso, anche in presenza di agitazioni sindacali, vertenze aziendali, scioperi di fornitori o trasportatori, ecc.

Trattandosi di appalto di pubblica utilità e di servizi essenziali, la mancata prestazione dei servizi, dovuta a qualunque motivo, ivi inclusi quelli di cui ai precedenti commi e che comporti per il Comune l'obbligo di provvedervi a propria cura, comporterà l'addebito alla ditta delle spese a tale scopo sostenute dal Comune oltre all'applicazione delle penalità di cui all'art. 21.

Si intendono, comunque qui letteralmente trascritte, le garanzie di ordine penale stabilite dagli artt. 355 e 356 del Codice Penale per le forniture alle Pubbliche Amministrazioni.

 

ART. 15 - COMITATO MENSA SCOLASTICA

 

Si dà atto che potrà essere costituito un Comitato Mensa Scolastica composto da insegnanti, genitori e rappresentanti del Comune. I membri del Comitato Mensa Scolastica potranno effettuare, anche individualmente, nel plesso scolastico e nell'orario della refezione scolastica, il controllo sulla appetibilità del cibo e del suo gradimento, sulla conformità al menù, sulla sua preparazione e, in generale, sul corretto funzionamento della refezione. Il controllo dovrà avvenire secondo le modalità di accesso concordate con le autorità scolastiche e i membri del Comitato Mensa Scolastica potranno segnalare il disservizio e le irregolarità all'Ufficio Servizi Generali in maniera tempestiva, precisa e circostanziata al fine di consentire interventi efficaci.

Per tutti gli accertamenti sopra specificati, qualora si ravvisino irregolarità, i rappresentanti o incaricati preposti redigeranno dei verbali con indicazioni delle irregolarità riscontrate. Una copia del verbale sarà inviata alla ditta appaltatrice. Eventuali controdeduzioni dovranno pervenire all'Amministrazione  Comunale - Ufficio Servizi Generali entro 3 giorni. L'Amministrazione Comunale, sulla base dei verbali ricevuti, provvederà alle comminatorie e diffide, secondo quanto previsto dal presente capitolato.

La ditta appaltatrice è tenuta a fornire agli incaricati sopra elencati tutta la collaborazione necessaria.

 

ART. 16 - AVVIO, DURATA E SOSPENSIONE DEI SERVIZI

 

La data d'inizio dell'appalto sarà comunicata, come del resto eventuali ritardi o anticipi, a cura dell'Ufficio Servizi Generali del Comune di Tarzo.

In caso di sciopero del personale insegnante delle scuole servite o di altri eventi che, per qualsiasi causa, non consentissero la somministrazione dei pasti, sarà dato preavviso alla ditta entro le ore 12.00 del giorno antecedente a quello di inizio dello sciopero, mentre entro le ore 9.00 del giorno stesso dello sciopero, verrà comunicato l'elenco delle scuole ove non è possibile effettuare il servizio.

Le interruzioni del servizio per cause di forza maggiore non danno luogo a responsabilità alcuna per entrambe le parti, né ad indennizzi di sorta. In caso di interruzione del servizio per cause imputabili alla Ditta, il Comune fatto salvo quanto stabilito dall'art. 21, si riserva di addebitare i danni conseguenti.

 

             ART.17 - RESPONSABILITA' CIVILE - POLIZZA ASSICURATIVA

 

La ditta si obbliga ad assumere ogni responsabilità per casi di infortunio o danni a cose ed a persone arrecati a terzi ed all'Amministrazione Comunale stessa durante l'esecuzione della fornitura.

La ditta ha l'obbligo di stipulare una polizza di assicurazione per la copertura della responsabilità civile verso terzi, ossia verso gli utenti del servizio e qualsiasi altra persona si trovi nelle scuole, per danni a cose a chiunque appartenenti e a persone.

Tale polizza dovrà prevedere i seguenti massimali:

-     euro 300.000 (trecentomila) per danni a cose

-     euro 5.200.000 (cinquemilioniduecentomila) per danni a persone.

             L'assicurazione dovrà comprendere i danni cagionati dai generi somministrati, e si deve intendere valida anche per i danni dovuti a vizio originario del prodotto. Il massimale per sinistro rappresenta il limite di garanzia per ogni anno assicurativo.

             Copia della polizza sarà presentata al Comune prima dell' inizio del servizio.

 

             ART.18 CAUZIONE DEFINITIVA

 

           A garanzia dell'appalto, la ditta aggiudicataria sarà tenuta a costituire un deposito cauzionale pari al 10% dell'importo contrattuale complessivo del servizio (I.V.A. esclusa).

Tale deposito dovrà costituito mediante fideiussione bancaria o assicurativa ai sensi della Legge n.348/82 entro 10 giorni dalla data di comunicazione dell'assegnazione dell'appalto. Nell'atto di fideiussione l'Istituto garante dovrà espressamente dichiarare:

1)   Di aver preso visione del capitolato speciale e degli atti in esso richiamati;

2)   Di obbligarsi a versare al Comune di Tarzo, su semplice richiesta, senza eccezioni o ritardi, la somma garantita;

3)   Di considerare valida la fideiussione fino al completo esaurimento del rapporto contrattuale;

4)   Di rinunciare al termine semestrale previsto dall'art. 1957, primo comma del C.C.

             La cauzione resterà vincolata fino al termine del rapporto contrattuale e sarà restituita al contraente solo dopo la liquidazione dell'ultima fattura e consegnata non prima che siano state definite le ragioni di debito o credito ed ogni altra eventuale pendenza.

 

             ART. 19 - PAGAMENTO DEI CORRISPETTIVI

 

             Il Comune provvederà al pagamento dei corrispettivi dovuti all'appaltatore calcolati sulla base dei prezzi contrattuali moltiplicati per il numero di pasti forniti esclusivamente agli insegnanti durante il mese.

             Ogni fattura mensile dovrà contenere la specifica dei pasti forniti ad ogni plesso scolastico. La liquidazione verrà effettuata entro i successivi 60 giorni, effettuato il riscontro di regolarità, salvo che l'Amministrazione Comunale disconosca la regolarità della fattura e proceda conseguentemente a contestazioni.

