Le "Fiere di Santa Lucia di Piave" sono una tradizione che ha origini antichissime, dove la realtà della storia si sovrappone alla leggenda. Il sito dove nacquero i primi "scambi" commerciali sulle rive del Piave era di fronte al guado di Lovadina di Piave, nei pressi dell'antica via romana Claudio Altinate, e poi dell'Ongaresca, naturale punto d'incontro per le primitive attività legate alla pastorizia, al bestiame e poi al commercio.

Le Fiere di Santa Lucia trovano il loro primo riscontro proprio negli Statuta Provisionesque Ducalis Civitatis Tarvisii dell'anno 1313, conservati nella Biblioteca Capitolare di Treviso.
Modificati rispetto alle successive edizioni, questi Statuti, nominando località della destra-Piave, dispongono le date di scadenza dei vari mercati ad eccezione delle Fiere di Santa Lucia" … che saranno fatte secondo l'antica consuetudine". La dichiarazione vale anche da attestato dell'importanza acquisita dalle Fiere di Santa Lucia per diritto di pregressa anzianità, tanto che alcuni la fanno risalire al 661 d.C.
Sono invece del secolo scorso i documentati bandi che ufficialmente la pubblicizzano come consolidato appuntamento annuale (1823-1856-1860-1889).
Collegata da sempre al mondo agricolo, dapprima per gli animali e i prodotti della terra e poi per le attività commerciali connesse, le produzioni connesse e le produzioni derivate, la Fiera ha goduto di continua fortuna anche per scelta delle date, alla fine della stagione agricola, quando i frutti del raccolto o i proventi economici potevano essere commercializzati o scambiati per essere reinvestiti. La prosperità della Fiera va ricercata anche nella capacità di adeguarsi al mutare delle esigenze e nel rimanere al passo con i tempi, ma soprattutto nello sviluppare un ottimo volume d'affari per le categorie coinvolte nelle manifestazioni.

Nel dopoguerra, con felice intuizione, si è colta da subito la rivoluzione tecnologica introducendo il settore delle attrezzature e macchine per l'agricoltura, nel 1946, a cui si è aggiunta, nel 1978, l'esposizione di macchine per il movimento terra e per l'edilizia. Nel 1989 si è completato il cerchio del prodotto agricolo con l'avvio dell'esposizione agroalimentare, integrato nel 1990 dalla Mostra dei Vini Novelli.
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L'attuale amministrazione ha rinnovato completamente l'impostazione organizzativa creando nel 1995 "Agritur" la Mostra dell'Agriturismo con la partecipazione iniziale di Slovenia e Corinzia oltre alle organizzazioni trevigiane, a cui si è aggiunta nel 1996 la Baviera oltre alla Toscana e via via l'Umbria, il Trentino ed il Lazio fra le regioni italiane; e la Croazia, l'Austria, il Salisburghese, la Baviera, l'Ungheria e la Carelia per quanto riguarda le regioni estere.
Nel 1996 è stata anche la volta di "Agrinformatica" dedicata alle tecnologie informatiche in agricoltura. Inoltre nel 1995 la Mostra dei Vini Novelli ha assunto autonomia, viene infatti organizzata a fine novembre, in contemporanea con la Mostra dei formaggi “I casari del Piave”.
Dal 1996 si è realizzata la Fiera del Pane in collaborazione con l'Associazione Panificatori, e nel 1998 la Fiera delle Grappe e dei Caffè con il contributo dell'Istituto Grappa Veneta. Attualmente il periodo di svolgimento delle Fiere copre un arco temporale che va dalla metà di novembre alla metà di dicembre.
Sono sempre presenti come tradizionale connubio e testimonianza del passato il mercato del bestiame al lunedì, il mercato ambulante con la celebre sagra del mandorlato, e il parco divertimenti.