
Santa Lucia di Piave, tra gli anni '60 e '70 era un piccolo comune agricolo in cui l'istruzione pubblica era affidata esclusivamente alla scuola elementare e media. Pochi erano quelli che potevano continuare gli studi superiori e la maggioranza dei ragazzi, una volta conseguita la licenza media, era destinata al lavoro.
La costituzione della Biblioteca agli inizi del 1971, con un patrimonio librario iniziale di oltre 600 libri derivato da una donazione del prof. Calisto Zanardo, rappresentò perciò un evento importante che permise l'avvicinamento al libro anche ai ceti meno abbienti.
L'inaugurazione del nuovo servizio avvenne il 25 aprile 1971 presso i locali aventi sede in via Francesco Crispi, n.5.
Il Consiglio Comunale si impegnò a sostenere finanziariamente la nuova istituzione invitando la popolazione a dare un contributo in libri e riviste e "sacrificando qualcosa delle proprie collezioni private a vantaggio ed interesse di tutti".
Dal 1978, dopo varie soluzioni provvisorie, la biblioteca ha trovato sede nell'edificio ex Casa del Fascio in via Roma, testimonianza architettonica del periodo fascista, trasformato nel tempo dalle varie destinazioni d'uso che ha subito.

Nel corso di questi anni, nella sua stabile ed attiva continuità, la Biblioteca, sensibile ai molteplici aspetti dello sviluppo storico della società, si è fatta iniziatrice in proprio e con la collaborazione di altri enti, di manifestazioni culturali ed attua un servizio tecnico di informazione bibliografica disponibile per tutti, attivando processi di educazione permanente e di integrazione multiculturale a favore di tutta la comunità.

Dal 1998 il Comune di Santa Lucia di Piave aderisce, tramite una convenzione, al Sistema Bibliotecario del Vittoriese con sede nel Comune di Vittorio Veneto. Con questa ulteriore iniziativa la Biblioteca, nell'ambito del Progetto Veneto del Servizio Bibliotecario Nazionale, partecipa alla catalogazione centralizzata dei patrimoni bibliografici delle biblioteche aderenti; al prestito interbibliotecario nell'ambito dei Comuni ed Enti aderenti alla Convenzione; alla gestione di una rete informatica-telematica sul territorio che consenta la creazione di un processo di integrazione ed ottimizzazione delle risorse biblioteconomiche delle Biblioteche e degli enti convenzionati.