             In tal caso sarà effettuato nei termini il solo pagamento della somma non contestata. Il numero di pasti fatturati dovrà coincidere con il corrispondente numero di buoni pasti consegnati dagli insegnanti.

             Con il pagamento dei corrispettivi, di cui sopra, s'intende interamente compensato dal Comune tutto quanto previsto dal presente capitolato d'oneri a carico della ditta appaltatrice. Dal pagamento del corrispettivo sarà detratto l'importo delle eventuali esecuzioni d'ufficio, delle possibili penalità applicate per inadempienza a carico della ditta appaltatrice e quant'altro dalla stessa dovuto.

 

             ART. 20 - ESTERNALIZZAZIONE QUOTA

 

             E' fatto obbligo alla ditta appaltatrice la gestione esternalizzata della quota, fissata dal Comune, dovuta dagli utenti (fruitori della mensa, ad eccezione degli insegnanti).

             L'importo corrisposto dall'utente dovrà essere pari al prezzo unitario offerto dalla  ditta appaltatrice.

             Sarà cura dell'Amministrazione Comunale fornire alcuni nominativi di ditte, presenti sul territorio, disponibili ad effettuare la vendita dei buoni pasto agli utenti.

 

 

 

 

             ART. 21 - MODALITA' DI ESECUZIONE E PENALI

 

             In conseguenza della primaria necessità che il servizio venga svolto con la massima professionalità e serietà, a prevenzione di ogni inefficienza, causa potenziale di danni alla salute pubblica, si individuano di seguito le casistiche che danno luogo all'applicazione di penali come di seguito indicato:

1)   ritardo di oltre 15 minuti nella consegna delle forniture nei punti indicati all'art. 8;

2)   consegna dei cibi a temperatura diverse da quelle previste nell'art. 7;

3)   la qualità, quantità e tipologia dei cibi inferiore a quelle precisate negli allegati del presente capitolato;

4)   mancato rispetto di quanto previsto dall'art. 6 del capitolato;

5)   non attenersi al menù prestabilito;

6)   la violazione alle norme igieniche;

7)   interruzione del servizio per cause imputabili alla ditta.

             Le mancanze di cui ai precedenti punti nn. 1,2,3,4 e 5 saranno tollerate entro un massimo annuo di 8 episodi complessivi.

             Le mancanze di cui ai precedenti punti nn. 6 e 7 non ammettono tolleranza.

 

             Superati i limiti, per ogni inadempimento, l'appaltatore sarà tenuto a corrispondere una penale pari al 100% della fornitura del giorno nel plesso dove viene accertato l'inadempimento.

            

       ART. 22 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO

 

             Le parti convengono che, oltre a quanto genericamente previsto dall'art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell'art. 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi:

a)   per messa in liquidazione o per altri casi di cessazione dell'attività dell'impresa aggiudicataria;

b)   per inosservanza delle norme igienico-sanitarie nella conduzione del centro di cottura;

c)   per contravvenzioni ai patti contrattuali e alle disposizioni di legge o di regolamento, relative alla forniture;

d)   per subappalto o per cessione del contratto a terzi;

e)   per casi di intossicazione alimentare dovuti ad accertata imperizia dell'impresa aggiudicataria;

f)    per le inadempienze di cui all'art. 21, reiterate nel corso dell'anno, che l'Amministrazione comunale giudicherà non più sanzionabili ;

g)   per utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione alle norme previste dal contratto e dagli allegati relative alle condizioni igieniche ed alle caratteristiche merceologiche;

h)   per interruzione non motivata del servizio;

i)    per violazione alle norme di igiene, qualora tale violazione costituisca reato;

j)    per il verificarsi di una delle condizioni di esclusione dalla contrattazione con le Pubbliche Amministrazioni, ai sensi dell'art. 11, D.Lgs. n. 358/1992.

             Entro sette giorni dal ricevimento della comunicazione della causa di risoluzione di cui al comma 1, l'aggiudicatario potrà addurre le proprie ragioni, che l'Amministrazione si riserva in ogni caso di valutare prima di procedere alla risoluzione.

             Nei casi previsti dal presente articolo e dall'art. 21, la ditta perde il deposito cauzionale ed è tenuta al risarcimento dei danni quantificati ai sensi dell'art. 23.

 

             ART. 23 -  MODALITA' DI CALCOLO DEL DANNO SUBITO DAL COMUNE IN CASO DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO

             Nel caso di risoluzione unilaterale del contratto per inadempimento, la ditta, e per essa il garante, corrisponderà al Comune un risarcimento della somma pari alla differenza di prezzo fra quello offerto dall'aggiudicatario e quello che il Comune riuscirà ad ottenere per la gestione del servizio, nel periodo corrente fra la data della risoluzione e quella di scadenza naturale del contratto

 

             ART. 24 - CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

 

             E' facoltà del garante, fermo restando il diritto del Comune al risarcimento di cui all'art. 23 e fatto salvo il pagamento delle penali già maturate in ragione dell'inadempimento, di proporre al Comune per il tempo necessario all'espletamento della nuova gara, il nominativo di una ditta in possesso dei requisiti di moralità e professionalità, che svolgerà la prestazione agli stessi prezzi e condizioni. La domanda di sostituzione, ferma l'urgenza, sarà ovviamente sottoposta all'accertamento antimafia. In questa ipotesi la garanzia si trasferirà automaticamente sull'impresa subentrante e le penali saranno ridotte del 50%.

 

             ART. 25 - SUBAPPALTO

 

             E' vietato alla ditta appaltatrice, sotto pena di rescissione “de jure” del contratto ed incameramento del deposito cauzionale, la cessione del contratto e qualsiasi forma di subappalto, totale o parziale, del servizio in oggetto.

             In caso di violazione di quanto sancito dal presente articolo l'Ente si riserva il diritto di risolvere il rapporto.

             E' pure vietata qualunque cessione di credito e qualunque procura che non siano state riconosciute.

