
La felice collaborazione intrapresa da oltre un decennio con la CASSAMARCA, sponsor della manifestazione, ha individuato la potenzialità della Fiera, baricentrica per la zona della Sinistra Piave, nel proporsi come ponte naturale con i paesi dell'Europa Orientale per quanto riguarda l'intero comparto agricolo, dalla produzione alla trasformazione dei prodotti.
Alcuni contatti in tal senso sono già stati avviati negli anni scorsi con Slovenia, Polonia, Ungheria, Serbia, Austria, Germania, e hanno portato ad una presenza di espositori stranieri costante. Inoltre si è convenuto che la dotazione di servizi qualificati e di una parte coperta possa servire per avviare mostre ed iniziative (show-room) di settori economico produttivi della vasta area del Coneglianese.
Per fare questo salto di qualità, che l'Amministrazione Comunale da sola non è in grado di gestire, si è intrapresa da un lato la strada per costituire una Società per Azioni per la gestione della Fiera, del suo sviluppo e dei servizi collegati alle imprese.

Per la realizzazione dei servizi e delle parti coperte, attualmente, come già detto, in parte ottenuto mediante coperture provvisorie, in un’ottica di attenta gestione del territorio, l’attenzione si è puntata sul compendio immobiliare denominato EX-FILANDA, un complesso produttivo dismesso di 10.000 mq. circa che vede riutilizzabile o realizzabile una superficie coperta di mq. 2.500, rispondente alle esigenze dello sviluppo fieristico e posta a ridosso dell’area scoperta di 50.000 mq.
La ristrutturazione di tale caratteristico sito di archeologia industriale è resa possibile in base a un piano di recupero già attuato per quanto riguarda la realizzazione ex novo di un padiglione fieristico di 2.000 mq. utilizzabile modularmente per manifestazioni, e che prevede poi il recupero di un padiglione già esistente di 1.000 mq. in cui ottenere sala congressi, area ristoro, servizi, sale riunioni, direzione ed uffici vari.
A recupero completato si avrà una struttura fieristica posta al servizio della Fiera tradizionale, ma capace di diventare polo fieristico della Sinistra Piave e del Trevigiano. Inoltre sarà al servizio dell'industria privata che potrà servirsi di un centro attrezzato per meetings, show-room ed altre iniziative (basti pensare all'industria del mobile diffusissima nelle aree del Quarter del Piave, Opitergino e Pordenonese).