             Resta salva la possibilità dell'aggiudicatario di poter gestire secondo le proprie esigenze il servizio di trasporto, consegna e distribuzione dei pasti, anche ricorrendo alle prestazioni di ditte specializzate nella fornitura di personale, assumendo a proprio carico ogni responsabilità, ivi compresa quella inerente la formazione del personale reclutato.

 

 

 

             ART. 26 - SPESE CONTRATTUALI

 

             Le spese di stesura, di stipula, di registrazione ed ogni altra spesa inerente il presente contratto sono a carico della ditta aggiudicataria.

 

             ART. 27 - FORO COMPETENTE

 

             Per tutte le controversie che dovessero insorgere tra le parti è comunque competente il Foro di Treviso.

 

             ART. 28 - RINVIO A DISPOSIZIONE DI LEGGE

 

             Per quanto non espressamente previsto dal presente capitolato speciale, si farà riferimento alle norme del Codice Civile, ed a tutte le altre disposizioni che regolano la materia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                       Allegato 2                                                                                                                                                               

 

DERRATE ALIMENTARI: CARATTERISTICHE

 

Si forniscono i requisiti minimi che devono essere rispettati per le derrate alimentari impiegati nella produzione dei pasti.

Presso il centro di cottura dovranno essere disponibili le schede tecniche delle materie prime utilizzate per le preparazione dei pasti, riportanti, almeno, le seguenti informazioni:

·    Denominazione del prodotto;

·    Ingredienti;

·    Valori nutrizionali;

·    Standard microbiologici;

·    Modalità di conservazione.

1)   Tutte le derrate impiegate per la produzione dei pasti devono rispettare le norme nazionali e/o comunitarie vigenti al momento dell' utilizzo.

 

A)CARNI

 

Le carni bovine fresche 1° qualità

Le carni bovine utilizzate devono provenire esclusivamente da vitello o vitellone, classificato U (Ottima qualità = profili nell'insieme convessi, sviluppo muscolare abbondante) oppure R (Buona = profili nell'insieme rettilinei, sviluppo muscolare scarso), con stato di ingrassamento 2 (Scarso = sottile copertura di grasso, muscoli quasi ovunque apparenti) secondo griglia CEE. Devono inoltre provenire da animali abbattuti presso stabilimenti autorizzati.

Le carni di vitellone devono provenire da bovino maschio (castrato e non castrato) o femmina che non abbia partorito e non sia gravida, regolarmente macellati di età non superiore ai 18 mesi.

La fornitura deve avvenire nei seguenti tagli anatomici disossati: lombata (roast beef), scamone (bistecche, arrosti) fesa interna (arrosti), fesa esterna (umidi, spezzatino), noce-muscolo (arrosti-bistecche), filetto (bistecche e preparazione a cottura rapida).

La carne deve altresì provenire da allevamenti nazionali, deve essere specificata la provenienza, deve presentare grana fine, consistenza soda, colorito brillante rosso-roseo, tessuto adiposo esterno compatto e di colore bianco candido ben distribuito.

Deve inoltre aver subito un periodo di frollatura di almeno 10 giorni ed essere trasportata secondo le disposizioni del D.P.R. 26.03.1980 n. 327, con temperatura durante il trasporto da -1°C a +7°C.

Deve inoltre essere possibile risalire all' allevamento di origine degli animali da cui derivano le carni.

La carne, per le preparazioni che lo richiedono, devono essere di preferenza macinata nella stessa giornata di utilizzo, al limite, nella giornata precedente, purchè la lavorazione avvenga in tempi brevi ed il prodotto ottenuto sia raffreddato entro un'ora dal prelievo dei tagli dalla cella frigorifera e mantenuto a temperatura compresa tra 0 e 2°C. Si esclude la possibilità di utilizzare i prodotti già preconfezionati presenti in commercio.

 

Carni suine fresche 1° qualità:

Le carni utilizzate devono provenire da animali abbattuti presso stabilimenti autorizzati. La carne deve provenire da allevamenti nazionali o CEE, deve essere specificata la provenienza, deve presentare colore roseo, aspetto vellutato, grana molto fine, tessitura compatta, consistenza pastosa al tatto, venatura scarsa, non deve presentare un'accentuata frollatura o eccessiva umidità.

Per quanto compatibile si rimanda alle prescrizioni sulle carni bovine.

 

Carni avicole fresche:

Le carni avicole utilizzate, sfuse o confezionate, devono rientrare fra le seguenti categorie:

Polli in busto, cosce di pollo, petti di pollo petti di tacchino, coniglio.

I tagli del pollame devono rientrare nella classe “A” secondo i criteri precisati nel Reg. n. 1991/1538/CEE.

Devono provenire da animali allevati a terra, macellati e lavorati presso gli stabilimenti riconosciuti idonei.

Le carni avicole devono altresì:

-     provenire da allevamenti nazionali;

-     le carcasse e i tagli devono presentare bollo sanitario dell'avvenuta visita;

-     gli animali non devono essere nutriti con sostanze estrogeniche;

-     devono essere trasportati con mezzi refrigerati e mantenuti tra 0° e 4°C, come da D.P.R. 26.03.1980 n. 327 e debitamente protette (confezionate e imballate);

-     le confezioni, bacinelle, sacchi, di materiale per alimenti, non devono contenere liquido di scongelamento.

 

B) SALUMI

 

Il prosciutto crudo, fornito intero e previamente disossato, preferibilmente sottovuoto o in atmosfera modificata, deve essere di 1° qualità, con una stagionatura dichiarata non inferiore ai 14 mesi, privo di conservanti.

Deve corrispondere alla coscia di maiale stagionata con aggiunta di solo sale; sarà conforme alle Leggi 26/90 (Prosciutto di Parma), 30/90 (San Daniele), 11/90 (Modena), 628/81 (Veneto Berico- Euganeo).

Il prosciutto cotto di 1° qualità (si intende ricavato dalla coscia del suino) deve essere senza polifosfati e rispondere alle seguenti caratteristiche generali:

-     avere un giusto grado di stagionatura naturale;

-     essere esente da difetti anche lievi di fabbricazione;

-     essere confezionato con carni di buona qualità e comunque appropriate in relazione alla qualità richiesta;

-     essere di sapore gradevole proveniente solo da cosce e drogato in giusta misura;

-     essere rispondente alle norme sanitarie vigenti, sia per gli ingredienti che per additivi consentiti.

Salumi vari (escluso il prosciutto): salami, soppressa, speck, pancetta affumicata e arrotolata, mortadella, bresaola.

Dovranno possedere le seguenti caratteristiche generali:

-     avere un giusto grado di stagionatura naturale, in relazione al tipo di prodotto richiesto;

-     essere esente da difetti anche lievi di fabbricazione;

-     essere confezionato con carni di buona qualità e comunque appropriate in relazione alla qualità richiesta;

-     essere di sapore gradevole e drogati in giusta misura;

-     essere rispondente alle norme sanitarie vigenti, sia per gli ingredienti che per additivi consentiti.

 

C) UOVA

 

Devono essere di categoria “A” o uova fresche e presentare le seguenti caratteristiche:

-     guscio e cuticola normali, netti, intatti;

-     camera d'aria non superiore a 6 mm, immobile;

-     albume di colore chiaro, limpido di consistenza gelatinosa, esente da corpi estranei di qualsiasi natura;

-     tuorlo senza contorno apparente, ben trattenuto, che non si allontani sensibilmente dal centro dell'uovo in caso di movimento di rotazione di questo, esente da corpi estranei di qualsiasi natura.

Si richiede la certificazione veterinaria quindicinale comprovante l'assenza di Salmonella presso il centro di raccolta.

Le uova possono essere confezionate in piccoli e grandi imballaggi, muniti di fascette o dispositivo di etichettatura leggibile recanti:

-     il nome o la ragione sociale e l'indirizzo dell'azienda;

-     il numero distintivo del centro di imballaggio;

-     la categoria di qualità e peso;

-     il numero delle uova imballato;

-     l'indicazione del giorno dell'imballaggio delle uova;

-     la data di scadenza.

 

D) LATTE

 

Latte fresco pastorizzato intero/parzialmente scremato.

E' possibile usare latte U.H.T quale ingrediente nelle varie ricette che richiedono tale alimento.

 

 

E) PASTA

 

La pasta di semola di grano duro

La pasta secca deve essere di pura semola di grano duro e presentare le seguenti caratteristiche merceologiche: stato di perfetta conservazione, odore e sapore tipici gradevoli, che non denuncino alterazioni, aspetto uniforme, resistenza alla pressione delle dita, per cui la pasta deve rompersi con suono secco e con frattura vitrea non farinosa.

La pasta non deve presentare infestazioni da parassiti, larve di alcun tipo nè da muffe e altri agenti.

Deve avere aspetto uniforme ed essere resistente alla cottura senza spaccarsi o disfarsi e l'acqua di cottura non deve contenere brandelli di pasta.

 

F) RISO

 

Deve possedere caratteristiche merceologiche definite per ogni gruppo di appartenenza e varietà.

Deve essere sano, di fresca lavorazione, secco, intero, inodore, pulito, resistente alla cottura. Non deve avere nè punteggiature nè perforazioni, nè odore di muffa, senza corpi estranei o insetti.

Non deve presentare difetti tipici di striatura o vaiolatura interna.

Deve resistere alla cottura per almeno 15 minuti, senza che i grani subiscano eccessiva alterazione di forma.

 

G) BURRO

 

Le modalità di produzione, composizione e la qualità merceologica devono rispettare le norme di Legge; in particolare il burro non deve avere un contenuto in materia grassa inferiore all'80%.

Esso deve risultare fresco e non sottoposto a congelamenti, non deve essere in alcun modo alterato, non deve avere gusto di rancido nè presentare alterazione di colore sulla superficie.

 

H) FORMAGGI

 

I formaggi utilizzati devono aver raggiunto una giusta maturazione e risultare esenti da difetti o alterazioni, sia della crosta sia della pasta (gonfiore, sfogliature, screpolature, rammollimento, colorazione anormale ...). I formaggi devono essere prodotti con le garanzie e i requisiti previsti dalle leggi e dalle disposizioni igienico-sanitarie vigenti.

Deve essere esclusa la fornitura di formaggi fusi, compresi i formaggi e le sottilette.

In particolare:

L'Asiago dovrà essere di provenienza esclusiva della zona di produzione tipica, dovrà riportare il Marchio del Consorzio di Tutela.

Il Montasio dovrà essere prodotto esclusivamente con latte vaccino; dovrà riportare il Marchio del Consorzio di Tutela.

Il Carnia dovrà essere di esclusiva origine friulana, con stagionatura da 30 giorni a 12 mesi. Dovrà riportare il marchio indicante in mese di produzione e origine.

L'Italico dovrà essere prodotto da puro latte vaccino. Deve essere maturo e riportare dichiarazione relativa la tempo di stagionatura. Non deve presentare difetti nell'aspetto della pasta e del sapore dovuti a fermentazione anomala, a processi di marcescenza in atto altro.

Il Grana Padano dovrà essere sempre di 1° qualità. Il formaggio da servire dovrà essere prodotto nelle zone tipiche e pertanto porterà impresso sulla crosta il marchio depositato dal rispettivo consorzio. Dovrà essere convenientemente stagionato e dovrà corrispondere a tutte le condizioni richieste dalla legge in vigore.

Il Parmigiano Reggiano dovrà sempre essere di 1° qualità, prodotto nelle zone tipiche e pertanto porterà impresso sulla crosta il marchio depositato dal rispettivo consorzio di tutela.

Le mozzarelle  dovranno essere di ottima qualità e di fresca produzione, ricavate da latte vaccino intero nella forma di bocconcini da 80/100 grammi. Non dovranno avere macchie o colore giallognolo, dovranno avere sapore gradevole, non acido e tipicamente burroso, non dovranno essere rinfrescate con acqua ma essere immerse in latte liquido, dovranno essere fornite in confezioni sigillate recanti la data di scadenza.

La Crescenza o Stracchino non deve presentare odore, sapore o colorazione anormale dovute a fermentazioni indesiderate o ad altre cause, forma quadrata molto schiacciata a costa sottilissima, molle ed umido, da consumarsi 15 - 20 giorni dopo la produzione.

 

I)          OLIO

 

Olio di semi

Devono corrispondere ai requisiti di qualità e composizione previsti dalla Legge.

Gli oli diversi da quello di oliva devono comunque essere monoseme, di seme di arachide, girasole o mais.

Olio di oliva

Deve essere di tipo extra vergine ottenuto dalle olive mediante processi meccanici o altri processi fisici che non causino alterazione al prodotto.

Le olive non devono aver subito alcun trattamento diverso dal lavaggio, dalla sedimentazione e dalla filtrazione.

Sono esclusi gli oli ottenuti mediante solvente o con processi di riesterificazione e qualsiasi miscela con oli di altra natura.

Il confezionamento deve essere in bottiglie di vetro scuro o in contenitori metallici.

I contenitori non devono presentare difetti quali ammaccature, presenza di ruggine, corrosione o altro.

Durante il  periodo di stoccaggio devono essere prese le seguenti precauzioni:

-     conservare al riparo da fonti di calore, al riparo da luce diretta, in luogo fresco;

-     se la confezione è stata parzialmente consumata, mantenimento della bottiglia o lattina sempre perfettamente chiusa.

Può essere usato a crudo e per la cottura.

Non dovrà rilavare odori disgustosi, dovrà essere limpido e con il sapore inconfondibile dell'olio di oliva.

 

L) PANE

 

Pane fresco comune e di tipo integrale.

Prodotto con farina di grano tenero tipo “0” e con regolare aggiunta di sale comune, in pezzatura di 40-50 grammi.

Il pane integrale deve essere prodotto con farina integrale di grano tenero. La farina impiegata non deve risultare addizionata artificialmente di crusca ma prodotta dalla macinazione della cariosside senza separazione delle crusche.

Il pane deve essere garantito di produzione giornaliera, ben lievitato e ben cotto, sfornato almeno da due ore. Non deve essere pane conservato con il freddo o altre tecniche e successivamente rigenerato.

Deve possedere le seguenti caratteristiche: crosta friabile ed omogenea, mollica elastica con alveolatura regolare, gusto e aroma non devono essere caratterizzati eccessivamente dal lievito, non deve presentare odore di rancido, di muffa o altro.

La fornitura deve essere garantita in recipienti idonei per il trasporto alimenti e deve essere assicurata l'osservanza di tutte le norme igieniche del caso.

 

M) FRUTTA E VERDURA

 

I prodotti ortofrutticoli oggetto del presente capitolato dovranno essere classificati di prima categoria, ossia di buona qualità, commercialmente esenti da difetti, di presentazione accurata (D.M. 07.08.1959 e L. 13.05.1967 n. 268) ed avere le seguenti caratteristiche qualitative generali:

-     avere raggiunto le peculiari caratteristiche organolettiche della specie e coltivazioni richieste;

-     non essere attaccati da parassiti animali e vegetali, essere sani e resistenti, cioè esenti da difetti che possono compromettere la loro naturale resistenza, quali alterazioni e lesioni non cicatrizzate, non portare tracce visibili di appassimento, nè danni o alterazioni dovute al gelo;

-     essere puliti, inerti, esenti da materie, odori e sapori estranei;

-     essere del tutto priva di residui antiparassitari o, comunque nei limiti ammessi dalla vigente legislazione;

-     essere omogenei ed uniformi;

-     gli ortaggi dovranno essere di recente raccolta; quelli a foglia non dovranno essere surriscaldati, nè presentare perdita di calore e, a seguito della specie di coltivazione, essere privi di parti o porzioni non direttamente utilizzabili e non strettamente necessarie alla normale conservazione del corpo vegetale reciso;

-     la frutta granella (mela e pera) e a drupa (pesca, albicocca, susina, ciliegia) non dovrà presentare polpa avvizzita e fermentata in processi incipienti o di evoluzione. Oltre alle caratteristiche generali sopra elencate taluni prodotti ortofrutticoli dovranno possedere i seguenti requisiti particolari:

Carote

Devono essere lisce, intere, sane, senza lesioni o alterazioni che possano compromettere la conservazione fino al momento dell'utilizzo; devono essere consistenti, cioè senza alcun segno di ammollimento, croccanti, non germogliate, non legnose, nè biforcate o spaccate, prive di odori e sapori anormali. E' ammessa una colorazione verde o rosso violacea.

 

Cipolle

Devono essere fresche, intere, di forma regolare, sane, senza attacchi parassitari. Sono consentite leggere lesioni superficiali purché queste non pregiudichino la conservazione del prodotto sino al consumo.

I bulbi devono essere esenti da germogli visibili e privi di ciuffo radicale, non devono presentare deformità visibili esternamente, devono essere prive di odori e sapori anormali.

 

Aglio

Deve essere intero, può presentare lacerazioni sulla parte esterna.

 

Zucchine

Devono essere frutti sani, interi e turgidi, di aspetto fresco, polpa compatta e pochi semi, esenti da lesioni non cicatrizzate, privi di odori e sapori anormali, possono avere lievi difetti di forma e colorazione.

Il peso non dovrà essere superiore a grammi 200.

 

Melanzane

Le bacche devono avere un aspetto fresco, essere sufficientemente sviluppate (senza eccessiva presenza di semi) e con polpa fibrosa, consistenti, munite di calice e del peduncolo che potrà essere leggermente danneggiato, esenti da bruciature di sole.

 

Peperoni

Devono essere interi, privi di lesioni non cicatrizzate, esenti da bruciature di sole, di aspetto fresco e gradevole.

 

Pomodori

Devono avere un aspetto fresco e gradevole, una polpa resistente, essere sani e interi, privi di lesioni non cicatrizzate, privi di tracce di terra, di odori e sapori anormali.

 

Fagiolini

Devono essere sani ed interi, senza lesioni provocate da insetti o parassiti, privi di odori e sapori anormali, privi di umidità esterna anormale.

I baccelli dovranno essere teneri, senza filo e ben chiusi; saranno tollerati semi poco sviluppati e teneri.

 

Piselli

Devono essere turgidi, non avvizziti, privi di odori e sapori anormali, dovranno essere teneri e sufficientemente consistenti in modo che, premuti tra due dita, si schiaccino senza dividersi e inoltre non dovranno essere farinosi.

 

Fagioli

I baccelli devono essere muniti di peduncolo; devono essere turgidi, non avvizziti, privi di odori e sapori anormali; non devono essere farinosi e devono essere teneri e sufficientemente consistenti in modo che, se spremuti tra le dita, si schiaccino senza dividersi.

 

Legumi secchi: lenticchie, piselli, fave, fagioli, ceci, soia

Devono avere le seguenti caratteristiche: essere puliti e sani, ben selezionati, interi, privi di muffe, insetti, macchie, gessature e corpi estranei (frammenti di pietrisco, di stelo ... con tolleranze non superiori a quelle ammesse dalle consuetudini commerciali); non devono presentare attacchi da parassiti, devono avere pezzatura omogenea. Devono corrispondere per quanto riguarda la conservazione e il confezionamento all'apposita legislazione vigente.

 

Cavolfiori

Devono avere le seguenti caratteristiche: infiorescenze ben formate, resistenti, di colore bianco o bianco avorio, compatte e in boccio, esenti da danni da roditori e di altro tipo.

 

Carciofi

Devono presentare le seguenti caratteristiche: frutti sani ed interi, senza lesioni provocate da insetti o parassiti; privi di sapori e odori anormali. Le brattee centrali devono essere ben serrate e i fasci vascolari della parte inferiore non devono presentare inizio di lignificazione.

 

Finocchi

I grumoli dovranno essere consistenti, non prefioriti, privi di germogli visibili all'esterno. Le guaine esterne dovranno essere serrate e carnose, tenere e bianche. Saranno ammesse lievi lesioni cicatrizzate e lievi ammaccature, tali da non pregiudicare l'aspetto generale.

 

Spinaci

Dovranno essere privi di stelo fiorifero.

 

Patate

Le patate dovranno essere classificate di 1° categoria, ossia di buona qualità, commercialmente esenti da difetti, di presentazione accurata ed avere le seguenti caratteristiche qualitative generali: aver raggiunto la maturazione e lo sviluppo fisiologico che le rende adatte al pronto consumo; presentare ottime caratteristiche organolettiche; non essere attaccate da parassiti animali e vegetali, cioè esenti da difetti che possano compromettere la loro naturale resistenza, quali alterazioni e lesioni non cicatrizzate, non portare tracce visibili di appassimento, nè danni o alterazioni dovute al gelo. Non dovranno presentare traccia di verde epircapale (solanina) di germogliazione incipiente o in via di evoluzione, abrasioni, maculosità bruna della polpa, tracce di marciume incipiente. Non devono avere odore e sapore particolare di qualunque origine, avvertibili prima e dopo la cottura; non devono essere state sottoposte a trattamenti antigermogliativi.

Per la partite di produzione nazionale sono ammessi gli imballaggi di uso del mercato locale mentre, per il prodotto estero, le partite possono essere confezionate in sacchi di tela di canapa, juta o altro con imboccatura cucita, cartellina e piombatura.

 

Pomodori pelati e doppio concentrato

Devono essere ricavati da pomodori maturi, sani, freschi, ben lavati, privi di larve, di insetti, difetti dovuti a malattie, e devono presentare il caratteristico odore e sapore del pomodoro maturo.

Devono essere conformi sia per contenuto che per inscatolamento (qualità e tipo delle scatole usate) alla legislazione igienica e protezionistica vigente per la conservazione degli alimenti.

 

Mele, pere

Devono conservare il peduncolo, anche se danneggiato. Sono ammessi difetti della buccia che non pregiudichino l'aspetto generale e la conservazione. Quando tali difetti hanno forma allungata non devono superare i due cm. Di lunghezza la superficie totale non sarà comunque superiore al centimetro quadrato. Le pere non dovranno essere grumose ovvero la pasta sarà di consistenza omogenea. Il calibro e il peso dovranno essere conformi a quanto richiesto.

 

Uva

I grappoli dovranno essere privi di bacche disseccate. Gli acini dovranno essere attaccati e distribuiti uniformemente al graspo e ricoperti dalla loro pruina.

 

Albicocche, susine, ciliegie, cachi, nettarine, pesche

Sono accettati prodotti con difetti sulla buccia (lieve lesione purché cicatrizzata, lieve colpo di grandine), quando tali difetti hanno forma allungata, non devono superare un centimetro di lunghezza. Il peduncolo può essere danneggiato o mancante, purché non ne risultino possibilità di alterazione del frutto, la polpa non deve in alcun modo essere danneggiata.

Le ciliegie devono essere provviste di peduncolo.

I cachi devono presentare la buccia integra e calice ben inserito.

Il calibro delle pesche non dovrà essere inferiore a cm 6 ed in ogni caso il peso non deve superare i 180 grammi.

Le susine dovranno essere praticamente ricoperte di pruina secondo la varietà.

 

Agrumi (limoni, clementine, mandarini, arance, pompelmi, ecc)

Devono essere esenti da colorazione anormale e da inizio di essiccamento. Non devono essere molli o avvizziti, la buccia non deve essere eccessivamente grossa, rugosa o gonfia ne' distaccata dagli spicchi o deformata. Non vi dovranno essere tracce visibili di muffa.

Il peduncolo può essere danneggiato, la polpa non deve essere in alcun modo danneggiata.

Il calibro per le arance sarà di cm 6, per i mandarini e mandaranci cm 5.

 

Banane

I frutti devono avere una forma tipica, con picciolo integro, la buccia di colore giallo deve essere intera e senza ammaccature. La polpa del frutto deve essere gradevole, non immatura.

 

Kiwi

I frutti devono presentare buccia integra e punto di inserzione ben cicatrizzato. La polpa deve essere di giusta consistenza, profumata, saporita e senza alterazioni da parassiti vegetali o animali.

 

Fragole

I frutti devono essere interi, provvisti del calice e del peduncolo verde e non disseccato. Possono essere non omogenei per quanto riguarda le dimensioni, la forma e l'aspetto.

 

M) PRODOTTI SURGELATI

 

Devono essere conformi alla normativa nazionale e comunitaria per quanto concerne l'aspetto igienico-sanitario, la qualità delle materie impiegate e le procedure di lavorazione. Non devono presentare segni comprovanti di un avvenuto parziale o totale scongelamento, non presentare alterazioni di colore, odore o sapore, parziali decongelazioni, ammuffimenti o fenomeni di putrefazione.

Il trasporto degli alimenti surgelati deve essere effettuato con mezzi idonei e durante il trasporto, il prodotto deve essere mantenuto alla temperatura di -18 C°.

Dovranno essere specificate sul menù le pietanze confezionate con i prodotti surgelati.

PESCE

Il pesce congelato o surgelato da somministrare dovrà essere di tipologia diversa e completamente spinato.

Il prodotto, di provenienza nazionale od estera, dovrà essere accuratamente toilettato e privo di spine, cartilagini e pelle; il prodotto non dovrà aver subito fenomeni di scongelamento. I prodotti richiesti, l'aspetto igienico sanitario, la qualità delle materie prime impiegate e le procedure di lavorazione dovranno essere conformi alle norme di legge che regolano i prodotti congelati e surgelati.

 

 

 

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Allegato 1

 

MENU' SETTIMANALE INDICATIVO

 

Menù 1^ settimana

Menù 2^ settimana

Lunedì

Stortini al pomodoro

Sottocoscia di pollo al forno

Verdura cruda mista

Coste d'argento lessate

Martedì

Riso al pomodoro

Rotolo di tacchino al forno

Purè di patate

Verdura cruda mista

Mercoledì

Pasta con verdure

Svizzera ai ferri

Carote o finocchi o cavolfiori al vapore

Verdura cruda mista

Giovedì

Gnocchi al ragù

Cotoletta di mare al forno

Verdura a vapore (carote e/o zucchine)

Verdura cruda mista

Venerdì

Pizza al pomodoro o mozzarella

Prosciutto cotto magro

Finocchi e/o carote (misto crudo o cotto)

Lunedì

Lasagne alla bolognese

Prosciutto cotto magro

Verdura cruda

 

Martedì

Pasta al sugo vegetariano

Fettina di carne bianca ai ferri

Spinaci al vapore

Cavolo cappuccio

Mercoledì

Pasta al pomodoro

Filetti o bastoncini di pesce impanati

Verdura cotta al vapore

Verdura cruda

Giovedì

Pasta al pomodoro

Supreme di pollo

Purè di patate

Misto crudo (finocchi e radicchio)

Venerdì

Riso al pomodoro

Arista al forno

Verdura cotta al vapore

Verdura cruda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Allegato 3

 

MODALITA' DI ASSEGNAZIONE DEI PUNTEGGI PER I PARAMETRI DI  QUALITA' DI CUI ALL'ART. 4, PUNTO 2

 

            PARAMETRO 1 (elenco dei principali servizi resi negli ultimi tre anni)

-     Punti 2 per un fatturato da E 550.000,00 a E 800.000,00 per servizi di ristorazione scolastica;

-     Punti 4 per un fatturato superiore a E 800.000,00 e fino a E 1.050.000,00 per servizi di ristorazione scolastica;

-     Punti 6 per un fatturato superiore a E 1.050.000,00 per servizi di ristorazione scolastica.

 

PARAMETRO 2 (adozione procedura di autocontrollo HACCP - manuale prassi igienica - indicazione soggetti di controllo).

-     Punti 4 per l'adozione della procedura di autocontrollo, documentato attraverso il sistema HACCP, accompagnato dal manuale.

-     Punti 2 per l'adozione di un sistema HACCP certificato (sistema di gestione per la sicurezza alimentare ISO 22000:2005)

 

PARAMETRO 3 (descrizione locali di conservazione, trasformazione, manipolazione degli alimenti)

-     Punti 7 per locali separati per ogni tipo d'attività (ricevimento merci, magazzino non refrigerato, celle/frigoriferi/congelatori, lavaggio materie prime, preparazione, cottura, porzionamento e confezionamento, deposito rifiuti) e per tipologie d'alimento (cotti/crudi - animali/vegetali);

-     Punti 5 nel caso non tutti i locali siano separati per ogni tipo d'attività (ricevimento merci, magazzino non refrigerato, celle/frigoriferi/congelatori, lavaggio materie prime, preparazione, cottura, porzionamento e confezionamento, deposito rifiuti) e per tipologie d'alimento (cotti/crudi - animali/vegetali);

-     + Punti 3 per presenza tra le attrezzature di abbattitore di temperatura;

-     + Punti 2 per presenza fra le attrezzature di macchina lava verdure;

-     + Punti 2 per presenza tra le attrezzature di forno a vapore.

 

PARAMETRO 4 (presenza personale qualificato più interventi di formazione/aggiornamento)

-     Punti 5 per la presentazione di un organico di personale che preveda tra i dipendenti la figura del tecnologo alimentare o del biologo o del dietista;

-     Punti 3 massimo per chi ha effettuato corsi di formazione degli operatori;

-     Punti 2 nel caso in cui l'azienda si avvalga della collaborazione esterna del tecnologo alimentare o del biologo o della dietista;

 

 

PARAMETRO 5 (distanza del centro di cottura)

-     Punti 6 nel caso in cui il centro di cottura dei pasti sia ubicato ad una distanza inferiore ai 15 chilometri dalla sede scolastica;

-     Punti 4 nel caso in cui il centro di cottura dei pasti sia ubicato ad una distanza compresa tra i 15 e i 20 chilometri dalla sede scolastica;

 

PARAMETRO 6 (certificazione uni en iso 9001:2000)

-     Punti 3 per il possesso della certificazione uni en iso 9001:2000;

-     Punti 1 per il possesso della certificazione di rintracciabilità uni 11020: 2002;

-     Punti 1 per il possesso della certificazione 10854:1999;

-     Punti 1 per il possesso di un disciplinare per le diete certicato.

 

PARAMETRO 7 (proposte migliorative del servizio con particolare riferimento all'iniziativa di promozione alla salute)

-     Punti 3 nel caso la ditta sia disponibile ad avviare iniziative in materia di educazione alimentare rivolte all'utenza scolastica (alunni e relative famiglie) in accordo e collaborazione con l'Amministrazione Comunale;

-     Punti 3 nel caso la ditta sia disponibile ad avviare progetti per valutare l'indice di gradimento dei cibi da parte dell'utenza;

 

PARAMETRO 8 (composizione del menù)

-     Punti da 1 a 8 a discrezione della Commissione, da attribuire eventualmente a proposte di menù ritenuti particolarmente curati dal punto di vista della varietà dei cibi proposti (zuppe, piatti unici, ecc) tenuto conto dell'appetibilità degli stessi nei confronti della particolare tipologia di utenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Raccomandata A/R

 

Prot.                                                                                           Tarzo, 22.08.2008

 

                                                                          

Spett.le

 

 

 

 

 

 

 

OGGETTO: trattativa privata per l'appalto del servizio di refezione scolastica anni scolastici 2008/2009,  2009/2010 e 2010/2011. Richiesta offerta.

 

In esecuzione alla deliberazione di Giunta Comunale n. 72 del 30.07.2008, codesta Spettabile Ditta è invitata a presentare la propria miglior offerta per l'espletamento del servizio di refezione scolastica presso le scuole statali dell'obbligo del Comuni di Tarzo.

            Le caratteristiche e la natura del contratto sono illustrate nell'allegato Capitolato Speciale d'Appalto.

            Per partecipare alla trattativa privata Codesta Spettabile Ditta, se interessata, dovrà far pervenire la propria miglior offerta direttamente all'Ufficio Protocollo di questo Comune (via Roma n. 42 - 31020 Tarzo) ENTRO E NON OLTRE LE ORE 12.30 DI VENERDI' 12 SETTEMBRE 2008.

La documentazione d'offerta dovrà essere contenuta in un plico, all'interno del quale devono essere inserite due distinte buste, recanti all'esterno, a pena di esclusione, le seguenti diciture:

-     busta n. 1 “documentazione economica - offerta;

-     busta n. 2 “documentazione amministrativa”.

Tutti i lembi del plico e delle buste dovranno essere controfirmati. Saranno esclusi i plichi che a giudizio insindacabile dell'Amministrazione risultino palesemente manomessi o che le modalità di chiusura utilizzate non diano garanzia di autenticità e segretezza dell'offerta.

Nel plico ed in ogni busta dovranno essere riportate:

-     le indicazioni riguardanti il mittente;

-     l'indirizzo dell'Amministrazione affidataria (Comune di Tarzo  - Via Roma 42 - 31020 Tarzo - TV);

-     la dicitura “Offerta relativa al servizio refezione scolastica - anno scolastico 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011.

Ciascuna busta dovrà rispettivamente contenere i documenti di seguito specificati:

BUSTA n. 1 - DOCUMENTAZIONE ECONOMICA - OFFERTA

L'offerta economica, differenziata per scuola primaria e secondaria di 1° grado, dovrà essere sottoscritta con la firma leggibile per esteso dal titolare o rappresentante legale della ditta.

Le ditte concorrenti sono invitate a formulare le loro offerte indicando (in cifre e in lettere) il prezzo del singolo pasto. Vale in caso di discordanza, ciò che è indicato in lettere.

BUSTA n. 2 - DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA

Da prodursi in un solo originale:

-     istanza di ammissione alla gara, contenente le generalità del firmatario, titolare o legale rappresentante della ditta e gli estremi di identificazione della stessa (compreso il numero di partita IVA/Codice Fiscale). Detta istanza, sottoscritta dal legale rappresentante, dovrà essere corredata, a pena di esclusione, da copia fotostatica di un documento d'identità valido del firmatario stesso ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 445 del 28.12.2000.

-     dichiarazione di aver preso conoscenza e di accettare le condizioni di fornitura di cui al Capitolato Speciale d'Appalto (oppure restituzione di copia dello stesso debitamente firmato in calce per accettazione);

-     autocertificazione ai sensi dell'art. 47 del D.P.R 445/2000 attestante il possesso dei requisiti indicati all'art. 3 del Capitolato Speciale d'Appalto;

 

Per l'attribuzione dei punteggi di qualità, di cui all' art. 4 del Capitolato Speciale d'Appalto, la ditta è tenuta a presentare la seguente documentazione:

-     manuale aziendale di autocontrollo, secondo il sistema HACCP con descrizione e caratteristiche delle attrezzature utilizzate nel centro per la produzione e confezionamento dei pasti, diagrammi di flusso dei cicli di lavorazione ed indicazione dei percorsi eseguiti;

-     autodichiarazione relativa al possesso dei requisiti di cui ai punti 4, 5 e 7 del citato art.4;

-     certificazione di qualità possedute;

-     proposta di menù.

 

L'aggiudicazione avverrà a trattativa privata, valutata l'offerta più vantaggiosa tra quelle pervenute, secondo i parametri stabiliti nell'art. 4 dell'allegato Capitolato Speciale d'Appalto.

            Non saranno ammesse offerte incomplete, condizionate o pervenute fuori termine. Si procederà all'aggiudicazione dell'appalto anche nel caso in cui pervenga un'unica offerta valida.

            Resta comunque riservata all'Amministrazione Comunale la facoltà di non procedere all'aggiudicazione.

            Il Comune procederà alla stipula del relativo contratto, per atto pubblico amministrativo, con spese a carico della ditta aggiudicataria.

 

            Distinti saluti

 

                                                                       IL  RESPONSABILE DELL'AREA

SEGRETERIA/AFFARI GENERALI/POLIZIA LOCALE

                                                                                     Daniela Ghedin